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Turismo, la spiaggia dei Conigli di Lampedusa proclamata la più bella del mondo

QUADRO NEWS.pngLa Spiaggia dei Conigli di Lampedusa è la più bella del mondo: è quanto ha decretato Tripadvisor, il sito di recensioni di viaggi, che con il Traveler’s Choice Beaches Awards 2013 ha messo sul gradino più alto uno dei più rinomati gioielli turistici della Sicilia.
Ma vengono premiate anche alcune spiagge della Sardegna, molte di queste al top nella graduatoria italiana, con ben cinque litorali segnalati.

Tra queste La Pelosa (a Stintino), seconda classificata, seguita da Cala Mariolu (Orosei). La Pelosa entra anche nella graduatoria europea, piazzandosi all’ottavo posto.
La Spiaggia dei Conigli ha avuto la meglio, su un totale di 276 località esaminate, grazie al mare cristallino e alla sabbia bianca che si fa largo tra costoni di roccia
arricchiti da macchia mediterranea. Un luogo incontaminato, certifica Tripadvisor, grazie alla riserva naturale gestita da Legambiente, dove ogni anno a primavera inoltrata le tartarughe marine Caretta Caretta depositano le uova nella parte orientale della spiaggia.

Qui Legambiente gestisce una riserva naturale per conto della regione Siciliana. ”La cosa emblematica” osserva Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente “è che la Spiaggia dei Conigli riassume la natura e il turismo: l’estrema naturalità connessa all’unica nidificazione conosciuta delle tartarughe marine nel sud Italia e il legame con un turismo di massa, sebbene contigentato. L’abilità è stata di tenere insieme queste due esigenze”. Inoltre, “l’accessabilità a questa baia è migliorata; tutti i lavori infatti hanno recuperato percorsi di accesso alla spiaggia anche grazie ai progetti Life”.

Tra l’altro Venneri racconta di una spiaggia “strappata a un destino di abusivismo. La storia della spiaggia dei conigli è di quelle ‘classiche’ della Sicilia del degrado; basti pensare che la zona del belvedere, una terrazza meravigliosa che domina l’insenatura, era fino a vent’anni fa un parcheggio, ci sono immagini terribili degli anni ’80 in cui tutta la spiaggia era una distesa di camper che vendevano panini e bibite”. In questo, spiega Venneri, si deve molto al “lavoro di ripristino di legalità, un percorso difficile e faticoso.

A livello mondiale la Spiaggia dei Conigli sopravanza i Caraibi, con la Grace Bay nell’isola di Providenciales (nell’arcipelago di Turks and Caicos, non lontana da Cuba) e l’australiana Whitehaven, nell’isola di Whitsunday. A seguire la Baia do Sancho, a Fernando de Noronha (Brasile) e la Flamenco Beach a Culebra (Portorico).
La classifica italiana comprende, dopo la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa, La Pelosa di Stintino e Cala Marioli di Orosei, la Baia del Silenzio di Sestri Levante (Liguria), la Spiaggia di Tuerredda a Teulada (Sardegna), quella di San Vito lo Capo (Sicilia), di Tropea (Calabria), Cala Brandinchi (Sardegna), la Spiaggia del Fornillo a Positano (Campania) e Cala Goloritze a Baunei (Sardegna).

Ferragosto di sbarchi: più di 300 migranti arrivati a Lampedusa

QUADRO NEWS.pngSono ripresi i viaggi dal Nordafrica verso le coste europee della Sicilia per centinaia di migranti in sosta nei porti libici. Gli ultimi arrivi erano del 6 agosto scorso quando vennero soccorse in diverse operazioni 434 persone. Il mare calmo ha invogliato i traghettatori a partire e già sono arrivati a Lampedusa 320 africani, tra cui 35 donne e undici ragazzini che erano su un barcone…

intercettato dalla motovedetta della guardia di Finanza a mezzo miglio dalla costa della maggiore delle Pelagie. Un altro natante con circa duecento immigrati è stato agganciato dai motoscafi della guardia costiera e della Finanza a una cinquantina di miglia dall’isola. Gli scafi italiani rientreranno con il loro carico umano in serata. Continuano invece le ricerche nel canale di Sicilia di un barcone con circa 250 persone a bordo avvistato da un peschereccio a Nord Ovest di Pantelleria: una rotta che porterebbe l’imbarcazione sulle coste di Mazara del Vallo. Il natante non è stato ancora individuato ma durante le perlustrazioni marine la guardia costiera ha abbordato una barca con 12 migranti a bordo forse partiti dalla Tunisia. In serata un aereo della Guardia costiera ha avvistato un barcone con circa 300 migranti a bordo, a 55 miglia a sud di Lampedusa, in acque di ricerca e soccorso maltesi. L’imbarcazione è ferma e sono in corso contatti tra le autorità dei Paesi interessati per stabilire chi deve intervenire.
E la crisi africana ha spinto il premier Silvio Berlusconi a emanare un decreto pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale che estende non solo ai paesi nordafricani lo stato di emergenza umanitaria disposto lo scorso 7 aprile per “l’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. Il decreto – proposto dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli – richiama la nota con cui il “Commissario straordinario della Croce Rossa italiana ha rappresentato la gravissima situazione in cui versa il Corno d’Africa in cui è in atto la peggiore crisi umanitaria degli ultimi 60 anni”. Rileva inoltre che “oltre 12 milioni di persone tra Somalia, Etiopia, Kenya, Gibuti e Uganda sono state colpite dalla carestia” e questa situazione di emergenza “si sta allargando ad altri Paesi limitrofi”. (GIORNALE DI SICILIA)

Alla deriva per giorni, 100 morti gettati a mare

QUADRO NEWS.pngDecine di morti, il Mediterraneo come una bara liquida che ingoia corpi destinati a restare senza nome. L’ultima tragedia dell’immigrazione la racconta con un filo di voce una delle superstiti, Fatima, una giovane marocchina soccorsa dalla guardia costiera mentre, insieme ai suoi compagni di viaggio, navigava alla deriva in acque libiche….

”All’inizio eravamo trecento, ma un centinaio, soprattutto donne, non ce l’hanno fatta e gli uomini sono stati costretti a buttare in acqua i loro corpi”. Numeri tutti da confermare riferiti da testimoni sotto choc su cui forse non si avra’ mai certezza: al momento la Guardia Costiera, infatti, ha avvistato un solo corpo in acqua. Ma l’ultima tragedia dell’immigrazione rischia di avere anche conseguenze diplomatiche: a 27 miglia dal barcone in avaria c’era una nave della Nato che sarebbe stata sollecitata dalle autorita’ italiane a intervenire in soccorso dei migranti. L’Alleanza, pero’, avrebbe risposto picche e la carretta con centinaia di uomini, donne e bambini senza acqua e senza cibo da giorni avrebbe continuato il suo viaggio disperato. Un no, quello della Nato, su cui il Viminale vuole risposte. Tanto da chiedere ai ministri della Difesa e degli esteri un intervento presso la coalizione. Secondo quanto hanno raccontato i migranti a bordo, comunque, il natante sarebbe partito venerdi’ dalla Libia. Dopo qualche ora il motore si sarebbe guastato. Ieri un rimorchiatore cipriota che incrociava in acque libiche l’ha avvistato e ha avvertito le autorita’ italiane rassicurate dalla presenza dell’imbarcazione. I ciprioti avrebbero gettato in acqua delle zattere di salvataggio ma poi si sarebbero allontanati. Alcuni migranti, disperati, si sarebbero buttati in acqua per seguirli. Il legno e’ stato poi nuovamente avvistato questa mattina da un elicottero della Guardia Costiera decollato da Catania. Dal velivolo e’ stato calato il cestello con acqua e cibo: qualcuno, a bordo dell’imbarcazione, ha tentato disperatamente di attaccarsi e raggiungere l’elicottero. Alle 14.40 i naufraghi a bordo del barcone e delle zattere, sono stati raggiunti da tre delle quattro motovedette nel frattempo partite da Lampedusa e hanno iniziato il trasbordo al sicuro degli occupanti, ridotti ormai allo stremo delle forze. Disidratati, affamati e sotto choc. In cinque – un uomo e quattro marocchine – sono stati portati con l’elisoccorso al Poliambulatorio di Lampedusa. Due, intubate e in gravissime condizioni, verranno trasferite in ospedale a Palermo: i medici definiscono il loro stato ”molto preoccupante”. Solo qualche giorno fa, Lampedusa e’ stata teatro di un’altra tragedia. Un’imbarcazione partita da Tripoli con piu’ di 300 persone a bordo e’ stata raggiunta a un miglio dall’isola dalla Capitaneria: a bordo 25 cadaveri sepolti nella stiva rimasti per ore senza un filo d’aria. Alcuni sono morti soffocati, altri per le percosse subite da chi, dal ponte stipato di gente, non voleva che risalissero per paura di finire in acqua. (ANSA)

Barcone dell’orrore, due migranti uccisi a calci e bastonate

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, lampedusa, immigratiSarebbero morti per le percosse subite due dei 25 migranti arrivati già cadaveri a Lampedusa a bordo di un barcone approdato lunedì notte. E’ quanto emerge, secondo indiscrezioni dell’autopsia effettuata la scorsa notte sulle due salme dai medici legali incaricati dalla procura di Agrigento che sulla tragedia ha aperto un’inchiesta…

Inizialmente l’ispezione cadaverica, eseguita sui 25 corpi, aveva parlato di decesso causato da asfissia: i migranti sono rimasti chiusi in una piccola stiva senza aria ed è stato impedito loro di risalire sul ponte per evitare che il barcone si sbilanciasse. Ma le evidenti lesioni su due cadaveri, il sangue presente ovunque e le testimonianze dei superstiti hanno indotto gli inquirenti a pensare che almeno per due persone il decesso fosse stato provocato non, o non solo dal soffocamento, ma anche dalle percosse.
“L’autopsia – ha detto il procuratore di Agrigento Renato Di Natale – confermerebbe questi primi sospetti”.
Gli investigatori hanno identificato i sei scafisti. La procura attende ora l’autorizzazione del ministero della Giustizia per procedere oltre, come prevede il codice in caso di eventi accaduti in acque internazionali: i migranti sarebbero morti poco dopo esser partiti dalla Libia. Una delle due vittime, secondo quanto accertato dal medico legale, ha il cranio fratturato in due punti, l’altra ha riportato fratture allo zigomo e alla fronte. Per gli investigatori le lesioni potrebbero essere state provocate o da colpi di bastone o da calci.
“Probabilmente – spiega un inquirente – i due hanno cercato di uscire dalla stiva e di aprire la botola, ma sono stati ricacciati indietro con calci e a bastonate”. La Procura ipotizza, ancora a carico di ignoti, i reati di omicidio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. (Giornale di Sicilia)

Dramma a Lampedusa: 25 cadaveri su barcone

QUADRO NEWS.pngSono tutti maschi, in gran parte giovani, i 25 migranti trovati morti a bordo del barcone che era stato soccorso ieri al largo di Lampedusa. L’imbarcazione, di circa 15 metri, aveva lanciato l’allarme ieri sera, quando si trovava a circa 35 miglia dall’isola. Sul posto si sono subito dirette due motovedette della…

Guardia costiera e da una della Guardia di Finanza, che l’hanno raggiunto e accompagnato verso il porto. Il barcone, che procedeva molto lentamente, stamani all’alba ha però avuto un guasto, quando si trovava a circa un miglio da Lampedusa. I migranti sono stati quindi trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera, ma a bordo il personale delle Capitanerie di porto ha fatto la macabra scoperta: 25 i cadaveri trovati durante l’ispezione del barcone. I migranti tratti in salvo, la cui provenienza è ancora imprecisata, erano 271 (non 268, come appreso in un primo momento), tra cui 36 donne e 21 bambini.

Erano stipati come sardine nella stiva che funge anche da sala macchine i 25 migranti morti nel viaggio della speranza dal Nord Africa verso Lampedusa. Da una prima ricostruzione, effettuata anche ascoltando alcune dichiarazioni di altri africani, sembrerebbe che le vittime siano state le prime persone a salire sull’imbarcazione lunga 15 metri prendendo posto nella parte inferiore della barca: unico accesso, una botola larga appena 50 centimetri. Subito dopo, sono saliti sul barcone gli altri migranti. Dopo poche ore di viaggio i gas provocati dal motore della vecchia imbarcazione avrebbero reso l’aria irrespirabile nella stiva della barca e le persone nella stiva avrebbero tentato di uscire dalla botola ma gli occupanti che si trovavano nella parte superiore della barca non l’hanno consentito perché non ci sarebbe stato sufficiente spazio nel ponte. Il viaggio, sempre secondo le prime indicazioni, sarebbe durato oltre tre giorni e i cadaveri sono stati ritrovati in stato di parziale decomposizione dai vigili del fuoco di Lampedusa che li hanno recuperati.

MIGRANTE, UOMO GETTATO IN MARE – Alcune persone hanno raccontato che un uomo è stato scaraventato in acqua da altri tre africani per una discussione sorta durante il viaggio sul barcone giunto a Lamepdusa e in cui sono stati trovati 25 morti stipati nella stiva – sala macchine.

PROCURA APRE INCHIESTA
– La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta dopo la scoperta di 25 cadaveri nella stiva del barcone carico di migranti che ha raggiunto la notte scorsa Lampedusa. L’indagine, a carico di ignoti, ipotizza i reati di morte come conseguenza di altro reato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Faremo eseguire l’autopsia sui cadaveri – ha detto il procuratore di Agrigento Renato Di Natale – per ricostruire precisamente le cause della morte anche se, dai primi accertamenti, pare che il decesso sia causato da asfissia. La polizia interrogherà gli altri migranti per cercare di capire cosa sia avvenuto sul barcone che è sotto sequestro”. I magistrati spiegano che la morte delle persone sul barcone potrebbe essere avvenuta in acque internazionali. (ANSA)

Al via domani la terza edizione di LampedusaInFestival

QUADRO NEWS.pngDa domani e fino al 23 luglio si svolgera’ la III edizione del LampedusainFestival, manifestazione che affronta il tema dell’immigrazione nell’isola che e’ diventata ormai il simbolo di questa realta’ per il massiccio esodo di migranti provenienti dal nord Africa. Al concorso partecipano 150 opere da tutta Italia e…

dall’estero (Russia, Spagna e Francia) per partecipare alle sezioni: ”Approdo e Speranza”, curata dal regista etiope Dagmawi Yimer, sbarcato a Lampedusa cinque anni fa e che da allora vive in Italia. Previsti anche dibattiti. (ANSA)

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