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Sferracavallo, ieri la catena umana per dire no al depuratore

QUADRO NEWS.pngUna catena umana attorno alla costa di Sferracavallo contro il progetto di un depuratore per lo scarico delle acque reflue dei quartieri Tommaso Natale, Sferracavallo e Cardillo. Ieri mattina residenti, commercianti e volontari delle associazioni si sono abbracciati simbolicamente sul lungomare di Barcarello, contro quello che definiscono il “tentativo di trasformare il mare in una discarica, proprio in una zona protetta”.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento e soprattutto ottenere dalle istituzioni lo stop definitivo al progetto. Per questo i cittadini hanno già organizzato assemblee pubbliche, dibattiti e incontri istituzionali. “Questa catena è solo il primo passo — dicono — Siamo pronti a dare battaglia come hanno fatto, ad esempio, i cittadini di Niscemi che hanno ottenuto dalla Regione la revoca delle autorizzazioni alla realizzazione del sistema satellitare Usa”

Le foto di Mario Cucina:

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Domenica 3 marzo, una catena umana per salvare il mare di Sferracavallo

QUADRO NEWS.pngUna catena umana in via Barcarello, a Palermo, per protestare a pochi passi dall’ingresso della riserva naturale contro il progetto per la realizzazione di un depuratore per lo scarico di acque reflue nel golfo di Sferracavallo. L’iniziativa, in programma per domenica mattina, è stata organizzata dal Comitato civico il mare di Sferracavallo.

“Il progetto proposto dall’Ato 1 – dice Simone Aiello, del Comitato civico Il mare di Sferracavallo – non tiene conto che quella indicata e’ un’ area marina protetta oltre che un sito d’interesse comunitario, per questo potrebbero configurarsi danni all’ecosistema marino gravissimi. Abbiamo deciso di manifestare a Barcarello, perchè in quella zona c’è già un pennello fognario colabrodo, che scarica a due chilometri dalla costa le acque reflue dei quartieri Tommaso Natale, Sferracavallo e Cardillo, in altre parole prodotte da un bacino di 10 mila abitanti”.

Una delegazione di componenti del comitato è stata sentita in audizione all’Ars, dai componenti della Commissione ambiente e territorio. Alla riunione ha preso parte anche l’assessore al Centro storico del Comune di Palermo, Agata Bazzi. “La IV Commissione all’unamità – aggiunge Aiello – ha scongiurato la costruzione del depuratore e si e’ impegnata a studiare un progetto alternativo da sottoporre a Bruxelles”. (BlogSicilia)

Sferracavallo, case in costruzione sulla costa. Blitz dei vigili urbani

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Montagne di materiali di risulta che scivolano verso il mare e due ville di quattrocento metri quadrati ciascuna che stanno per essere completate a trenta metri dalla costa. Continua così lo scempio di uno dei tratti più belli del litorale palermitano, nella borgata di Sferracavallo, vicino alla Baia del Corallo. In quella che oggi è un’area su cui vige l’obbligo di “inedificabilità assoluta per vincolo paesaggistico”, il cantiere delle due costruzioni della società “Immobil sud srl” che fa capo al costruttore Giuseppe Prati va avanti indisturbato.

Le due ville gemelle sono attaccate al costone roccioso di monte Billiemi in via Florio, proprio all’altezza dell’hotel Bellevue. Dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini e un coro di indignazione che si è sollevato su Facebook, ieri mattina, sul posto sono arrivati i vigili urbani che hanno avviato un’indagine per appurare la conformità delle costruzioni realizzate con il progetto che in questi anni ha ottenuto le concessioni dell’Edilizia privata del Comune e il nulla osta della Soprintendenza, visto che la zona è sottoposta a un rigido vincolo paesaggistico.

“Le costruzioni  –  dice Giuseppe Crucitti, commissario responsabile del Nucleo tutela patrimonio artistico  –  sorgono a meno di trenta metri dal mare. Oggi sarebbe impossibile realizzarle. Per questo la gente è davvero indignata e non sa spiegarsi come sia potuto accadere che i lavori non siano stati bloccati. Per quanto ci riguarda abbiamo trasmesso tutti gli atti alla Procura e agli uffici competenti. L’indagine va avanti”.

Dopo il sopralluogo della polizia municipale l’Edilizia privata ha avviato un’indagine interna per verificare la legittimità di tutte le autorizzazioni rilasciate in questi anni per il proseguimento dei lavori. “I lavori  –  dice Agata Bazzi, assessore comunale all’Edilizia privata  –  risultano autorizzati. Ma bisogna vedere se l’autorizzazione è legittima. Entro la fine della settimana avremo una relazione dettagliata sulla vicenda”.

Intanto, però, la ditta, così come intimato dalla polizia municipale, dovrà liberare subito la costa dai materiali di scavo che rischiano di danneggiare gravemente la salute della costa e del mare. “Parliamo  –  dice Marco Toccaceli, biologo marino che sul social network ha sollevato il caso  –  di un’area che è riserva marina e che come tale dovrebbe essere protet-
Invece ci sono cumuli di detriti riversati sulla scogliera che rischiano di compromettere gli equilibri della flora e della fauna marina. E nessuno interviene. C’è bisogno di maggiore controllo e di maggiore presenza da parte delle istituzioni. Qui si tratta del rispetto delle leggi”.

La storia delle due ville sul mare accanto alla Baia del Corallo inizia nel 1993 quando la società acquista un terreno di circa duemila e seicento metri quadrati destinato alla costruzione di villini così come prevedeva il vecchio piano regolatore. Il cantiere parte nel 1996. Soltanto nel 1997 nel piano regolatore della città quella zona risulterà non edificabile. Nel 1999 arriva la concessione edilizia dagli uffici comunali per “silenzio assenso”, cioè il Comune non risponde entro i termini previsti dalla legge e la concessione edilizia risulta automaticamente approvata.
L’anno dopo, però, lo stesso Comune ferma i lavori perché si accorge che manca il nulla osta della Soprintendenza. Dal 2000 al 2010 i lavori si fermano, ma nel frattempo il silenzio assenso vale anche per il nulla osta della Soprintendenza. Così i lavori per riprendono con velocità nel 2012. Adesso manca davvero poco al completamento delle due ville. “Contiamo  –  dice la Bazzi  –  di fare tutti gli accertamenti per tutelare la zona”.

Fonte: Repubblica.it

Sferracavallo, amministratori e cittadini contro il depuratore

QUADRO NEWS.png“Vedere cittadini, esperti, professionisti e amministratori, in una stessa sala, a discutere insieme di un problema che riguarda uno specifico territorio è già una conquista. È quello che io intendo fare, una ‘politica partecipativa’, un nuovo modo di vivere la politica, con e per la cittadinanza. È importante che la politica impari ad ascoltare le richieste del territorio”.

Queste le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’Ars e segretario della commissione Territorio e ambiente, al termine dell’affollatissima assemblea cittadina che si è svolta ieri sera all’hotel Bellevue sul futuro di Sferracavallo e sul progetto di ampliamento del depuratore di Fondo Verde che andrebbe a scaricare direttamente nelle acque del golfo della borgata palermitana.
“Ci rassicurano anche le posizioni del presidente della Provincia Avanti e dell’assessore comunale Barbera – continua Ferrandelli – che hanno confermato pubblicamente il loro impegno nella tutela del territorio. Nessun depuratore scaricherà dunque nel nostro mare, ma verranno studiate soluzioni alternative, nel totale rispetto dell’ambiente. Continueremo comunque a vigilare affinché non vengano commessi errori con interventi poco ponderati che possano creare danni irreversibili”.

Ad aprire i lavori Rossella Megna, consigliere della VII circoscrizione, che ha sottolineato l’importanza di ragionare su interventi atti “a migliorare e promuovere il nostro territorio. La costa di Sferracavallo va tutelata e salvaguardata. L’appalto per ampliamento dell’impianto di depurazione, che è stato aggiudicato lo scorso 22 dicembre, prevede infatti lo scarico a mare di acque reflue di 100 mila persone e andrebbe ad alterare inevitabilmente l’equilibrio ambientale. Non possiamo permettere un simile scempio”.

Sulla stessa scia anche il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti: “Sferracavallo è un luogo simbolo per tutti noi e dobbiamo pensare al suo futuro, valorizzandone tutte le risorse. Le riserve sono attrazione turistica e rappresentano più di un’occasione per la crescita del territorio. Il depuratore di Fondo Verde – precisa Avanti – fu progettato anni fa, ma mai realizzato del tutto e per tale ragione la Comunità europea ha avviato una procedura di infrazione, perché non in regola con le direttive vigenti. L’indicazione data ai progettisti è quella di trovare soluzioni alternative per bloccare l’infrazione, senza però pregiudicare il contesto ambientale. Ad oggi – spiega – non c’è nessun progetto approvato, ma sono stati stanziati 500 mila euro per avviare studi sul territorio. Perché una soluzione va trovata. Ma in un’area marina protetta non posso essere scaricate acque reflue di nessun tipo. Non troverete mai una mia firma – rassicura Avanti – su un documento che riguarda il depuratore di Sferracavallo”.

Alcune alternative possibili sono state proposte da Francesco Licata di Baucina, direttore Arpa Sicilia. “Premetto che in questo luogo vi sono due riserve naturali e un Sic, si tratta dunque di un’area protetta che va tutelata. Ma è anche vero che il depuratore di Fondo Verde al momento non funziona bene. Una parte degli scarichi, depurati, finiscono a Villadriana, il resto al porto di Palermo. L’Arpa ha rilevato un refluo non conforme e sono già in corso procedimenti giudiziali. Quindi bisogna comunque intervenire. Si potrebbe però ragionare all’inverso – spiega il direttore – portare cioè i reflui di Sferracavallo a Fondo Verde, e non il contrario, o, in alternativa, a Carini. Quel che è certo è che non si può scaricare all’interno di un’area protetta”.

Un’idea sul riutilizzo delle acque depurate viene direttamente dall’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Barbera, che propone di impiegarle per l’irrigazione dei campi e combattere la siccità endemica del nostro territorio. “In questo momento mi sto occupando dell’area della Conca d’Oro e so che necessità di irrigazione. In questo modo risolveremmo due importanti problemi, facendo solo del bene all’ambiente. Questa città si sta giocando il suo futuro – continua – ma non permetterò all’amministrazione comunale di fare un danno ad una preziosa risorsa ambientale. Non c’è infrazione comunitaria che tenga e se ci saranno penali da pagare, vedremo come fare. Ma non metteremo a rischio il nostro futuro. Voglio darvi appuntamento fra un mese – conclude Barbera – per tornare ad analizzare insieme le possibili soluzioni che nel frattempo gli esperti ci proporranno”.

Anche il consigliere comunale Fabrizio Ferrara plaude all’iniziativa organizzata dal movimento Ora Palermo e concorda sull’importanza di coinvolgere i cittadini nelle scelte dell’amministrazione. “La politica deve ascoltare le istanze dei cittadini – continua – e sono lieto di sentire l’impegno dell’assessore anche se mi incuriosisce il fatto che proprio il Comune, nell’agosto del 2012, diede il via a queste indagini che di fatto preludono ad un diverso intervento. Sferracavallo va tutelata e deve tornare ad essere volano di sviluppo di tutto il territorio”.

Palermo, altra tragedia: incidente stradale a Sferracavallo. Muore uomo di 49 anni

QUADRO NEWS.pngAncora sangue sulle strade siciliane. Dopo la tragedia di domenica mattina a Monreale, con la morte di un ragazzo di 19 anni, un altro incidente mortale stamane nelle strade del capoluogo.  E’ accaduto in via Plauto a Sferracavallo, dove un automobilista ha tamponato una moto, che si è schiantata al suolo. Nell’urto è morto sul colpo il motociclista N. L. di 49 anni. Sul posto le forze dell’ordine, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’urto.

Sferracavallo: pescatore colpito da malore in barca, trovato morto

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sferracavalloEra uscito con la sua piccola barca stamattina all’alba, per andare a pescare. Il fratello l’aveva accompagnato, era rimasto a terra e, in lontananza, l’ha visto accasciarsi su se stesso. Non è più tornato indietro Cosimo Gaudino, 51 anni, vigile del fuoco con la passione per la pesca che, al largo della costa di Sferracavallo, alle porte di Palermo, ha accusato un malore: il corpo già senza vita dell’uomo è stato notato all’interno della barca, ormai finita tra le boe, da alcuni diportisti.

Il primo a lanciare l’allarme è stato il fratello del vigile del fuoco, che ha avvisato la Capitaneria di porto. Sul posto è così arrivata anche la polizia e la barca di Gaudino è stata riportata indietro. Il magistrato di turno ha chiesto l’intervento del medico legale che ha accertato la morte per cause naturali: a stroncare il pescatore sarebbe stato un infarto. La salma è stata consegnata ai familiari.

Gaudino prestava servizio ormai da vent’anni presso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. I colleghi lo ricordano come una persona molto disponibile “pronto a tendere una mano a chiunque avesse delle difficoltà”, dice il collega Giovanni Saccone. “Domenica scorsa ero di turno di notte – aggiunge – e mi aveva chiamato per chiedermi di essere con lui, era il suo compleanno”. Gaudino aveva compiuto 51 anni proprio domenica, lascia la moglie e due figli maschi. “Lo chiamavamo il ‘gigante buono’ – continua Saccone – era altissimo e dal carattere speciale. Abbiamo sempre lavorato insieme, quello di oggi è un dolore indescrivibile”.  (LiveSicilia)

Sferracavallo tra antichi mestieri e artigianato

QUADRO NEWS.pngNel borgo marinaro di Sferracavallo (Palermo) è stata organizzata, a partire dalle ore 18 di domenica 16 settembre, la mostra mercato “Mestieri antichi e creatività del nostro tempo”, a cui hanno aderito una ventina circa tra commercianti e artigiani. Buona l’affluenza di giovani e famiglie che hanno passeggiato tra le bancarelle allestite nella via che costeggia la piazza di Sferracavallo sino a tarda sera. Il tentativo è stato quello di recuperare la memoria degli antichi mestieri e promuovere l’artigianato, dando, contemporaneamente, luce a uno dei borghi marinari più caratteristici della città.

L’alga tossica continua a diffondersi nel litorale palermitano. Gli ultimi casi all’Addaura e Sferracavallo

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Come i passati anni anche in questa stagione estiva 2012 nel litorale palermitano prosegue il tormentone dell’alga tossica. Secondo gli ultimi rilevamenti dell’ Arpa Sicilia effettuati il 5 luglio, la fastidiosa ‘pianta marina’ si sta propagando e dopo aver contagiato le zone di Vergine Maria, Capaci, Trappeto e Bagheria, ora la sua presenza è stata rilevata anche a Sferracavallo.

“Le cause della proliferazione sono molteplici e non c’è ancora una spiegazione scientifica dichiara il Commissario dell’Arpa Sicilia – Salvatore Cocina – tutti insieme però stiamo lavorando al massimo per comprendere l’origine del fenomeno e limitarne la diffusione”.

Secondo le ultime segnalazioni arrivate alla redazione di PalermoBeach nella giornata di ieri un ulteriore “caso di alga tossica” è avvenuto nel litorale dell’Addaura, precisamente in zona Telimar. Un ragazzo di 20 anni dopo aver trascorso la giornata a mare con gli amici dopo qualche ora è stato interessato da febbre alta e crisi respiratorie.

Ora c’è una leggera apprensione per le zone che non sono state colpite dal fenomeno.

Per maggiori informazioni su tale fenomeno vi inviatiamo a leggere questo articolo>>

Palermo, ecco la nuova estate: dal 30 giugno pedonalizzazione di Mondello e Sferracavallo, via le bancarelle

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Grandi isole pedonali a Mondello e a Sferracavallo a partire dal 30 giugno: l’amministrazione comunale rompe gli indugi e annuncia una rivoluzione estiva nelle borgate marinare. Ieri gli assessori all’Urbanistica e al Verde, Agata Bazzi e Giuseppe Barbera, si sono incontrati per discutere della riqualificazione delle coste a pochi giorni dall’avvio della stagione estiva: da sabato 2 giugno i…

dipendenti di Amia e Gesip sono impegnati in una pulizia straordinaria di tutto il litorale, da Acqua dei Corsari a Sferracavallo. Proprio di Gesip ieri si è occupata la giunta, che ha prorogato il contratto con la società fino al 30 di giugno: la settimana prossima il sindaco Orlando avrà un incontro a Roma con il ministro Fabrizio Barca. Ma non è escluso che il primo cittadino incontri anche il premier Mario Monti. Da Roma non è ancora arrivata alcuna risposta sul piano quinquennale salva-Gesip presentato nei giorni scorsi dalla giunta Orlando: piano al quale è vincolata la sopravvivenza della società.

Intanto il contratto con l’azienda è stato prorogato e da lunedì sarà riattivato pure il servizio di trasporto dei disabili. “A Roma affronteremo i nodi strutturali”, dice il sindaco. Che ieri però – matita e taccuino alla mano – in giunta si è dedicato soprattutto al piano di pedonalizzazione di Mondello e Sferracavallo, una vera rivoluzione. Gli assessori non si sbottonano, ma l’amministrazione, almeno per Mondello, potrebbe abbracciare la proposta formalizzata nei giorni scorsi da commercianti e residenti della borgata: la pedonalizzazione del lungomare di viale Regina Elena, da Valdesi alla piazza. Già la prossima settimana partiranno gli interventi per la sistemazione dei parcheggi, così da rendere più agevole la chiusura.

La strada che costeggia la spiaggia diventerà una passeggiata pedonale. Che, nelle intenzioni di sindaco e assessori, deve essere decorosa: niente venditori ambulanti né sporcizia e degrado. “Sposteremo i venditori ambulanti in un’area ad hoc”, dice l’assessore Agata Bazzi. “La stiamo individuando in queste ore”, aggiunge Giuseppe Barbera, che assicura: “Non sarà certo una ghettizzazione ma una più razionale sistemazione”.

Via gli ambulanti, dunque. Ma anche maggiore pulizia: gli assessori hanno formalizzato alla società Italo-Belga la richiesta di una manutenzione del marciapiede che costeggia la spiaggia. “Pulizia – dice Barbera – ma anche cura del verde: i tronchi delle palme morte devono essere rimossi”. Chiusa alle macchine pure gran parte della borgata di Sferracavallo: “Il nostro obiettivo è far tornare Palermo una città di mare: d’intesa con le circoscrizioni interessate, i comitati dei cittadini, le categorie produttive e le parti sociali, avvieremo un confronto per la redazione di un vero Piano della linea del mare che vada oltre le emergenze e permetta una programmazione di lungo respiro”.

I provvedimenti decisi da Bazzi e Barbera riguardano anche la Bandita: “Verranno ripuliti i fondali, così da eliminare l’aspetto torbido del mare”, dice l’assessore all’Urbanistica. Interventi anche ad Acqua dei Corsari, dove saranno rimosse le alghe.

Da oggi Gesip e Amia saranno al lavoro per una pulizia “profonda e straordinaria”, per dirla con Barbera. “Pulizia che poi dovrà essere garantita quotidianamente con il concorso di tutti, dall’amministrazione comunale a coloro che ottengono le concessioni”. 

Repubblica Palermo

Palermo, dal 15 giugno più corse bus per Mondello e Sferracavallo

QUADRO NEWS.pngArriva l’estate e l’Amat aumenta le corse per le località balneari. Partirà dal 15 giugno, infatti,  il potenziamento delle linee Amat per Mondello e Sferracavallo. Già raddoppiate le corse della linea 806 per Mondello. Di questo si è parlato questa mattina nel corso della trasmissione Ditelo a Rgs.