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Palermo, nel periodo estivo oltre il 50% dei commercianti non emette lo scontrino

2774393565.74.pngOltre la meta’ dei commercianti palermitani e del litorale controllati dalla Guardia di Finanza nel periodo estivo non emette lo scontrino. E’ quanto emerso dai controlli eseguiti dalle Fiamme gialle guidate dal generale Stefano Screpanti. Sono state 1.262 le attivita’ commerciali controllate per la verifica del rispetto degli obblighi fiscali di certificazione degli incassi, altre 76 per la normativa in materia di assunzione di manodopera e altre 22 per la verifica delle merce posta in vendita. E’ il bilancio dell’intensificazione dell’attivita’ di controllo contro evasione fiscale, lavoro nero e contraffazione posta in essere nel corso della stagione estiva (dal 1° luglio al 16 settembre) dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo in tutte le localita’ costiere e balneari della provincia, fra cui Mondello, Sferracavallo, Cinisi, Aspra, Isola delle femmine, Terrasini, Balestrate, Cefalu’.

Sono stati 655 gli operatori verbalizzati dai finanzieri per aver omesso di rilasciare alla clientela scontrini e ricevute, con una percentuale di circa il 52 per cento sul totale dei controllati; 118 quelli che avevano omesso del tutto di installare il misuratore fiscale. Su 129 controlli presso stabilimenti e lidi balneari, in 99 casi (76%) e’ stata constatata la mancata consegna dello scontrino previsto per l’uso di ombrelloni, sdraie e lettini. In tale ambito, e’ stato poi scoperto uno stabilimento balneare che, pur svolgendo di fatto questa attivita’, era mascherato da societa’ sportiva dilettantistica senza fini di lucro allo scopo di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per questo genere di societa’. I finanzieri hanno rilevato che presso lo stabilimento non veniva svolta alcuna particolare attivita’ sportiva e che la struttura veniva utilizzata in tutto per tutto per la balneazione e per la fruizione dei servizi accessori; poi, nonostante lo societa’ beneficiasse indebitamente di agevolazioni fiscali per i proventi guadagnati, gran parte di questi non eran’affari e’ stato ricostruito attraverso indagini finanziarie ed esame della documentazione bancaria.

Un milione e mezzo i proventi in tal modo sottratti a tassazione dalla societa’ e 160.000 euro l’Iva evasa a partire dal 2007 ad oggi, il tutto segnalato all’Agenzia delle Entrate per il concreto recupero delle imposte non pagate. Sono stati inoltre verbalizzati per non aver rilasciato lo scontrino ai clienti, 79 bar su 202 controllati (39%), cosi’ come 61 pizzerie e ristoranti (di cui 9 senza alcun strumento di misurazione fiscale) su 156 (39%), 56 (di cui 7 senza misuratore fiscale) su 64 esercizi di vendita di prodotti alimentari (87%), 5 su 7 parrucchieri e barbieri (71%), mentre per le altre attivita’ controllate la percentuale si e’ attestata al 35%; verbalizzati anche 55 ambulanti su 79 controllati, (69%) in quanto completamente abusivi e privi del misuratore fiscale e 5 gestori di parcheggi su 8 controllati (62%).

Blitz Gdf a Palermo: 7 esercenti su 10 non rilasciano scontrini

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, fisco, guardia di finanza122 lavoratori in nero, irregolarità fiscali nel 70% degli esercizi controllati, 3.000 prodotti contraffatti, 50 possessori di yatch con redditi dichiarati inferiori ai 50mila euro. E’ il bilancio dei controlli a tappeto effettuati dalla Guardia di Finanza a Palermo nell’ultimo week end di luglio. Dalle verifiche svolte sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali il caso più eclatante è quello dei venditori ambulanti: quasi la totalità non emette lo scontrino.

Nell’ambito del contrasto al lavoro nero, poi, è emerso che dei 54 esercizi controllati 34 impiegavano 11 lavoratori irregolari e 122 completamente in nero. In particolare un locale della “movida” palermitana in Piazza Marina su 17 dipendenti ne impiegava 16 completamente in nero. Ma nella retata dei finanzieri è caduto anche un ristorante di Mondello, località balneare palermitana: dal 2006 al 2011 non ha mai presentato dichiarazioni fiscali, nascondendo al fisco circa 4 milioni e mezzo di euro di ricavi.

Fisco, controlli a Palermo: niente scontrino per 60% commercianti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, fisco, scontrinoControlli fiscali a tappeto della Guardia di finanza nei comuni di Partinico, Bagheria e Termini Imerese, Terrasini e a Cefalu’, nel palermitano. Le attivita’ commerciali ispezionate sono state oltre 200 e in 145 casi le Fiamme gialle hanno risoscontrato la mancata emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale, o l’omessa l’installazione del misuratore fiscale. Nel complesso, l’incidenza delle irregolarita’ e’ stata pari al 60% dei commercianti controllati.

Una quota significativa degli interventi, e’ stata concentrata nei mercatini rionali presenti nel territorio delle Madonie e dei principali centri cittadini rientranti nella circoscrizione territoriale delle Compagnie di Partinico, Termini Imerese e Bagheria. Proprio nei mercati, si e’ registrato il picco piu’ alto di irregolarita’, con una incidenza pari all’85%. negli stessi mercatini, soprattutto a Bagheria e Partinico, la Guardia di finanza ha anche sequestrato a carico di ambulanti completamente abusivi, circa 500 articoli contraffatti fra cd musicali e dvd, borse, cinture ed accessori vari con il loghi falsi di famose griffe, denunciando alla Procura della Repubblica 3 persone.

Dall’inizio dell’anno fino a maggio 2012, ammontano a 3.035 i controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con una percentuale di irregolarita’ di circa il 47%, che sale all’82% a Palermo. Nello stesso periodo sono stati 12 gli esercizi commerciali chiusi per alcuni giorni dalla Guardia di Finanza, per mancato rilascio del documento fiscale. (Adnkronos)

Palermo, scoperta evasione su videogiochi da 5,5 mln

QUADRO NEWS.pngI finanzieri di Palermo hanno scoperto un’evasione fiscale da 5,5 mln di una societa’ che distribuisce videogiochi. L’importo delle giocate non dichiarate in 3 anni e’ di oltre 9 mln. I ricavi non dichiarati al Fisco risultano superiori ai 10 mln, con oltre 4,5 mln di costi illecitamente dedotti. Nel 2011 erano stati sequestrati beni all’amministratore della societa’: quote sociali, appartamenti e saldi di conti correnti bancari, per un mln. L’uomo e’ indagato con il rappresentante legale della societa’. (ANSA)