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Palermo, controllo Guardia di Finanza contro le truffe dei distributori di carburante: denuncie, sequestri e multe

2774393565.97.pngDue persone denunciate, sequestrati un impianto e un’autobotte, multati 35 distributori. E’ questo il risultato dell’operazione della Guardia di Finanza di Palermo, durante un ampio servizio di controllo contro le truffe dei distributori di carburante. L’operazione è stata portata a termine dai Reparti del Comando Provinciale della GDF di Palermo, con lo scopo di prevenire ed eventualmente reprimere condotte fraudolente in danno della utenza e fenomeni di abusivismo, evasione fiscale e vendita in nero di carburanti.

A Palermo e nelle principali città della provincia (Termini Imerese, Bagheria, Partinico, Cefalù, Corleone), le Fiamme Gialle hanno nel complesso controllato 67 impianti di distribuzione carburanti, ponendo l’attenzione sul rispetto degli adempimenti contabili e fiscali connessi alla gestione ma anche di quelli più propriamente “tecnici” legati alla regolare erogazione e quantificazione del carburante, alla effettiva corrispondenza dei prezzi esposti sui cartelli dei prezzi con quelli indicati dalle colonnine di erogazione, nonché sulla qualità dei carburanti erogati.

 

Sono stati 67 gli impianti controllati – Dei 67 impianti controllati: 22 sono stati segnalati agli uffici competenti per irregolarità nella esposizione delle tabelle previste da decreti assessoriali della Regione Sicilia a garanzia della corretta informazione dell’utenza in merito al giorno di chiusura infrasettimanale, all’orario giornaliero di apertura e di chiusura, all’elenco degli impianti abilitati al servizio notturno e festivo, 3 sono stati segnalati per inosservanze della disciplina prezzi in quanto non esponevano come previsto i prezzi praticati agli utenti nell’apposita cartellonistica da porre a margine della carreggiata; nei riguardi di 7 sono state riscontrate palesi discordanze tra le giacenze contabili e le giacenze effettive di carburanti, superiori ai limiti di tolleranza previsti per le eccedenze e le deficienze ammesse dalla normativa di settore; 2 sono risultati inadempienti al prescritto obbligo di chiusura infrasettimanale, un impianto aveva una colonnina che presentava evidenti manomissioni nei sigilli apposti nei congegni di taratura dei dispositivi di erogazione.

 

Sequestro immediato – Per questo impianto è scattato immediato il sequestro penale della colonnina manomessa e dei 1.750 litri di benzina senza piombo contenuti all’interno del serbatoio collegato agli apparati manomessi, oltre alla denuncia all’AG del gestore della stazione di servizio; per un ulteriore impianto, scoperto dai finanzieri in provincia, e’ stato appurato che, nonostante la continuatività dell’attività, nessuna dichiarazione dei redditi è stata presentata dal gestore per l’intero anno 2011, nascondendo al fisco ricavi al momento quantificati in circa 700.000 euro; per tale impianto e’ stata immediatamente avviata una più approfondita verifica, per ricostruire nel dettaglio l’intera posizione fiscale.

 

Controlli sulla circolazione dei prodotti – I controlli hanno riguardato anche la circolazione su strada dei prodotti petroliferi a mezzo di autobotti, eseguiti dai finanzieri al fine di verificare il regolare possesso della documentazione fiscale prevista per il trasporto dei prodotti energetici sottoposti ad accise destinati all’approvvigionamento dei depositi e delle stazioni di servizio.
In questo contesto è stato individuato un autotrasportatore di carburanti che trasportava un quantitativo difforme da quello indicato nella documentazione esibita. I finanzieri, infatti, hanno rilevato che dei circa 7.000 kg. che l’autotrasportatore avrebbe dovuto trasportare in cisterna risultava una ammanco di oltre 3.000 kg. per i quali l’autista non e’ stato in grado di fornire alcuna giustificazione in merito alla destinazione. Si è proceduto quindi al sequestro del veicolo e dei circa 4.000 litri di gasolio contenuti in cisterna a alla denuncia all’autorità giudiziaria dell’autista. Sono in corso le indagini per ricostruire l’effettivo utilizzo del carburante mancante, verosimilmente destinato al mercato nero. Al termine del piano, sono state verbalizzate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di oltre 87.000 euro.

Analisi sui campioni prelevati – Infine, sono in corso le analisi sui numerosi campioni di prodotto petrolifero prelevati dai finanzieri durante i diversi controlli ed inviati al competente Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al fine di verificare le qualità merceologiche dei carburanti erogati ed il rispetto delle rigorose norme cui sono sottoposti tali prodotti per limitare i danni dell’inquinamento ambientale e riscontrare l’eventuale presenza di componenti non consentiti che ne alterano la qualità in pregiudizio dell’ambiente e della resa.

Benzina record, sfondati i 2 euro a litro. Il record a Panarea: 2,45 euro

QUADRO NEWS.pngLa benzina raggiunge il nuovo picco di 2,013 euro in Toscana e Liguria. Lo riferisce Quotidiano Energia. Il prezzo, in alcuni distributori delle due regioni, è però ‘gonfiato’ dalle addizionali regionali. In generale, infatti, i prezzi consigliati sul territorio si aggirano su 1,920 euro per la verde e 1,8 per il gasolio. Quello appena trascorso, inoltre, é stato il penultimo weekend di sconti per l’Eni.

MA ALLE EOLIE SI TOCCANO LE 2,45 EURO – Potrebbero essere le Eolie a detenere il record della benzina più cara d’Italia: oggi a Panarea un litro di verde costa 2,45 al litro; 5 centesimi in più che a Filicudi, dove si ferma a 2,40 euro. Per residenti e turisti ciascun giorno porta la propria stangata: nelle ultime settimane il prezzo dei carburanti è cresciuto con ritmo quasi quotidiano.

Palermo, rubavano benzina dai distributori: arrestati

QUADRO NEWS.pngDue reggevano le bottiglie da riempire e i complici saltavano sui tubi degli erogatori. Queste erano i compiti di quattro ragazzi che  la notte scorsa sono stati sorpreso dai carabinieri mentre rubavano carburante dal distributore di benzina Agip di piazza Scaffa, nel quartiere di Brancaccio. Come si legge sul sito palermotoday.it solo uno era maggiorenne ed è stato arrestato, mentre i tre minorenni, uno di 17 e due di 15anni sono stati denunciati.

Palermo, manometteva colonnina erogazione carburante: scoperto e denunciato da Gdf

QUADRO NEWS.pngI militari del Gruppo della Guardia di Finanza Palermo, in esecuzione di un piano straordinario di controlli nei confronti dei distributori stradali della citta’, hanno scoperto che quattro esercenti sugli 11 controllati non rispettavano la normativa che garantisce, a tutela dei consumatori, la perfetta corrispondenza della quantita’ del carburante erogato rispetto a quello acquistato. Nel piu’ grave dei casi scoperti il gestore, e’ stato anche denunciato a piede libero, perche’ al fine di aggirare il sistema di controlli, aveva modificato le colonnine di erogazione in modo da poter rimuovere il vetrino che protegge da manomissioni il contatore del totale dei litri di carburante erogato, azzerandolo cosi’ come si fa per i contachilometri delle automobili.

Cosi’ facendo era libero di decidere “a tavolino” la quantita’ di carburante che risultava aver venduto e, quindi, gli introiti da dichiarare al fisco, evadendo le imposte sui carburanti e riuscendo a vendere anche prodotto acquistato in nero e quindi di qualita’ non sicura: per lui l’accusa e’ di aver volontariamente alterato i congegni metrici e di frode in commercio.

Immediato il sequestro dell’impianto con tutto il carburante ancora giacente nelle cisterne, pari a 17mila litri per un valore complessivo pari a oltre mezzo milione di Euro. Gli altri tre impianti della citta’, invece, sono stati sequestrati perche’ non rispettavano i requisiti previsti dalla legge in tema di strumenti metrici: in particolare, le infrazioni riguardavano le verifiche periodiche del corretto funzionamento degli erogatori, motivo per cui, al fine di garantire gli automobilisti, gli impianti sono stati chiusi con l’obbligo di provvedere alla verifica delle colonnine. I militari hanno inoltre proceduto al prelievo di complessivi 21 campioni di prodotti petroliferi, nei distributori controllati al fine sottoporli ad analisi, cosi’ da verificare, al termine degli accertamenti, che i carburanti venduti rispettino gli standard qualitativi imposti dalla normativa di settore a tutela dell’ambiente. Anche dal punto di vista fiscale gli esercenti controllati non risultavano in regola, e quindi sono stati sanzionati per la non corretta tenuta dei registri obbligatori da cui si evincono gli introiti degli impianti.

Palermo, truffa a pompe di benzina. Multe per 70 mila euro

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, benzinaLa guardia di finanza ha ispezionato a Palermo 15 distributori di carburante, selezionati tenendo conto delle segnalazioni di presunte irregolarità pervenute al “117”. Contestate 70 mila euro euro di sanzioni amministrative a carico dei titolari di 8 impianti stradali, di cui 3 per erogazione di carburante fuori dagli orari di apertura, 2 per vendite di prodotto “in nero” con un’evasione di accisa per oltre 3.300 euro e Iva non versata per circa 22 mila euro.

Non sono stati resi noti i nomi dei commercianti coinvolti.
E’ risultato che altri 2 impianti, a seguito delle analisi di laboratorio eseguite dall’Agenzia delle dogane, vendevano carburanti non conformi alla normativa: il gasolio conteneva per oltre il 30% olio non minerale o mescolato con “sostanze bassobollenti”, con limitato grado d’infiammabilità, non idonee all’autotrazione.
I due gestori sono stati denunciati. Infine, è stato smascherato in un impianto l’alterazione dei congegni elettrici ed elettronici delle colonnine, allo scopo di truffare i clienti sui quantitativi erogati.
La scoperta della frode ha preso le mosse dal riscontro della manomissione dei piombi apposti dall’ufficio metrico della Camera di commercio. Il sistema permetteva di alterare il meccanismo di erogazione in modo da sottrarre ai clienti una percentuale di prodotto pari al 10%. L’impianto è stato sequestrato e il gestore denunciato. (GDS)

Sciopero benzinai, si inizia stasera

QUADRO NEWS.pngIn Sicilia lo sciopero dei benzinai comincerà un giorno prima rispetto al resto d’Italia e durerà 24 ore di più. Gli impianti della rete stradale e autostradale dell’isola saranno chiusi, infatti, a partire già dalle 19,30 di oggi (7 novembre) e riapriranno alle ore 7 di venerdì prossimo. Lo rende noto…

la Figisc-Confcommercio di Catania ricordando che «alla base della protesta c’è il rinnovo del Bonus fiscale anche per il prossimo anno, un provvedimento assolutamente vitale per la imprese». (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Benzina, in arrivo 15 giorni di sciopero

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,Un pacchetto di 15 giorni di sciopero é stato proclamato oggi dai benzinai. La protesta – afferma una nota – è: “contro il Governo che si rifiuta di liberalizzare il settore e cancella il bonus che riconosceva il ruolo di sostituto di imposta ricoperto dalla categoria”.

La prima tornata di chiusure e prevista per l’ 8, 9 e 10 novembre. L’annuncio ha messo in fibrillazione i consumatori di Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori che temono speculazioni sui prezzi nelle 48 ore antecedenti la serrata e minacciano denunce e richieste d’arresto per chi alza il costo dei carburanti. Da parte loro i gestori denunciano “la più assoluta inerzia del Governo, inadempiente rispetto agli impegni ripetutamente assunti, mettendo a rischio di fallimento circa 25.000 piccole imprese ed i 140.000 posti di lavoro degli addetti occupati” In particolare, i gestori contestano “la mancata liberalizzazione del settore che impedisce letteralmente alle piccole imprese di gestione di competere sul libero mercato”, ma anche la decisione (presa con l’ultimo milleproroghe) di azzerare per il 2012 l’abbattimento forfetario del reddito di impresa attraverso le deduzioni fiscali che in passato – affermano i gestori – “é stato utilizzato per riconoscere alla Categoria il ruolo essenziale di sostituto d’imposta ricoperto a favore dello Stato. Sono circa 35 miliardi di euro le imposte che i Gestori italiani “incassano, custodiscono e riversano all’erario, sotto la loro responsabilità e a rischio della propria incolumità e finanche della vita, come stanno a testimoniare le cronache quotidiane”.

Lo sciopero potrebbe ancora rientrare se “il Governo decidesse di non adottare almeno uno dei due provvedimenti sopra richiamati” affermano i gestori. Gli occhi ora sono puntati sul Dl Sviluppo dal quale si attendono proprio le misure a favore della liberalizzazione del settore attese dalla categoria. Nella bozza del provvedimento sono contenute misure volte ad “ottenere un più avanzato livello di competitività che contribuisca a realizzare il prezzo al consumo più contenuto su tutto il territorio nazionale”. Nascerà una ‘Borsa’ carburanti dove il Gme, che diventerà Gmec (gestore dei mercati energetici e dei carburanti), “definisce un mercato organizzato all’ingrosso dei carburanti nel quale sono negoziati, con listini almeno settimanali, prodotti petroliferi per l’autotrazione”. (ANSA)

Palermo, la Procura apre un’inchiesta sugli aumenti della benzina

QUADRO NEWS.pngLa Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sugli aumenti della benzina. Un fascicolo è stato aperto stamattina dal procuratore aggiunto Nino Gatto con l’ipotesi di reato di manovre speculative con il rincaro sul mercato interno. Il reato è previsto dall’articolo 501 bis del codice penale, secondo il quale chiunque “compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra…

 od incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo atto a determinare la rarefazione o il rincaro sul mercato interno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da uno a cinquanta milioni di lire”.
L’iniziativa della magistratura nasce da un esposto del Codacons contro gli aumenti del carburante. “È una situazione indecente” afferma il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi. “I petrolieri ed i benzinai ne approfittano tenendo artificiosamente i prezzi alti, nonostante il prezzo del barile sia crollato per sfruttare il massiccio esodo di ferragosto e speculare sulla pelle degli italiani”.
Il Codacons ha chiesto nel suo esposto il sequestro dei depositi dei grossisti e delle pompe di benzina, ipotizzando il reato di aggiotaggio.
“Nonostante oggi i prezzi del petrolio siano rimbalzati nel mercato di New York, facendo risalire il prezzo del barile sopra la soglia di 80 dollari – scrive il Codacons nella denuncia alla Procura -, il calo verificatosi in quest’ultimo periodo dovrebbe produrre una immediata riduzione dei prezzi alla pompa di almeno 10 centesimi di euro.
Il mancato calo di 10 centesimi di euro consentirà alle compagnie petrolifere, nel solo week-end di Ferragosto, di dare una stangata aggiuntiva agli italiani in vacanza pari a 100 milioni di euro”. (REPUBBLICA PALERMO)

Benzinai, anticipato lo sciopero

Lo scioQUADRO NEWS.pngpero dei punti vendita carburanti stradali e autostradali proclamato da Faib e Fegica per il 27 e 28 luglio prossimi si terrà in verità dalle 22 del 25 luglio alle 22 del 27 luglio. Lo afferma Staffetta quotidiana, riferendo quanto risulta dal sito della Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Dal 28 al 31 luglio vige, infatti, la regola della franchigia estiva che impedisce gli scioperi per garantire i servizi. (GDS)