crisi

Palermo, operai Fincantieri occupano i bacini di carenaggio

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, crisi, lavoroUna decina di operai dei Cantieri navali ha occupato i bacini di carenaggio di Palermo. I lavoratori chiedono il «rispetto degli impegni presi dalle Regione e da Fincantieri per  il rilancio dei bacini». Sono 220 i dipendenti di Fincantieri in cassa integrazione a Palermo. «Bisogna fare chiarezza – aggiunge Francesco Foti della Fiom – sulla esclusione di Fincantieri dalla commessa per la ristrutturazione del bacino di carenaggio del porto di Palermo. Apprendiamo che mancano alcune documentazioni, ma come è possibile per una azienda come Fincantieri tutto questo?». I dipendenti chiedono che le istituzioni convochino un tavolo di discussione per il rilancio dei Cantieri navali.

Natale 2011: shopping in crisi, vendite in calo del 30%

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Budget sforbiciato, regali utili, poco lusso e molta sostanza. La corsa all’ultimo dono da sistemare sotto l’albero non ridà fiato ai consumi natalizi. I commercianti lamentano una generale flessione delle vendite con punte anche del 30 per cento di affari in meno rispetto allo scorso anno…

Spiega Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio e responsabile provinciale di Confcommercio: “Il settore trainante sotto Natale è quello dell’abbigliamento e lì abbiamo registrato la maggiore flessione, con una riduzione degli acquisti anche del 30 per cento. Lo stesso nel settore dell’oggettistica da regalo. Più contenuta, intorno al 10 per cento, la flessione nell’elettronica e nell’alimentazione”.

Nell’ultima giornata di shopping non si è registrata la consueta folla della vigilia. La stragrande maggioranza dei palermitani ha programmato i propri acquisti per tempo con un rigoroso occhio ai prezzi e con una ricerca dell’oggetto sfizioso ma non costoso. Così hanno conosciuto un discreto successo i negozi che propongono merce a 1 euro e le catene che offrono gadget fantasiosi ma senza pretese. L’estro e la creatività sono stati stimolati dalle necessità di far quadrare il bilancio. Torna il classico “pensierino”.

Tiene, come sempre, la tecnologia prodiga di offerte seducenti sul mercato, a partire dai tablet, ma decisamente non per tutte le tasche. Vanno i meglio i mille prodotti che personalizzano e arricchiscono gli i-Phone. Gli orologi in morbido velluto hanno conteso

lo scettro al classico profumo per lei. Cravatta e sciarpa, meglio se scaldacollo, per lui sono il must dei tempi di crisi. Per i più piccoli i pupazzi delle serie televisive se non si sono evitati i videogiochi.

Un buon vino, magari da abbinare a formaggi tipici da offrire con il corredo di marmellate e miele, le scelte dei bongustai.
Il vecchio e caro libro ha conosciuto una ritrovata vitalità come regalo natalizio. Tra opportunità di sconti sulle edizioni più economiche e acquisti via Internet si è riusciti a riempire la borsa contenendo i costi.

I più oculati che hanno pianificato hanno potuto cogliere le tante opportunità di coupon a prezzi superstracciati con le offerte a scadenza sui gruppi di acquisto. A farla da padrona sono massaggi e percorsi benessere nei centri benessere e nelle spa. Per il resto, regali più importanti, rinviati solo di qualche giorno. In Sicilia i saldi cominciano ufficialmente il 2 gennaio. La settimana dello shopping, si spera, sia quella della Befana. (REPUBBLICA PALERMO)

Spiagge vuote da Isola a Capaci, perchè?

QUADRO NEWS.pngVu cumprà a rimirare il mare, sdraio e ombrelloni chiusi. Sembrerebbe il paesaggio tipico di una spiaggia alla fine dell’estate, e invece no! Siamo in pieno agosto, e quest’anno la moria di bagnanti ha preso il sopravvento. Le foto che riportiamo, testimoniano una tarda mattinata di agosto in uno dei tanti stabilimenti balneari lungo la costiera che va da Isola delle Femmine a Capaci. Le due…

 località balneari del palermitano, sono unite da un’unica costiera ma anche dall’estrema vicinanza territoriale. Da un lato Isola (più rocce), dall’altro Capaci (più spiagge), negli anni passati, hanno segnato in questo periodo il pienone. Tutto ciò quest’anno non è avvenuto e gli operatori del settore, dai titolari degli stabilimenti balneari a quelli dei ristoranti e locali di ritrovo, presenti numerosi nella zona, piangono lacrime amare. Tutto ciò non avviene per una sconosciuta e temibile paura da “ostreopsis ovata”, comunemente detta alga tossica che, a onor del vero, ha fatto allontanare i bagnanti solamente a inizio stagione.
Non avviene neanche a causa di spropositati aumenti dei prezzi di listino nei servizi offerti, o ancora,da aria irrespirabile dovuta ai miasmi provenienti da contenitori di rifiuti stracolmi. No, niente di tutto questo! La parola “magica” che orami fa parte integrante della nostra vita quotidiana e che, a parere di molti illuminati esperti lo sarà per molto tempo ancora, è una sola: la crisi.
“Già lo scorso anno – così esordisce una giovane imprenditrice, Morena Dalì, con cui abbiamo preso contatto.- si è sentita la diminuzione delle presenze sul nostro litorale. Ho scommesso sei anni fa sull’apertura di un’attività di ristorazione e bar limitrofo, sul lungomare di Capaci. Con la mia laurea in Scienze politiche (non lo scrivete!) non riuscivo ad avere sbocchi lavorativi ma, la grande passione per la cucina e l’organizzazione in generale, mi hanno spinto a ritagliarmi un piccolo spazio che, gradatamente, ha preso piede: buona qualità, buon servizio, prezzi contenuti. Certo è – ha concluso la giovane imprenditrice – che la diminuzione delle presenze non mi fa stare tanto tranquilla per il futuro”.
Le fa eco a poca distanza un gestore di uno stabilimento balneare con attività trentennale che, un po’ restio a risponderci, in un secondo momento e davanti a un cremino di caffè da lui offertoci, si lascia andare: “Oggi – racconta – si sta più attenti ai soldi che si spendono, perché ce ne sono sempre meno e servono per le esigenze della famiglia e dopo, se ne rimangono, per la cabina e il mare”. Una filosofia spicciola ma reale, uno spaccato di vita sociale “estiva” che dovrebbe far riflettere e contestualmente far ben agire e interagire la buona politica con la buona economia.

“Non è solo l’alga tossica che ha allontanato i bagnanti dalla zona di Capaci e Isola, – spiega Giovanni Felice, presidente regionale di Confesercenti – la tipologia di persone che frequenta da sempre questa zona balneare è rappresentata in buona parte da palermitani e da una classe media (impiegati e operai) che stanno vivendo nelle aziende in cui lavorano (Amia, Essemme, Amat, Amap, Fincantieri ecc) soltanto per citarne qualcuna, delle difficoltà economiche strutturali. Non è solo quindi la mancanza di denaro a far modificare le abitudini estive di questi lavoratori, ma, l’incertezza su quello che accadrà, la paura dell’incerta prospettiva del domani. Bisogna fare immediatamente – ha così concluso Felice – un piano di rilancio dell’economia, non disdegnando le piccole attività, gli artigiani, le produzioni locali e non privilegiando solamente i grandi centri commerciali”.

(QUOTIDIANO DI SICILIA)

Palermo: a Ferragosto aperto solo il 40% dei negozi

QUADRO NEWS.pngSoltanto il 40% dei negozi rimarrà aperto a Palermo nella settimana di Ferragosto, contro un dato nazionale che parla di un buon 80%. I dati sono di Confcommercio e fotografano ancora una volta un paese spaccato in due. Roma e le altre città d’arte non chiuderanno per ferie neanche questa settimana, ma garantiranno negozi…

 e servizi aperti per turisti e cittadini che non sono potuti andare in vacanza. Questo sarà solo in parte vero a Palermo, dove anche se la città non si è svuotata e in molti hanno rinunciato alle ferie, dall’altra ci sono i commercianti che, centri commerciali e grandi catene a parte, chiuderanno lo stesso i battenti.

A confermarlo è il presidente di Confcommercio provinciale che spiega le ragioni di questa scelta: «Il motivo principale – spiega Roberto Helg – è che Palermo differentemente da altre città non ha un pubblico realmente alternativo ai suoi residenti che di certo se non hanno comprato in questi giorni non si riserveranno di farlo giusto la settimana di ferragosto. I commercianti per la maggior parte abbasseranno le saracinesche perchè non hanno stimoli e motivi per stare aperti. Troppo pochi i turisti, ed alla fine si decide di stare chiusi anche se si rimane in città. Roma e altre città vivono di turismo, queste giornate sono un’opportunità per fare affari». La vede diversamente Giovanni Felice, presidente di Confesercenti Sicilia, che dice: «Pochi faranno chiusura prolungata. Vista la crisi i commercianti, a mio parere, cercheranno di approfittare del momento per incassare qualcosa in più. In questo momento non c’è spirito per chiudere e per andare in ferie, questo è un momento di crisi e un po’ tutti i negozi, compresi i mercati storici, garantiranno un presidio in città». (ITALPRESS)

Tremonti: più tasse sulle rendite e libertà di licenziare

QUADRO NEWS.pngIl governo affronta l’emergenza mercati lavorando alle misure da presentare al Consiglio ministri dopo Ferragosto sotto la spinta della Bce. Pensioni, patrimoniale, ‘eurotassa’ sono i possibili capitoli del nuovo decreto. Il ministro Tremonti riferisce alle commissioni del Parlamento, che riapre durante le ferie. Stop alle vacanze anche per Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato rientra…

a Roma in anticipo da Stromboli. Nel pomeriggio vedrà Berlusconi e Tremonti. Bersani chiede al governo ‘misure eque’.

TREMONTI: SU RENDITE A 20% ANCHE OK SUBITO,NO BOT – “Sulle rendite finanziarie la scelta é stata definita con un allineamento delle aliquote. La scelta é stata fatta in sede di riforma ma non abbiamo nulla in contrario ad un intervento diretto”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso dell’audizione in Parlamento spiegando che “fermi i titoli di Stato, e prevedendo una riduzione della tassazione della raccolta postale che è al 27%, tutti i titoli finanziari verrebbero tassati dal 12,5% al 20%”.

SU STATALI E LICENZIAMENTI INDICAZIONI BCE – Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha spiegato, nel corso dell’audizione in Parlamento, che la riforma del mercato del lavoro, con anche un più facile diritto a licenziare, così come anche l’ipotesi di taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici, sono i suggerimenti della Banca Centrale Europea. La lettera è “strettamente confidenziale e la diffonde chi la manda”, ha aggiunto Tremonti

STUDIAMO FORME PIU’ FORTI LOTTA EVASIONE – Il governo studia “forme più forti di contrasto all’evasione fiscale, soprattutto nei casi di omessa fattura o scontrino”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso dell’audizione in Parlamento.

POSSIBILI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA’ – Sul lato delle entrate sono possibili “contributi di solidarietà”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso dell’audizione in Parlamento, parlando delle ipotesi allo studio per la manovra.

TRA IPOTESI PENSIONI ANZIANITA’ E DONNE – Tra le ipotesi allo studio figurano interventi sulle pensioni di anzianità e su quelle delle donne nel settore privato.

STOP ABUSI CONTRATTI A TERMINE,SONO SUBPRIME – Occorre “evitare forme di abuso dei contratti a tempo determinato, da quelle parti crea effetti di instabilità della persona che possono essere negativi sull’economia. Finisce che sono tutti dei ‘subprime'”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso dell’audizione in Parlamento.

PIENA PRIVATIZZAZIONE SERVIZI PUBBLICI – Sul lato della crescita serve “la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dei servizi professionali e la privatizzazione su larga scala dei servizi locali”.

C’E’ INTENSIFICAZIONE VERTICALE – “Il decreto che pone il pareggio di bilancio al 2014 è stato votato dal Parlamento a metà luglio. Da allora ci sono stati fatti nuovi, successivi, concatenati, che hanno modificato il corso delle nostre attività, tanto è che siamo qui”. Per il ministro dell’Economia c’é “un’intensificazione verticale della crisi finanziaria”.

CRISI HA CORSO DIVERSO, NON ANCORA FINITO – Da giugno, quando si è scritta la manovra, “la crisi ha preso un corso diverso, non ancora finito e non facile da prevedere nella sua dinamica. Io non sono accreditabile per formule ottimistiche, casomai per prudenza”.

SU PAREGGIO MEGLIO PASSAGGIO FORTE IN CARTA – Data la dimensione del debito pubblico italiano “più forte è il passaggio costituzionale meglio è” per il pareggio di bilancio. Per Tremonti “il vincolo viene dall’Europa si potrebbe anche importare la norma” con il combinato tra articolo 11 e 117 della Costituzione. Ma nel nostro caso sarebbe meglio un passaggio “forte”.

ORA E’ EPOCA MAGGIOR RIGORE – La scelta di inserire il pareggio di bilancio in Costituzione è “una scelta che segna la fine di un’epoca nella quale l’Occidente poteva piazzare titoli ai valori che voleva”. Oggi viviamo in un’ epoca “che costringe a scelte di maggior rigore: non puoi spendere più di quello che prendi soprattutto se con riluttanza prendono i tuoi titoli”.

ART.81 COSTITUZIONE NON E’ UN SUCCESSO – “L’articolo 81 della Costituzione non costituisce un caso di successo. Ora abbiamo il terzo quarto debito pubblico nel mondo”.

SU PAREGGIO MEGLIO PASSAGGIO FORTE IN CARTA – Data la dimensione del debito pubblico italiano “più forte è il passaggio costituzionale meglio è” per il pareggio di bilancio. Per Tremonti “il vincolo viene dall’Europa si potrebbe anche importare la norma” con il combinato tra articolo 11 e 117 della Costituzione. Ma nel nostro caso sarebbe meglio un passaggio “forte”

BERSANI: ‘SITUAZIONE POLITICA E’ CUORE PROBLEMA’ – “Per fare una legge costituzionale in tempo da record ci vogliono sei mesi, non so se abbiamo sei settimane o sei giorni”. Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, nel prendere la parola in commissione alla Camera dopo l’intervento del ministro Giulio Tremonti. “Noi non dovevamo arrivare qui – ha sottolineato Bersani – non c’era nessuna ragione nei fondamentali perché l’Italia fosse nella bufera mondiale la più esposta all’affacciarsi della crisi. L’economia doveva essere gestita con qualche riforma e la gestione della spesa pubblica. E questo che dico non toglie nulla al senso di responsabilità e al contributo che daremo in questa fase difficile”. “Ma riteniamo – ha aggiunto – che la questione politica sia al cuore crisi e non possa essere separata. Non possiamo essere zittiti su questo. A qualche commentatore vorrei dire come mai in Portogallo, Grecia, Spagna hanno cambiato governo? C’é un tema di fiducia a livello internazionale e il tema riguarda la possibilità di chiamare il maggior numero di forze a contribuire”.

SECONDA MAASTRICHT O MERCATO CI AMMAZZA – “C’é l’esigenza di una presa di coscienza europea. Se non facciamo una seconda Maastricht, a uno a uno il mercato ci ammazza tutti”. Per Bersani, “dopo l’euro c’é stato un irresponsabile arretramento delle politiche dei governi. L’Italia deve riprendere il suo ruolo in Europa che è sempre stato di punta”. “Che la Bce debba sostituire la politica per dare indicazioni, non può essere una cosa fisiologica. Ma constatiamo con amarezza che dalla Bce stiamo prendendo anche le ricette. Questo non mi sta bene per la settima potenza industriale del mondo. A questo ci siamo ridotti”, ha concluso.

BOSSI: TREMONTI TROPPO FUMOSO – L’intervento del ministro dell’economia, Giulio Tremonti, in Parlamento “é stato troppo fumoso”. Lo dice il leader della Lega, Umberto Bossi, al termine delle comunicazioni di Tremonti alle commissioni riunite Affari Istituzione e Bilancio. “Temo – dice il Senatur – ci sia un tentativo per far saltare il governo. Una crisi – conclude – in gran parte causata da tutto il casino che hanno fatto uscire”.

SU PENSIONI CERCARE COMPROMESSO – Sulle pensioni “bisogna capire cosa fare, dipende da come si toccano, serve un compromesso”. L’apertura ad un intervento sulle pensioni arriva dal leader della Lega, Umberto Bossi, che, alla domanda se possa essere fattibile una sospensione delle pensioni di anzianità risponde: “Si può studiare”. “Non lo so, noi abbiamo le nostre proposte ma – ribadisce Bossi – la gente non vuole che le pensioni si tocchino”.

LETTERA BCE SCRITTA A ROMA,DRAGHI SEMPRE A ROMA – “Temo che quella lettera sia stata fatta a Roma”. Così il leader della Lega Umberto Bossi spiega i suoi timori per un “tentativo di far saltare il governo”. Un tentativo, gli viene chiesto, che arriva da parte interna o internazionale? E’ l’Europa che spinge troppo? “No”, risponde Bossi secondo il quale “Draghi da qui è andato in Europa ma è sempre a Roma”. (ANSA)

Palermo, chiuse 2 mila aziende in 3 mesi

QUADRO NEWS.pngSecondo i dati della Camera di Commercio di Palermo, nel secondo trimestre del 2011, su 98.117 imprese registrate, risultano cessate 2.040 attività, a fronte di 1.744 nuove iscrizioni (erano 1.620 e 1.421 nel 2010). E’ lo specchio di una crisi che non accenna a fermarsi. Circa 1.900 sono, invece, i lavoratori…

di 230 aziende per cui sono stati richiesti interventi di cassa integrazione in deroga. A Palermo, in centro come in periferia, i negozi chiudono i battenti e la scure della crisi non risparmia nemmeno i venditori ambulanti.

“Anche noi la avvertiamo – dice Maurizio Silvestri, venditore ambulante di bibite in spiaggia – riesco a guadagnare appena 40 euro al giorno, l’anno scorso almeno 100. La gente non compra nemmeno l’acqua, cerca di portarsi tutto da casa”. (Giornale di Sicilia)

Lidi vuoti a Isola e Capaci. Scatta l’allarme dei commercianti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, isola delle femmine, capaci, alga tossica, crisiA guardarla, sembra una spiaggia in un giorno dei primi di giugno. Quando il sole primaverile regala sprazzi di estate ai temerari che vogliono un’abbronzatura “fuori stagione”. Ombrelloni chiusi, sdraio accatastate, spazi «abbondanti». Invece siamo a metà luglio. Nel pieno della…

stagione estiva. Quando le spiagge dovrebbero essere piene. I parcheggi completi ed i chioschetti impegnati a distribuire bevande ghiacciate ai bagnanti. Ieri nulla di tutto questo tra Isola delle Femmine e Capaci. Parcheggi vuoti, lidi deserti. O quasi.

L’hanno definito «effetto alga tossica». Che di tossico, in realtà, ha ben poco. I livelli di concentrazione dell’«ostreopsis ovata», come si chiama l’alga in maniera scientifica, adesso sono esigui. I dati li ha forniti l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente. In acqua c’è solo una minima traccia dell’alga portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danno all’essere umano. Danni che, nella peggiore delle ipotesi, duravano 24 ore. Un fastidio alla gola ed al naso. Come racconta chi ha avuto la malaugurata sorte di «beccarsi» gli effetti dell’alga. «Ho avuto qualche linea di febbre – dice Alessandro Galante, titolare del Galante Beach a Capaci – Poi nient’altro. Ma questo perchè soffro d’asma.

I soggetti in salute non risentono di nessun effetto dell’alga che adesso non c’è più». O non c’è mai stata? Una teoria sostenuta da Mariella Domina: «L’alga non è tossica – dice – Me lo ha confermato un mio amico biologo. Qui il problema sono le polveri sottili». Michele Longo, titolare del Tropical mostra il suo stabilimento vuoto. «Un calo di presenze pazzesco – dice – Nel fine settimana abbiamo toccato il 70 percento di presenze in meno. Perdere due settimane di lavoro per noi è deleterio”. C’è chi, però, non rinuncia alla tintarella. “Che dobbiamo fare? Non andiamo più a mare? – dice Roberto Terzo, nipotino al seguito – In questi giorni non ho visto nessuno accusare alcun sintomo da intossicazione». Sulla stessa lunghezza d’onda Lucia Siragusa, al mare con i suoi figli di 1 e 2 anni: «Nessun problema – dice – Penso che si tratti solo di psicosi». Gaetano Soriano lavora al Tropical. «Si è trattato di un falso allarme – dice – Qualche sintomo reale qualcuno l’ha avvertito. Ma credo sia da legare ad altri fattori». Anche alla Sirenetta la situazione è «drammatica», come racconta il titolare Orazio Di Lorenzo: “La gente è preoccupata per quello che legge, non per come stanno realmente le cose – dice – Abbiamo un calo di presenze del 50 per cento e nei fine settimana sfioriamo il 90 percento in meno. L’alga adesso si è spostata. La situazione è tornata alla normalità». Anche dall’Arpa hanno confermato il cessato allarme. I livelli di concentrazione nell’acqua sono al di sotto del limite di soglia. Ora tutti a mare. Articolo di Giorgio Vaiana (Giornale di Sicilia)

Estate 2011: tra mare e città d’arte ecco quanto si spende

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, soldi, crisi, vacanzaL’Osservatorio Permanente sulle proposte di viaggio formulate dai tour operator – Federconsumatori e EBNT Ente Bilaterale Nazionale del Turismo ha presentato la sua analisi delle tariffe dell’estate 2011. Per chi sceglie l’albergo la media dei prezzi va dai 66 euro al giorno in bassa stagione ai 91 di Ferragosto. Per un pacchetto “all inclusive” nelle località balneari estere si spende in media 1.180 euro…

Il turismo è l’oro blu italiano: rappresenta il 12% del Pil del Paese ed è una risorsa sulla quale bisognerebbe puntare, anche per venir fuori dalla crisi economica. E’ quanto è stato ricordato ieri durante la presentazione dell’analisi delle tariffe nelle località estere e italiane nell’anno 2011 realizzata dall’Osservatorio Permanente sulle proposte di viaggio formulate dai tour operator – Federconsumatori e EBNT Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

Secondo la ricerca, quest’estate la tariffa alberghiera media pro-capite in camera doppia, per un trattamento di pensione completa, va dai 66 euro al giorno della bassa stagione ai 91 di Ferragosto. Con le dovute specificità territoriali: il picco si tocca in Sardegna con i 154 euro al giorno dell’alta stagione; segue la Puglia che con i suoi 128 euro supera la Sicilia (126 euro al giorno). I prezzi più bassi si registrano nel Nord Italia: in Emilia Romagna si spende in media 71 euro al giorno, in alta stagione, e in Veneto circa 82.

Per quanto riguarda i pacchetti vacanze “all inclusive” nelle località balneari estere, prenotato tramite i maggiori tour operator, il prezzo medio sulle 185 località considerate dalla ricerca ammonta a 1.180 euro. La tariffa corrisponde ad un soggiorno nel periodo di Ferragosto in camera doppia/unità abitativa di tipo standard con trattamento di pensione completa o mezza pensione di 8giorni/7notti, in hotel o villaggio. Anche in questo caso le differenze territoriali non sono trascurabili: si va dai 750 euro di Croazia e Slovenia, che pure hanno subito un aumento dell’8,9% rispetto ai prezzi dell’anno scorso, ai 1.528 euro di Formentera (+6,1% rispetto al 2010). Gli aumenti più contenuti si registrano per alcune isole Cicladi e per l’Egitto, dove Hurghada subisce un calo del 2,6% rispetto all’anno scorso.

La seconda parte dell’osservatorio si è occupato delle tariffe dei pacchetti vacanza, volo aereo compreso, per un soggiorno turistico di 4giorni/3notti in una delle 12 città d’arte prese in considerazione. La tariffa media è di 538 euro, ma le città si dividono in 3 fasce di prezzo. Nella fascia inferiore troviamo Barcellona, Madrid, Lisbona e Praga, dove il massimo che si può spendere è 693 euro (a Barcellona) e il minimo 330 (a Praga). Nella fascia intermedia ci sono Londra, Parigi, Lisbona, Vienna, Budapest e Berlino, mentre nella fascia superiore si collocano Mosca, San Pietroburgo e Amsterdam: a San Pietroburgo si può spendere fino a 1.529 euro. (helpconsumatori.it)

Crisi, solo il 20% degli italiani andrà in vacanza

QUADRO NEWS.pngSolo il 20% degli italiani andrà in vacanza. A pesare sui bilanci delle famiglie i rincari, in media di 200 euro, per trasporto e alloggio. E’ la previsione che fa l’associazione dei consumatori Adoc, sulle vacanze estive degli italiani. “Sarà un’estate nera per il turismo, solo un quinto degli italiani andrà in vacanza e la maggior parte di questi opterà per viaggi brevi e…

economici – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – secondo i risultati dell’indagine dell’Adoc, difatti, sei italiani su dieci soggiorneranno al massimo per una settimana, mentre solo l’1% potrà permettersi quasi un mese di relax”.
Anche perché per spostarsi e alloggiare – sono i calcoli dell’Adoc – quest’anno si spenderanno in media 200 euro in più che nel 2010. Il costo di un traghetto quest’anno è aumentato del 70%, pari a circa 230 euro di aggravio rispetto allo scorso anno. Per un biglietto aereo di andata e ritorno si spendono in media 112 euro in più, un rialzo del 25%, un biglietto del treno costa il 7% in più. Prendere l’auto comporterà un esborso maggiore di oltre 20 euro per due pieni.
In rialzo dell’1,6% anche i pacchetti vacanza “tutto compreso”, mentre l’alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana costa lo 0,8% in più. La spesa media di una singola persona, per viaggio e alloggio, si aggira – calcola l’Adoc – sui 700 euro, solo il 2% ha preventivato un budget superiore a 1000 euro per le proprie vacanze. (TMNews)