elezioni 2013

Elezioni 2013: Berlusconi invia lettera rimborso Imu agli italiani. Caos alle poste, esposto in procura a Roma

QUADRO NEWS.pngUn esposto alla procura di Roma nel quale si chiede di valutare l’eventuale sussistenza di profili penali legati alla lettera sul rimborso Imu a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini è stato presentato oggi da Gianfranco Mascia, candidato al Consiglio regionale del Lazio con Rivoluzione Civile di Ingroia.

File alle poste. La propaganda di Berlusconi arriva al punto di confondere gli elettori: le lettere del Pdl sul rimborso Imu hanno creato file e richieste di chiarimenti alle poste.

«Berlusconi compra il voto degli italiani», attacca Mario Monti. Nel tutti contro tutti, la proposta choc del Cavaliere, arrivata, come dice il leader Pd, «sotto forma di cartella esattoriale» nella cassetta della posta, alimenta critiche. Alle quali Berlusconi fa spallucce: «Gli attacchi sono la conferma che abbiamo ragione, dare degli imbroglioni ai competitor è nello stile comunista dei toni minacciosi», reagisce l’ex premier all’accusa del Pd di essere un imbroglione.

Bossi. Quelle sulla lettera sul rimborso dell’Imu sono «polemiche dei soliti statalisti. È chiaro che Berlusconi ha avuto un colpo di genio perché se restituisce davvero l’Imu, e di solito le mantiene le promesse, ricordo l’Ici, riuscirebbe a far ripartire anche l’economia», ha detto Umberto Bossi. «Se azzeri i consumi, azzeri la filiera produttiva che sta dietro. Questa è stata la grave colpa di Monti e del suo sponsor Napolitano. Se ridà indietro davvero l’Imu – ha detto il presidente della Lega Nord – spaventa la sinistra, se ridà indietro i soldi alla gente fa partire i consumi, riparte l’economia. E la sinistra tutto vuole tranne che riparta l’economia».

L’esposto di Mascia. Nell’esposto, che prende spunto anche dall’affissione di manifesti, spiega Mascia, con la scritta «Per ottenere il rimborso dell’Imu 2012 devi votare il Pdl», si ipotizzano i reati di truffa e di violazione dell’articolo 97 del Testo Unico della Legge Elettorale. E lo stesso Mascia ha consegnato un analogo esposto al prefetto Giuseppe Pecoraro «affinchè vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali irregolarità elettorali». Il candidato alla Regione Lazio ha detto di essersi rivolto alle autorità per chiedere «l’eventuale verifica di voto di scambio». «Milioni di italiani – ha aggiunto – hanno infatti ricevuto nella propria cassetta delle lettere una busta ‘truffa’ con la scritta ‘Rimborso Imu’ e con una missiva, a firma Berlusconi, il cui testo sembra proprio una promessa di soldi in cambio del voto».

Lupi. «La Sinistra e Monti non hanno paura della lettera, ma hanno paura delle proposte concrete. La politica si riavvicina ai cittadini se inizia a fare proposte concrete che hanno al centro non quello che pensano i tecnici o la Sinistra ma quello di cui hanno bisogno i cittadini italiani», ha detto il vice presidente della Camera Maurizio Lupi. «La proposta che noi facciamo dell’Imu – ha aggiunto l’esponente del Pdl – è molto semplice e ha un principio fondamentale: la casa è un diritto sacro delle famiglie, hanno pagato una tassa sbagliata e bisogna restituirla. Saranno poi i cittadini italiani a scegliere chi li dovrà governare , e quindi se attuare questa proposta oppure no».

Di Pietro. «In italiano la lettera sulla restituzione dell’Imu inviata da Silvio Berlusconi ai cittadini non si chiama propaganda elettorale ma truffa». Per questo alcuni esponenti dell’Idv hanno sporto regolare denuncia alla procura di Roma. Lo annuncia sul suo blog il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «E si tratta di un reato perseguibile a norma di codice penale: art. 640», spiega. «Recapitare una lettera che somiglia come una goccia d’acqua a una comunicazione formale fatta pervenire dagli uffici amministrativi costituisce – scrive Di Pietro – a tutti gli effetti, un tentativo di artifizio e raggiro, previsto e punito dal codice penale».

Elezioni 2013, Bersani e Renzi a Palermo riempiono piazza Verdi: “Vinceremo noi”.

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,elezioni 2013,pier luigi bersani,matteo renzi,politica“O vinciamo noi o vincono loro, ma vinciamo noi”. Con queste parole il leader del Pd Pierluigi Bersani ha esordito dal palco di piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo di Palermo, accolto da un lungo applauso. “Noi stiamo facendo una bella campagna elettorale – dice – perché ci siamo presentati con un grande lavoro alle spalle. Quando era ora abbiamo fatto l’opposizione vera, non abbiamo mai creduto alle favole. Non abbiamo mai accetato che rubassero i soldi destindati al Sud per darli alle quote latte”.

 “Quelli del Pdl in questi anni sono stati i feudatari dell’imperatore. L’imperatore dava loro il feudo e loro dovevano solo inchinarsi. Non sarà più così. La riscossa italiana è partita dalla Sicilia e il nuovo governo lavorerà con la Sicilia, qui non ci sono feudatari e imperatori”. Mentre il Pd ha “un popolo. Non un profeta o un padrone”. “Si occupavano di Ruby – dice ancora – e l’Italia crollava, si perdevano 570mila posti di lavoro e dicevano che tutto andava bene. E’ un esito disastroso quello del governo Berlusconi

Poi l’attacco diretto al Cavaliere: “Quando parlando di telecomunicaizoni accenno a regole Berlusconi parla di ‘minacce mafiose’, quando gli parli di regole, lui mette mano alla pistola. Deve rassegnarsi, le regole contro nessuno ma uguali per tutti”. Mentre sulle donne: “Devo spiegare io a Berlusconi come si parla con le donne e delle donne, io gli insegno la buona educazione e un minimo di civiltà”.

Sul palco Bersani spazia a tutto campo. Dalle politiche di crescita: “Diciamo all’Europa che insieme con le politiche di rigore ci vogliono le politiche per il lavoro, investimenti e crescita. Se daremo una spinta a questo progetto, potremo vedere subito i risultati”. Poi la lotta alla mafia: “Ci vogliono provvedimenti più forti di quelli di Monti contro la mafia e tutta la criminalità organizzata. Se uno si chiede, perché si va a votare anticipato in Lombardia? Perché le ronde padane non sono riuscite a fermare la ‘ndrangheta e se la sono vista vicini alla giunta“.

Bersani ringrazia infine Matteo Renzi: ”Noi siamo un partito unito, lo ringrazio per come si è comportato. Io avrei fatto lo stesso. Siamo un grande partito”.

Proprio il sindaco di Firenze aveva aperto il comizio a Palermo raccontando: “Qualcuno mi ha chiesto perché non ho presentato una mia lista, certo avrei potuto anche guadagnare cento deputati in Parlamento, ma avrei perso la faccia. E di facci ne ho una sola”.

Renzi si è rivolto a Grillo e a Berlusconi: “Alla politica dei vaffa possiamo rispondere con la gentilezza”, dice riferendosi al leader del Movimento 5 stelle, mentre al Cavaliere: “Caro Berlusconi, la corsia di sorpasso è a Sinistra e non a Destra, saremo noi a dare un governo stabile nei prossimi cinque anni. Non ne possiamo più dei governi che durano lo spazio di un mattino”. E ironizza: “Ci troviamo in un Paese in cui si promette di eliminare l’Imu. Fra poco in autostrada costui venderà le pentole”.

E sul voto: “La decisione della Lombardia e della Sicilia è fondamentale, ma non tanto per le due regioni ma per l’intera Italia. Noi vi invidiamo perché il vostro voto è come se valesse doppio, come se giocassimo il Jolly”.

Il sindaco di Firenze indica anche l’impegno dell’eventuale esecutivo del centrosinistra riguardo la nazionalità: “Mario Balotelli può essere un simbolo nostro, dell’Italia che vogliamo noi. Una delle prime cose da fare dopo la vittoria di Bersani è che chi nasce in Italia è italiano