peppino impastato

Una notte bianca per Peppino Impastato

QUADRO NEWS.pngSettimana di Ferragosto antimafia a Cinisi, comune a pochi chilometri di Palermo, per ricordare l’impegno di Peppino Impastato. Proiezione di film, documentari, incontri e dibattiti ma anche la visione dei luoghi e testimonianze di quella lotta che alla fine degli anni ’70 il giovane Peppino condusse attraverso i microfoni di Radio Aut. È l’obiettivo della «Notte bianca di Cinisi» in…

programma mercoledì nel piccolo comune del palermitano. Con quest’obiettivo rimarranno aperte le porte della casa dove il giornalista ha vissuto la sua giovinezza, oggi divenuta «Casa Memoria».

Porte aperte anche nell’ex casa del boss Tano Badalamenti dove verranno allestite tre mostre fotografiche. La prima sui terreni confiscati a Brusca, a cura dell’associazione Asadin di Cinisi, la seconda, invece, affronta il tema degli sbarchi a Lampedusa con il titolo: «Storia di barche, braccia e bare». La terza raccoglie alcuni collage creati per Casa Memoria dal giovane artista Benedetto Vitale. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito di una più ampia manifestazione che si snoderà fino a venerdì. Giovedì nei locali della pizzeria Impastato alle 21 verrà proiettato il film «Io ricordo» di Ruggero Gabbai. Si tratta di un film a cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dedicato una targa per il valore della coscienza e dell’impegno. Nel decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone un padre, interpretato dall’attore siciliano Gianfranco Jannuzzo, spiega al bambino Piero La Cara, che quel giorno compie 10 anni, cos’è la mafia e chi era Giovanni Falcone di cui il bimbo porta il nome. A seguire un incontro dibattito con l’attore protagonista Gianfranco Iannuzzo.

Il 19 agosto sempre nei locali della pizzeria Impastato, alle 21, verrà proiettato il trailer del documentario «Zona Espansione Nord, Libera Repubblica dello Zen». Il film affronta i problemi di un quartiere, lo Zen zona espansione nord uno dei cosiddetti quartieri satellite, insediamenti popolari per palermitani confinati a Palermo. È la storia di questo luogo, dei suoi abitanti fuggiti dal terremoto del ’68 e dell’occupazione delle case popolari che ne seguì. A seguire ne parleranno insieme Giovanni Impastato, Anna Reiter, Vincino Gallo, Giuseppe Barbera, Ciccio Meli e alcuni abitanti dello Zen. (ITALPRESS)