ospedale cervello

Palermo, ospedale Cervello: donna di 48 anni dimessa, muore in casa

QUADRO NEWS.pngInchiesta a Palermo sul decesso di una donna di 48 anni, trovata morta dal compagno nella casa di via Furitano. La signora era stata ricoverata per due settimane, fino al 15 febbraio, nel reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Cervello’, per alcuni disturbi al cuore. Una volta dimessa, si sarebbe dovuta presentare per controlli periodici. Ieri mattina le condizioni si sono aggravate ed è morta. Dopo la scoperta il compagno ha allertato il 118, ma il personale sanitario non ha potuto fare niente.

Immediata la denuncia, riguardo presunte negligenze, presentata alla polizia che, coordinata dal sostituto procuratore Marco Verzera, ha sequestrato le cartelle cliniche. Disposta l’autopsia. L’ospedale ha avviato un’indagine interna.

Assenteismo in ospedale, c’è anche il medico del Palermo

QUADRO NEWS.pngDieci dipendenti del Cto dell’azienda Villa Sofia-Cervello sono indagati dalla Procura di Palermo per truffa aggravata: tra gli altri risultano sotto inchiesta un medico, infermieri, tecnici di ortopedia e radiologia e personale amministrativo. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri del Nas sarebbe emerso che gli…

indagati facevano timbrare il cartellino da colleghi per risultare in servizio. Tra gli assenteisti, che verranno interrogati dal gip nelle prossime ore, ci sarebbe anche Roberto Matracia, medico sociale del Palermo calcio.

SOSPESI – I dieci sono stati allontanati con effetto immediato. I controlli interni effettuati dall’ospedale hanno confermato i sospetti degli inquirenti ed accertato che facevano timbrare il badge da colleghi compiacenti truffando sull’orario di lavoro effettuato. «Sono profondamente dispiaciuto e indignato – dice Salvatore Di Rosa, direttore generale dell’azienda sanitaria – nel constatare quanto mal costume sia diffuso proprio tra coloro che dovrebbero essere al servizio dei cittadini ed esempio di etica del lavoro: professionisti, operatori, tecnici e personale amministrativo. Mi auguro che questo grave provvedimento serva da monito e scoraggi ulteriori comportamenti irregolari su cui l’Amministrazione sarà rigorosa e inflessibile e continuerà a vigilare».

MATRACIA – «Non so che dire, ho piena fiducia nel lavoro della magistratura». Così Roberto Matracia, medico del Cto di Villa Sofia e del Palermo Calcio commenta l’indagine a suo carico per assenteismo. «Saranno state voci di persone che hanno raccontato cose non vere, ma non voglio aggiungere altro. – conclude – Mi creda, sono sorpreso» (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Palermo, arresti all’ospedale cervello per taroccate assunzioni

QUADRO NEWS.pngDovevano essere i garanti della legalità in una delle aziende sanitarie più importanti di Palermo, e invece avrebbero fatto carte false. Francesco Falgares, l’ex manager del Cervello, è accusato di aver taroccato il concorso per l’assunzione dell’avvocato dell’azienda: nel giugno 2008, l’assessore alla…

Sanità Massimo Russo aveva bloccato tutte le assunzioni, e allora Falgares avrebbe retrodatato le lettere e le procedure che poi portarono Daniela Antinoro al vertice dell’ufficio legale. La Antinoro è sorella dell’europarlamentare, ex Udc oggi Pid, attualmente sotto processo al tribunale di Palermo per voto di scambio.

Da questa mattina, Falgares e la Antinoro sono agli arresti domiciliari, dopo essere  stati raggiunti da un’ordinanza del gip Marina Petruzzella, che contesta i reati di falso, truffa e abuso d’ufficio.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Gaetano Paci e dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, è scattata all’inizio di quest’anno, dopo la segnalazione di un anonimo. La segretaria di Falgares ha poi offerto altre indicazioni, e nel suo computer è stato trovato il riscontro più importante per l’inchiesta: il file con la lettera di assunzione della Antinoro ha una data successiva a quella effettivamente segnata nel documento.

Proprio ieri dieci dipendenti

dell’ospedale Villa Sofia, ora riunito con il Cervello in un’unica amministrazione, erano stati sospesi per una presunta truffa riscontrata sugli orari di lavoro: i dipendenti facevano timbrare il badge ai colleghi, ma in realtà erano assenti. (REPUBBLICA PALERMO)