Palermo ko, Napoli umilia per 0-3 i rosanero. Sannino: “Un incubo, chiediamo scusa ai tifosi”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,Un brusco risveglio, una “legnata” difficile da dimenticare, un segnale preoccupante quando mancano pochi giorni alla conclusione del calciomercato estivo. Il Palermo ha subito la sconfitta più larga (0-3) della prima giornata di serie A, contro il Napoli di Mazzarri, e il tecnico Giuseppe Sannino si è subito preso le colpe del disastro con cui i rosa hanno aperto il proprio campionato. Sottolineando al contempo che manca troppo poco alla chiusura della campagna trasferimenti e che uno o due innesti non cambierebbero certo il volto della squadra. Hamsik, Maggio e Cavani hanno battuto il portiere rosanero Ujkani, certificando una supremazia mai in discussione.

DEBACLE – Il Napoli ha dato l’impressione di essere uno squadrone: cinico, collaudato e già in palla dal punto di vista atletico. I padroni di casa, invece, o almeno molti degli interpreti vestiti di rosanero sono apparsi giù di tono sul piano fisico e caratteriale. Brienza (infortunatosi alla mezzora), Barreto e Miccoli probabilmente sono stati gli unici a salvarsi, tutti gli altri sono stati coinvolti nella debacle. La squadra di Sannino ha creato pochissimo e ha resistito per quasi un tempo, crollando nel recupero prima dell’intervallo. In campo si fa in fretta a capire il trend del match. Il Palermo, privo di Ilicic e Mantovani, fa fatica.

MICCOLI – La manovra è dominata dalla squadra di Mazzarri, con Maggio e Hamsik grandi protagonisti e un Cavani inizialmente sciupone: l’uruguayano al 18’ fa fuori Von Bergen, sembra concludere a botta sicura, ma poi Cetto sventa il pericolo. La serata è nera e i tifosi di casa lo capiscono anche quando si fa male Brienza, sostituito con Migliaccio, mediano dato da mesi in partenza, che nelle prossime ore potrebbe firmare per la Sampdoria o il Torino. Sono pochi gli scatti d’orgoglio dei rosa: uno arriva da Miccoli, con una sua punizione disinnescata da De Sanctis alla mezzora. Al 41’ Cavani colpisce la traversa su suggerimento di Hamsik. Uno spavento che anticipa il vantaggio.

RIPRESA – Poco prima del 48’ – l’arbitro Orsato ha concesso tre minuti di recupero – Maggio trova in area “Marekiaro” e lo slovacco non lascia scampo a Ujkani per l’1-0. La ripresa va anche peggio. Debutta Rios dopo una decina di minuti, subentrando a Donati (uno dei più evanescenti con Hernandez). Poco prima della metà del secondo tempo un episodio potrebbe ribaltare l’inerzia rosanero: Maggio atterra nettamente in area Cetto, che conclude comunque a rete. L’arbitro si consulta anche con il giudice di porta, gli uomini di Sannino protestano ma alla fine ottengono solo un corner, in virtù della deviazione di De Sanctis sul tiro di Cetto. Psicologicamente la squadra non si riprende più, mentre il Napoli continua a macinare gioco: verticalizza, tiene palla, trova i punti deboli degli avversari, che appaiono lenti e disorganizzati. Il Palermo cala inesorabilmente, mentre gli ospiti moltiplicano le energie e le emozioni dei propri sostenitori. A dieci minuti dalla fine Maggio corona una magnifica prestazione, approfittando di una dormita della difesa, e segnando il secondo gol.

IL BARBERA APPLAUDE CAVANI – A un paio di minuti dalla fine Cavani si fa perdonare l’errore del primo tempo e, di testa, sigla lo 0-3. La rete del Matador – che raramente fa cilecca nei panni dell’ex – è la chiusura del cerchio di un incontro con una sola formazione in campo, il Napoli, che ha asfaltato il Palermo. Miccoli e compagni a fine gara hanno incassato tanti fischi. Gli unici applausi del Barbera sono andati a Cavani, ex rimpianto che ogni volta che segna al Palermo non esulta.

SANNINO: TUTTA COLPA MIA – A fine gara Giuseppe Sannino oscilla fra delusione e mortificazione. «È stata la peggiore partita della mia carriera. Non abbiamo praticamente giocato, è un jolly perso nei confronti del pubblico che era venuto a vederci. Non siamo stati in grado di offrire uno spettacolo degno. Non posso dire che i miei ragazzi non abbiano corso, però hanno corso male e le responsabilità sono tutte mie. Non siamo entrati in campo con il piglio di una squadra operaia. Io non sono stato capace di dare anima e carattere alla squadra, ma tutti quanti dobbiamo fare autocritica. Questa partita ha sbriciolato il piatto che avevamo costruito in Coppa Italia, adesso dobbiamo raccogliere i cocci e provare a ripartire, Mi piacerebbe che fosse solo un brutto sogno, ma credo che non sia così».

Fonte: corrieredelmezzogiorno

Palermo ko, Napoli umilia per 0-3 i rosanero. Sannino: “Un incubo, chiediamo scusa ai tifosi”ultima modifica: 2012-08-27T15:23:18+02:00da football12
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