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Acqua inquinata dalla nafta a Carini e Terrasini

QUADRO NEWS.pngNafta nell’acqua pubblica di Carini, colibatteri in quella di Terrasini. Nelle due località in provincia di Palermo i sindaci hanno emesso le ordinanze per evitare l’uso domestico dell’acqua. A Carini, già qualche giorno fa, i cittadini avevano segnalato diverse anomalie: l’acqua che usciva dal rubinetto era scura e maleodorante e i controlli degli esperti dell’Asp 6 hanno confermato la presenza di problemi.

In particolare, di nafta: gli accertamenti di Acque Potabili Siciliane puntano adesso ad individuare eventuali perdite in alcuni condutture degli impianti dei distributori di benzina della zona, mentre il sindaco Giuseppe Agrusa ha vietato alla cittadinanza di utilizzare l’acqua per uso domestico o alimentare. Stesso provvedimento, quello del primo citatdino di Terrasini, Massimo Cucinella. La rete idrica comunale sarebbe infatti stata alterata dalla presenza di colibatteri superiori a quelli stabiliti dalla legge. (livesicilia)

Palermo, costa inquinata da Carini a Villagrazia. Il pm Ferrara ha avviato un’indagine

QUADRO NEWS.pngLa Procura di Palermo sta cercando i responsabili del disastro ambientale che colpisce interi chilometri di costa.  Il pm Geri Ferrara ha aperto un’indagine sugli scarichi non autorizzati attraverso i quali decine di abitazioni private, lidi, centri commerciali e strutture turistiche gettano in mare i rifiuti nelle acque costiere che da Carini arrivano nella zona del Villaggio dei Pescatori di Villagrazia di Carini. I danni all’ambiente…

sono stati accertati dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente). Si tratta di un problema molto serio: l’ipotesi del magistrato è di disastro colposo e scarichi non autorizzati.

Aperto un fascicolo che ancora è carico di ignoti, ma non si esclude che l’inchiesta potrebbe portare all’iscrizione nel registro degli indagati dei sindaci dei Comuni (Torretta, Carini e Capaci), responsabili della salvaguardia delle coste, che si trovano sul litorale.Inoltre, gli investigatori hanno individuato gli scarichi che consentono soprattutto alle villette della zona, un’area altamente lottizzata, di fare defluire in mare i liquidi.Ora bisogna risalire alle abitazioni e alle strutture a cui sono collegati. La zona interessata dalla indagini parte dal torrente Ciachea e termina a Villagrazia.

Carini, il consiglio comunale ha adottato il piano spiagge

carini.jpgAl via il piano spiagge dell´Estate 2012 sul lungomare di Carini.  Il piano prevede la nascita di zone attrezzate e di solarium. Il lungo mare Cristoforo Colombo si appresta ad accogliere quindici piattaforme che oltre a valorizzare il territorio faranno di questo bellissimo tratto di mare un punto di incontro. Favorendo così lo sviluppo turistico ed economico della cittadina normanna.
I diversi solarium potranno essere gestiti da privati. Il consiglio comunale ha adottato il piano spiagge, adeguandosi così alle disposizioni sul rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull’esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, emanate dalla Regione Siciliana.

Golfo di Carini: sequestrate decine di gavitelli abusivi

QUADRO NEWS.pngNuovo blitz della motovedetta dei carabinieri della Compagnia di Carini ha consentito di mettere fine alla violazione di regole e sequestrare decine di gavitelli abusivi. Si tratta di galleggianti utilizzati per l’ormeggio di imbarcazioni e che sono ancorati al fondale marino con i cosiddetti corpi morti, ovvero dei pesi che li mantengono in posizione. Nella circostanza il gestore di un rimessaggio di…

imbarcazioni del Golfo di Carini è stato denunciato in stato di libertà, per aver posizionato in mare, abusivamente e senza alcuna autorizzazione, i corpi morti ai quali, attraverso delle funi erano ancorati dei gavitelli utilizzati per la sosta di natanti e imbarcazioni, intralciando la sicurezza della navigazione.

Nel corso dei servizi di pattugliamento marittimo disposti dal Comando Provinciale di Palermo, i carabinieri hanno sanzionato amministrativamente, ai sensi delle leggi marittime, un sub amatoriale che stava praticando pesca sportiva senza la boa galleggiante che ne segnala la presenza e che come è risaputo è obbligatoria. Il rispetto di questo tipo di regole, spesso elementari, diventa fondamentale per la salvaguardia della vita. Soprattutto in un tratto di mare come quello davanti la costa di Carini, frequentatissimo da imbarcazioni da diporto di tutti i tipi e dimensioni, spesso condotte anche da persone poco esperte, è altissimo il rischio che si possa essere travolti dalle eliche dei motori e terminare così una giornata in mare in maniera sicuramente spiacevole. G.f., palermitano classe 1971 è stato quindi sanzionato con una multa di circa 2.000 euro e sicuramente la prossima volta che si recherà a fare pesca subacquea ricorderà di portare al seguito il pallone segna-sub.

I controlli delle attività marine che con la bella stagione, diventano sempre più frequenti e verranno incrementati fino alla fine dell’estate, con lo scopo di garanti-re la sicurezza dei bagnanti e diportisti che in questo periodo affollano il litorale palermitano e per far rispettare le norme finalizzate alla prevenzione degli incidenti e degli infortuni, oltre che al rispetto dell’ambiente. (corrieredelmezzogiorno)