silvio berlusconi

Crocetta: “Vi spiego risate con Berlusconi alla Camera”

QUADRO NEWS.png“Dopo avere votato per l’elezione del capo dello Stato in aula mi sono trovato faccia a faccia con Berlusconi che dovevo fare, evitarlo? E’ stato un incontro pubblico. E lui è stato molto gentile”, racconta il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, protagonista di un siparietto ripreso dalle telecamere.

“Che ci siamo detti? – spiega – Berlusconi mi ha bacchettato sorridendo dicendomi ‘presidente le mi procura guai’ e io ho risposto ‘per via della mia elezione? No ha ribattuto il Cavaliere: ‘a causa del suo rapporto in aula di collaborazione con i grillini. Gli ho risposto che sono stati loro, quelli del Pdl, a mettermi nei guai, non appoggiando i miei provvedimenti”.
“Poi a Berlusconi ho fatto notare che, – aggiunge Crocetta – i parlamentari del movimento cinque stelle hanno anche votato a favore della legge sulla doppia preferenza di genere. ‘Meno male una l’hanno indovinata’, mi ha risposto l’ex premier”.

Elezioni 2013: Berlusconi invia lettera rimborso Imu agli italiani. Caos alle poste, esposto in procura a Roma

QUADRO NEWS.pngUn esposto alla procura di Roma nel quale si chiede di valutare l’eventuale sussistenza di profili penali legati alla lettera sul rimborso Imu a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini è stato presentato oggi da Gianfranco Mascia, candidato al Consiglio regionale del Lazio con Rivoluzione Civile di Ingroia.

File alle poste. La propaganda di Berlusconi arriva al punto di confondere gli elettori: le lettere del Pdl sul rimborso Imu hanno creato file e richieste di chiarimenti alle poste.

«Berlusconi compra il voto degli italiani», attacca Mario Monti. Nel tutti contro tutti, la proposta choc del Cavaliere, arrivata, come dice il leader Pd, «sotto forma di cartella esattoriale» nella cassetta della posta, alimenta critiche. Alle quali Berlusconi fa spallucce: «Gli attacchi sono la conferma che abbiamo ragione, dare degli imbroglioni ai competitor è nello stile comunista dei toni minacciosi», reagisce l’ex premier all’accusa del Pd di essere un imbroglione.

Bossi. Quelle sulla lettera sul rimborso dell’Imu sono «polemiche dei soliti statalisti. È chiaro che Berlusconi ha avuto un colpo di genio perché se restituisce davvero l’Imu, e di solito le mantiene le promesse, ricordo l’Ici, riuscirebbe a far ripartire anche l’economia», ha detto Umberto Bossi. «Se azzeri i consumi, azzeri la filiera produttiva che sta dietro. Questa è stata la grave colpa di Monti e del suo sponsor Napolitano. Se ridà indietro davvero l’Imu – ha detto il presidente della Lega Nord – spaventa la sinistra, se ridà indietro i soldi alla gente fa partire i consumi, riparte l’economia. E la sinistra tutto vuole tranne che riparta l’economia».

L’esposto di Mascia. Nell’esposto, che prende spunto anche dall’affissione di manifesti, spiega Mascia, con la scritta «Per ottenere il rimborso dell’Imu 2012 devi votare il Pdl», si ipotizzano i reati di truffa e di violazione dell’articolo 97 del Testo Unico della Legge Elettorale. E lo stesso Mascia ha consegnato un analogo esposto al prefetto Giuseppe Pecoraro «affinchè vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali irregolarità elettorali». Il candidato alla Regione Lazio ha detto di essersi rivolto alle autorità per chiedere «l’eventuale verifica di voto di scambio». «Milioni di italiani – ha aggiunto – hanno infatti ricevuto nella propria cassetta delle lettere una busta ‘truffa’ con la scritta ‘Rimborso Imu’ e con una missiva, a firma Berlusconi, il cui testo sembra proprio una promessa di soldi in cambio del voto».

Lupi. «La Sinistra e Monti non hanno paura della lettera, ma hanno paura delle proposte concrete. La politica si riavvicina ai cittadini se inizia a fare proposte concrete che hanno al centro non quello che pensano i tecnici o la Sinistra ma quello di cui hanno bisogno i cittadini italiani», ha detto il vice presidente della Camera Maurizio Lupi. «La proposta che noi facciamo dell’Imu – ha aggiunto l’esponente del Pdl – è molto semplice e ha un principio fondamentale: la casa è un diritto sacro delle famiglie, hanno pagato una tassa sbagliata e bisogna restituirla. Saranno poi i cittadini italiani a scegliere chi li dovrà governare , e quindi se attuare questa proposta oppure no».

Di Pietro. «In italiano la lettera sulla restituzione dell’Imu inviata da Silvio Berlusconi ai cittadini non si chiama propaganda elettorale ma truffa». Per questo alcuni esponenti dell’Idv hanno sporto regolare denuncia alla procura di Roma. Lo annuncia sul suo blog il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «E si tratta di un reato perseguibile a norma di codice penale: art. 640», spiega. «Recapitare una lettera che somiglia come una goccia d’acqua a una comunicazione formale fatta pervenire dagli uffici amministrativi costituisce – scrive Di Pietro – a tutti gli effetti, un tentativo di artifizio e raggiro, previsto e punito dal codice penale».

Lo sfogo di Angela Bruno: “Berlusconi dovrebbe dare esempio, non potevo dargli ceffone”

2774393565.110.png“Vorrei da Berlusconi scuse pubbliche perché le offese sono state pubbliche“. Lo dichiara nel corso di un’intervista rilasciata a “Piazza Pulita”, su La7, Angela Bruno, la dipendente dell’azienda Green Power di Mirano alla quale Silvio Berlusconi aveva rivolto una pesante battuta dai doppi sensi. “Vorrei anche dirgli” – aggiunge – “che lui, persona di potere, deve essere una persona seria e non può permettersi di dare esempi di questo tipo: si scusi con me e con tutte le donne italiane“.

Angela Bruno sottolinea anche come si sia sentita offesa dalle allusioni del Cavaliere. “Non potevo reagire” – afferma – “Vorrei vedere altri al mio posto in quella situazione, e vorrei dire a chi ha applaudito e riso come si sarebbero comportati se lì al posto mio ci fosse stata una loro figlia o moglie. Berlusconi” – continua – ” invece di offendere dovrebbe dare l’esempio al Paese come un padre di famiglia”. E osserva amaramente: “Nessuno si è mai permesso di comportarsi così con me, ma come potevo dare un ceffone ad un uomo di potere come Berlusconi?” (Ilfattoquotidiano)

Elezioni 2013: Mentana intervista Bersani, Monti e Berlusconi stasera a Bersaglio Mobile

QUADRO NEWS.pngIl confronto a tre o a sei non ci sarà, salvo sorprese dell’ultima ora, per niente probabili. Stasera però Enrico Mentana e La7 provano a rimediare a questa mancanza (peraltro ridimensionata dallo stesso direttore) proponendo una serata speciale di Bersaglio Mobile, l’approfondimento una tantum condotto dall’ex giornalista Mediaset.

A partire dalle 21.10 infatti Mentana intervisterà in diretta i tre principali protagonisti della campagna elettorale: Pierluigi Bersani, segretario del Pd e candidato del centrosinistra, Silvio Berlusconi, Presidente del Pdl e capo della coalizione del centrodestra, e Mario Monti, Premier in carica e leader della coalizione centrista.
Si tratterà di un confronto a distanza e ‘uno alla volta’. Come noto infatti i leader politici non sono riusciti a trovare un accordo per il dibattito pubblico. Questa è la situazione: da una parte Bersani si dice favorevole ad una discussione tra tutti i candidati Premier (Giannino, Ingroia e il M5S che non ha indicato nessun nome per quell’incarico), Berlusconi è pronto soltanto ad un duello con il democratico, mentre Monti ieri è tornato ad auspicare un confronto a 3, anche se ha precisato che anche quello a 6 “mi va benissimo”. Grillo non ci pensa minimamente, Giannino e Ingroia lo sognano ma non ci credono neanche per un attimo.

Mentana, complice l’assenza di Ballarò (nelle ultime due settimane è andato in onda di domenica per lasciare spazio alle tribune elettorali), occupa la prima serata del martedì proponendo ai telespettatori l’ennesima abbuffata politica e posticipando così la messa in onda di Unforgettable, previsto inizialmente in prime time. Staserà la serie americana sarà trasmessa alle 23.30.
A margine ci permettiamo di condividere una domanda in merito all’universo dei talk show politici: perché Michele Santoro proprio nella settimana antecedente alle elezioni politiche non andrà in onda? (Tvblog)

Palermo, Dell’Utri indagato per estorsione a Berlusconi

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, mafia, silvio berlusconi, Marcello Dell'Utri Il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Palermo per il reato ipotizzato di estorsione ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi.Lo riferiscono fonti giudiziarie. Berlusconi, a tal proposito, era stato convocato lunedì dalla procura palermitana come persona offesa ma ha opposto il legittimo impedimento non presentandosi all’appuntamento.

I pm di Palermo, riferiscono le fonti, vorrebbero verificare se Dell’Utri abbia estorto denaro a Berlusconi in cambio del silenzio su presunti rapporti tra l’ex premier ed esponenti di Cosa Nostra.

Lo stesso Dell’Utri, oggi presente in aula alla prima udienza del processo d’appello per concorso esterno in associazione mafiosa (dopo l’annullamento della condanna a 7 anni da parte della Cassazione che ha disposto il rinvio in appello), ha detto di “non sapere nulla e di aver appreso di questa ennesima notizia attraverso gli organi di stampa”.

“Pure l’accusa di estorsione. Adesso mi manca solo l’accusa di pedofilia e le abbiamo tutte. Certamente non ho ricattato nessuno, soprattutto il mio amico Silvio”, ha detto Dell’Utri.

 

Ferrara: “Berlusconi sta per dimettersi”, ma arriva la smentita

 palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, silvio berlusconi“Che Berlusconi stia per cedere il passo ormai è una cosa acclarata. Si tratta di ore, qualcuno dice perfino di minuti”. Lo scrive Giuliano Ferrara nell’edizione on line de ‘il Foglio’.
“Che Berlusconi stia per cedere il passo ormai è una cosa acclarata. Si tratta di ore, qualcuno dice perfino di minuti. Il punto non è…

quello però: quello è un fatto, il grande fatto di questa legislatura. Il punto vero – dice Ferrara – è per che cosa dimettersi, che cosa fare di sé,
che cosa fare di tutti questi anni e qual è la vera posta in gioco: la capacità di dirigere il paese, di guidarlo, le regole adatte a un sistema maggioritario in cui il popolo sceglie chi
governa, esprime un mandato su un programma”. “Questa è la posta in gioco. Qualunque soluzione mascherata di emergenza che non siano le elezioni subito è inutile” aggiunge Ferrara.

LA SMENTITA DI BERLUSCONI: “Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento e non capisco come siano circolate”. Lo ha adetto il premier Silvo Berlusconi parlando con i
suoi . “Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento”. Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. (GDS)

Pdl, Alfano dà la carica: “In Sicilia vinceremo di nuovo”

QUADRO NEWS.pngLa parola d’ordine è «superare la sindrome da sconfittismo, perchè vinceremo di nuovo». Angelino Alfano la pronuncia nella prima uscita ufficiale a Palermo da leader nazionale del Pdl. E questa frase, poco dopo il taglio del nastro della nuova sede del partito in via Bonomo di fronte al porto, tutti i presenti la leggono guardando alle amminsitrative della prossima primavera.

L’ex ministro della Giustizia pianifica la fase due del Pdl partendo dal basso: via subito alla campagna tesseramenti da completarsi entro fine ottobre. Poi congressi provinciali entro dicembre. Infine, e soprattutto, primarie di coalizione per la scelta dei candidati a sindaco. Musica per le orecchie dei big berlusconiani che ora sono pronti a scaldare i motori. Lo è da tempo Francesco Scoma, che per questo ha contestato la candidatura alla cieca di Roberto Lagalla, rettore di Palermo con quotazioni in calo.

E ora anche Francesco Cascio ammette che «se si creano le condizioni politiche, come si fa a non essere onorati di fare il sindaco di Palermo? Sono disponibile a parlarne». Cascio, già presidente dell’Ars, lo dice anche con una battuta: «In fondo, mi piacciono i palazzi nel centro storico». Riferimento a Palazzo delle Aquile più che a Palazzo d’Orleans. Ci sarebbero sondaggi nelle mani dei vertici del Pdl che indicano proprio in Cascio il candidato più quotato. Le sue chances sono in ascesa e da alcuni giorni c’è anche il pressing di Alfano.

Va detto che anche Simona Vicari, nome sempre caldo sul tavolo dei big del Pdl, per la prima volta non ha detto no a priori: «Se ci si mette d’accordo su un programma che rivolti come un calzino questa città, allora io ci starei. Altrimenti è inutile». Non è quella smentita secca dei giorni scorsi. C’è poi Dore Misuraca che un pensierino potrebbe farcelo.

Senza dimenticare che anche l’area ex An inizia a scaldare i motori: Nania non ha escluso la corsa di uno fra Giampiero Cannella e Salvino Caputo.
Malgrado gli annunci ufficiali, non è detto che alla fine il Pdl non si ritrovi su un nome condiviso. Se ciò non accadrà, chiunque vinca le primarie del centrodestra se la vedrà comunque con la lista autonoma di Carlo Vizzini. Il senatore, ormai in rotta col Pdl, ieri non è andato all’inaugurazione della nuova sede: «Avevo altri impegni». Ma non esita a confermare lo strappo: «Continuo a lavorare a una lista autonoma, al di là delle appartenenze. Qui è peggio che a Napoli ma mi pare che nel Pdl non abbiano imparato la lezione delle scorse amministrative».

E nelle stesse ore in cui Alfano dava il via alla corsa nel Pdl, Giafranco Fini, anche lui a Palermo, toglieva dalla mischia Giulia Bongiorno: «Sarebbe eccellente. Ha una professione ben avviata e una carriera da parlamentare che svolge ormai stabilmente a Roma. Siccome è persona seria, penso che non sia interessata a metterci solo il nome». A questo punto, fermo restando che «Fli esprimerà una candidatura all’interno del Terzo polo» il nome dei finiani è quello del giovane deputato regionale Alessandro Aricò. Mentre nel centrosinistra saranno le primarie di gennaio a indicare il nome. (GDS)

Manuela Arcuri rifiuto’ un incontro sessuale con Berlusconi?

QUADRO NEWS.pngI presunti festini di Arcore tengono ancora banco e, dopo il caso Sara Tommasi, la stampa prova ad infangare il nome di Manuela Arcuri. Molti giornali hanno riempito le loro pagine con una indiscrezione, tutta da dimostrare, sul presunto rifiuto della Arcuri di intrattenersi con il Premier Silvio Berlusconi. Secondo le…

malelingue della carta stampata, accettando un incontro sessuale l’attrice avrebbe in cambio ottenuto la conduzione del festival di Sanremo. Sono solo voci, non esiste alcuna prova, eppure il fango scorre già a fiumi.

Manuela Arcuri ha appreso la notizia mentre era ospite negli studi Mediaset, e pare si sia indignata molto per questa ennesima “storiaccia” all’italiana. L’attrice sta intanto promuovendo la nuova fiction ‘Sangue caldo’, dove recita a fianco di Gabriel Garko. (PIACENZANIGHT)

Ricatto al premier, i pm: “Venga qui a Napoli o lo andiamo a prendere noi”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, silvio berlusconi, pmIl premier dovrà farsi interrogare altrimenti rischia che nei suoi confronti venga disposto l’accompagnamento coatto come avviene per tutti i testimoni che non si presentano quando sono chiamati a deporre.
E’ fermo l’atteggiamento, sia pure attraverso mille puntualizzazioni e il riscorso al periodo ipotetico (“se non dovesse essere disponibile valuteremo…”), di fronte al caso forse più spinoso…

dell’inchiesta sul presunto ricatto al presidente del consiglio che sarebbe stato ordito da Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola, ovvero la rinuncia (eventuale, in quanto finora mai comunicata ufficialmente) del premier al faccia a faccia con i magistrati.
Il presidente del Consiglio aveva ritenuto di poter chiarire i fatti limitandosi a far pervenire agli inquirenti una memoria scritta, che è stata consegnata stamattina al procuratore Giovandomenico Lepore e all’aggiunto Francesco Greco dall’avvocato Michele Cerabona. Ma ieri sera i pm avevano già messo a punto la loro mossa, l’atto di citazione di Berlusconi come persona informata dei fatti – in particolare come parte offesa – con l’indicazione di un ventaglio di date per la definizione dell’interrogatorio, dopo che l’incontro fissato per stamani a Palazzo Chigi era saltato in conseguenza degli impegni istituzionali del premier in sede di Comunità Europea.
I magistrati hanno fissato un calendario di quattro giorni all’interno del quale è possibile stabilire il nuovo appuntamento: giovedì 15, venerdì 16, sabato 17 o domenica 18 settembre, dalle ore 8 alle ore 20.
E se Berlusconi non si rendesse disponibile? L’atto di citazione contiene la formula solita che si adopera per le convocazioni dei testi, ovvero l’avvertimento che in caso di inosservanza all’invito sarà disposto l’accompagnamento coatto. Con l’aggiunta di un riferimento all’articolo 68 della Costituzione relativo alle immunità dei parlamentari: in altre parole, essendo valutato l’accompagnamento coatto come un intervento invasivo, limitativo della libertà, e riguardando in questo caso un esponente della Camera, sarebbe l’aula di Montecitorio a dover acconsentire o meno alla presentazione “forzata” di Berlusconi davanti ai pm. “Quella dell’accompagnamento coatto è un’ipotesi prevista dal codice per tutti i testimoni; i deputati, ovviamente, hanno le loro garanzie, cioé questa eventualità deve essere autorizzata dalla Camera di appartenenza”, ha infatti spiegato Lepore.

“A Berlusconi – ha aggiunto – abbiamo inviato un atto di citazione a comparire come persona informata dei fatti. Abbiamo indicato le date per un altro incontro. Se anche in questo caso non dovesse essere disponibile o gli forniremo ulteriori date, o valuteremo in quel momento”.
La citazione è stata notificata stamattina nella residenza di Arcore, e non a palazzo Chigi: la scelta è stata operata in considerazione del fatto che Berlusconi nella vicenda è coinvolto, quale parte lesa, in forma privata e non nella qualità di presidente del Consiglio. I magistrati nell’atto sottolineano una circostanza che a loro avviso rende necessario l’interrogatorio: la deposizione è rilevante in quanto si tratta di un procedimento con persone detenute. Il riferimento é a Gianpiero Tarantini e alla moglie Angela Devenuto, il primo in carcere a Poggioreale, la seconda ai domiciliari a Roma. L’avvertenza al premier lascia intendere che la testimonianza avrà un peso significativo anche sulle decisioni che la procura prenderà nei prossimi giorni sia riguardo a Tarantini sia alla moglie. (GDS)

Berlusconi: “Gheddafi ha dato disposizioni di farmi fuori”

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Sono in pericolo di vita e purtroppo non solo io ma anche i miei figli. L’ho saputo da mie fonti certe che Gheddafi ha dato disposizioni di farmi fuori”.

Il Corriere della Sera riporta i timori di Silvio Berlusconi che afferma di sentirsi “nel mirino” del colonnello libico, “perché così Gheddafi ha deciso. Lui me l’ha giurata”, aggiunge. Tra i motivi che…

alimenterebbero il rancore del colonnello ci sarebbe la partecipazione dell’Italia alla guerra in Libia.

“A Tripoli c’erano manifesti giganti che mi ritraevano con Gheddafi – prosegue il premier – mentre ci stringevamo la mano. E lui ha preso il nostro intervento militare come un tradimento”. Berlusconi ricorda la sua contrarietà iniziale a partecipare al conflitto. “A suo tempo avevo messo in guardia i nostri partner internazionali – sottolinea – e anche in patria avevo spiegato che l’operazione non sarebbe stata facile e che ci avrebbe potuto danneggiare”. “Poi, davanti alle pressioni degli Stati Uniti, alla presa di posizione di Napolitano e al voto del nostro Parlamento – aggiunge – che potevo fare? Non sono io a decidere. Ma vai a spiegarlo a chi è abituato a comandare come Gheddafi. Le regole della democrazia non le capisce”. (ANSA)