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Palermo, cocaina sul set di Squadra Antimafia. Ex poliziotto svelava blitz, ecco tutti gli arrestati

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I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito 28 arresti di boss, gregari ed estortori di Cosa Nostra. Per 22 indagati la Dda del capoluogo ha emesso provvedimenti di fermo per associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, al traffico di droga e alle rapine; per altre sei persone, già detenute per mafia, è stata disposta la custodia cautelare in carcere…

Ci sarebbe anche un ex investigatore, un agente di polizia in pensione, tra gli arrestati. Secondo gli investigatori avrebbe avvertito il capomafia Calogero Lo Presti di indagini e blitz in programmazione contro il clan. L’indagine ricostruisce l’organigramma dei mandamenti di Porta Nuova e Bagheria. Dall’inchiesta emergono gli stretti rapporti tra i mafiosi di Porta Nuova e le famiglie palermitane di Pagliarelli, Brancaccio, Noce e Tommaso Natale.

ESTORSIONI E COCAINA. Parte dell’indagine riguarda il mandamento di Bagheria: gli investigatori ne hanno individuato i vertici e hanno ricostruito la mappa del racket nella zona, principale attività di guadagno della cosca. Il consueto stipendio mensile era ritenuto troppo oneroso: per questo i boss di Porta Nuova avevano deciso di sostentare le famiglie dei mafiosi detenuti assegnandogli una attività economica da gestire: un bar, un tabacchi. Cosa nostra, dunque, pensava di investire denaro in attività lecite che diventassero, poi, fonte di guadagno per i “picciotti” liberandosi così, dalla dazione mensile.

Dall’inchiesta è emerso anche un ritorno della mafia a investire il denaro sporco nel narcotraffico: i boss acquistavano cocaina da vendere sul mercato siciliano attraverso una rete di spacciatori capillarmente controllata. Tra i fermati ci sono gli attuali capi dei mandamenti di Porta Nuova e Bagheria. La scelta di un provvedimento d’urgenza come il fermo nasce dall’esigenza di bloccare le attività estorsive della cosca ed evitare danneggiamenti e attentati a imprenditori e commercianti. A differenza di quanto accaduto in altre indagini, le vittime del pizzo questa volta avrebbero collaborato con gli investigatori.

FICTION NEL MIRINO DEI BOSS. Anche la produzione della nota fiction Mediaset “Squadra antimafia Palermo Oggi” era finita nel mirino del racket del clan di Portanuova che aveva il controllo del catering e dei trasporti della serie televisiva. Dall’inchiesta chiamata “Pedro” perché il boss del quartiere, Calogero Lo Presti, era noto come lo zio Pietro, vengono fuori i nomi dei vertici del mandamento: tra questi il numero due del boss Tommaso di Giovanni. Era lui, secondo la collaboratrice di giustizia Monica Vitale, a tenere le casse della cosca.

Il clan di Porta Nuova era, inoltre, il “fornitore ufficiale” della cocaina sul set della fiction. Il pusher era Giovanni Giammona. Alcuni tecnici della produzione lo contattavano al telefono ordinandogli le dosi di droga e usando un linguaggio in codice: “Volevo sapere se… che ne so… tanto il furgone hai visto dov’è, io sono sempre là… dove mi hai visto l’altro giorno. Una fotocopia così…”. A volte la qualità non era buona: “…mi vuoi proprio male a me? Ma male… no, la fotocopia mia non… non è uguale a… non si vede proprio! no, ma non è proprio uguale a quelle altre fotocopie, come mai?…”. Un altro uomo della produzione era interessato all’acquisto di più dosi: “…ora ti chiama adesso… non lo so vogliono fare… una bella spesa…”. I carabinieri hanno assistito alla consegna della cocaina, sequestrata nel vano sottosella di uno scooter.

IL BATTESIMO MAFIOSO. La tradizionale affiliazione a Cosa nostra con tanto di santino che brucia resiste nel tempo. La pentita Monica Vitale, che ha contribuito all’indagine antimafia che ha portato in cella 28 persone, racconta di avere saputo da Gaspare Parisi, suo compagno e reggente della “famiglia” di Porta Nuova, i dettagli della cerimonia.

“Mi ha raccontato Parisi – dice la donna ai pm – su questo signore (Calogero Lo Presti, capo del mandamento, ndr), mi ha detto che è stato lui a battezzarlo insieme a Masino Di Giovanni nel suo garage di appartenenza in via Danisinni. Parisi prima del battesimo mi aveva chiesto di accompagnarlo a comprare un vestito da cerimonia, perché loro mettono il vestito da cerimonia e io stessa gli ho detto che mi seccava, perché a me non piace, se mi devo andare a comprare un jeans va bene, ma un vestito da cerimonia no”.

“Gli ho detto: no, mi secca gli ho detto a cosa gli serviva e lui mi ha detto: niente, perché tra poco mi battezzano – prosegue – Gli ho fatto i miei auguri anche se ero contraria, perché lo so che dopo il battesimo non si può più uscire da questa strada tranne se non prendi altre strade… la cerimonia è avvenuta a pranzo, perché l’hanno fatta a pranzo, dove arrostiscono dopo il battesimo, fanno festa… parlandone con Parisi si parlava di questo, è normale che stringono una santa, lo pungono, con chi lo battezza io ero curiosa alla cosa e lui mi ha detto che avviene che si mette il capomandamento e altri capimandamenti, capifamiglia e chi lo battezza si ci mette accanto, prende sta santina, la brucia, poi lo punge, si mettono a contatto o le dita o i polsi, quello che pungono, si baciano in bocca, dove viene detta una frase, però non lo so la frase, questo è il battesimo”.

EX POLIZIOTTO SVELAVA PEDINAMENTI E BLITZ. Il clan di Porta Nuova poteva contare su una talpa. Si tratta di Matteo Rovetto, 58 anni, poliziotto in pensione della sezione antirapina della Squadra Mobile, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e arrestato questa mattina nell’operazione che ha colpito il clan di Porta Nuova. Aveva la passione per l’orto che coltivava a pochi passi dalla stalla dove Calogero Lo Presti convocava i summit di mafia. Una mattina di settembre 2010 Rovetto racconta al capomafia di essere stato pedinato: “E’ l’antirapina c’è questa e quella amaranto”. Rovetto conosce pure il poliziotto che è a bordo: “… era con me nell’antirapina… eravamo assieme… però ti dico una cosa i coglioni non li rompe…”. Rovetto racconta a Lo Presti di avere aiutato in passato anche degli spacciatori: “Li vedi che ci sono i falchi l’altra volta al Secco io l’ho salvato. Ti giuro a me che la roba ce la prendeva subito… levati che li hai di sopra, gli ho detto. Non lo vedi che quello è messo là sotto che ti sta guardando…
dice grazie zu Matteo, dice mi ha scansato le manette…”.

Rovetto racconta anche di aver confidato a “Masino” (Tommaso Lo Presti, capomafia n.d.r.) dell’arrivo di personale dei reparti speciali della Polizia da Roma che, munito di attrezzature particolari e con l’ausilio di telefonini, aveva iniziato a frequentare la zona per fotografare tutti. Nell’occasione l’ex poliziotto aveva consigliato addirittura di far spostare gli spacciatori che lavoravano davanti alla sua macelleria per una quindicina di giorni in modo da non dare assolutamente punti di riferimento certi e da non fare troppa confusione in zona: “L’altro giorno sono venuti per… sono venuti una decina da Roma … gli ho detto: Masino fai una cosa, vedi che per adesso c’è tutto a subbuglio, passano, hanno i telefonini e scattano le fotografie. Gli ho detto: per adesso questo punto toglilo… questo alla macelleria … gli ho detto vattene al bar di… allontanati qualche 15 giorni 20 giorni e non dare punti di riferimento”.

TUTTI GLI ARRESTATI. Calogero Lo Presti, Tommaso Di Giovanni, Antonino Zarcone, Nicolò Milano, Vincenzo Coniglio, Giuseppe Di Marco, Antonino Lo Iacono, Gabriele Buccheri, Maurizio Pecoraro, Daniele Lauria, Agostino Catalano, Rodolfo Allicate, Francesco Paolo Putano, Giuseppe Auteri, Giovanni Giammona, Gaspare Parisi, Ivano Parrino, Francesco Chiarello, Nunzio La Torre, Giovanni Lo Giudice, Domenico Marino, Christian Mancino, Matteo Rovetto, Salvatore Sampino, Giovanni Mannino, Giustino Giuseppe Rizzo, Fabrizio e Giovanni Toscano. (LA SICILIA)

Enrico Mentana si dimette da direttore del Tg La 7

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Enrico Mentana non è più il direttore del Tg La 7. Il giornalista in contrasto con il Cdr per la questione della mancata lettura del comunicato sindacale diffuso dalla Federazione della Stampa per esprimere solidarietà allo sciopero dei poligrafici che ha bloccato le rotative dei principali quotidiani. Ieri Mentana aveva detto “non leggo comunicati, do le notizie” parlando di “rituali” ai quali non intendeva attenersi.

Il comitato di redazione del Tg La 7 ha annunciato di voler denunciare il suo direttore per questa decisione e Mentana ha preso atto decidendo di dimettersi:

Ieri pomeriggio ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7.

Questo quanto riportato da Tvblog.it

Parla una nuova pentita, 28 arresti. Pizzo anche per la fiction Squadra Antimafia

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Nonostante arresti e processi, vige ancora la legge del racket nel centro di Palermo. I nuovi padrini di Cosa nostra avrebbero imposto il pizzo anche alla produzione di “Squadra antimafia”, la fortunata serie di Canale 5 che ha come protagonisti Simona Cavallari, alias la commissaria Claudia Mares, e una…

pattuglia di coraggiosi poliziotti che lottano contro le cosche. Il capomafia, quello vero, Calogero Lo Presti, era riuscito ad accaparrarsi la gestione di alcuni servizi per la fiction: dalla fornitura dei pasti ai trasferimenti della troupe. Così, ai suoi picciotti diceva soddisfatto: “Questa è una fiction che dura cinque anni, se il signore ci lascia qua con i vivi, quale minchia di problema abbiamo”. Ma questa notte, Lo Presti è stato arrestato dai carabinieri del Reparto Operativo. Le manette sono scattate anche per altri 22 esponenti del clan di Porta Nuova, per altre 6 persone i provvedimenti sono stati notificati in carcere.

A incastrare i boss non ci sono soltanto migliaia di ore intercettazioni, ma anche le rivelazioni di una nuova pentita di mafia. Fino a qualche mese fa, Monica Vitale, 28 anni, era l’amante di un boss del Borgo Vecchio, Gaspare Parisi, arrestato a luglio: qualche giorno dopo, alcuni mafiosi le iniziarono a chiedere conto e ragione della gestione poco trasparente della

cassa del clan, curata dal suo uomo, che si sarebbe appropriato di somme di denaro di Cosa nostra. A settembre, Monica Vitale è fuggita da Palermo. Poi, sentitasi braccata dai boss, si è presentata in una caserma dei carabinieri. E così ha iniziato il suo lungo racconto davanti al procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e ai sostituti Maurizio Agnello, Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco.

Le indagini
La nuova pentita racconta di non essere stata soltanto la compagna di un mafioso. Svela di aver raccolto anche il pizzo per conto della famiglia mafiosa di Porta Nuova, fra i negozi più esclusivi del centro città. È una vera novità nella galassia di Cosa nostra palermitana, ma i magistrati e gli investigatori non hanno alcun dubbio sull’attendibilità della Vitale, anche perché molti dei nomi dei mafiosi finiti a verbale erano già emersi dalle intercettazioni.

La Vitale ha svelato anche i retroscena del delitto di Enzo Fragalà, l’avvocato ex deputato di An che la sera del 23 febbraio 2010 fu picchiato selvaggiamente da un uomo. La pentita sostiene di aver saputo dal suo amante che ci sono i boss di Porta Nuova dietro l’omicidio: uno in particolare, l’attuale reggente del mandamento, Tommaso Di Giovanni, anche lui finito in manette questa notte, con l’accusa di associazione mafiosa. Secondo la ricostruzione offerta da Monica Vitale, Enzo Fragalà avrebbe pagato per un comportamento ritenuto poco rispettoso nei confronti della moglie di un suo cliente detenuto per furto. Da lì, si sarebbe innescata una catena di lamentele, giunte poi all’orecchio del capomafia, che avrebbe ordinato una punizione esemplare. E’ una versione ancora tutta da verificare: i magistrati e i carabinieri del nucleo Investigativo sono a caccia di riscontri.

Il blitz

Con Lo Presti e Di Giovanni, i carabinieri guidati dal tenente colonnello Paolo Piccinelli e dal maggiore Antonio Coppola hanno arrestato anche Antonino Zarcone, Nicolò Milano, Vincenzo Coniglio, Giuseppe Di Marco, Antonino Lo Iacono, Gabriele Buccheri, Maurizio Pecoraro, Daniele Lauria, Agostino Catalano, Rodolfo Allicate, Francesco Paolo Putano, Giuseppe Auteri, Giovanni Giammona, Giovanni Lo Giudice, Domenico Marino, Matteo Rovetto, Salvatore Sampino, Giusppe Giustino Rizzo, Fabrizio e Giovanni Toscano. Milano ha tentato di fuggire, lanciandosi dalla tromba delle scale: si è fratturato le gambe e un braccio, adesso ricoverato all’ospedale Civico, sotto scorta. (REPUBBLICA PALERMO)

Squadra Antimafia 4, Claudia Mares muore nella nuova serie?

QUADRO NEWS.pngNotizie sconvolgenti per i fan della fiction Squadra Antimafia – Palermo Oggi. La serie tv di Canale 5 pare destinata a perdere la sua protagonista, interpretata da Simona Cavallari. Su Internet circolano alcune foto che lasciano ben poco spazio all’immaginazione: Claudia Mares è quindi destinata a un’uscita di scena drammatica?

Gli scatti sono stati pubblicati sul blog Cinerepublic e direi che sono piuttosto inequivocabili: una folla in divisa è radunata in un cimitero, chiaramente per rendere omaggio a un collega caduto in azione. Ciò che toglie ogni dubbio è l’immagine di una sorridente Simona Cavallari, che posa accanto alla tomba del suo alter ego televisivo: le lettere del nome sono un po’ sfocate, ma la foto si vede bene.
 
Non sembrano esserci dubbi quindi: Claudia Mares morirà. Avevamo lasciato il vice questore all’inizio di una relazione sentimentale con il collega Domenico Calcaterra e con il compito di crescere il figlioletto di Rosy Abate, finalmente assicurata alla giustizia.
 Nelle prime anticipazioni di Squadra Antimafia 4 si parlava di una Mares incinta, con tanto di dubbi sulla paternità del pargolo.
 Ora queste foto gettano ulteriore scompiglio tra i fan della serie. L’amata poliziotta morirà eroicamente, portando con sè il figlio che aspetta?

Certo è che i suoi colleghi e gli affezionatissimi fan della fiction, non la prenderano affatto bene. Squadra che vince non si cambia, recitava un vecchio detto, ma a quanto pare la serie tv dovrà fare a meno dei suoi elementi più forti, ossia le due donne che hanno dominato la scena fin dal primo episodio. Con Rosy Abate in carcere, e quindi relativo ridimensionamento di ruolo, e Claudia Mares fuori dai giochi, chi incarnerà l’eterna lotta tra Bene e Male? (TUTTOGRATIS)

Vergine Maria, i residenti: “Squadra Antimafia rovina la tonnara”

QUADRO NEWS.pngI residenti di Vergine Maria, a Palermo, contro la fiction targata mediaset «Squadra Antimafia». Motivo del contendere? I presunti danneggiamenti alla tonnara da parte della troupe, che al momento sta lavorando alle riprese della prossima serie. A far levare il coro di proteste le attrezzature usate durante…

i primi ciak che – a detta degli abitanti della borgata – avrebbero danneggiato alcune delle «muciare», le tradizionali imbarcazioni in legno usate per la pesca del tonno, e dei vascelli che «riposano» sull’arenile della tonnara. Sul banco degli imputati gru, carrelli e dolly il braccio meccanico che permette di realizzare riprese dall’alto. Mentre i cittadini alzano la voce la produzione dal canto suo ha ricevuto l’autorizzazione del Comune e dal proprietario del bene.

Dalla sovrintendenza dicono che, durante le riprese, non è arrivata nessuna segnalazione e garantiscono che in caso di danneggiamenti sarebbero intervenuti. I presunti danneggiamenti da parte della troupe di Squadra Antimafia sono però soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso della protesta da parte degli abitanti della borgata. La tonnara di Vergine Maria infatti, versa da anni in uno stato di completo abbandono, e da tempo ormai gli abitanti chiedono che si faccia qualcosa per recuperarla. Soltanto due delle sette muciare che sono abbandonate sull’arenile sono al momento recuperabili e il movimento «Vergine Maria si riprende il suo territorio» chiede da tempo il recupero degli antichi vascelli e dei beni etno-antropologici relativi alla pesca del tonno. Dalla sovrintendenza fanno sapere che c’è stato più di un interessamento per il recupero, quello che manca sono i fondi: le casse sono vuote e al momento l’istituzione non ha i soldi neanche per intervenire sulla manutenzione dei beni di sua proprietà. Il proprietario del bene aveva già ottenuto l’autorizzazione alla copertura della darsena, successivamente aveva chiesto che il piano fosse modificato per accedere a dei finanziamenti europei ma della realizzazione dell’opera nessuna notizia. (ITALPRESS)

Sky raggiunge 5 milioni di abbonati, regali per il week-end

QUADRO NEWS.pngSky Italia ha raggiunto i 5 milioni di abbonati: lo annuncia la stessa piattaforma satellitare. In una nota, Sky Italia annuncia di ”aver superato i 5 milioni di abbonati, un numero che porta la sua platea di ascolti a superare i 15 milioni di persone”. ”Fin dalla sua nascita, nel luglio 2003, i clienti di Sky – sottolinea la tv satellitare – sono cresciuti anno dopo anno” e di pari passo l’azienda ha ”costantemente…

ampliato la propria offerta, aggiungendo in questi anni piu’ di 90 nuovi canali e centinaia di nuovi format televisivi”, ”non ha mai smesso di innovare e di scommettere sull’evoluzione tecnologica facendo continui investimenti per dotare tutti i suoi abbonati dei servizi piu’ all’avanguardia nel mercato”, ”e’ stata in Italia il pioniere delle trasmissioni in Alta Definizione” e anche ”la prima piattaforma televisiva italiana a offrire ai propri abbonati decoder con integrate tutte le funzionalita’ di un PVR (Personal Video Recorder)”.

Oggi ”oltre il 67% delle famiglie abbonate a Sky vede i canali e i programmi della piattaforma in Alta Definizione e una famiglia abbonata su tre beneficia della tecnologia PVR di MySky”. Recentemente e’ stato lanciato il servizio Sky Go, che consente di ”vedere anche in mobilita’ sul proprio tablet il meglio della programmazione ovunque ci si trovi in Italia”, ma anche Sky 3D, ”primo canale italiano dedicato ai programmi in tre dimensioni 24 ore su 24”, e’ stata ampliata l’offerta in HD e sono state avviate le trasmissioni in alta definizione di SkySport24. L’emittente che fa capo a Rupert Murdoch sottolinea anche il successo di Sky Tg24, SkySport (con un livello di copertura degli eventi che ”sara’ ulteriormente migliorato in occasione dei prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012”), l’impegno nella fiction e la possibilita’ offerta a ”numerose aziende italiane, tra cui Rcs, De Agostini e SitCom” di entrare ”nel business televisivo con la produzione di canali indipendenti. In questo modo – si sottolinea – Sky ha promosso un vivace indotto economico, che impiega direttamente e indirettamente oltre 15 mila persone e genera nell’economia italiana un valore superiore a 15,9 miliardi di euro”.

Per ringraziare i 5 milioni di abbonati, sara’ offerta ”l’opportunita’ di fruire dell’intera offerta Sky in 2 week-end, indipendentemente dai pacchetti sottoscritti. Il primo fine settimana, l’8 e il 9 ottobre, a tutti gli abbonati di Sky sara’ aperta la visione alla programmazione dei canali Cinema e Intrattenimento, anche in 3D, e a tutti i film in pay-per-view di Prima Fila; durante il secondo week-end, il 15 e 16 ottobre, in occasione della ripresa del campionato di serie A, sara’ aperta la visione dei pacchetti Sport e Calcio, anche in 3D, e dei canali Prima Fila Calcio con tutti gli incontri delle due giornate”. (ANSA)

Al via i casting per il film della iena Pif

QUADRO NEWS.pngDa giovedi a sabato, dalle 15 alle 19 nei locali di Link – Officine Mediterranee in via Roma 443 si svolgeranno le selezioni per il casting del primo film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. La celebre Iena e conduttore del programma su Mtv «Il Testimone» girerà a Palermo il suo lungometraggio dal titolo «Solo d’estate», prodotto dalla Wildside di Roma, ed è in cerca di bambini e bambine dai 9 ai 13 anni.

Il film sarà ambientato nel capoluogo siciliano durante l’arco di un ventennio e narrerà l’educazione sentimentale e civile di un bambino di otto anni, Arturo. Una storia d’amore che racconta i tentativi del piccolo Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco della scuola elementare che vede come una principessa. Sullo sfondo di questa tenera ma divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90. Attualmente sono aperte le selezioni per i ruoli di Arturo e Flora, i genitori dei minori dovranno inviare due foto, i dati anagrafici e i relativi numeri di telefono al seguente indirizzo e-mail: casting.estate@gmail.com. Per info: 333.2956846. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Telejato, nuove minaccie al direttore Pino Maniaci

QUADRO NEWS.pngNuove minacce contro Pino Maniaci, direttore di Telejato, coraggiosa emittente della provincia di Palermo. Scritte sono state trovate sui muri di diverse strade di Partinico, dove la notte scorsa è stato ucciso un uomo. “W la mafia, Pino Telejato sei lo schifo della terra”, si legge in alcune vie; accanto a questa scritta l’immagine di una bara. La segreteria provinciale di Palermo dell’Associazione siciliana della stampa, esprime “piena solidarietà” a Maniaci, da…

 tempo oggetto di intimidazioni per il suo impegno antimafia. Proprio ieri il direttore dell’emittente aveva cancellato un’altra scritta contro di lui: “Hai rovinato un paese”, si leggeva.

“Fatti come questi sono assolutamente intollerabili – afferma il segretario provinciale di Assostampa Palermo, Roberto Ginex – chi inneggia alla mafia e la difende è contro la Sicilia e i siciliani, il sindacato dei giornalisti è vicino a Pino Maniaci e a Telejato che siamo certi proseguirà senza indugi con la sua informazione libera e schierata dalla parte della società civile. Confidiamo infine nell’azione delle forze dell’ordine che indagano per scoprire gli autori di questi gesti vili”. (REPUBBLICA PALERMO)

Cinema: Palermo, dal 25 agosto al via ‘Flower Film festival’

QUADRO NEWS.pngDal prossimo 25 Agosto prende il via la V edizione del Flower Film Festival 2011, la manifestazione internazionale con rassegna e concorso di cinema dedicata alla natura e a tutte le sue forme e espressioni a Bagheria presso lo splendido scenario di Villa Valguarnera e nella suggestiva cornice marina di Santa Flavia…

presso il Domina Home Zagarella, proseguira’ il 26, 27 28 agosto con un programma ricco di proiezioni cinematografiche, incontri di cinema, letteratura, arte, musica e laboratori di pittura.

“L’approdo in Sicilia del Flower Film Festival suggella una profonda amicizia della Associazione Palladium Productions con questa terra di mare e con l’Associazione Panaria Film, storica casa di produzione cinematografica italiana che ha prodotto dal 1943 film che sono entrati nella storia della cinematografia internazionale come Vulcano con Anna Magnani”, spiegano gli organizzatori.”Con il Flower Film Festival – osserva Barbara Cannata, Presidente della Associazione Palladium Productions e ideatrice del Festival – il cinema di qualita’ esce dalle sale per incontrare gli altri, una condivisione fatta di gesti semplici, di attimi ricchi di esperienze, per un accrescimento comune di identita’ culturale quale puo’ essere il rapporto tra uomo e natura”.Durante il Flower Film Festival 2011 si potranno visitare suggestivi luoghi come l’Antica Baronia di Solanto, degustare i prodotti tipici della Sicilia, incontrare numerosi scrittori, artisti, registi e musicisti. (ADNKRONOS)

Squadra Antimafia 4: tutte le ultimissime novità sulla nuova serie

QUADRO NEWS.pngSono iniziate da pochi giorni le riprese di Squadra Antimafia 4 – Palermo Oggi, la fiction diretta da Beniamino Catena prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi in onda per 10 puntate in primavera su Canale 5. Simona Cavallari incinta, anche il personaggio che interpreta, Claudia Mares, aspetterà un…

bambino ma non verrà sostituita. Marco Bocci (Vicequestore Calcaterra) prenderà il comando della Duomo e Giulia Michelini alias Rosy Abate collaborerà con la giustizia dal carcere.

Dopo molte indiscrezioni, l’agenzia Ansa incontrando i protagonisti della serie annuncia le novità di questa quarta attesissima stagione di Squadra Antimafia. La Mares come detto andrà in maternità come l’attrice Cavallari e resterà nella serie con un ruolo di intelligence. Il suo posto a capo della Duomo verrà preso da Domenico Calcaterra (Bocci) e come già anticipato ci saranno alcuni nuovi ingressi: Greta Scarano (l’ispettrice Francesca Leoni) e Ludovico Vitrano (Gaetano Palladino). Confermata anche la presenza di Francesco Mandelli (Luca Serino) e Giordano De Plano (Sandro Pietrangeli).

La storia riparte da dove si è conclusa la seguitissima terza stagione con l’arresto di Rosy Abate e la custodia del figlio di Ivan Di Meo affidato alla Mares. Il rapporto tra le due protagoniste, come racconta Giulia Michelini, sarà più forte e collaboreranno più del passato, anche se nel caso di Rosy Abate le sorprese sono sempre in agguato. La squadra dovrà identificare la famosa Lista Greco, l’elenco di criminali appartenenti ai servizi segreti deviati e, come ha anticipato a TvBlog lo sceneggiatore Sandrone Dazieri, si parlerà di energie alternative e di quanto la mafia riesca ad entrare nei progetti legati all’ambiente.

La sceneggiatura, a causa della gravidanza della Cavallari, è stata in parte riscritta, come spiega il regista Beniamino Catena, e la stessa attrice rivela che non farà “inseguimenti mozzafiato” anche se l’azione caratteristica della fiction non mancherà con scene ancora piu’ spettacolari, salti di 20 metri, esplosioni e inseguimenti. Sulla maternità nasceranno dubbi poichè il figlio che la Mares aspetta potrebbe non essere di Calcaterra, quest’ultimo felicissimo del pargolo in arrivo.

Altro aspetto importante sarà l’ingresso di una nuova famiglia mafiosa insediatasi a Palermo, i Mezzanotte. A capo di questa organizzazione due ingressi, Andrea Sartoretti e Massimo De Santis (rispettivamente i fratelli Dante e Armando) titolari di un night club ma desiderosi di impossessarsi degli appalti sulle energie alternative e dalla parte dei ‘buoni’ Umberto Nobile (l’attore Tommaso Ramenghi), giovane imprenditore che sogna una Sicilia senza mafia, per questo spesso a rischio della propria vita.

Inseguimenti, sparatorie, buoni sentimenti, azione, e attualità: questi gli ingredienti di Squadra Antimafia 4 le cui riprese proseguiranno fino a gennaio tra Roma (in Via Salaria dove sono stati ricostruiti i nuovissimi uffici della Duomo) e a Palermo. La messa in onda è prevista su Canale 5 per la prossima primavera. (tvblog)

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