Curiosità

Il Pulcino Pio è diventato una Superstar, ecco il nuovo video

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,pulcino pioNuovo capitolo della saga del Pulcino Pio, Dopo lo strepitoso successo del primo singolo il giallo pennuto torna con Superstar, che anticipa l’uscita dell’album (23 Novembre) dal titolo “Il Pulcino Pio & Friends”. Con il singolo Supestar il pulcino Pio entra di diritto nell’olimpo delle star canore, dopo aver battuto tutti i record possibili (2 dischi di platino).

Squadra vincente non si cambia e quindi anche per Superstar la produzione artistica ed esecutiva è affidata a Bruno Benvenuti e Max Moroldo, mentre il testo italiano è stato realizzato dal solito “magico” team di Radio Globo: M. Paniconi, M. Giovannetti, A. Tirocchi, B. Benvenuti, L. Scarpa.

Dopo Il Pulcino Pio nel quale l’uccellino muore, e la versione La vendetta nella quale il pennuto risorge e si vendica del trattore che lo schiacciò nel primo capitolo, è il momento di ascoltare la versione Superstar. Riuscirà a ripetere l’exploit estivo?

La canzone è totalmente nuova, e possiamo cantarla tramite il video ufficiale riportati qui sotto:

Pappagallo contagiato dal GanGnam style, il video

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, GanGnam styleIl GanGnam style è l’ultimo tormentone planetario a cui stiamo assistendo. Partito dalla Corea del Sud, patria dell’ideatore, ovvero il rapper Psy, e con la complicità dei social network, il brano è diventato un vero e proprio fenomeno di massa, che sta conquistando anche l’Italia, dopo aver spopolato in Asia e negli Stati Uniti.

E non piace solo al pubblico “umano”.
Ecco un pappagallo che si è fatto travolgere dal GanGnam style e si è messo a canticchiare la melodia:

Scontrini e ricevute fiscali saranno dedotti dalla dichiarazione dei redditi

QUADRO NEWS.pngNella dichiarazione dei redditi sarà possibile scaricare anche gli scontrini e le ricevute per le spese effettuate. E’ il cosiddetto “contrasto d’interesse”, una misura di iniziativa parlamentare, che ha come obiettivo quello di scoraggiare l’evasione fiscale in alcuni settori come quello della manutenzione della casa o dell’auto. L’emendamento, inserito nel disegno di legge di delega fiscale, è stato approvato all’unanimità dalla commissione Finanze del Senato. L’intero provvedimento sarà ora sottoposto all’esame della Camera.

Palermo, studenti ristrutturano da soli la palestra di un liceo

QUADRO NEWS.pngLa chiamano “riattivazione”. La risposta a chi, dopo gli scontri tra studenti e polizia dei giorni scorsi, chiedeva maggior rispetto anche nell’esprimere il dissenso, arriva dagli studenti del liceo “Einstein” di Palermo. I ragazzi, infatti, dopo aver occupato la scuola hanno deciso di dar vita a una forma di protesta costruttiva, ristrutturando personalmente la palestra. Un modo per sopperire, in proprio, ai tagli decisi dal governo. Francesco Susinno è il rappresentante d’istituto.

“Noi stiamo attuando forma di riqualificazione delle aree non sfruttate al meglio – spiega – come la nostra palestra che da 20 anni è sempre la stessa, ha il colore vecchio di 30 anni ed è impossibile fare attività sportiva”.Chi fa da sé, insomma, fa per tre e così, scope, cazzuole e pennelli alla mano, gli studenti hanno iniziato la “riattivazione dell’edificio”, con lavori di sistemazione della palestra e di altre aree dell’istituto, come la presidenza e della dirigenza che dicono, sono anche “mal finanziati” dal Comune.”Vogliamo fare capire – conclude Susinno – che noi studenti dobbiamo essere rappresentati perché siamo la linfa vitale della scuola, tramite questi atti di riqualificazione vogliamo far sentire la nostra voce e avere voce in capitolo nell’amministrazione della scuola”. (TMNews)

Studente siciliano crea app YouTube da un milione di download. Vince 100.000 dollari

QUADRO NEWS.pngAndrea Giarrizzo è di Enna, studia informatica all’Università di Catania e di anni non ne ha neanche 20 (li compirà il prossimo dicembre). Eppure è sua l’impresa (già riportata dall’Ansa e altre testate nazionali) di essere riuscito a creare una delle app più scaricate al mondo per piattaforme con sistema operativo Android. La sua creatura si chiama “You Tube Downloader”, e come suggerisce il nome è un’app gratuita per scaricare video da Youtube sulla scheda SD dei dispositivi mobili Android (smartphone e tablet). Un’idea semplice quanto fulminante: “You Tube Downloader” è già stato scaricato da un milione di utenti, e ha raggiunto la prima posizione in classifica dell’Android Market in Italia, India e Stati Uniti.

Un’app redditizia – L’app della Sisilsoft (questo il nome della startup di Giarrizzo) si era già aggiudicata un premio da 100mila dollari, messo in palio dalla Samsung per il concorso “SmartApp Challenge”. Viene da chiedersi: fama e premi a parte, Giarrizzo guadagna qualcosa con questo prodotto eminentemente gratuito? Lui ha assicurato di sì: ben 240 dollari al giorno grazie ai banner pubblicitari inseriti nell’app. “L’anno scorso ho iniziato per gioco – ha dichiarato il giovane talento siciliano –, stimolato dai mie professori di informatica, a programmare applicazioni per dispositivi Android inserendole nel Play Store e nel Samsung Apps. Da lì ho capito che questa è la mia strada“. Chissà che il “sistema Italia”, così bravo a far fuggire i cervelli all’estero, riesca a far scappare anche questo giovane talento dell’informatica. C’è davvero da augurarsi di no: in gioco non c’è solo la fiducia delle nuove generazioni ma anche una concreta possibilità di rilancio dell’economia del paese, che proprio dalle giovani mente deve trovare nuovo slancio e linfa vitale.

Che fine ha fatto Cammarata? Insegna diritto al Commerciale ‘Libero Grassi’

QUADRO NEWS.pngAvvocato, ex deputato nazionale ma soprattutto per 10 anni sindaco amato-odiato di Palermo Diego Cammarata, 61 anni, ora fa l’insegnante di diritto ed economia nell’istituto tecnico commerciale ”Libero Grassi” a Palermo. Venti anni fa aveva vinto un concorso da docente di materie giuridiche per le superiori ma dietro la cattedra non si era mai seduto. ”Non so se i miei studenti sanno che ero il sindaco – dice – nessuno mi ha mai chiesto nulla. Qui sono un professore come gli altri”.

Palermo, Università: abolita la tesi di laurea per la triennale

QUADRO NEWS.pngNon più tesi di laurea e discussione pubblica per i corsi triennali all’Università di
Palermo. Per diventare “dottore” basterà una prova finale che consisterà, a scelta, o in un test scritto a risposte aperte o in un elaborato lungo al massimo 30 cartelle (o in entrambe le cose, se così deciderà il Consiglio di corso di laurea) che sarà valutato da una commissione.

Lo ha deliberato il Senato accademico dell’ateneo, facendo scattare la riforma dalla sessione estiva del prossimo anno di studi (2013-2014). La prova si svolgerà almeno 30 giorni prima della data d’inizio della sessione di laurea, nell’ambito della quale ci sarà la sola proclamazione dei laureati. Anche gli studenti che hanno già fatto richiesta di assegnazione della tesi potranno, nei limiti imposti dalla delibera del Consiglio di corso di studio, esercitare l’opzione di partecipazione alla prova scritta o di assegnazione dell’elaborato breve. La tesi con esame pubblico finale resta invece obbligatoria al termine delle lauree magistrali e di quelle a ciclo unico.

“Con questa delibera – ha detto il prorettore vicario Vito Ferro – il Senato ha inteso ristabilire la differenza, prevista dalle norme vigenti, esistente tra la prova finale, cui corrisponde un’attribuzione da 3 a 6 crediti formativi, e la tesi di laurea magistrale che deve avere il requisito di originalità e che ha un’attribuzione in crediti che può raggiungere anche i 40 crediti formativi. L’ateneo si doterà anche di un software anti-plaggio per la verifica dell’originalità del testo della laurea magistrale”.

Novità anche per il calcolo del voto finale, sia per le lauree triennali che magistrali. La votazione iniziale derivante dalla carriera dello studente sarà determinata calcolando la media ponderata dei voti conseguiti negli esami, attribuendo un diverso peso agli insegnamenti. (GDS)

Bancomat, novità in arrivo dal 2014

QUADRO NEWS.pngQuante volte vi è capitato di voler pagare un caffè al bar con il bancomat e il cassiere vi ha risposto: “No, solo contanti”? Dal primo gennaio 2014 non vi succederà più. La novità è contenuta nel decreto sviluppo 2012 (parte seconda) del governo Monti e prevede una rivoluzione nelle norme sui pagamenti con moneta elettronica. Lo scopo dell’esecutivo è soprattutto quello di aumentare la tracciabilità dei pagamenti e combattere l’evasione fiscale. Ma il cambiamento potrà essere vantaggioso anche per i consumatori, che potranno optare per diversi metodi di pagamento.

In principio, l’esecutivo aveva pensato a fissare per i commercianti e i professionisti un obbligo ad accettare transazioni con carta di debito (meglio conosciuto come bancomat) e carta prepagata per acquisti di importo superiore ai 50 euro. La norma sarebbe entrata in vigore dal primo gennaio del 2013 ma le rimostranze dei commercianti, legate ai costi di mantenimento degli strumenti per gestire il pagamento elettronico, aveva indotto il governo a tornare sui suoi passi. L’esecutivo però non ha abbandonato il progetto e ha scelto di rinviare di un anno l’entrata in vigore delle nuove norme. Con un elemento fondamentale in più: la soglia dei 50 euro è eliminata. Questo significa che i commercianti saranno tenuti ad accettare pagamenti elettronici per qualsiasi importo.

Teoricamente, quindi, anche l’espresso al bar quindi si potrà pagare non in contanti. Tuttavia, riguardo alle cifre minime, come possono essere caffè, giornali, sigarette, biglietti dei mezzi, snack, si attende che i tecnici del ministero dell’Economia specifichino mediante decreto ministeriale i meccanismi di applicazione del provvedimento, che imporrà i medesimi obblighi anche alle transazioni tramite cellulare.

Oltre ai commercianti, come detto, le nuove norme varranno anche per le parcelle di professionisti (avvocati, medici, commercialisti…): dal primo gennaio del 2014, chiunque vorrà pagare con il bancomat potrà farlo e i professionisti non potranno rifiutarsi.

Cruosità: il caldo restringe gli animali acquatici

QUADRO NEWS.pngll riscaldamento climatico fa restringere gli animali. Dopo la prima segnalazione di questo effetto sulle specie marine, una nuova ricerca dimostra che gli animali acquatici si rimpiccoliscono di più rispetto a quanto facciano gli animali della terraferma: è quanto dimostra uno studio britannico pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) e condotto dalle università britanniche di Londra Queen Mary e di Liverpool.

Basata sullo studio di 169 specie di terra e di acqua, la scoperta potrebbe avere implicazioni sulle catene alimentari acquatiche e sulla produzione di cibo prodotto dai sistemi di acquacoltura. ”Dal momento che i pesci e altri organismi acquatici forniscono 3 miliardi di persone e costituiscono almeno il 15% dell’apporto di proteine animali – osserva Jack Forster, dell’università Queen Mary – il nostro lavoro sottolinea l’importanza di capire come il riscaldamento in futuro influenzerà le specie che vivono negli oceani, nei laghi e nei fiumi”.

Un altro degli autori della ricerca, Andrew Hirst, dell’università Queen Mary, rileva che ”a causa del caldo gli animali acquatici si restringono anche fino a 10 volte di più rispetto alle specie terrestri, però questa differenza così marcata nel rimpicciolimento riguarda solo le specie più minute come gli insetti e i piccoli pesci”.

In generale, aggiunge, ”le specie acquatiche si rimpiccioliscono del 5% per ogni grado di riscaldamento e gli animali che vivono sulla terraferma si riducono in media di solo mezzo punto percentuale”.

Secondo i ricercatori la causa di questa differenza nel ‘restringimento’ è molto probabilmente dovuta alla minore disponibilità di ossigeno nell’acqua rispetto all’aria, con la conseguenza che gli animali acquatici fanno più fatica a rispondere a questa crescente domanda. ”Per soddisfare le esigenze in materia di ossigeno a temperature più elevate – rileva David Atkinson, dell’università di Liverpool – le specie acquatiche hanno meno opzioni. La riduzione delle dimensioni è il modo in cui bilanciano la domanda con l’offerta di ossigeno”. (ANSA)

Facebook cambia e abbandona la Timeline. Pronto il restyling

QUADRO NEWS.pngPreparatevi a dire addio al Diario di Facebook. Sì, forse non è una gran perdita, quantomeno a giudicare dal fatto che non tutti gli utenti del social network sono passati a questa modalità di visualizzazione degli aggiornamenti che segue l’andamento temporale strutturato su due colonne.

Il nuovo layout introdotto poco più di un anno fa non ha sfondato nei cuori e nelle attenzioni degli iscritti, tanto che molti hanno preferito continuare a utilizzare la classica bacheca. Non deve essere stata una cosa circoscritta se Facebook ha deciso di tornare, per certi versi, al passato, rimodellando il Diario (Timeline) con il flsusso di informazioni in un’unica colonna a sinistra, mentre a destra saranno mostrate le interazioni tra gli amici, per esempio i “Mi piace”, l’utilizzo delle applicazioni e così via.

Scopo ultimo è di migliorare la leggibilità delle informazioni e di rendere ancora più intuitivo l’utilizzo del social network. L’update sarà disponibile nelle prossime settimane.