Cronaca

Palermo, blitz antidroga in pieno centro. La polizia ferma due spacciatori

QUADRO NEWS.pngLa squadra Narcotici della squadra mobile di Palermo ha arrestato due spacciatori che avevano a bordo di un’auto 5 chili e mezzo di hashish per un valore di 50 mila euro. In manette sono finiti Ignazio Lo Coco di 68 anni e Carmelo D’Amico di 66. I due sono stati bloccati all’incrocio tra via Crispi e via Emerico Amari: hanno cercato di fuggire, ma sono stati subito bloccati. Indagini sono in corso per scoprire a chi fosse destinata quella partita di droga. 

Palermo, smartphone scippati in città rivenduti al mercato di Ballarò

QUADRO NEWS.pngArrestato dagli agenti della Squadra mobile di Palermo un venditore ambulante che operava presso il mercato di Ballaro’. L’uomo, di origine maliana, si occupava della compravendita di telefoni cellulari rubati. Durante una perlustrazione in piazza Colajanni gli agenti hanno notato nei pressi di una bancarella due cittadini extracomunitari intenti a vendere telefonini di ultima generazione.

Alla richiesta di esibire i documenti, i due hanno tentato la fuga, ma uno di loro, Traore Bagnini, 28 anni, è stato fermato e perquisito. Addosso gli sono stati trovati 400 euro in contanti e un telefono cellulare. Da successivi controlli i poliziotti sono riusciti a risalire ai legittimi proprietari, per lo più turisti e studenti universitari, di alcuni dei telefoni rubati. La Polizia indaga per scoprire se dietro Traore Bagnini si nasconda una vera e propria associazione a delinquere. (Repubblica.it)

Reati ambientali, è allarme a Palermo: sequestrate 244 discariche abusive

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, amia, ambienteVaste aree adibite allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi ma anche terreni di proprietà pubblica o demaniale sfruttati come discariche abusive o per stoccare materiali edili o elettronici. È allarme a Palermo sul fronte dei reati ambientali: raddoppiati, nell’arco di un anno (2011-2012), i sequestri del Nucleo Operativo di Protezione Ambientale.

SEQUESTRI – Due anni fa sono stati eseguiti 130 sequestri mentre negli ultimi dodici mesi è stata raggiunta quota 244. Nel computo delle aree per cui sono scattati i sigilli, tra i 60 mila metri quadrati di superficie, di cui seimila confiscati, ci sono diverse zone pubbliche in cui trovano posto materiali ferrosi, scarti di computer: un totale di oltre ventiquattromila metri quadrati di rifiuti che abbandonati così senza le necessarie precauzioni e sistemi per lo smaltimento possono causare gravi danni per la salute dei cittadini.

CONTROLLI – Il Nopa non tralascia nulla ed ha intensificato i controlli anche sulle discariche autorizzate allo smaltimento di rifiuti pericolosi e sui livelli di inquinamento delle acque. L’assessore comunale all’Ambiente Giuseppe Barbera auspica anche maggiori risultati che si possono ottenere «solo in maniera sinergica – spiega -. Solo così si può combattere il reato ambientale». Una sinergia che l’amministrazione comunale ha avviato istituendo un tavolo tecnico tra Comune, Amia e Polizia municipale. Proprio sul fronte della raccolta dei rifiuti l’assessore rassicura di avere avviato tutte le procedure per un secondo step del progetto Palermo Differenzia che attenda il via libera dell’amministrazione regionale sul fronte dei finanziamenti.  (Italpress)

Palermo, il cuoco Natale Giunta denuncia il pizzo. Arrestati 4 estorsori

QUADRO NEWS.pngI carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Palermo stanno eseguendo quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per estorsione emesse dal Gip su richiesta della Dda, nei confronti di presunti esponenti di Cosa Nostra.

Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di un noto imprenditore palermitano, titolare di una società di ristorazione e catering. La vittima ha raccontato di essere stato contattato nel marzo scorso dagli esattori del racket i quali gli avrebbero contestato di aver intrapreso l’attività commerciale senza aver chiesto l’autorizzazione a cosa nostra, ovvero di non essersi “messo a posto”.

I quattro, ai quali viene contestato il reato di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose, avrebbero preteso il versamento di 2 mila euro, da pagare sia a Pasqua che a Natale, per il sostentamento delle famiglie dei detenuti.

Sono del quartiere di Borgo Vecchio, i quattro presunti estorsori che avrebbero chiesto il pizzo al ristoratore Natale Giunta, diventato famoso per la partecipazione alla Prova del cuoco, programma di Rai 1, e che sono stati arrestati dai carabinieri. Si tratta di Antonino Ciresi, 70 anni, di Monreale; dei palermitani Maurizio Lucchese, 50; Alfredo Calogero Attilio Perricone, 42; Giuseppe Battaglia, 41.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, assieme ai sostituti della Dda di Palermo, Francesc Mazzocco e Caterina Malagoli, sono scattate dopo la denuncia di
Giunta. Quest’ultimo, nel marzo 2012, è stato avvicinato dagli arrestati che gli hanno intimato di “mettersi a posto”: sarebbe bastato pagare 2 mila euro, a Pasqua e a Natale, la somma che serviva per ‘sostenere’ le famiglie dei detenuti. I quattro con il ristoratore avevano usato il classico linguaggio degli estorsori. “A posto”, infatti, significa che, fin quando non avrebbe pagato, nel suo locale non si sarebbe più recato nessun cliente, “perché praticamente siamo d’accordo tutti. Due a Pasqua, più due a Natale”. Che non fosse uno scherzo, i quattro lo hanno fatto capire in tutti i modi al ristoratore impegnato anche nel settore del catering.

Dopo le parole sono passati ai fatti, utilizzando anche i ben noti messaggi per convincere i commercianti: colla nei lucchetti o danneggiamento dei locali. Più volte l’imprenditore ha ribadito che non era in grado di pagare, perché in difficoltà economiche. Dopo qualche settimana dalla richiesta, a Giunta è arrivato un biglietto anonimo con delle minacce (“mettiti a
puostu, un fare ù sbirru, picchì ti finisci mali”).

Poi, tre intimidazioni: due danneggiamenti all’interno del locale, infine il ritrovamento di una tanica di benzina all’esterno del ristorante. Un’escalation di minacce che ha portato alla denuncia e agli arresti dei carabinieri. (GDS)

Palermo, porta a passeggio il cane e si sente male. Muore, l’animale veglia il suo padrone

QUADRO NEWS.pngUn uomo di 62 anni è morto mentre portava a passeggio il cane, a Palermo. Si chiamava Lorenzo Landino e aveva 61 anni. L’uomo risiedeva in via Domenico Modugno, era pensionato e soffriva di cuore. Era sceso da casa per una passeggiata con il proprio cane. Il cadavere è stato trovato dai carabinieri in via Casalini, vicino l’ufficio postale. L’animale è rimasto fino alla fine accanto al suo padrone: la salma sarà affidata ai familiari dopo l’intervento del medico legale.

Palermo, ospedale Cervello: donna di 48 anni dimessa, muore in casa

QUADRO NEWS.pngInchiesta a Palermo sul decesso di una donna di 48 anni, trovata morta dal compagno nella casa di via Furitano. La signora era stata ricoverata per due settimane, fino al 15 febbraio, nel reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Cervello’, per alcuni disturbi al cuore. Una volta dimessa, si sarebbe dovuta presentare per controlli periodici. Ieri mattina le condizioni si sono aggravate ed è morta. Dopo la scoperta il compagno ha allertato il 118, ma il personale sanitario non ha potuto fare niente.

Immediata la denuncia, riguardo presunte negligenze, presentata alla polizia che, coordinata dal sostituto procuratore Marco Verzera, ha sequestrato le cartelle cliniche. Disposta l’autopsia. L’ospedale ha avviato un’indagine interna.

Palermo, scoperta casa hard camuffata da centro massaggi cinesi

QUADRO NEWS.pngUna casa d’appuntamenti camuffata da centro massaggi è stata scoperta nel cuore della Palermo bene, in via Siracusa. A far scattare le indagini della polizia una segnalazione al 113. Una donna cinese è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento ed induzione alla prostituzione. Era lei, secondo l’accusa, a gestire gli incontri erotici.

INCONTRI – Gli agenti, una volta giunti nel luogo indicato, hanno fermato un uomo appena uscito dal centro massaggi. E dopo aver avuto conferma del consumato rapporto sessuale a pagamento, sono entrati nel locale fingendosi clienti. Al momento del controllo, hanno scoperto due prostitute cinesi impegnate con alcuni clienti.

SEQUESTRO – Le donne hanno riferito di essere giunte da poco Palermo e di ricevere dalla maitresse un compenso mensile di 800 euro. Ogni prestazione costava circa 50 euro. La sala è stata sequestrata assieme a 500 euro circa, un blocchetto delle ricevute fiscali che venivano rilasciate a quanti si limitavano a un massaggio, timbri, volantini e altro materiale propagandistico dei servizi offerti. (Corrieredelmezzogiorno)

Palermo, gurdia di finanza sequestra oltre 2 milioni 700mila giocattoli e vestiti cinesi

2774393565.97.pngIl Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo ha messo fine all’illecita attivita’ di distribuzione all’ingrosso di prodotti contraffatti e pericolosi che alimentava gran parte del commercio abusivo del capoluogo siciliano, facente capo a due ”empori” cinesi nel cuore della citta’, pervenendo al sequestro di oltre 2.718.000 articoli, tra giocattoli e capi di abbigliamento e relativi accessori falsi o privi del marchio comunitario e prodotti elettrici ed informatici pericolosi in quanto non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e recanti indicazioni ingannevoli.

L’operazione, che ha portato a uno dei sequestri di merce contraffatta e pericolosa piu’ consistenti mai eseguiti in citta’, spiega una nota della Gdf, trae origine da una attivita’ investigativa che ha messo assieme le informazioni acquisite dai finanzieri sul territorio e le risultanze dell’analisi dei flussi di capitali in transito presso l’aeroporto ”Falcone – Borsellino” di Palermo Punta-Raisi, dove l’intensificazione delle attivita’ di controllo valutario da parte delle Fiamme Gialle aveva fatto emergere, nel recente periodo, numerosi casi di trasporto di ingenti somme di denaro contante da parte di soggetti di nazionalita’ cinese in partenza per altre aree del territorio nazionale.

L’approfondimento di tali dinamiche, che aveva evidenziato notevoli flussi di denaro in uscita dalla Sicilia principalmente con destinazione Roma (300.000 euro in poco piu’ di un mese), verosimilmente per procedere ad ordinativi di merce, ha condotto i finanzieri a concentrare l’attenzione su alcune imprese cinesi operanti sul territorio palermitano, alle quali i connazionali ”monitorati” presso l’aeroporto sono risultati a vario titolo collegati, per poi individuare, quale possibile base operativa del traffico, due empori cinesi che sono stati ”tenuti d’occhio” per diverso tempo dai militari del Gruppo di Palermo.

Cosi’, quando le Fiamme Gialle si sono presentate nei due negozi ed hanno richiesto ai titolari l’esibizione delle scritture contabili obbligatorie nonche’ delle fatture di acquisto della merce, questi si sono limitati a fornire pochissimi documenti fiscali, alcuni anche decisamente datati nel tempo, assolutamente insufficienti a giustificare il legittimo possesso di tutto il campionario esposto per la vendita. Hanno quindi preso il via i controlli di tutta la merce giacente nei due punti vendita, subito dopo estesi ad un maxi – deposito a questi collegato, dove i militari si sono trovati di fronte ad un vero e proprio sistema di ”scatole cinesi” con porte che conducevano ad altre stanze dalle quali era possibile accedere ad altri vani, tutti stracolmi di scatoloni riportanti indicazioni esclusivamente in lingua cinese.

Una volta individuati tutti i locali in cui si articolava l’enorme deposito, le sue dimensioni complessive sono risultate di poco inferiori ai 2.000 mq; sicuramente, il piu’ grande deposito di merce d’illecita provenienza mai individuato in citta’. (ASCA)

Palermo, parcheggiatore abusivo colpisce agente: arrestato

QUADRO NEWS.pngLa polizia ha arrestato a Palermo un parcheggiatore abusivo, Vito Giardina, 58 anni, per minacce, percosse e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo si trovava nei pressi di corso Finocchiaro Aprile, con il fischietto al collo, mentre regolava il traffico dei parcheggi davanti ad
alcuni esercizi commerciali. Avrebbe chiesto con insistenza soldi per il parcheggio agli automobilisti, che si sono rivolti alla polizia, segnalando il fatto. Alla richiesta dei documenti l’uomo avrebbe prima inveito, quindi colpito un agente, che è finito in ospedale. (GDS)

Palermo, arrestato giovane di 26 anni che rapinò farmacia in 30 secondi

QUADRO NEWS.pngE’ stato identificato e arrestato dalla polizia il 26enne Antonino Salerno, accusato di aver messo a segno una rapina in una farmacia nella zona dei Cantieri Navali, a Palermo, lo scorso 6 febbraio. Portati via circa 450 euro. In questo video, le fasi della rapina: il giovane col volto semi coperto ha fatto irruzione nella farmacia, facendosi consegnare l’incasso dopo aver mostrato un coltello. Un colpo definito “mordi e fuggi”. Dopo varie ricerche, e aver tentato una fuga, Salerno è stato bloccato. (GDS)