alga tossica

L’alga tossica continua a diffondersi nel litorale palermitano. Gli ultimi casi all’Addaura e Sferracavallo

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Come i passati anni anche in questa stagione estiva 2012 nel litorale palermitano prosegue il tormentone dell’alga tossica. Secondo gli ultimi rilevamenti dell’ Arpa Sicilia effettuati il 5 luglio, la fastidiosa ‘pianta marina’ si sta propagando e dopo aver contagiato le zone di Vergine Maria, Capaci, Trappeto e Bagheria, ora la sua presenza è stata rilevata anche a Sferracavallo.

“Le cause della proliferazione sono molteplici e non c’è ancora una spiegazione scientifica dichiara il Commissario dell’Arpa Sicilia – Salvatore Cocina – tutti insieme però stiamo lavorando al massimo per comprendere l’origine del fenomeno e limitarne la diffusione”.

Secondo le ultime segnalazioni arrivate alla redazione di PalermoBeach nella giornata di ieri un ulteriore “caso di alga tossica” è avvenuto nel litorale dell’Addaura, precisamente in zona Telimar. Un ragazzo di 20 anni dopo aver trascorso la giornata a mare con gli amici dopo qualche ora è stato interessato da febbre alta e crisi respiratorie.

Ora c’è una leggera apprensione per le zone che non sono state colpite dal fenomeno.

Per maggiori informazioni su tale fenomeno vi inviatiamo a leggere questo articolo>>

Alga tossica: sintomi, prevenzione e trattamento

palermo,sicilia,news,notizie,vacanze,estate,holiday,turismo,salute,alga tossicaDopo gli ultimi casi di alga tossica sul litorale palermitano cerchiamo di capire insieme il motivo per cui essa si forma, parlando anche dei sintomi e di una possibile soluzione per prevenire l’intossicazione.

La diffusione del fenomeno

Negli ultimi decenni il fenomeno non solo è diventato sempre più frequente, ma ha cominciato a diffondersi anche al di fuori delle zone tropicali. In particolare, anche nel Mediterraneo si è assistito alla proliferazione di un’alga unicellulare potenzialmente tossica, Ostreopsis ovata, che solitamente vive sulla superficie delle macroalghe rosse e brune presenti sul fondo del mare. La proliferazione di microalghe anche alle nostre latitudini è legata essenzialmente a fattori climatici:

  • condizioni meteo-marine stabili
  • moto ondoso ridotto (mare calmo, presenza di barriere artificiali)
  • elevata temperatura dell’acqua (25°C o più)
  • alta pressione atmosferica
  • venti di mare con velocità sufficienti a trasportare le goccioline d’acqua (aerosol).

I segni caratteristici del fenomeno, osservabili a occhio nudo, sono:

  • opalescenza dell’acqua
  • formazione di schiuma (foaming) in superficie
  • presenza di materiale di consistenza gelatinosa in sospensione
  • sott’acqua, formazione di una pellicola bruna dall’aspetto membranoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo.

Inoltre, organismi marini come ricci e stelle di mare possono mostrare segni di sofferenza, per esempio perdita di aculei e bracci.

 

Modalità di intossicazione e sintomi

Al momento sono state osservate due principali modalità di intossicazione per l’uomo, per via alimentare o per via aerea. Nel primo caso l’intossicazione avviene a causa del consumo di molluschi, crostacei o pesci contaminati: la sintomatologia si manifesta con vomito, diarrea, dolori agli arti, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie. Finora è stato registrato un unico caso letale dovuto a ingestione di pesce contaminato, in Madagascar nel 1994.

 

La seconda modalità di intossicazione, associata frequentemente all’uso ricreativo delle acque marine, è l’inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule di alghe marine o tossine: i sintomi, che in genere si presentano a distanza di 2-6 ore dall’esposizione, sono febbre alta (>38°C), mal di gola, tosse, dispnea, cefalea, nausea, rinorrea, congiuntivite e lacrimazione, vomito e dermatite.

 

Prevenzione e trattamento

Secondo le linee guida del ministero della Salute, prodotte nel maggio del 2007, per attenuare i possibili effetti dannosi legati al contatto con le microalghe tossiche sarebbe opportuno:

  • pulire la battigia per impedire l’accumulo di macroalghe o altro materiale organico, evitando che l’azione meccanica del mare o la decomposizione di questo materiale danneggi qualità e salubrità dell’aerosol marino
  • intensificare i controlli nella raccolta di prodotti ittici commestibili da parte degli organi competenti
  • invitare le persone ad allontanarsi dalla spiaggia, soprattutto se affette da disturbi di tipo respiratorio (per esempio asma), nel caso avvertano sintomi di irritazione alle vie respiratorie, lacrimazione agli occhi o altri disturbi in seguito alla permanenza in aree di balneazione a rischio.

A volte basta che le persone si spostino di alcune decine di metri, eventualmente andando in un locale con aria condizionata, per eliminare o attenuare i malesseri. Se invece i disturbi rimangono o si aggravano anche dopo l’allontanamento dalla spiaggia, è opportuno recarsi al pronto soccorso.

Palermo, alga tossica: valori oltre la norma a Vergine Maria e Aspra

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, alga tossicaGià da qualche anno imperversa sulle nostra spiagge: è l’alga tossica o più precisamente Ostreopsis ovata.  L’arpa ha effettuato alcuni rilevamenti sulle coste rinvenendo valori oltre la norma a Vergine Maria e tra Bagheria e Aspra.
Tutto ok invece a Capaci e Isola delle Femmine, dove nell’ultimo week end si erano registrati una decina di casi.

Il ministro della Salute ha diffuso già dal 2007 le linee guida a 10.000 cellule al litro, che quest’anno sono state superate nelle suddette coste. A Vergine Maria si arriva a 24.654 cell/l, mentre a Bagheria e Aspra fino a 29.709 cell/l. “Questa attività di monitoraggio – ha detto il commissario straordinario dell’Arpa Salvo Cocina – è rilevante sia da un punto di vista ambientale che sanitario. Dal punto di vista ambientale non sono ancora del tutto chiarite le condizioni che determinano la fioritura algale. Dal punto di vista sanitario è stato però osservato che l’inalazione dell’aerosol marino, in presenza di Ostreopsis, produce nell’uomo in alcuni casi gravi problemi alle vie respiratorie”.

Capaci, torna l’incubo dell’alga tossica

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, alga tossica, capaci“Siamo andati a mare  e ci siamo tuffati in acqua, ma dopo qualche ora in riva sono incominciati i problemi e abbiamo iniziato a sentirci male” dichiara un ragazzo che ieri è stato nella spiaggia di Capaci a Palermo.

Una decina di persone infatti hanno accusato dei malesseri dopo aver fatto il bagno nella spiaggia di Capaci. Finora, fanno sapere dall’ ospedale di “Villa Sofia”, non ci sono stati ricoveri, ma molti bagnanti accusano i classici sintomi di questa intossicazione avendo tutti difficoltà respiratorie, una lieve febbre, gola arrossata e voce rauca.

Per approfondire la vicenda a BlogSicilia è intervenuto il direttore dell’Arpa Sicilia, Luigi Librici : “In quella zona abbiamo effettuato dei rilievi intorno al 20 di questo mese. Ad Isola delle Femmine i valori sono ben al di sotto dei limiti a norma di legge, mentre a Capaci i valori sono al limite e nelle giornate più calde la soglia massima può essere oltrepassata, perché ne abbiamo rilevato una certa quantità”.

Il rischio più alto si verifica dunque nelle giornate più calde perché il pericolo non è solo per chi entra a contatto con l’acqua, visto che le alghe tossiche si spiaggiano e, a causa della dispersione per aerosol, finiscono per diffondersi nell’aria sottoforma di sostanze tossiche e nocive per i bagnanti, o comunque per chi vi entra in contatto.

Fonte: blogsicilia.it

Alga tossica: pericolo cessato ma spuntano i cartelli

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, alga tossicaIl pericolo è stato scongiurato dall’Arpa ma l’allarme alga tossica torna a destare panico tra i bagnanti. Soprattutto a Vergine Maria (in via Nostra Donna del Rotolo e in via Bordonaro) e all’Arenella (in via della Barca e piazza Tonnara) dove il Comune ha posizionato quattro…

cartelli che segnalano il pericolo nelle acque con una concentrazione dell’Ostreopsis ovata superiore a 400 mila cellule litro, valori enormi che si sono sfiorati solo più di venti giorni fa. Ma poi tutto è rientrato nella normalità.

A Capaci e Isola delle Femmine – dove qualche giorno fa gli esercenti delle circa 115 attività commerciali che si affacciano sulla costa hanno brindato al mare sicuro e pulito in seguito alla certificazione dell’Arpa – invece, di avvisi neanche l’ombra.
Sarebbe colpa della burocrazia «lumaca» il ritardo che ha fatto sì che la cartellonistica venisse piazzata a riflettori sul problema ormai spenti. «Una richiesta è partita immediatamente, dopo i primi prelievi – spiega Michele Pergolizzi, assessore alla Riqualificazione urbana della costa – non appena perverrà negli uffici la richiesta da parte dell’agenzia regionale provvederemo subito a farli rimuovere. L’area comunque è già sottoposta a un divieto di balneazione che coinvolge 12 chilometri di litorale cittadino per il vecchio problema degli scarichi fognari in mare, anche se la prossima settimana l’impianto di Vergine Maria sarà attivato».

I livelli di concentrazione dell’alga adesso sono irrisori, secondo i dati forniti dall’Arpa. In acqua c’è solo una minima traccia portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danni all’uomo. «Quattro i controlli in mare da quando è scattato l’Sos – spiegano dall’Arpa – erano 400 mila le cellule-litro il 27 giugno, 32 mila il 5 luglio, sono poi risalite a 67 mila il 20 luglio, fino a ridursi a 5 mila durante l’ultimo accertamento di mercoledì, sotto il limite di tolleranza attestato a 10 mila cellule litro».
Nessun nuovo caso nemmeno al pronto soccorso. «Sono state poco più di dieci le persone accorse tra la fine di giugno e i primi di luglio – racconta Manlio De Simone, primario del pronto soccorso dell’ospedale Cervello – in ogni caso, nulla di preoccupante. È chiaro che i soggetti più colpiti sono stati quelli predisposti, con maggiore sensibilità bronchiale, problemi allergici o immunodepressi. In ogni caso le esalazioni dell’alga non sono assolutamente letali, altrimenti avrebbero interessato tutta la popolazione e sarebbe stata una vera epidemia.

Invece si è trattato di un semplice fenomeno irritativo delle prime vie aeree che ha provocato congestioni come la congiuntivite, irritazioni a naso e gola e, nel peggiore dei casi, un lieve rialzo delle temperature corporee». Intanto a Capaci e Isola delle Femmine ci hanno pensato i gestori degli stabilimenti a promuovere la fruizione delle spiagge attraverso una campagna di comunicazione e iniziative varie. «Da imprenditori territoriali – dice Michele Longo, titolare del lido attrezzato Tropical – ci siamo mossi indipendentemente dalle istituzioni per rassicurare la cittadinanza sulla sicurezza delle acque. Ancora, però, c’è molta titubanza da parte dei bagnanti». Si è registrato, infatti, un calo di presenze di oltre il settanta per cento rispetto ai giorni in cui l’allarme alga tossica non era scattato. Ne è la prova il fatto che, se in una normale domenica estiva si possono impiegare anche due ore di tempo per arrivare a Capaci dallo svincolo di via Belgio, negli ultimi weekend la strada si percorreva in meno di dieci minuti. Articolo di Chiara Lizio (Giornale di Sicilia)

Alga tossica, cartelli di divieto balneazione a Vergine Maria e Arenella

QUADRO NEWS.pngCartelli sul pericolo alga tossica compaiono a Vergine Maria e all’Arenella. Si tratta di una disposizione del Comune per avvertire i frequentatori della zona del possibile spiacevole «incontro». Nell’area, tra l’altro già sottoposta a divieto di balneazione, l’Arpa ha rilevato infatti…

concentrazioni di Ostreopsis ovata superiori ai limiti considerati tollerabili. Da qui la decisione assunta dall’ assessore alla Sanità Marianna Caronia: «Toglieremo i cartelli solo quando l’emergenza sarà rientrata».

(Corriere del Mezzogiorno)

Lidi vuoti a Isola e Capaci. Scatta l’allarme dei commercianti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, capaci, alga tossica, crisiA guardarla, sembra una spiaggia in un giorno dei primi di giugno. Quando il sole primaverile regala sprazzi di estate ai temerari che vogliono un’abbronzatura “fuori stagione”. Ombrelloni chiusi, sdraio accatastate, spazi «abbondanti». Invece siamo a metà luglio. Nel pieno della…

stagione estiva. Quando le spiagge dovrebbero essere piene. I parcheggi completi ed i chioschetti impegnati a distribuire bevande ghiacciate ai bagnanti. Ieri nulla di tutto questo tra Isola delle Femmine e Capaci. Parcheggi vuoti, lidi deserti. O quasi.

L’hanno definito «effetto alga tossica». Che di tossico, in realtà, ha ben poco. I livelli di concentrazione dell’«ostreopsis ovata», come si chiama l’alga in maniera scientifica, adesso sono esigui. I dati li ha forniti l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente. In acqua c’è solo una minima traccia dell’alga portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danno all’essere umano. Danni che, nella peggiore delle ipotesi, duravano 24 ore. Un fastidio alla gola ed al naso. Come racconta chi ha avuto la malaugurata sorte di «beccarsi» gli effetti dell’alga. «Ho avuto qualche linea di febbre – dice Alessandro Galante, titolare del Galante Beach a Capaci – Poi nient’altro. Ma questo perchè soffro d’asma.

I soggetti in salute non risentono di nessun effetto dell’alga che adesso non c’è più». O non c’è mai stata? Una teoria sostenuta da Mariella Domina: «L’alga non è tossica – dice – Me lo ha confermato un mio amico biologo. Qui il problema sono le polveri sottili». Michele Longo, titolare del Tropical mostra il suo stabilimento vuoto. «Un calo di presenze pazzesco – dice – Nel fine settimana abbiamo toccato il 70 percento di presenze in meno. Perdere due settimane di lavoro per noi è deleterio”. C’è chi, però, non rinuncia alla tintarella. “Che dobbiamo fare? Non andiamo più a mare? – dice Roberto Terzo, nipotino al seguito – In questi giorni non ho visto nessuno accusare alcun sintomo da intossicazione». Sulla stessa lunghezza d’onda Lucia Siragusa, al mare con i suoi figli di 1 e 2 anni: «Nessun problema – dice – Penso che si tratti solo di psicosi». Gaetano Soriano lavora al Tropical. «Si è trattato di un falso allarme – dice – Qualche sintomo reale qualcuno l’ha avvertito. Ma credo sia da legare ad altri fattori». Anche alla Sirenetta la situazione è «drammatica», come racconta il titolare Orazio Di Lorenzo: “La gente è preoccupata per quello che legge, non per come stanno realmente le cose – dice – Abbiamo un calo di presenze del 50 per cento e nei fine settimana sfioriamo il 90 percento in meno. L’alga adesso si è spostata. La situazione è tornata alla normalità». Anche dall’Arpa hanno confermato il cessato allarme. I livelli di concentrazione nell’acqua sono al di sotto del limite di soglia. Ora tutti a mare. Articolo di Giorgio Vaiana (Giornale di Sicilia)

Alga tossica: rientra l’allarme. Sindaci e gestori lidi: “Tornate in spiaggia”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, capaci, alga tossicaÈ rientrato l’allarme alga tossica nel litorale di Capaci e Isola delle Femmine. Così i cartelli che soltanto qualche giorno fa avvisavano i bagnanti del pericolo di intossicazione, sono stati rimossi. A parlare chiaro sono i prelievi effettuati dall’Arpa alla fine della scorsa settimana: i valori di concentrazione dell’Ostreopsis ovata sono di gran lunga inferiori ai…

 limiti di guardia. Nonostante queste rassicurazioni, però, la psicosi dei vacanzieri che ancora nell’ultimo fine settimana hanno disertato le spiagge di Capaci e Isola, fatica a rientrare. E i gestori dei lidi lanciano un appello.

“Fra sabato e domenica – dice Michele Longo, titolare dello storico lido Tropical sul lungomare di Capaci – abbiamo avuto un calo delle presenze del sessanta per cento e altri turisti che hanno prenotato alcuni servizi da noi ci hanno contattato per avere notizie sulla situazione dell’alga tossica. Stiamo facendo davvero una grande fatica a rassicurare tutti. Qui abbiamo un mare e una spiaggia puliti e splendidi. Non c’è alcun allarme alga tossica. Abbiamo i dati che dimostrano che non c’è motivo di preoccuparsi”.

Deserto anche sulla spiaggia di Isola delle Femmine, dove, per incoraggiare i bagnanti, nel fine settimana, il sindaco Gaspare Portobello e la giunta comunale, hanno trascorso alcune ore a mare. “È giusto stare in guardia per il bene di tutti – dice Portobello – ma adesso non c’è alcun motivo di avere paura di eventuali intossicazioni per via dell’alga tossica. Continueremo a monitorare la situazione, ma intanto invitiamo tutti a godere dello splendido mare del nostro litorale”.

Le stesse parole arrivano dal sindaco di Capaci che venerdì scorso ha inoltrato una circolare a tutti i gestori dei lidi per comunicare i dati aggiornati dell’Arpa e invitare a pulire la battigia, appunto per impedire l’accumulo di alghe e altro materiale organico che possa inficiare in qualche modo l’aria che respirano i bagnanti. “Siamo ben al di sotto dei limiti – dice Benedetto Salvino, sindaco di Capaci – le analisi effettuate dall’Arpa sul nostro litorale hanno dimostrato che l’allarme è rientrato. Adesso ci auguriamo che i bagnanti tornino ad affollare le spiagge”.

Il lavoro dell’Arpa comunque continua su tutto il litorale. Fino a ieri un altro campione è stato prelevato della zona di Vergine Maria, dove un paio di settimane fa decine di bagnanti sono stati intossicati dall’alga. “La situazione è sotto controllo – dicono dall’Arpa – certo le elevate temperature favoriscono il proliferare dell’alga e il vento causa l’effetto aerosol che colpisce i bagnanti, in questi giorni, però, non sono stati registrati nuovi casi”. (Repubblica Palermo)

Alga tossica: Codacons annuncia esposto e azione risarcitoria

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,alga tossica,isola delle femmine,capaci,saluteUn esposto alla procura della Repubblica e un’azione collettiva risarcitoria relativi all’allarme sanitario per l’alga tossica, che ha interessato recentemente alcune spiagge del litorale palermitano, sono stati annunciati dal Codacons a tutela della salute dei molti bagnanti colpiti dagli…

effetti nocivi dell’alga e al fine di accertare eventuali responsabilita’ di chi non si e’ attivato per la messa in sicurezza delle spiagge. I casi di intossicazione hanno riguardato diverse decine di bagnanti nei comuni di Trappeto, Isola delle Femmine, Capaci e Vergine Maria. (ANSA)

Alga tossica – Russo: “Situazione sotto controllo”

quadro news.png“La situazione sanitaria determinata dall’alga tossica è assolutamente sotto controllo e dagli ultimi dati pervenuti ai nostri uffici competenti si evince che il fenomeno è in netta diminuzione”. L’assessore regionale per la Salute Massimo Russo tranquillizza i cittadini dopo i “fenomeni” registrati soprattutto in alcuni litorali…

della costa palermitana (Vergine Maria, Arenella ed il tratto di costa tra i Comuni di Isola delle Femmine e Capaci).

“Abbiamo attivato tutte le procedure previste in questi casi – continua Russo – attraverso un sistema di sorveglianza sindromica e un programma di monitoraggio ricognitivo-analitico che rientra nelle competenze dell’Arpa. Continueremo a monitorare la situazione insieme agli uffici competenti dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente che ha convocato un tavolo tecnico regionale per la prossima settimana”. L’assessorato regionale per la Salute, che ha il compito di controllare quotidianamente i report inviati dall’Arpa e di far rispettare i divieti di balneazione di competenza dei Comuni, ha provveduto a pubblicare sul sito della Regione siciliana (www.pir.regione.sicilia.it, all’indirizzo pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/10732691.PDF) un opuscolo informativo di facile consultazione per comprendere come identificare il fenomeno, quali precauzioni prendere e come comportarsi in caso di disturbi fisici.

In particolare, i soggetti che hanno stazionato nei luoghi di balneazione interessati al fenomeno o nei luoghi prospicienti, possono accusare febbre, tosse, rinorrea, sensazioni di nausea, vomito o lacrimazione congiuntivale: i sintomi si presentano dopo alcune ore dall’esposizione (2-6 ore circa) e regrediscono, di norma dopo 24-48 ore, senza ulteriori complicazioni. I disturbi possono essere provocati sia da contatto diretto con l’alga che per inalazione del cosiddetto “aerosol marino”. E’ stato accertato che sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per attenuare o eliminare del tutto i malesseri, tuttavia in caso di persistenza dei disturbi si suggerisce di consultare il proprio medico di famiglia o di recarsi nella più vicina guardia medica. La raccomandazione vale in particolare per i soggetti affetti da disturbi respiratori come l’asma o allergici. Sul sito dell’assessorato per la Salute sono anche pubblicati alcuni numeri telefonici utili per ottenere ulteriori informazioni. (Giornale di Sicilia)