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Palermo, arrivano altre tre sberle dalla Lazio. Sannino: “C’è da lavorare”

QUADRO NEWS.pngPerdere con tre gol di scarto e non segnarne nemmeno uno sta diventando un ritornello pericoloso e carica di pessimismo l’aria di Palermo. Mai la squadra di Zamparini aveva iniziato il campionato con due sconfitte di fila e, dopo i tre schiaffoni presi dal Napoli sono arrivate tre sberle da parte della Lazio. I rosa di Sannino, senza le penalizzazioni di Atalanta e Siena, sarebbero ultimi a zero punti con Udinese, Bologna e Pescara.

C’è da correre ai ripari perché, al di là del 3-0 beccato all’Olimpico contro la formazione di Petkovic, il Palermo mostra poche confuse idee, corre meno degli avversari e ha una fragilità difensiva che non può fare dormire sonni tranquilli a Giuseppe Sannino. «Bisogna solo lavorare – ripete l’allenatore rosanero – nessuno mi ha mai regalato niente. La squadra, per come gioca, è molto lontana da quella che voglio io. La fase difensiva deve essere fatta da tutti e si deve avere più veemenza nel ripartire. Rispetto alla sconfitta con il Napoli ho visto una squadra che ci ha provato. I ragazzi hanno cercato il fraseggio e il palleggio. Di fronte avevamo una squadra importante, che ha meritato di vincere». E alle dichiarazioni a caldo di Zamparini («Non penso a nessun cambiamento in panchina, siamo un cantiere in corso, ma vorrei che il tecnico puntasse sui ragazzi più tecnici, come Hernandez e Dybala»), Sannino replica dando ragione al presidente, ma a… metà. «Serve un giusto mix, con la tecnica da sola non si va da nessuna parte. Quando sentirò il presidente, che è una persona intelligente, ne parleremo. La certezza al momento è che dobbiamo lavorare sodo».

C’è da assemblare molto meglio una squadra con alcuni volti nuovi e giovani da lanciare, che probabilmente ha affrontato nei primi due turni formazioni collaudate come Napoli e Lazio, che hanno cambiato molto poco rispetto alla scorsa stagione. Al di là di tutto, comunque, la squadra partenopea e quella biancoceleste sono apparse di ben altra categoria. Nonostante ci sia stato qualche piccolo miglioramento, il Palermo non ha mai iniziato a macinare gioco, subendo costantemente l’iniziativa dei rivali. In campo è stato dominio assoluto per i biancocelesti, mentre gli ospiti hanno avuto una sola occasione a disposizione, quasi alla mezzora, con Bertolo su assist di Miccoli, e l’hanno sciupata. Poi la squadra di Petkovic ha dominato in lungo e largo e a poco è servito ai rosa passare dal 3-5-2 del debutto al 4-4-2. Bertolo, con limiti tattici e di idee, è il più intraprendente dei suoi, ma quando Miccoli gli regala un pallone al bacio si fa anticipare da solo davanti a Marchetti. Poi la Lazio cambia marcia: su azione d’angolo Konko calcia a botta sicura, ma il difensore rosanero Cetto salva sulla linea.

A sei minuti dall’intervallo, però, i padroni di casa non sbagliano: segna il “rapace” Klose, approfittando di ben tre errori di calciatori del Palermo, Giorgi svirgola un pallone, Cetto sbaglia il rinvio di testa e Garcia arriva tardi su Gonzalez che crossa, la frittata è servita. Nel secondo tempo i ventidue in campo devono fare i conti anche con la pioggia. In avvio Ujkani si oppone d’istinto a un colpo di testa dell’ex rosanero Biava, ma al 10’ il portiere s’arrende a un colpo da play-station di Candreva, un tiro che finisce sotto l’incrocio dei pali per il momentaneo 2-0. È il colpo del ko. Nonostante i cambi (Sannino inserisce Rios, Hernandez e Dybala al posto di Giorgi, Kurtic e Miccoli, che non prende bene la sostituzione, come spesso gli capita), il Palermo non riesce a raddrizzare il match. A un paio di occasioni di Hernanes i rosa rispondono con un tentativo di Dybala, che quasi costringe all’autogol Dias. Il resto è troppo poco. Il rosanero Von Bergen si concede un errore marchiano nel finale e il bomber Klose non può non trasformare il cross di Lulic nel terzo gol della Lazio. Al Palermo resta ben poco: ci sono due settimane di sosta per fare passi da giganti, e non sarà semplice. L’impressione netta, però, è che contro il Cagliari, allo stadio Barbera, non sarà ammesso un terzo ko di fila. O di certo non sarebbe accolto con toni concilianti.

Palermo ko, Napoli umilia per 0-3 i rosanero. Sannino: “Un incubo, chiediamo scusa ai tifosi”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,Un brusco risveglio, una “legnata” difficile da dimenticare, un segnale preoccupante quando mancano pochi giorni alla conclusione del calciomercato estivo. Il Palermo ha subito la sconfitta più larga (0-3) della prima giornata di serie A, contro il Napoli di Mazzarri, e il tecnico Giuseppe Sannino si è subito preso le colpe del disastro con cui i rosa hanno aperto il proprio campionato. Sottolineando al contempo che manca troppo poco alla chiusura della campagna trasferimenti e che uno o due innesti non cambierebbero certo il volto della squadra. Hamsik, Maggio e Cavani hanno battuto il portiere rosanero Ujkani, certificando una supremazia mai in discussione.

DEBACLE – Il Napoli ha dato l’impressione di essere uno squadrone: cinico, collaudato e già in palla dal punto di vista atletico. I padroni di casa, invece, o almeno molti degli interpreti vestiti di rosanero sono apparsi giù di tono sul piano fisico e caratteriale. Brienza (infortunatosi alla mezzora), Barreto e Miccoli probabilmente sono stati gli unici a salvarsi, tutti gli altri sono stati coinvolti nella debacle. La squadra di Sannino ha creato pochissimo e ha resistito per quasi un tempo, crollando nel recupero prima dell’intervallo. In campo si fa in fretta a capire il trend del match. Il Palermo, privo di Ilicic e Mantovani, fa fatica.

MICCOLI – La manovra è dominata dalla squadra di Mazzarri, con Maggio e Hamsik grandi protagonisti e un Cavani inizialmente sciupone: l’uruguayano al 18’ fa fuori Von Bergen, sembra concludere a botta sicura, ma poi Cetto sventa il pericolo. La serata è nera e i tifosi di casa lo capiscono anche quando si fa male Brienza, sostituito con Migliaccio, mediano dato da mesi in partenza, che nelle prossime ore potrebbe firmare per la Sampdoria o il Torino. Sono pochi gli scatti d’orgoglio dei rosa: uno arriva da Miccoli, con una sua punizione disinnescata da De Sanctis alla mezzora. Al 41’ Cavani colpisce la traversa su suggerimento di Hamsik. Uno spavento che anticipa il vantaggio.

RIPRESA – Poco prima del 48’ – l’arbitro Orsato ha concesso tre minuti di recupero – Maggio trova in area “Marekiaro” e lo slovacco non lascia scampo a Ujkani per l’1-0. La ripresa va anche peggio. Debutta Rios dopo una decina di minuti, subentrando a Donati (uno dei più evanescenti con Hernandez). Poco prima della metà del secondo tempo un episodio potrebbe ribaltare l’inerzia rosanero: Maggio atterra nettamente in area Cetto, che conclude comunque a rete. L’arbitro si consulta anche con il giudice di porta, gli uomini di Sannino protestano ma alla fine ottengono solo un corner, in virtù della deviazione di De Sanctis sul tiro di Cetto. Psicologicamente la squadra non si riprende più, mentre il Napoli continua a macinare gioco: verticalizza, tiene palla, trova i punti deboli degli avversari, che appaiono lenti e disorganizzati. Il Palermo cala inesorabilmente, mentre gli ospiti moltiplicano le energie e le emozioni dei propri sostenitori. A dieci minuti dalla fine Maggio corona una magnifica prestazione, approfittando di una dormita della difesa, e segnando il secondo gol.

IL BARBERA APPLAUDE CAVANI – A un paio di minuti dalla fine Cavani si fa perdonare l’errore del primo tempo e, di testa, sigla lo 0-3. La rete del Matador – che raramente fa cilecca nei panni dell’ex – è la chiusura del cerchio di un incontro con una sola formazione in campo, il Napoli, che ha asfaltato il Palermo. Miccoli e compagni a fine gara hanno incassato tanti fischi. Gli unici applausi del Barbera sono andati a Cavani, ex rimpianto che ogni volta che segna al Palermo non esulta.

SANNINO: TUTTA COLPA MIA – A fine gara Giuseppe Sannino oscilla fra delusione e mortificazione. «È stata la peggiore partita della mia carriera. Non abbiamo praticamente giocato, è un jolly perso nei confronti del pubblico che era venuto a vederci. Non siamo stati in grado di offrire uno spettacolo degno. Non posso dire che i miei ragazzi non abbiano corso, però hanno corso male e le responsabilità sono tutte mie. Non siamo entrati in campo con il piglio di una squadra operaia. Io non sono stato capace di dare anima e carattere alla squadra, ma tutti quanti dobbiamo fare autocritica. Questa partita ha sbriciolato il piatto che avevamo costruito in Coppa Italia, adesso dobbiamo raccogliere i cocci e provare a ripartire, Mi piacerebbe che fosse solo un brutto sogno, ma credo che non sia così».

Fonte: corrieredelmezzogiorno

Palermo, domani sera debutto con il Napoli. Lippi: “Rosanero sorpresa del campionato”

QUADRO NEWS.pngDomenica sera allo stadio Renzo Barbera il Palermo ospita il Napoli per dare il via alla nuova stagione di serie A. Stagione dalla quale i tifosi dei rosanero, insoddisfati fin qui e nel complesso della campagna acquisti-cessioni del club di Zamparini, non si aspettano molto in termini di risultati. E se in città si respira un aria dimessa, a migliaia di chilometri, in Cina per la precisione, c’è un autorevole tecnico convinto che il Palermo si Sannino possa essere la sorpresa del campionato.

Sentite Marcello Lippi, allenatore strapagato dello Guangzhou Evergrande: «La sorpresa del prossimo campionato di A? Io penso che possa essere il Palermo.Sannino è un tecnico che mi piace: alle sue squadre è capace di dare equilibrio, concretezza, buona organizzazione e agressività. Potrebbe essere l´annata giusta per conseguire la continuità che spesso ai rosanero è mancata. Certo, non penso che il Palermo possa fin da subito competere per le posizioni di primo piano, ma credo che abbia le carte in regola per farsi largo nella seconda fascia».

Palermo, Von Bergen si presenta: “Palermo? Superiore rispetto al Genoa”

QUADRO NEWS.pngArriva dal Genoa ma tutti lo conoscono in Italia come giocatore del Cesena e della Nazionale svizzera, Steve Von Bergen è sicuramente il “pezzo forte” del mercato del Palermo in difesa. I rosanero, orfani di Silvestre e Balzaretti, avevano bisogno di un uomo di esperienza ed il nuovo numero 25 del Palermo, col suo bagaglio di esperienza internazionale, ha convinto subito anche il tecnico Sannino; l’allenatore, infatti, dovrebbe schierarlo da subito contro il Napoli.

Idee chiare e tono pacato per il gigante elvetico che ha spiegato, così, i motivi per i quali ha scelto Palermo: “Ho fatto due mesi in ritiro col Genoa, li ho visto un cambio di direttore, tanti giocatori, eravamo veramente troppi quindi ho preferito andare via e questa per me è una grande occasione. Il Palermo è una squadra di livello più alto del Genoa, non ho che guadagnarci, sono orgoglioso di indossare questa maglia”.

“Con il Cesena ho fatto benissimo il primo anno, la passata stagione siamo partiti con tante speranze ma siamo caduti, poi ho vissuto la fantastica esperienza dei Mondiali, arrivo a Palermo con un buon bagaglio di esperienza. Spero di dare una grande mano al Palermo, di conquistare subito un posto da titolare. Sannino parla tantissimo, trasmette tanta voglia di giocare, molta cattiveria agonistica, è un tecnico che si fa sentire molto in campo”.

“In campo gioco da centrale e sono abbastanza veloce, caratterialmente sono portato a “rompere le scatole” in campo, provo a dare sempre il meglio, fuori dal campo invece sono una persona molto tranquilla”.

“Ho già giocato a Palermo, il Barbera è un bellissimo stadio, domenica dovrebbe essere tutto esaurito e sarà una sensazione fantastica, per un giocatore è il massimo sentire il calore dei propri tifosi; spero di giocare subito contro il Napoli, mi sono messo a disposizione del mister, ho fatto tutta la preparazione col Genoa quindi fisicamente sono pronto”.

“Per Sannino la fase difensiva conta tantissimo, per me è un bene avere un allenatore che la pensa così, non mi farà altro che bene giocare nella sua squadra perchè imparerò molto”.

Palermo, Von Bergen è rosanero. Tzorvas e Jara al Genoa

QUADRO NEWS.pngNuovo rinforzo per la formazione di Giuseppe Sannino. La Società rosanero comunica infatti di avere acquistato a titolo definitivo Steve Von Bergen dal Genoa Cricket and Football Club. Nella stessa operazione l’U.S. Città di Palermo ha ceduto al club rossoblù il portiere Alexandros Tzorvas (a titolo definitivo) e Celso Jara Martinez (con la formula del prestito con diritto di riscatto).

Coppa Italia, Palermo – Cremonese 3-1. Doppietta di Miccoli (video)

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sport, calcio, coppa italiaParte in modo ottimale la stagione del Palermo che in case beffa la Cremonese garzie a una doppietta di Miccoli. Gli ospiti si presentano in campo con il modulo 4-3-3, rispetto alla partita contro il Parma, Giuseppe Sannino sforna un 4-4-2 con Brienza e Bertolo esterni e Ilicic e Miccoli davanti. E’ il capitano il protagonista all’inizio.

Prima l’azione più pericolosa dei primi 20′, una girata di destro su suggerimento di Bertolo che non centra lo specchio della porta e poi la trasformazione del rigore che porta in vantaggio i rosanero. Ilicic entra in area dalla destra, Visconti lo stende, Doveri indica il dischetto.
Dagli undici metri, al 22′, Miccoli spiazza il portiere, ma dopo due minuti i rosanero devono ricominciare dato il pareggio della Cremonese con un altro rigore siglato da Le Noci. Poi al 33′ la doppietta di Miccoli spinge ancora il Palermo. I ritmi del secondo tempo sono più blandi e Sannino sostituisce Bertolo con Hernandez e Ilicic va sulla fascia destra. Una mossa vincente, dato che lo sloveno rservito al 73′ da Brienza chiude la gara.

Sabato in Coppa Italia sarà Palermo – Cremonese

2774393565.70.pngSi avvicina l’esordio ufficiale del Palermo. Mancano cinque giorni alla sfida di Coppa Italia di sabato sera (alle 20.45) contro la Cremonese che ha sorprendentemente eliminato ieri in trasferta il favorito Brescia (2-1). I rosanero arriveranno al debutto forti di un precampionato convincente nonostante le partenze di lusso (Viviano, Silvestre, Balzaretti e nei prossimi giorni anche Migliaccio), l’ultimo dei sorrisi – il più eclatante – l’ha regalato il 4-1 di ieri al Barbera contro il Parma.

Sarà stata solo un’amichevole ma ha lasciato soddisfatti sia la squadra che i pochi tifosi accorsi allo stadio (il risultato di ieri potrebbe essere un buon motivo per spingere qualche palermitano in più ad abbonarsi, finora dati ufficiali non ce ne sono ma i numeri sarebbero deludenti). In mattinata Giuseppe Sannino ha guidato in una seduta tecnico-tattica i giocatori che non hanno preso parte al test contro gli emiliani. I protagonisti del 4-1 invece hanno effettuato lavoro di scarico. Differenziato per Munoz, terapie per Zahavi, Lores ha invece iniziato l’attività di riatletizzazione. (GazzettadelloSport)

Amichevole, festa del gol al Barbera: Palermo – Parma termina 4-1. In rete anche Budan

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sport, calcio, serie aDavanti ai propri tifosi, il Palermo ha battuto in maniera netta il Parma, in una partita amichevole giocata ieri sera allo stadio Barbera. Finisce 4-1 per la formazione di Giuseppe Sannino, con reti di Barreto, Ilicic, Pisano e Budan. A quest’ultimo lo stadio riserva applausi scroscianti e commoventi, per la tragedia che ha colpito il croato per la perdita della figlia più piccola, Amber, 2 anni, stroncata un mese fa da una meningite.

Il momentaneo pareggio della squadra di Roberto Donadoni porta la firma dell’ex Lucarelli. Palermo (4-4-2): Ujkani, Pisano, Cetto, Milanovic, Mantovani; Bertolo, Donati, Barreto, Brienza; Miccoli, Ilicic. (99 Benussi, 3 Di Matteo, 29 Garcia, 89 Morganella, 7 Viola, 28 Kurtic, 8 Migliaccio, 20 Arevalo Rios, 50 Sanseverino, 17 Vazquez, 9 Dybala, 11 Hernandez, 19 Budan, 24 Mehmeti, 22 Brichetto). All. Sannino. Parma (3-5-2): Mirante, Santacroce, Paletta, Lucarelli; Rosi, Acquah, Valdes, Parolo, Biabiany; Belfodil, Amauri. (1 Pavarini, 3 MacEachen, 39 Fideleff, 5 Zaccardo, 18 Gobbi, 23 Modesto, 4 Morrone, 19 Musacci, 77 Ninis, 99 Pellè, 91 Bajza). All. Donadoni. Reti: nel primo temoi, Barreto al 38′, Lucarelli al 40′, Ilicic al 44′; nel secondo tempo, Pisano al 6′, Budan al 35′.

Primo giorno in rosanero per Rios : “Mi volevano tanti club, ho scelto Palermo”

QUADRO NEWS.pngDopo un corteggiamento lungo più di sette mesi il Palermo ha in mezzo al campo un nuovo centro di gravità permanente. È Egidio Arevalo Rios, capitano della nazionale uruguayana alle Olimpiadi, vincitore dell’ultima Coppa America con la nazionale del c.t. Tabarez: un centrocampista di quantità e qualità – strappato ai messicani del Club Tijuana – che nelle intenzioni della dirigenza di viale del Fante, farà fare un salto di qualità alla squadra rosanero, specie in termini di carisma.

«Per carattere e temperamento – così l’ha presentato il direttore generale rosanero Giorgio Perinetti – Rios è una certezza. Con lui proseguiremo un progetto di crescita e rilancio, l’abbiamo fortemente voluto».

L’uruguayano – che non prenderà parte all’amichevole con il Parma – è nel pieno della maturità calcistica, ma non si era mai confrontato con il calcio europeo. Non vede l’ora di scendere in campo e ha parole al miele per la sua nuova società. «Sono felice di essere qui in Sicilia – sottolinea – il Palermo è il club che mi ha voluto di più, una squadra importante. Il mio nuovo compagno Hernandez e Cavani (ex rosanero, ndr) in nazionale mi hanno parlato benissimo di Palermo. Mi volevano squadre messicane e brasiliane, ma poi ho detto sì ai rosa, che hanno fatto tanti sforzi per prendermi. Devo ringraziare il presidente Zamparini che mi sta dando l’opportunità di giocare in Europa. Se arrivo tardi? Ho trent’anni, un’età abbastanza avanzata, ma non conta quando il fisico è in ottime condizioni. Le visite mediche sono andate bene, sono pronto. L’impatto sarà positivo, voglio integrarmi in fretta». Farà in fretta con i tanti sudamericani che ci sono nell’organico di Giuseppe Sannino e con un compagno di nazionale come Herandez. «Abel è un giovane straordinario. Se giocheremo assieme lo aiuterò soprattutto a livello emotivo».

Palermo, Zamparini: ‘Con Sannino in Europa’

2774393565.45.pngForse qualcosa è cambiato. E pure Zamparini ne è convinto. ‘A questo nuovo Palermo serve pazienza. Pazienza è la parola d’ordine. È stato avviato un nuovo ciclo e ci vorrà del tempo prima che arrivino i risultati. Io mi fido tantissimo di Sannino. In ritiro, a Malles, ho visto i suoi metodi di allenamento e sono rimasto colpito. Diamogli tempo, nelle sue esperienze a Varese e a Siena ha fatto diventare uomini mercato giocatori che prima erano semi-sconosciuti.

Mi auguro possa fare lo stesso al Palermo, per questo gli sto dando tempo per valutare tutti gli uomini che abbiamo in organico che ritengo dei buoni giocatori’. In squadra entrerà a far parte un difensore. ‘Arriverà un difensore ma senza fretta – spiega Zamparini – non abbiamo l’esigenza di comprarlo subito. Mi fido delle capacità di Perinetti di trovare sul mercato la soluzione migliore. Io credo che Munoz e Cetto siano due difensori che possano giocare titolari in qualunque squadra europea di prima fascia ma bisogna che Sannino faccia le sue valutazioni’.

Si sente in ogni sua parola che il presidente ha tanta fiducia. ‘Abbiamo una squadra di gran lunga superiore a quelle che devono lottare per la salvezza – sottolinea Zamparini – per questo credo che un obiettivo possibile sia raggiungere la zona europea. Questo Palermo è molto più forte di quello dell’anno passato perché ho quello che non ho avuto nel corso dell’ultima stagione: un allenatore come Sannino. E con lui un uomo di spogliatoio e di mercato come Perinetti. E aggiungo pure Teubal e gli uomini che avevamo già nel nostro staff, come Cattani e Felicori. Questa è una struttura societaria molto forte, solida e competente’.

L’obiettivo di Zamparini è quello di riportare l’euforia per le strade della città e allo stadio. ‘Possiamo riuscirci solo con i risultati – osserva Zamparini -. Bolt corre e vince medaglie e in Giamaica sono tutti corridori… Sono i successi a dare coraggio e grinta ai tifosi. Le ultime due stagioni sono state negative e di transizione e i nostri sostenitori hanno perso un po’ di interesse. Ma veri tifosi del Palermo sono non più di 10-12mila, ormai l’ho capito. Non abbiamo il bacino di fan che ha il Napoli, per esempio. Ringrazio i circa tremila che martedì sono andati allo stadio a salutare la squadra per il primo allenamento. Con il caldo che faceva me ne aspettavo anche di meno, ora faremo di tutto per non deluderli’. (GDS)