Goletta verde boccia il mare siciliano, inquinamento e abusivismo edilizio alle stelle

QUADRO NEWS.pngIn Italia e’ emergenza per il mancato rispetto della normativa comunitaria sulla depurazione degli scarichi fognari e per le infrazioni di abusivismo edilizio sulle coste. E’ quanto emerge da Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che effettua un monitoraggio dell’inquinamento microbiologico delle acque del Belpaese…

Il monitoraggio scientifico di Legambiente, spiega l’associazione ambientalista, ”conferma il preoccupante quadro che emerge dalla procedura di infrazione europea nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto della normativa comunitaria sulla depurazione degli scarichi fognari. Il maggior numero di Comuni italiani con oltre 15 mila abitanti che non si sono adeguati entro il 31 dicembre 2000 alla direttiva europea 1991/271/CE sul trattamento delle acque reflue urbane si trovano in Calabria, Campania e Sicilia, dove si contano ben 134 comuni medio grandi senza depuratore sul totale dei 168 rilevati dalla Commissione europea in tutta Italia (sono 90 in Sicilia, 22 in Calabria e Campania)”.

Per quanto concerne la liberta’ di cementificare le coste, si apre un altro triste capitolo: nel nostro paese, sono infatti ben 3.495 le infrazioni per abusivismo edilizio sul demanio accertate dalle forze dell’ordine solo nel 2010, quasi 10 reati al giorno. Anche in questa poco onorevole classifica il podio e’ occupato da Sicilia (682 infrazioni), Calabria (665) e Campania (508), che rappresentano insieme il 53% del totale nazionale dei reati sul cemento illegale. Il cemento sulle coste, denuncia ancora Legambiente, ”non dilaga solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord, dove prende le vie legali della speculazione edilizia, delle mega opere portuali e della bolla affaristica delle seconde e terze case. Il Veneto, con progetti di nuove darsene, porti turistici e urbanizzazioni sulla costa in provincia di Venezia, il Friuli Venezia Giulia, con l’espansione urbanistica che riguarda la citta’ di Grado (Go), ma anche le Marche e l’Emilia Romagna, con la cementificazione costiera passata e recente, o il Lazio, con il nuovo porto a Fiumicino (Rm), pagano sotto forma di ulteriore consumo di suolo il cospicuo prezzo della bramosia di costruttori ed amministrazioni spesso compiacenti”.

Ad aggravare una situazione gia’ preoccupante, evidenzia l’associazione, ”la proposta del cosiddetto ‘diritto di superficie’, inizialmente prevista e poi stralciata dal Decreto Sviluppo e ora di nuovo in discussione nell’ambito del disegno di legge Comunitaria, che rischierebbe di alimentare ancor di piu’ la colata di cemento sulle coste italiane”.

La terza liberta’ contro cui si e’ schierata Goletta Verde nella sua edizione 2011 e’ stata quella di trivellare petrolio dai fondali marini: ”Il mare italiano e’ vittima di un vero e proprio assedio: sono 25 i permessi di ricerca gia’ rilasciati al 31 maggio 2011 al fine di estrarre idrocarburi dai fondali marini, per un totale di quasi 12mila kmq a mare, pari ad una superficie di poco inferiore alla regione Campania”. (ASCA)

Goletta verde boccia il mare siciliano, inquinamento e abusivismo edilizio alle stelleultima modifica: 2011-08-16T14:25:05+02:00da football12
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One thought on “Goletta verde boccia il mare siciliano, inquinamento e abusivismo edilizio alle stelle

  1. Subacquea

    Non c’è da sorprendersi, il mare italiano e’ ormai da troppo tempo vittima di abusi e si fa pochissimo per la sua conservazione !!!

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