istruzione

Corteo studenti contro i tagli: lancio di uova contro le banche

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, studenti, scuola palermo, istruzione, manifestazioneLancio di uova contro le vetrine delle banche Unicredit e Intesa San Paolo “per ribadire ancora una volta quali sono i reali responsabili della crisi finanziaria che sta colpendo le fasce più deboli della societa”. E uno slogan: “Blocchiamo tutto. Cacciamo Berlusconi e tutta la casta”. Sono infuriati i ragazzi che prendono…

parte a Palermo al corteo studentesco composto da centinaia di rappresentanti provenienti da tutte le scuole partito stamattina da piazza Politeama e che attraverserà le vie del centro storico.

“Vogliamo ribadire – dice una delle portavoci del coordinamento studenti medi, Bianca Giammanco – il nostro diritto a non dover pagare per una situazione creata da governi e banchieri”. Gli studenti contestano “i tagli alla scuola pubblica, l’accanimento dei presidi sceriffi verso gli studenti protagonisti delle lotte, il caro libri”. E chiedono “una scuola libera, gratuita e slegata dalle logiche di mercato/profitto”. Al corteo degli studenti medi partecipa anche quello degli iscritti alle facoltà di Lettere, Fisica, Scienze ed Economia. “Ripartiamo dalle mobilitazioni dell’anno scorso – ha detto Michele delle facoltà di Fisica – Il nuovo statuto lo rifiutiamo in toto. Non ci sono punti su cui discutere. Non ci sta bene niente, dall’ingresso dei privati nell’università, ai tagli, ai test d’ingresso, ai corsi di laurea che non partono. La mobilitazione non è solo per questioni studentesche ma anche contro la crisi. I problemi cominciano all’università ma poi ce li portiamo anche fuori da qui”. (GDS)

Via il quadro della Madonna, protesta in una scuola di Palermo

QUADRO NEWS.pngI genitori di una scuola materna ed elementare di Palermo protestano per la rimozione dall’atrio dell’istituto di un quadro raffigurante una Madonna, tolto perché una mamma di religione musulmana ha fatto notare che la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa. Così la nuova dirigente del…

plesso “Andrea Sole” di Borgo Molara, Melchiorra Greco, ha anche disposto che di argomenti religiosi si parli soltanto nelle ore di religione ed ha proibito si recitino preghiere e si festeggino Natale e Pasqua.
Ma i genitori – secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – non ci stanno e ieri si sono riuniti in una saletta del plesso per affrontare la questione. “Vogliamo – dicono – che i nostri figli mantengano la loro identità culturale e religiosa”. La preside, a capo di una direzione didattica che comprende 5 plessi e un migliaio di alunni, spiega che “la mamma della bambina musulmana ha soltanto rivendicato il diritto di non aver impartiti insegnamenti cattolici. Sono garante di un’istituzione che deve vedere tutti egualmente rappresentati. Avevo persino pensato di realizzare un angolo interreligioso”. I simboli non sono tutti banditi: nessun problema per il crocifisso in classe, “ci sono sentenze europee – osserva la preside – che lo consentono” e neanche per l’albero di Natale: “Se la decisione é condivisa non ho nulla in contrario”. (GDS)

Palermo, prof vendeva esami in cambio di viaggi: condannato

QUADRO NEWS.pngVendeva l’ammissione agli esami di maturità in cambio di pacchetti-vacanze per sè e per i suoi familiari. Per questo motivo, un professore di un istituto tecnico di Palermo, Rosario C., è stato condannato dalla Cassazione ad un anno di reclusione per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, riferiti all’anno…

scolastico 2003-2004. Senza successo, il docente, presidente della commissione per gli esami di Stato presso l’Itc «Vittoria» di Palermo, ha contestato il verdetto emesso a suo carico dalla corte d’appello di Palermo il 9 febbraio 2010, chiedendo di essere assolto com’era avvenuto in primo grado. Il tribunale, infatti, aveva ritenuto che il soggiorno di una settimana pagato per il prof, la moglie e i figli presso un hotel di Monastir, in Tunisia, comprensivo di viaggio aereo, non potesse essere equiparato ad un «compenso» (il valore del pacchetto era di circa due mila euro). Invece, ad avviso dei supremi giudici (sentenza 36251) non c’è dubbio che quelle vacanze omaggio sono da considerarsi come un «corrispettivo» per aver chiuso un occhio sui requisiti di ammissione di tre candidati privatisti che volevano ottenere la maturità senza aprire un libro.

Così il ricorso del prof è stato dichiarato «inammissibile», con tanto di condanna a pagare anche mille euro per le spese di giustizia in Cassazione. Il docente era accusato di aver partecipato «ad una associazione criminale, attiva soprattutto sul territorio siciliano, ma con diramazioni anche nel Nord Italia, finalizzata alla commissione di svariati delitti di falso, truffa e corruzione. In pratica, i gestori di alcuni istituti privati si rivolgevano a membri interni «compiacenti» per far superare senza sforzo gli esami agli studenti privatisti. Rosario C. è stato giudicato con rito abbreviato e la sua posizione è stata stralciata da quella del resto dell’organizzazione. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Gelmini: i tagli nella scuola sono finiti

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, scuola, istruzione, mariastella gelmini“Pronta ad ascoltare i ragazzi”, anche se “governare coi tagli è la cosa più difficile”. Tagli che ora “sono finiti”, il ministro Tremonti “credo abbia compreso la centralità della scuola e pure sulla ricerca l’ho visto un poco più disponibile”. Lo dice in un’intervista Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione.

Gli studenti che sono scesi in piazza meritano “rispetto”, spiega, “nel tempo si è perso qualsiasi rapporto con loro, e mi dispiace”. Tuttavia, sottolinea, “difendendo lo status quo scolastico i ragazzi difendono una politica egoistica. Facciano loro i valori del merito, coltivino l’eccellenza, altrimenti sono condannati all’impoverimento”. Tuttavia “governare coi tagli” non è facile. Del resto, ammette Gelmini, “non ricordo standing ovation per le riforme dei predecessori, e oggi viviamo una crisi economica inedita”. I tagli ora sono finiti, assicura: “nel 2012 la pianta organica dei docenti sarà stata ridotta di 80mila unità e lì ci fermeremo”. Il ministro ricorda gli investimenti fatti: “nella legge di stabilità ci saranno 100 milioni per le borse di studio universitarie, stiamo trovando 400 milioni per l’edilizia scolastica; per gli atenei del Sud c’é un miliardo di ricerca”.

“Stimo Mario Draghi – aggiunge – ma quando gli ho chiesto di organizzare un incontro con le banche per finanziare il fondo per il merito non lo ha fatto. Tornerò a chiederglielo”. Gelmini punta anche a far recuperare il “prestigio” degli insegnanti, “non riusciremo ad aumentare gli stipendi, ma vareremo un sistema di incentivi basato sui test Invalsi”, e chiude il caso del comunicato sui neutrini come un “incidente”: “sono stata colpita in ogni modo, e ferita”, “sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po’ d’ironia – precisa -. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, ‘il ‘tunnel tecnologicò dentro il quale sono viaggiati i neutrini”.

Tra una settimana, annuncia, saranno resi noti i dati sui bocciati mentre sugli errori nel concorso per i presidi il ministro “non si capacita”: “La commissione che li ha prodotti non l’ho nominata io. Gli autori non saranno retribuiti e l’agenzia che li ha scelti sta valutando se chiedere i danni”. (GDS)

Palermo, studenti in piazza contro i tagli alla scuola

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, E’ partito da piazza Politeama, a Palermo, il corteo studentesco indetto dal coordinamento “Studenti Medi”, per manifestare “contro la crisi e le manovre finanziarie del governo Berlusconi, contro i tagli alla scuola pubblica della Gelmini e le misure repressive messe in atto dalla sua riforma come il tetto delle 50 assenze e il 5 in condotta”…

Sarebbero oltre ottomila gli studenti che hanno bloccato il traffico da piazza Politeama al teatro Massimo. Le strade sono state chiuse dai vigili urbani e il traffico in centro è andato in tilt. Alla testa del corteo uno striscione con scritto “Save school not banks”, che richiama lo slogan degli ‘Indignati’ di New York, è un camioncino da cui viene mixata la musica che fa da sottofondo al corteo.
Le saracinesche della Mondadori, in via Ruggero Settimo, stamattina sono abbassate. La libreria, durante i cortei studenteschi dello scorso anno, era stata il bersaglio delle rimostranze degli studenti che avevano colpito le vetrine con uova, sassi e vernice.

MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA. Studenti in piazza, oggi, in tutta Italia, dove sono in programma 90 cortei contro il degrado della scuola: lo ricorda l’Unione degli studenti in una nota, ribadendo i principali motivi della protesta. “Il 40 % delle scuole è privo di certificato di idoneità statica, il 47% dei giovani è precario – si afferma nel comunicato – il 29% dei giovani è disoccupato, il governo ha tagliato le risorse per le borse di studio del 94,75%. Inoltre – aggiunge la nota – “siamo in piazza per ribadire il nostro no ad una politica di continui tagli alla formazione, di riforme calate dall’alto. A tutto ciò fin dallo scorso anno abbiamo contrapposto non solo la forza dei nostri ‘no’, ma anche e soprattutto la forza delle nostre proposte”.  (GDS)

Palermo: domani studenti in corteo, chiuso il centro

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, studenti, istruzione, manifestazione palermoAnche gli studenti di Palermo si uniranno alla prima protesta nazionale dell’anno contro i tagli alla scuola pubblica: domani mattina alle nove il corteo organizzato dagli Studenti medi partirà dal Politeama e percorrerà le principali vie del centro storico, che saranno chiuse al traffico per permettere il passaggio degli studenti. (REPUBBLICA PALERMO)

Studenti contro il degrado: sigilli simbolici in 4 scuole

QUADRO NEWS.pngUn sigillo con il nastro bianco e rosso è stato simbolicamente affisso a Palermo in quattro scuole per denunciarne il degrado. L’azione provocatoria è stata compiuta da Avanguardia Studentesca, il movimento degli studenti identitari. Il blitz si è svolto contemporaneamente in altre cento scuole italiane. A Palermo nel mirino dei manifestanti sono finite i licei “Basile”, “Almeyda”, “Vittorio Emanuele II” e l’istituto professionale “Salvemini”.

“Il liceo “Basile” ha gravi carenze strutturali (infiltrazioni, crepe nei muri, cornicioni pericolanti), la mancanza di strutture sportive adeguate, ha le uscite d’emergenza inagibili e molte classi fatiscenti. – affermano – Al liceo “Almeyda”, oltre ai soliti problemi strutturali,
molti laboratori (fondamentali per un liceo artistico) sono inagibili. Al liceo “Vittorio Emanuele II” la palestra è quasi inutilizzabile e gli studenti rischiano quotidianamente la loro incolumità a causa di vetrate e muri pericolanti, oltre al problema di servici igienici scadenti. All’istituto professionale “Salvemini” mancano le scale d’emergenza, l’ascensore per gli studenti disabili e molte classi sono senza finestre o prese d’aria”. “Con questa iniziativa goliardica – afferma Emanuele Vella portavoce di Avanguardia Studentesca Palermo – vogliamo denunciare il degrado in cui versano molte scuole di Palermo”. (GDS)

Scuola, lezioni in piedi mancano sedie e banchi

QUADRO NEWS.pngAll’ufficio Pubblica istruzione del Comune le richieste di arredi scolastici da parte dei capi d’istituto hanno raggiunto quota 700 mila euro. Sedie, banchi, cattedre, armadi, attaccapanni, lavagne e scaffali da sostituire o da acquistare da zero per nuove classi e scuole appena ristrutturate. Ma, a fronte di questa somma destinata a crescere, il Comune finora ha…

 soltanto la disponibilità di 18 mila euro, che serviranno appena a comprare gli armadi. Una cifra che si aggiunge ai tremila euro, racimolati in corsa l’anno scorso, per acquistare gli arredi necessari a un paio di scuole.

“Stiamo cercando fondi residui – dice l’assessore Francesca Grisafi – per tamponare le situazioni più urgenti e rispondere alle esigenze delle scuole, che sono davvero tante. Fino al 2007 l’amministrazione ha investito circa tre milioni di euro per gli arredi, adesso servono altre risorse. Stiamo già vagliando alcune ipotesi per trovare una soluzione”.

Intanto però l’anno scolastico è alle porte e in diversi istituti il problema degli arredi rischia di pregiudicare l’avvio delle lezioni. Mancano centinaia di sedie, e gli alunni rischiano di dover seguire le lezioni in piedi. Come i cinquanta “in più” alla media Pecoraro. “Abbiamo registrato un’impennata delle iscrizioni – dice Maria Margherita Francomano, preside della scuola di piazza Europa – e per cinquanta ragazzini non abbiamo né sedie né banchi. Non so davvero come far partire l’anno scolastico. Ho inviato la richiesta da tempo, ma dagli uffici

del Comune rispondono che non sanno come aiutarmi. Sto cercando qualche sponsor privato, anche se credo che dovrebbe essere il Comune a farsi carico della questione arredi”.

Sono nelle stesse condizioni venti bambini della scuola elementare Carmelo Maneri di viale dei Picciotti, allo Sperone. “Sono nei guai – confessa il dirigente Ninni Sciortino – ho una classe intera senza banchi e sedie. Non so davvero cosa inventarmi per il 15 settembre”.

All’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen il problema degli arredi si risolve con il fai-da-te. “Abbiamo un collaboratore scolastico – dice il preside Domenico Di Fatta – che si è già messo a lavoro per sistemare le sedie e i banchi rotti. Così dovremmo recuperarne una ventina. Qui ci salviamo soltanto perché gli alunni non sono mai tutti presenti e spostiamo le sedie da un’aula all’altra”. E alla scuola media Garibaldi, a Villa Gallidoro, il preside ha perso perfino la sua scrivania. “Ho recuperato un banchetto – racconta il dirigente Maurizio Cusumano – come tavolo di appoggio. Qui tutti gli arredi sono obsoleti e andrebbero sostituiti. Anche gli uffici sono sprovvisti di scrivanie”.

Ma l’elenco delle scuole in emergenza è davvero lungo. Dalle materne alle medie, passando anche per le aule della refezione. C’è la direzione didattica De Amicis, che ha chiesto mille sedie e 140 banchi perché ha una sede nuova da arredare e 200 sedie per la refezione. “Nonostante i disagi dei lavori in corso – dice il capo d’istituto, Geusina Garofalo – abbiamo avuto un incremento delle iscrizioni. Ma avremo un plesso nuovo e abbiamo bisogno di arredi altrettanto nuovi e dignitosi, soprattutto per gli alunni della scuola dell’infanzia. Abbiamo armadi fradici”.

Sos arredi anche dalla scuola media Antonio Gramsci, dall’istituto comprensivo Padre Puglisi di Brancaccio che ha richiesto 200 sedie e 100 banchi per le elementari, dalla direzione didattica Montegrappa che per la materna chiede 250 sedie e altrettanti banchi. E ancora, mancano banchi e sedie all’istituto comprensivo di Sferracavallo, alla Buonarroti, alla Cavour e alla Madre Teresa di Calcutta con 140 sedie. (REPUBBLICA PALERMO)

Scuola, due precari in sciopero della fame a Palermo

QUADRO NEWS.png“Ho due figli di 6 e 10 anni, una moglie e da quest’anno sono disoccupato. Col solo sussidio la mia famiglia non può sopravvivere. Sono disperato”. Si sfoga così Pietro Musso, collaboratore scolastico precario di 42 anni, che da ieri sera fa lo sciopero della fame contro i tagli alla scuola assieme al collega Calogero Fantauzzo di 46 anni (4 figli e moglie casalinga), che ha…

trascorso la notte nel presidio allestito in piazza Indipendenza davanti la sede della presidenza della Regione, a Palermo.

“Siamo precari due volte – dice Fantauzzo – Abbiamo vinto un concorso e non siamo stati immessi in ruolo. In molti lavoravamo nel privato e abbiamo lasciato i nostri posti perché credevamo che lavorare nella scuola pubblica ci potesse garantire maggiore stabilita. Invece mi ritrovo senza nulla, non ho neanche diritto al sussidio di disoccupazione e non so come fare per mantenerli”. Nella provincia di Palermo sono circa 2.200 i precari tra docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo che rischia il posto, seimila in Sicilia. “Il ministro Gelmini sostiene che entro tre anni tutti i precari saranno riassorbiti dallo Stato – dice Salvo Altadonna, docente precario – chiediamo al governo regionale di prendersi carico di queste famiglie fino a quel momento”.
Davanti Palazzo d’Orleans, i precari, una trentina in totale, hanno montato una tenda dove trascorrono la notten sistemato un tavolino e hanno affisso cartelli e striscioni. In uno c’é l’immagine del premier Berlusconi trasformato in vampiro e la scritta “sciopero della fame”. In alcuni fogli hanno disegnato un cuore scrivendo “lavoriamo nella scuola statale”. In due grandi striscioni si legge: “Precari scuola pagano per i vostri privilegi” e “Lacrime e sangue”. I precari si riuniscono in capannelli nel giardino di piazza Indipendenza per discutere e programmare le azioni di lotta. Alcuni hanno portato delle sedie, altri si riparano dal sole sotto gli alberi. Tra di loro ci sono docenti e collaboratori, tutti accomunati da un solo destino: essere precari. Domani c’é l’incontro con l’assessore Centorrino. “Vogliamo risposte, da qui non ce ne andiamo”.

CENTORRINO: VI AIUTEREMO. “La Regione aiuterà i precari della scuola nei limiti delle risorse disponibili, attraverso i cosidetti progetti salva-precari”. Lo ha assicurato l’assessore regionale all’Istruzione Mario Centorrino, che ha incontrato il gruppo di precari davanti Palazzo d’Orleans, a Palermo, dove è stato allestito un presidio permanete contro i tagli nella scuola pubblica. Domani è prevista una riunione in assessorato. “Sarà l’occasione – afferma Centorrino – per fare il punto sui progetti esistenti e sulle potezialità che hanno di assorbire una quota di precari e al tempo stesso di provare a tracciare le linee generali per un nuovo progetto”. (GDS)

Scuola, al via 3500 assunzioni. Ecco i posti in tutta la Sicilia

QUADRO NEWS.pngMille e 595 cattedre per gli insegnanti e 2.072 posti per il personale Ata (amministrativo, tecnici e ausiliario). Ecco la dote di assunzioni assegnata alla Sicilia dal ministro Gelmini. Il decreto è stato pubblicato nella serata di ieri. Vediamo per ogni singola provincia quanti posti potranno sfruttare i precari siciliani per stabilizzarsi. Alla scuola elementare dell’Isola non sono…

destinate assunzioni e il contingente generale per ogni provincia e gradi di istruzione è stato suddiviso in due parti: un terzo dalle liste del 2010/2011 e due terzi dalle liste 2011/2012.

Palermo. Quella del capoluogo siciliano è una delle province più penalizzate d’Italia. In tutto sono 317 le cattedre che tra pochi giorni verranno assegnate ai precari: 110 dalle graduatorie dell’anno scolastico 2010/2011 e 207 dalle graduatorie nuove. Venticinque posti andranno alla scuola materna – un terzo dalle vecchie graduatorie e due terzi dalle nuove – 112 cattedre agli insegnanti di scuola media, 54 ai colleghi delle superiori e 124 posti ai docenti di sostegno. Due posti andranno al personale educativo. Al personale Ata andranno 710 posti, di cui 612 di bidello.

Catania
. Alla provincia etnea toccheranno 30 cattedre di scuola materna, 153 di scuola media, 61 di scuola superiore e 172 di sostegno. I posti per il personale Ata saranno 706, di cui 481 andranno ai bidelli.


Agrigento
. I precari della provincia di Agrigento potranno contare su 34 cattedre di scuola dell’infanzia, 71 di scuola media, appena 18 per i professori delle superiori e 13 per gli insegnanti di sostegno. Il contingente per il personale Ata è ridottissimo: solo 13 posti, di cui nessun bidello.

Caltanissetta
. In provincia saranno 15 le cattedre assegnate alle maestre della materna, 43 per i colleghi della media e 33 per i prof delle superiori. Ai docenti di sostegno precari toccheranno 25 cattedre e al personale Ata 24 posti, di cui 6 per i bidelli.

Enna
. Nella piccola provincia di Enna riusciranno a stabilizzarsi 9 insegnanti di scuola dell’infanzia, 32 professori di scuola media, 17 colleghi della scuola superiore e 12 insegnanti di sostegno. In totale, saranno 48 i posti per il personale Ata, 35 a favore dei bidelli.

Messina
. Nella città dello Stretto saranno 37 le maestre di scuola materna che acciufferanno il posto fisso. Saranno 27 i colleghi della media e 26 quelli delle superiori che avranno lo stesso destino. Infine, riusciranno a stabilizzarsi 48 insegnanti di sostegno e 152 non docenti, di cui 122 bidelli.

Ragusa
. A Ragusa e provincia il ministero ha assegnato 39 cattedre di materna, 54 di scuola media, 51 di scuola superiore e 32 di sostegno. Il personale Ata precario potrà fruire di 159 posti, 101 dei quali andranno ai bidelli.
Siracusa. In tutto, in provincia di Siracusa, saranno 139: 29 per la materna, 58 a favore degli insegnanti della scuola media, 24 per i colleghi delle superiori e 28 per il sostegno. Gli Ata potranno contare su 146 posti di bidello e 33 di altre figure.

Trapani
. Alla provincia di Trapani toccheranno meno di 100 cattedre: 12 per la scuola dell’infanzia, 26 per la media e altrettante per il superiore. saranno 23 le cattedre per il sostegno e 81 per il personale Ata, 58 dei quali saranno occupati da bidelli. (REPUBBLICA PALERMO)

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