Una ventina di lavoratori precari della Multiservizi, società pubblica controllata dalla Regione, hanno occupato la Cattedrale di Palermo chiedendo di parlare col prefetto e col presidente della Regione. Alcuni di loro hanno portato delle bottiglie con benzina. I lavoratori chiedono la ricollocazione in società regionali. «La Chiesa è l’unico interlocutore possibile tra la Regione e noi poveracci. Non sappiamo come fare a campare e assicurare un pasto ai figli».
È disperato Davide Calò 31 anni, 2 figli, uno dei lavoratori interinali della Multiservizi spa, società partecipata dalla Regione, che insieme ad altre dieci persone ha occupato la Cattedrale di Palermo. Chiedono di essere stabilizzati nella nuova società consortile Servizi ausiliari Sicilia (Sas), istituita per completare il processo di riorganizzazione delle partecipate regionali (Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali). «Abbiamo già parlato con il Cardinale Romeo – aggiunge Gaetano Tarantino, 29 anni, 2 figli di 9 e 3 anni- ci ha assicurato che si metterà in contatto con il Prefetto di Palermo Umberto Postiglione e l’assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao, per un incontro. Resteremo qui ad oltranza se non avremo risposte» (GDS)