Miccoli: “Non ho parlato perché sono un signore. Evitavo liti”

QUADRO NEWS.png«Magari posso arrivare a venti gol. L’importante è partire alla pari con tutti, non è bello sentirsi dire che sono un calciatore che non può giocare più di venti minuti a partita». Fabrizio Miccoli, capitano del Palermo e calciatore che ha segnato più reti con la maglia rosanero in serie A, ha…

iniziato la nuova stagione con tutt’altro spirito rispetto a quello con cui aveva chiuso la precedente.

Allegro, sorridente, il numero 10 del Palermo ha messo una pietra sopra al silenzio in cui era avvolto da mesi e dal ritiro altoatesino di Malles tira fuori l’orgoglio e lancia la propria sfida per la stagione sportiva 2011/12: «Finché starò qui, sarò io il capitano, non mi è piaciuto che i giornalisti chiedessero sempre a tutti i miei compagni a chi sarebbe andata la fascia, c’è chi vuole lo scoop o la frase interpretata male. Sono contento che anche il presidente abbia ribadito che il capitano sono io». A bollarlo come calciatore decisivo, ma solo part-time, era stato lo stesso Zamparini, con cui il salentino assicura però di avere un ottimo rapporto. «Quando leggo che il presidente ha dichiarato che posso giocare una ventina di minuti minuti, o che la fascia da capitano non deve essere più mia, mi sembra strano perché con me è tutt’altra persona, il nostro rapporto va al di là di qualsiasi altro rapporto calciatore-presidente. Il rispetto che provo per Zamparini va oltre il calcio».

Eppure qualcosa sembrava essersi rotto dopo il derby del girone di ritorno, quando – secondo la versione dell’ex tecnico Serse Cosmi – Miccoli preferì restare in panchina per non mettere in difficoltà l’allenatore che aveva avuto anche a Perugia, facendogli assecondare i desideri del presidente. «Non ho parlato per mesi – sottolinea Miccoli – perché sono un signore, ho voluto evitare che succedesse un casino, non volevo mettere benzina sul fuoco la squadra doveva pensare alla Coppa Italia. Ringrazio quelli che mi sono stati vicini mentre soffrivo. A Pioli ho chiesto se sono nelle condizioni di giocarmi il posto con tutti. Ho ancora due anni di contratto, e non mi va di trascorrerli come quello passato. Se alla fine giocheranno altri non sarà un problema: vorrà dire che lo hanno meritato. Non pretendo il posto perché sono Miccoli, perché sono il capitano e ho segnato 50 gol a Palermo. Però non voglio partire sapendo a priori che giocherò sempre venti minuti, deve essere sempre il campo a decidere. Ho 32 anni, sono nel pieno della maturità, non mi sono mai sentito meglio».

La chiosa del capitano è per Pastore: «Penso che sia obiettivo della società e di Javier che lui vada a giocare da un’altra parte». E nelle ultime ore sul Flaco sarebbe tornato forte il pressing del Manchester City. Il procuratore di Pastore, Simonian, sarebbe stato in Inghilterra e lo stesso Zamparini ha assicurato, in un intervento a Radio Radio, di trattare l’argentino con un grosso club, che avrebbe offerto 45 milioni: «Credo che entro dieci giorni si potrebbe risolvere la situazione. Ho detto loro di alzare l’offerta fino a 50 milioni e che l’affare sarebbe fatto…». Articolo di Salvatore Lo Iacono (Corriere del Mezzogiorno)

Miccoli: “Non ho parlato perché sono un signore. Evitavo liti”ultima modifica: 2011-07-19T19:57:21+02:00da football12
Reposta per primo quest’articolo