Gesip, il giorno della verità: il caso arriva a Palazzo Chigi. Orlando chiede 180 milioni

2774393565.41.pngNon si aspetta che arrivi subito un decreto, ma un impegno formale sì: oggi il caso Gesip finisce sul tavolo del presidente del Consiglio Mario Monti e il sindaco Leoluca Orlando trattiene il fiato. Due giorni fa, dopo che il liquidatore Giovanni La Bianca ha annunciato ai lavoratori che dal primo settembre saranno in aspettativa non retribuita, Orlando ha chiamato il ministro Anna Maria Cancellieri e le ha strappato l’impegno di portare la questione al consiglio dei ministri in programma per oggi. Ma di cosa parlerà la Cancellieri?

Di certo della proposta che il Comune di Palermo ha avanzato a Roma per salvare la società che dà uno stipendio a 1.800 persone: un contributo triennale che permetta a Palazzo delle Aquile di chiudere la vecchia Gesip entro il 31 dicembre e di aprirne una nuova dal primo gennaio.

Per il 2012 l’amministrazione Orlando chiede 55 milioni per gli ultimi sei mesi dell’anno: il governo ne ha già stanziati 10, ma 5 non sono mai arrivati perché vincolati alla presentazione di un piano. “Deve essere un problema burocratico, il ministero ha tutto”, ribadisce l’assessore alle Partecipate Cesare La Piana. Che con i 55 milioni che chiede a Roma conta di traghettare Gesip fino al 31 dicembre e di rientrare dalle spese già sostenute: per garantire la prosecuzione del contratto alla società, l’amministrazione ha dovuto anticipare circa 16 milioni di risorse proprie. La proposta dell’amministrazione prevede poi uno stanziamento di 75 milioni per il 2013 e di 50 per il 2014: “Un

 

contributo decrescente  –  spiega La Piana  –  perché il nostro obiettivo è quello di dimezzare il costo mensile dell’azienda, che oggi è di 5 milioni”. Ma come ridurre i costi? “Rivoluzionando l’organizzazione” spiega. L’idea è quella di bloccare il turn over non sostituendo il personale che va in pensione e di affidare a Gesip servizi finora affidati dalle altre spa comunali all’esterno.

La speranza del Comune è che Palermo finisca in un decreto Sud: ci sarebbe un tavolo interministeriale dedicato alle richieste di aiuto di una decina di città del Sud, tra le quali Napoli e Palermo. Oggi, al Comune, basta che dal Cdm arrivi una rassicurazione formale: in questo caso il municipio cercherebbe una strada per farsi intanto anticipare le somme, magari da una banca.

Un gruppo di lavoratori Gesip ha annunciato che sarà a Roma. “Se il governo non ci aiuta ci faremo sentire “, minacciano Salvo Barone e Antonio Mercante di Asia e Ugl.
Ieri i sindacati Uiltucs e Cisal hanno manifestato pacificamente davanti a Palazzo delle Aquile durante la seduta del Consiglio comunale. Un gruppo ha incontrato il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando. I lavoratori sono preoccupati e non sono mancati i momenti di tensione: alcuni dipendenti hanno raggiunto Villa Niscemi chiedendo di poter incontrare il sindaco. L’incontro non c’è stato e gli animi si sono scaldati. Qualcuno sospetta che oggi il Cdm possa non trattare la questione: in quel caso per avere una posizione del governo bisognerebbe attendere l’incontro che Orlando ha ottenuto con il ministro Fabrizio Barca per il 30 agosto. Intanto al Comune gli uffici starebbero cercando di racimolare risorse per una nuova mini-proroga.

Fonte: Repubblica

Gesip, il giorno della verità: il caso arriva a Palazzo Chigi. Orlando chiede 180 milioniultima modifica: 2012-08-24T15:14:07+02:00da football12
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