Palermo, brucia ancora la discarica di Bellolampo. Canadair in azione

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, bellolampoAncora Canadair in azione sulla discarica di Bellolampo a Palermo. Dopo sette giorni il focolaio non e’ ancora spento. A agire sul posto oltre ai canadair anche camion e autobotti, ma anche le ruspe che gettano terra sul terreno ancora in fiamme. Proprio ieri il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha emesso un’ordinanza sanitaria in via preventiva e cautelativa, che prevede una serie di divieti e monitoraggi per scongiurare il rischio diossina.

Lunedi’ prossimo si riunira’ all’assessorato regionale della Salute, a Palermo, un tavolo tecnico con la partecipazione di tutte le componenti coinvolte nella gestione dell’emergenza provocata dal rogo nella discarica palermitana di Bellolampo, a cominciare da Arpa Sicilia, Azienda sanitaria provinciale e Comune.

Una misura voluta dall’assessore e vicepresidente della Regione siciliana, Massimo Russo, per monitorare da vicino la situazione sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza alimentare. ”La situazione – precisa Lucia Borsellino, dirigente generale del dipartimento Attivita’ sanitarie – e’ sotto controllo ma non intendiamo lasciare nulla al caso. I cittadini, in particolar modo quelli che abitano nelle zone limitrofe, devono ricevere le necessarie garanzie per la loro salute”.

Il ‘Pandoro’, come e’ stato soprannominato dai Vigili del fuoco il cratere dell’incendio nella discarica di Bellolampo di Palermo, brucia ininterrottamente da 168 ore. I Canadair, in questi sette giorni, hanno effettuato oltre cento lanci di acqua. Piu’ di quindici al giorno, dall’alba al tramonto. Senza interruzione. Ma il rogo non ne vuol proprio sapere di spegnersi, anche se dei 120 mila metri quadri di superficie andati a fuoco, ormai i focolai da abbattere sono davvero pochi. “Entro i prossimi giorni l’incendio di Bellolampo sara’ completamente spento”, assicura all’ADNKRONOS il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Palermo, l’instancabile Gaetano Vallefuoco, che da domenica ad oggi ha fatto piu’ di tre sopralluighi al giorno nell’inferno di Bellolampo, insieme con i suoi uomini che presidiano la zona. Vallefuoco tranquillizza i cittadini che in questi giorni temono che la nube sprigionata dall’incendio possa essere tossica. “Non c’e’ alcun allarme veleni, almeno per il momento – assicura Vallefuoco – noi abbiamo continuato a fare i nostri monitoraggi piu’ volte al giorno”.

E mostra le foto dei suoi uomini, ai piedi del rogo, senza maschere ne’ tute di autoprotezione. Diverso e’ invece il discorso per i vigili del fuoco che accedono nel cosiddetto cratere dell’incendio. Li’ indossano la maschera d’ossigeno e la bombola sulle spalle “perche’ li’ si registranho i valori piu’ alti di concentrazione della dispersione dei prodotti tossici, ma allontanandosi dalla zona dell’incendio – spiega Vallefuoco – non c’e’ pericolo di tossicita’, altrimenti l’avremmo detto e avremmo fatto evacuare la zona circostante, nei pressi di Borgo nuovo o oltre. Sara’ poi’ l’Arpa a fare le valutazioni sugli effetti dei prodotti di combustione ai fini del pericolo differito nel tempo”. Proprio ieri l’Arpa ha diffuso i primi dati sull’inquinamento sprigionato dalla combustione e non sembrano allarmanti.

“Nella quarta vasca – dice il Comandante – abbiamo raggiunto la temperatura di 350 gradi, tutto questo appena due giorni fa. Oggi invece la situazione e’ nettamente migliorata e la temperatura e’ scesa a 150 gradi”. Ma una cosa tiene a sottolinearla il Comandante Vallefuoco: “quella nube bianca che si vede dall’alto non e’ vapore acqueo, come dice qualcuno, bensi’ sono prodotti dela combustione”. Era stato, nei giorni scorsi, l’assessore comunale Cesare Lapiana a rassicurare i cittadini parlando di ‘vapore acqueo’.

Mostrando la cartina della discarica di Bellolampo, il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Gaetano Vallefuoco, indica la zona in cui domenica scorsa e’ scoppiato l’incendio, cioe’ “nel versante vicino alla vasca storica bonificata”, cioe’ all’esterno della discarica. Poi, per motivi che la Procura tentera’ di accertare nell’inchiesta aperta nei giorni scorsi, “l’incendio si e’ propagato e, attraversando la strada, ha raggiunto la strada interna perimetrale fino a raggiungere la vasca 3 e 3bis”. In poche ore le fiamme e il fumo hanno raggiunto la quarta vasca, li’ cioe’ dove oggi c’e’ il cratere, il ‘Pandoro’ appunto.

I Vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente da domenica, con diversi mezzi. Sul posto c’e’ persino il mezzo del Nucleo batteriologico, chimico e radiologico con due uomini a bordo, piu’ una cisterna ‘chilotrica’, cioe’ che contiene un numero elevatissimo di litri. Inoltre, sul posto ci sono anche le ruspwe in azione per gettare la terra sul rogo che continua a covare da sotto.

“E’ un lavoro molto complicato”, ammette il Comandante dei Vigili del fuoco Vallefuoco. Nei giorni scorsi anche il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione ha fatto un sopralluogo nella discarica di Bellolampo per rendersi conto di persona di quanto sta accadendo da sette giorni.”L’incendio e’ ormai sotto controllo – dice ancora Vallefuoco – questo pomeriggio faremo un altro giro in elicottero per verificare le impronte’ dell’incendio”. E domani saranno eseguiti altri rilievi. “Andremo a fare la mappatura della concentrazione dei prodotti di combustione della dispersione nella discarica”, dice Vallefuoco. Quando l’incendio sara’ spento, i Vigili del fuoco non abbandoneranno pero’ l’area colpita. “Affatto – dice Vallefuoco – perche’ dobbiamo mantenere lo spegnimento per evitare che il rogo possa riprendere”. E tiene a sottolineare che il “pericolo non e’ stato sottovalutato”. Il Comandante Vallefuoco si prepara intanto all’ennesimo sopralluogo nella discarica. Per il settimo giorno consecutivo.

Palermo, brucia ancora la discarica di Bellolampo. Canadair in azioneultima modifica: 2012-08-05T16:28:00+02:00da football12
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