Palermo: arriva la moschea al Capo, ma è polemica

 palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, moscheaLe premesse per creare «il caso mediatico» ci sono tutte: una chiesa sconsacrata nel centro storico di Palermo; l’intenzione di crearvi una moschea; e, soprattutto, la presenza di un imam, Habibur Rahman Juktibadi, esponente della Jamaat -e-Islami, che a parere di molti inneggerebbe alla guerra santa. La chiesa in questione è quella del SS. Crocifisso di Lucca, all’interno…

del quartiere del Capo. Si trova in via Sant’Agostino, sede da decenni di un mercatino. Ed è proprio qui, nell’oratorio, che la comunità musulmana bengalese grazie al pagamento di un affitto, si dovrebbe ritrovare per pregare. La notizia anticipata da un quotidiano nazionale, ha cominciato a raccogliere da giorni le prime reazioni.

QUERELLE SULLA MOSCHEA – Per Gianpiero Cannella, assessore comunale alla Cultura e coordinatore cittadino del Pdl, «la questione non è la nascita o meno di una moschea in città anche se la scelta del luogo poteva essere un’altra. Quello che ci preoccupa è che a inaugurare questo luogo di culto sia una persona da molti ritenuta integralista e, come dire, non fra quelli che predicano tolleranza e pace. Ecco facendo questo tipo di scelte non credo ci si metta sulla via dell’integrazione e del vivere pacificamente con la città». A sostegno di questa posizione anche Souad Sbai, parlamentare Pdl, che si dice preoccupato per motivi di sicurezza pubblica: «Far arrivare a Palermo un personaggio del genere (Habibur Rahman Juktibadi, ndr), serve a fare proselitismo e a incendiare gli animi della comunità bengalese – commenta – una situazione che non ci possiamo permettere».

ZAHER DARWISH – Di tutt’altro tenore le parole di Zaher Darwish, responsabile immigrati della Cgil. «C’è una strisciante crociata nei confronti dei musulmani» dice all’Italpress. «A Palermo non è mai avvenuto alcun atto criminale che si possa riferire all’islam, alla cultura musulmana. Occorre evitare di associare la paura alla parola moschea. In un’altra amministrazione», conclude Darwish, «si sarebbero date risposte a tutte le comunità religiose che convivono in città. E per una realtà numerosa come quella bengalese si sarebbe potuto pensare a dei luoghi di culto, per esempio». La chiesa, che si trova all’interno di un mercato, ha attualmente l’ingresso chiuso dagli stand delle bancarelle degli ambulanti. Come confermano dal settore Beni culturali dell’Arcidiocesi è ormai di proprietà privata, e i nuovi proprietari, a quanto pare, hanno deciso liberamente di affittare l’immobile a chi ne ha fatto loro richiesta. (ITALPRESS)

Palermo: arriva la moschea al Capo, ma è polemicaultima modifica: 2011-10-07T13:45:20+02:00da football12
Reposta per primo quest’articolo