Palermo, raccolta differenziata: l’Amia invia gli ispettori nei condomini

QUADRO NEWS.pngMetà dei cittadini che abitano nella zona del porta a porta non fa la differenziata e l’Amia decide di inviare ispettori in borghese che aprono i contenitori a caccia di rifiuti contaminati davanti a condomini e attività commerciali: da lunedì scorso ogni notte dagli autoparchi Amia insieme con la squadra che svuota i carrellati esce anche un responsabile aziendale che ispeziona tutti i contenitori.

Le infrazioni vengono fotografate insieme con il civico del palazzo che ha violato le regole, o con l’insegna del ristorante o del pub, e spedite subito alla polizia municipale. Ecco il piano dell’Amia per stanare chi getta tutto in uno stesso sacchetto: l’azienda di rifiuti sta componendo una black-list che aiuti i vigili urbani a multare  –  il verbale è di 160 euro  –  residenti e commercianti che non rispettano le regole. Entro Natale tutte le zone del porta a porta saranno passate ai raggi X: nella zona interessata infatti, la differenziata si ferma al 55 per cento.

I primi a essere stati iscritti nella lista nera sono stati esercizi commerciali e palazzi di via La Lumia, via Marchese Ugo, via Remo Sandron, piazza Croci e largo degli Abeti. I rifiuti ispezionati erano quelli organici: oltre il 15 per cento dei carrellati era contaminato. “C’è chi dice che è inutile fare la differenziata perché tutto finisce in discarica  –  si sfoga il direttore generale dell’Amia Nicola Gervasi  –  ma non è così: questo può accadere solo se i residenti e i commerciati non fanno bene la raccolta”. Quella delle ispezioni notturne è una soluzione estrema ma “inevitabile”: “Non vogliamo sembrare persecutori  –  continua Gervasi  –  ma non è nemmeno giusto che per colpa di alcuni venga vanificato il lavoro di chi si impegna davvero. E sono la maggioranza “. L’altro fenomeno che l’azienda cerca di combattere è la migrazione dei rifiuti: “Nelle zone limitrofe a quelle del porta a porta c’è un 20 per cento di spazzatura in più rispetto al passato”, dice il direttore. C’è una buona fetta di cittadini, insomma, che preferisce caricare la spazzatura indifferenziata in macchina e gettarla nel primo cassonetto che trova.

La guerra dell’Amia contro chi non differenzia i rifiuti arriva proprio nel momento in cui il secondo step del porta a porta stenta a partire: il Comune di Leoluca Orlando a settembre aveva assicurato che la seconda fase del progetto sarebbe partita entro settembre. Ma di “Palermo differenzia 2″  –  che dovrebbe coinvolgere altri 130 mila abitanti di Partanna Mondello, Mondello, parte dell”Addaura, Bandita, Romagnolo, Uditore e soprattutto l’intero centro storico  –  non c’è traccia. “Aspettiamo  –  dice l’assessore Giuseppe Barbera  –  che si concluda il passaggio di competenza in tema di rifiuti dagli Ato ai Comuni come previsto dalla riforma regionale. Se agissimo prima, dovremmo perdere parte dei contributi che finanzieranno il progetto per pagare l’Iva”.

Il secondo step  –  che a questo punto difficilmente partirà prima del 2013  –  verrà finanziato con fondi europei. Intanto, però, mentre “Palermo differenza 2 ” arranca, il salotto della città è nel degrado: se si esclude la zona del porta a porta, in città la differenziata è ferma al 5 per cento. Il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato di aver chiesto ad Amia un piano di pulizia straordinaria. Intanto per l’azienda sono ore cruciali: ieri il ministero dello Sviluppo economico ha depositao al tribunale fallimentare il parare positivo sul concordato. Adesso si aspetta solo che i giudici diano il via libera al salvataggio dell’azienda che ormai sembra scontato. (Repubblica)

Palermo, raccolta differenziata: l’Amia invia gli ispettori nei condominiultima modifica: 2012-11-29T14:47:00+01:00da football12
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