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Ricette: crema fredda al caffè

QUADRO NEWS.pngUna delle novità di queste ultime estati è la crema ghiacciata al caffè, una via di mezzo tra il gelato al caffè, il sorbetto al caffè e la granita al caffè. Questa gustosa crema al caffè fredda sta riscuotendo molto successo tra gli amanti del caffè. Una valida alternativa al caffè freddo, o al caffè shakerato. Alcuni la sostituiscono al caffè espresso, altri la degustano come dolce a fine pasto, altri come spuntino a metà mattina o pomeriggio, magari durante una giornata al mare o in piscina.

Ricetta per la crema ghiacciata al caffè

Soprattutto nei bar e nei locali sono molto utilizzati i preparati pronti per realizzare questa crema al caffè.  Se invece volete provare a preparare in casa la crema ghiacciata al caffè, ecco come fare.

Ingredienti
DOSI PER 6 PERSONE

  • Mezzo litro di latte
  • 50 grammi di zucchero
  • 50 grammi di panna
  • 10 grammi di caffè solubile
  • Ghiaccio
  • Caffè espresso ghiacciato

Preparazione della crema ghiacciata al caffè:

Preparare il caffè espresso con la moka, metterlo nei classici sacchetti per il ghiaccio e mettere nel congelatore fino a che non si ghiaccia. Prendere quindi un tritaghiaccio e tritare circa 50 grammi di cubetti di caffè ghiacciato e 50 grammi di ghiaccio. Poi prendere un robot da cucina frullatore, inserire lo zucchero, il ghiaccio tritato, il latte, la panna ed il caffè in polvere. Frullare il tutto per circa 5 minuti, poi versare nelle coppette e congelare.

Il caffé potrebbe prevenire la depressione

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Il caffé renderà anche nervosi, ma potrebbe aiutarci a non deprimerci.

A rivelarlo una ricerca che dimostra che le donne che bevono più di due tazze di caffé sarebbero meno inclini a farsi vincere dal male oscuro. In realtà non è ben chiaro come la caffeina influenzi questo processo “salvifico”, ma è stato dimostrato che la mancanza di caffeina al…

contrario non ha nessuna influenza sulla capacità di deprimersi. La scoperta, pubblicata nel Archives of Internal Medicine, è scaturita da uno studio condotto su più di 50mila infermiere americane.

La pubblicazione di questi risultati non mira ad incoraggiare un istantaneo aumento del consumo di caffé per le donne, ma si propone di intensificare le ricerche per scoprire le vere cause tra l’aumento di caffeina e la diminuzione dei fenomeni depressivi.

Il team dell’Harvard Medical School ha condotto la ricerca, monitorando lo stato di salute e il consumo di caffé di queste donne dal 1996 al 2006.

In questo periodo solo 2600 di queste donne hanno sviluppato sindromi depressive. Molte di queste non bevevano caffè o ne bevevano molto poco. Rispetto alle consumatrici di una tazza di caffé o anche meno alla settimana, le consumatrici da due o tre tazze al giorno hanno riscontrato una diminuzione del rischio di sviluppare la depressione del 15%. Le donne da quattro e più tazze al giorno, hanno abbattuto il rischio per il 20%.

La caffeina ha effetti percepibili fisicamente sul funzionamento e le trasmissioni cerebrali: infatti questa sostanza blocca l’adenosina. Ma sarà necessario continuare le ricerche per scoprire se questo risultato potrà essere tenuto in conto negli studi per la lotta alla depressione.

In alternativa può darsi che le persone con un morale meno scoppiettante scelgano di non bere caffé proprio a causa della caffeina. Infatti uno dei sintomi più diffusi della depressione è proprio il disturbo del sonno e la caffeina non facilita certo le cose, date le sue proprietà stimolanti. Troppa caffeina infatti può anche incrementare l’ansia.

Il professor Bertil Fredholm, esperto di farmacologia e fisiologia all’istituto svedese Karolinska, ha commentato questi risultati, sostenendo che sicuramente rassicureranno gli appassionati amanti del caffé: “Questo studio si sposa perfettamente con molte ricerche del passato e con tutto ciò che sappiamo sulla caffeina e sul funzionamento del cervello. Blocca l’adenosina, che produce un effetto simile all’incremento della produzione della dopamina. E sta diventando sempre più evidente che le aree ricche di dopamina sono quelle maggiormente coinvolte nella fase di diagnosi e studio di casi di depressione”.

“Nonostante si cerchi di dimostrare anche quanto il caffé sia pericoloso, nessuno è in grado di smontare questi comprovati e validi effetti benefici”.

“Questo spazza via un altro elemento allarmistico riguardo all’uso della caffeina. Bevuto con moderazione, il caffé non è certo la cosa più dannosa che facciamo per la nostra salute”. Anzi. (YAHOO)