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Palermo, incendio quasi domato nella discarica ma in città tonnellate di rifiuti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, bellolampo, amiaE’ “quasi domato”, come spiega questa mattina all’ADNKONOS il Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo, Gaetano Vallefuoco l’incendio nella discarica di Bellolampo, che brucia ininterrottoamente da quasi nove giorni. Anche questa mattina i Vigili del fuoco, il Corpo forestale, la Protezione civile e l’Amia sono so luogo per continuare l’opera di ‘ricoprimento’ del terreno andato a fuoco, mentre non sono piu’ in azione i Canadair che in una settimana hanno effettuato centinaia di lanci d’acqua.

Questa mattina, alle 9, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, effettuera’ con il Comandante Vallefuoco, un sopralluogo per verificare di persona la sitiazione. Intanto, oggi pomeriggio si riunira’ all’assessorato regionale della Salute, a Palermo, un tavolo tecnico con la partecipazione di tutte le componenti coinvolte nella gestione dell’emergenza provocata dal rogo nella discarica palermitana di Bellolampo, a cominciare da Arpa Sicilia, Azienda sanitaria provinciale e Comune.

Una misura voluta dall’assessore e vicepresidente della Regione siciliana, Massimo Russo, per “monitorare da vicino la situazione sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza alimentare”. Si attendono infatti tra domani e mercoledi’ i dati delle analisi eseguite per verificare la presenza di diossina nell’aria. E questa sera, a Borgo Nuovo, si terra’, un incontro pubblico con la cittadinanza preoccupata per l’incendio che non e’ mai stato domato.

 

 

 

E a Palermo, vista la chiusura della discarica, si sono accumulati per strada tonnellate di spazzatura. In molte strade ci sono vere e proprie minidiscariche di rifiuti che conil caldo sfissiante di queste ore rendono l’aria irrespirabile. Nella notte sono stati diversi gli interventi dei Vigili del fuoco che hanno domato una decina di incendi di cassonetti di piccole discariche a cielo aperto date alle fiamme dai cittadini.

Orlando: “Ho lasciato Amia con tesoretto, trovato fallimento”

2774393565.62.png“Ho lasciato un’azienda con un tesoretto di 96 miliardi di lire in Titoli di Stato e 10 anni dopo trovo un’azienda in gestione commissariale e sull’orlo del fallimento, caso unico nel panorama delle aziende a partecipazione pubblica in Italia”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando in apertura dell’incontro avuto stamattina con i rappresentanti sindacali dell’AMIA, cui non ha risparmiato forti critiche alla gestione…

aziendale degli ultimi 10 anni. “Abbiamo una situazione paradossale oggi – ha proseguito il Sindaco – perché il Comune è proprietario dell’Azienda ma adesso non ha titolarità sulla sua gestione, che dipende dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Tribunale fallimentare; non possiamo però non seguire l’evolversi della situazione perché il fallimento avrebbe conseguenze di gravità inimmaginabile per la città, tanto sul piano pratico che sul piano sociale. L’Amministrazione ha quindi tutto l’interesse e la capacità per interagire per scongiurare il fallimento”.

Orlando ha quindi ricordato di aver incontrato i Commissari ed il liquidatore, “con il quale abbiamo definito la parte di nostra competenza che si riferisce alla chiusura dei debiti contratti prima della gestione commissariale. Come Amministrazione comunale abbiamo concordato con il liquidatore di inserire in questo piano anche l’AMIA Essemme, in modo da scongiurare il pericolo che si era paventato per il Tfr dei lavoratori. Il piano da noi proposto e che è già stato illustrato a grandi linee al Presidente del Tribunale e al Giudice Fallimentare prevede la stipula di un concordato preventivo con i creditori, a garanzia del quale abbiamo messo il 49% dell’AMG, da capitalizzare tramite la quotazione in Borsa, ed alcuni immobili comunali. Si tratta di scelte dolorose ma indispensabili. Ancor più dolorose pensando al tesoretto lasciato 10 anni fa in Titoli di Stato; ancor più indispensabili se si pensa alla gravità della situazione e alle conseguenze di un fallimento dell’Azienda”.

Ieri il piano è stato anche presentato al Ministro dello Sviluppo Economico Passera, che probabilmente domani in udienza esprimerà un parere favorevole. Se il Piano proposto dovesse essere accettato dal Tribunale, entro pochi mesi si potrebbe tornare ad una amministrazione ordinaria dell’Azienda, dopo che la sentenza sarà definitiva. Rispondendo poi alle osservazioni dei Sindacati, Orlando ha affermato che “la gestione commissariale non ha prodotto risultati significativi con un deficit sostanzialmente stabile rispetto al passato”.

Tornando sull’incontro di ieri con il Ministro Passera, Orlando ha affermato di avere “registrato un clima positivo da parte del Governo nel suo complesso. Sappiamo che tanto la vertenza Gesip quanto quella AMIA sono nell’agenda dell’Esecutivo ed il sostegno che tutte le forze politiche esprimeranno con documenti presentati alla Camera e al Senato è la prova di un lavoro di cui tutti avvertono l’esigenza e l’urgenza”. L’Assessore per il bene comune delle Aziende partecipate Cesare Lapiana ha affermato che “pur essendo consci della gravità della situazione presente, stiamo andando avanti stiamo pensando al futuro; per questo abbiamo sollecitato lo sblocco dei fondi FAS che sono importantissimi sia per l’AMIA che per la Gesip”.

“Al Ministero abbiamo chiesto di sbloccare subito i 59 milioni di Euro destinati alla sesta vasca di Bellolampo per la quale la Regione ha pronto il progetto. Occorre avere un piano di sviluppo aziendale serio e credibile – ha concluso Orlando – e noi abbiamo le idee molto e ben chiare su come vogliamo che l’AMIA lavori e sia utile per i cittadini. Per poter mettere in atto questo piano è però indispensabile superare questa fase di emergenza e siamo coscienti della difficoltà che questo comporta. La nuova Amministrazione sta seguendo minuto per minuto l’evolversi della situazione e speriamo di poter tornare presto ad una gestione ordinaria”.

Fonte: PalermoToday

Palermo, Orlando incontrerà Monti per per discutere di Amia e Gesip

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, leoluca orlando, amia, gesip“Attendo di avere elementi definitivi e piu’ completi sulle emergenze di Palermo, oltre alla Gesip, come sull’Amia ad esempio, dopo di che nei prossimi giorni chiedero’ al Presidente Monti di consentire un incontro”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, parlando con i giornalisti a margine della Festa della Repubblica. “Nel frattempo sono in contatto con il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca – ha spiegato Orlando – c’e’ un problema di singoli ministeri e poi c’e’ un problema complessivo per quanto riguarda i Governi. In questo momento l’emergenza Gesip mi ha portato ad avere contatti con Barca, ma e’ chiaro che anche un problema di progetti, dovro’ affrontarlo nell’incontro con Monti”.

Palermo, prosegue la raccolta rifiuti. In 24 ore rimosse 1.354 tonnellate

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, rifiuti, amiaCon la conclusione del turno notturno di ieri si e’ ottenuta la raccolta record di 1.354 tonnellate di rifiuti prelevati nelle 24 ore, a Palermo. Amia, l’azienda di igiene ambientale aumenta giornalmente i recuperi con l’obiettivo di ripulire la citta’ entro la domenica di Pasqua. Il servizio antimeridiano odierno viaggia con ritmi analoghi e anche maggiori di ieri, avendo gia’ scaricato 642 tonnellate.

Molte zone della citta’ sono ormai con la raccolta regolare, postazioni di cassonetti ripulite e contenitori vuoti. Relativamente agli interventi straordinari, per siti particolarmente critici, gli ultimi interventi completati riguardano le vie Montegrappa, Majali, S. Francesco Saverio, Tukory (tre postazioni), Antonio Marinuzzi, Villagrazia, Regione Siciliana (ultime postazioni), Cortigiani, Lentini, Pergusa, Perpignano, Regione Siciliana Nord Ovest, Giuseppe Cimbali, dei Cantieri, Guido Jung, Eugenio Leotta, Casa Professa, Antonio Amico, Cuba, Nina Siciliana, Guglielmo Albimonte, Serradifalco, Corso dei Mille (punti critici).

 

 

 

Si sta per intervenire inoltre nelle vie Beato Angelico, Gianlorenzo Bernini, Santuario di Cruillas, Barcarello, Ennio, Papini, Collodi. Degli oltre 250 siti ad alta criticita’, sono circa 120 quelli ormai ripuliti; la restante parte verra’ bonificata nelle prossime ore.

Fonte: Adnkronos

Palermo, call center Amia: “A Striscia la Notizia hanno rifilato bufala”. Il video di Stefania Petyx

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, televisione, striscia la notizie, amia, rifiuti palermo, call center amiaRiguardo al servizio trasmesso ieri sera da ‘Striscia la notizia’, va chiarito che Amia non ha alcun ‘call center’, ne’ alcuna sede in via Praga”. E’ quanto precisa in una nota la stessa azienda di raccolta rifiuti di Palermo. Presso la sede aziendale di Amia, in piazzetta Cairoli, e’ in funzione solo il numero verde istituzionale (800237713), prosegue la nota, al quale rispondono alcuni dipendenti dell’azienda, senza…

nessun dispositivo automatico o messaggio registrato. ”Striscia la notizia”, invece, ”ha indicato un altro numero telefonico, che non e’ attivo; erroneamente Telecom lo ha inserito sugli elenchi telefonici, ma da tempo l’azienda chiede a Telecom di cancellarlo”.

”Chiarito cio’ – recita ancora la nota dell’Amia – ‘Striscia la notizia’ ha chiamato questo numero non attivo, che in questo periodo viene temporaneamente utilizzato da un gruppo di volenterosi dipendenti di vari settori, dotati di competenze informatiche, che stanno mettendo a punto (su loro iniziativa, a titolo volontario e gratuito, per aiutare l’azienda), un sistema a costo zero che consentira’ agli utenti di chiamare Amia evitando lunghe attese al telefono.

Il sistema non e’ ancora attivo, i dipendenti lo stanno solo testando. Pertanto – conclude Amia -, chi ha chiamato ‘Striscia’ ha rifilato alla trasmissione una ‘bufala”’. (ASCA)

IL VIDEO DI STRISCIA LA NOTIZIA>>

Palermo: procede la raccolta rifiuti, ma ancora molte strade invase. Continuano le proteste dei cittadini

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, rifiuti palermo, amiaNessun intervento dei vigili del fuoco la scorsa notte a Palermo per roghi di rifiuti. Secondo quanto riferisce il comando di via Scarlatti, per la prima volta da quando la citta’ e’ ripiombata nell’emergenza a causa del fermo della raccolta per una protesta dei dipendenti della societa’ comunale Amia non sono pervenute segnalazioni di incendi di pattume. L’Amia sta continuano a smaltire l’arretrato ma molte zone sono ancora…

invase da cumuli di immondizia putrescente e si registrano ancora proteste dei cittadini. Stamattina cassonetti sono stati rovesciati in via Imera da residenti esasperati che sollecitano la pulizia del rione. La Procura di Palermo, che ha aperto un’inchiesta, sta intanto contuinando nelle verifiche per identificare i dipendenti di Amia e della controllata Ammia Essemme che hanno partecipato ai picchettaggi per impedire l’uscita degli autocomopattatori dai depositi aziendali. Finora sono 121 i lavoratori iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, ma si sta vagliando la posizione di circa altri trecento. (AGI)

Palermo, le feste tra i rifiuti. L’Amia: città pulita in 2 giorni

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Cumuli di rifiuti e immondizia al Cep e Cruillas, al contrario mantengono un certo decoro le vie del centro. Già da lunedì notte le squadre di Amia sono al lavoro a pieno regime per recuperare. E il dirigente del dipartimento raccolta, Antonio Putrone, assicura: «Tutto tornerà alla normalità in un paio di giorni»….

Per intanto, lunghe distese di rifiuti, sacchetti colorati e immondizia di ogni genere in via Brunelleschi. «La strada dei rifiuti», l’hanno ribattezzata i residenti della zona, stanchi delle montagne di spazzatura accumulati nei giorni di festività. Dice Salvatore Clemente: «La reponsabilità è sia dell’amministrazione che dei palermitani». Rischia di essere investito Pietro Ciprì, costretto ad attraversare la strada perchè il marciapiede è ricoperto dai rifiuti. Un’attesa con il naso turato per Francesco Paolo Ferdico, alla fermata del bus. Attendono invece il compattatore gli abitanti di Cruillas: «Tutto il quartiere sembra una discarica, e in via Inserra non c’è neanche un cassonetto», dice Giacomo Di Liberto. A nulla è servita la comunicazione fatta dall’azienda sulla modifica degli orari di ritiro e conferimento, dalle periferie al centro contenitori pieni e spazzatura sui marciapiedi. Va male anche in corso Finocchiaro Aprile e nelle strade vicine, come via Marco Polo, dove i sacchetti hanno sommerso i marciapiedi. Spostandosi in centro, lo scenario migliora ma di poco, da via Villaermosa, traversa di via Mariano Stabile, arrivano le proteste di Antonella Alaimo : «Dieci cassonetti uno accanto all’altro si trasformano in una discarica abusiva. Sacchetti e immondizia coprono completamente i contenitori». Le fa da eco Giacomo La Scala: «In 20 metri ci sono troppi cassonetti e troppo pieni». Rifiuti all’angolo di via Svezia, nella zona di viale Strasburgo. Qui è arrivato il porta a porta da più di un anno, però per Natale c’è chi ha preferito lasciare i sacchetti per strada piuttosto che aspettare gli operatori di Amia. E così sacchetti sparsi per la via: «È un’indecenza», sottolinea Fulvia Vicari.
«Ci vorrebbe la collaborazione di tutti, i cittadini avrebbero potuto evitare di gettare i sacchetti in questi giorni», dice Michele Pergolizzi, assessore comunale all’Ambiente, alla trasmissione «Ditelo a Rgs». Per Ninni Terminelli, consigliere comunale del Pd, «l’amministrazione doveva prevedere rivedere il contratto di servizio». Dall’Amia, assicurano che già da ieri mattina il servizio raccolta è al 100 per cento. «Da contratto l’azienda doveva garantire i servizi minimi essenziali – spiega un comunicato – e di conseguenza non è permesso conferire i rifiuti nei giorni festivi. Vige il divieto stabilito dall’ordinanza emessa dal sindaco Diego Cammarata. Tuttavia, Amia è riuscita ad assicurare mediamente nelle due giornate festive la copertura del 57 per cento degli itinerari». Già pulite alcune strade che erano in emergenza, come corso Pisani e via Principe di Scordia. (GDS)

Amia, i giudici: “Falsi in bilanci? Il sindaco lo sapeva”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, amia, rifiuti“Non avevo mai sospettato che i bilanci potessero essere falsi e ho sempre avuto fiducia nel Cda”.
E’ quanto il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha detto al processo, in qualità di testimone, che ha portato alla condanna degli ex amministratori dell’Amia, la spa che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il cui socio unico è il Comune.

Ma nelle motivazioni depositate ieri dai giudici il quadro è ben diverso: il sindaco, secondo il collegio presieduto da Vincenzina Massa, “é stato l’ispiratore, impartendo al riguardo precise direttive, onde arrivare allo scopo condiviso di tenere a galla Amia spa, evitando il crollo d’immagine dell’azienda e per essa del rappresentante del socio unico”, cioé Cammarata.
La sentenza di primo grado, che ha condannato a due anni e mezzo l’allora presidente Vincenzo Galioto, senatore dell’Udc (ex Pdl), Orazio Colimberti (ex direttore generale), e altri sei imputati, descrive i meccanismi dei falsi bilanci del 2005 e 2006, che riportano entrate fittizie per 60 milioni, invece che perdite per 48 milioni, attraverso la creazione di una società satellite, la Amia Servizi srl.
Oggi l’Amia, con debiti per 200 milioni, è in amministrazione straordinaria. Gli imputati, secondo i giudici, nascondendo le perdite hanno realizzato l’obiettivo di ottenere premi di produttività.
I giudici sottolineano ancora che se si fosse scoperta la gestione fallimentare della società, ci sarebbero state “ripercussioni a cascata sul management, promanazione del sindaco, e sulla stessa possibilità di vittoria elettorale nel 2007”. (GDS)

Palermo, discarica di Bellolampo al collasso

QUADRO NEWS.pngBellolampo nell’emergenza. Lo spazio per i rifiuti è ormai esiguo e non ci sono aree alternative pronte. Il rischio di una Palermo che resta sommersa dall’immondizia non è remotissimo. E l’Amia su sollecitazione della Protezione civile corre ai ripari chiudendo le porte a tutti i comuni della provincia che abitualmente conferiscono i propri rifiuti nella collinetta a ovest che domina la città. Con un risultato…

immediato: in alcuni paesi dell’hinterland è già stata sospesa la raccolta dell’immondizia sia ieri che oggi in attesa di una soluzione. Mentre altri si stanno attrezzando per portare l’immondizia in altre discariche. Il susseguirsi degli eventi per Bellolampo è stato rapido. La quinta vasca già piena prima del previsto, dicono tra i denti i vertici dell’Amia, perché la capienza sarebbe stata sovrastimata. La sella di collegamento tra quarta e quinta vasca praticamente a un passo dal completamento. Ad occhio e croce due mesi di autonomia. E dove finiranno i rifiuti dei palermitani? Al momento non ci sono risposte. Tutto è affidato a un delicato vertice che si terrà domani con il direttore dell’assessorato regionale ai Rifiuti Enzo Emanuele e i vertici della Protezione civile guidati dall’ingegnere Pietro Lo Monaco che è anche la persona delegata a seguire le sorti di Bellolampo. Vertice delicato perché l’Amia aveva proposto la realizzazione di una sella di collegamento tra terza e quarta vasca e creare spazio per 600 mila metri cubi. Ma la Provincia ha storto il naso. Dov’è il recupero ambientale e l’impermeabilizzazione di questo nuovo sito? Così domani l’Amia rimodulerà la proposta. E il nodo è economico perché il recupero ambientale costa e qualcuno dovrà pure accollarsi l’onere di queste misure ambientali obbligatorie. Ma per l’Amia spunterà un altro problema: perché il conferimento dei rifiuti dei comuni dell’hinterland al prezzo di 140 euro a tonnellata rappresenta una voce di introiti consistente per le casse dell’azienda di igiene ambientale. Che ora viene a mancare dopo l’aut aut della Protezione civile. «Dagli oltre 30 comuni dell’hinterland tra Coninres e Ato Palermo 1 arrivavano ogni giorno 550 tonnellate di rifiuti su un totale di 1.300 tonnellate – spiega Lo Monaco -. Se ci sono problemi di spazio non è possibile consentire a tutti di depositare immondizia a Bellolampo. Ecco perché abbiamo deciso di far chiudere le porte». E che ne sarà dei rifiuti di Bagheria o di Partinico? Ci sono altre discariche sorte negli ultimi mesi il cui costo di conferimento sarebbe inferiore anche oltre la metà rispetto a Bellolampo. E quindi trasferirvi l’immondizia non dovrebbe rappresentare un esborso maggiore. La sella di collegamento tra quarta e quinta, qualora si faccia, è comunque una soluzione-tampone. Pertanto, fa sapere Sebastiano Sorbello, uno dei commissari dell’Amia, si sta puntando sulla costruzione di una sesta vasca, più o meno nell’area dove sarebbe dovuto sorgere il termovalorizzatore, una grande vasca che darebbe autonomia per sette-otto anni. Un impianto che ovviamente non è dietro l’angolo. «Abbiamo affidato – spiega ancora Sorbello – la progettazione esecutiva al professore Raffaello Cossu. Entro fine ottobre sarà tutto pronto. Costo degli elaborati 100 mila euro circa. Poi penseremo subito all’appalto e alla realizzazione dell’opera. L’importante è realizzare un primo modulo che ci consenta di cominciare ad abbancare spazzatura. Magari tra sette-otto mesi». (GDS)

Palermo, ancora cumuli di rifiuti e cassonetti in fiamme

QUADRO NEWS.pngCumuli di rifiuti e cassonetti della spazzatura in fiamme la scorsa notte a Palermo, dove in alcune zone del centro è ancora emergenza. A piazza Garraffello, nel cuore dello storico mercato della Vucciria, c’é una vera e propria discarica a cielo aperto con divani, sedie e rifiuti di ogni tipo. Pochi metri più in là, in via Argenteria, nei pressi della Chiesa di Sant’ Eulalia ai Catalani, sede…

dell’Istituto di lingua spagnola Cervantes, i sacchi della spazzatura sono sparsi a macchia di leopardo un po’ ovunque e i residenti lamentano la presenza di ratti e insetti e rischi per la salute. Una scena che si ripete in un altro mercato storico della città: Borgo Vecchio. Da giorni, in via Quintino Sella, nei pressi dell’Istituto autonomo case popolari, a ridosso dei cassonnetti ci sono cumuli della spazzatura, che i residenti nel tardo pomeriggio bagnano con dell’acqua per precauzione ed evitare che durante la notte possano andare a fuoco. Sacchetti dell’immondizia e rifiuti sparsi anche a ridosso di alcune aiuole e nei marciapiedi di via Enrico Albanese. (GIORNALE DI SICILIA)