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Natale 2011: shopping in crisi, vendite in calo del 30%

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Budget sforbiciato, regali utili, poco lusso e molta sostanza. La corsa all’ultimo dono da sistemare sotto l’albero non ridà fiato ai consumi natalizi. I commercianti lamentano una generale flessione delle vendite con punte anche del 30 per cento di affari in meno rispetto allo scorso anno…

Spiega Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio e responsabile provinciale di Confcommercio: “Il settore trainante sotto Natale è quello dell’abbigliamento e lì abbiamo registrato la maggiore flessione, con una riduzione degli acquisti anche del 30 per cento. Lo stesso nel settore dell’oggettistica da regalo. Più contenuta, intorno al 10 per cento, la flessione nell’elettronica e nell’alimentazione”.

Nell’ultima giornata di shopping non si è registrata la consueta folla della vigilia. La stragrande maggioranza dei palermitani ha programmato i propri acquisti per tempo con un rigoroso occhio ai prezzi e con una ricerca dell’oggetto sfizioso ma non costoso. Così hanno conosciuto un discreto successo i negozi che propongono merce a 1 euro e le catene che offrono gadget fantasiosi ma senza pretese. L’estro e la creatività sono stati stimolati dalle necessità di far quadrare il bilancio. Torna il classico “pensierino”.

Tiene, come sempre, la tecnologia prodiga di offerte seducenti sul mercato, a partire dai tablet, ma decisamente non per tutte le tasche. Vanno i meglio i mille prodotti che personalizzano e arricchiscono gli i-Phone. Gli orologi in morbido velluto hanno conteso

lo scettro al classico profumo per lei. Cravatta e sciarpa, meglio se scaldacollo, per lui sono il must dei tempi di crisi. Per i più piccoli i pupazzi delle serie televisive se non si sono evitati i videogiochi.

Un buon vino, magari da abbinare a formaggi tipici da offrire con il corredo di marmellate e miele, le scelte dei bongustai.
Il vecchio e caro libro ha conosciuto una ritrovata vitalità come regalo natalizio. Tra opportunità di sconti sulle edizioni più economiche e acquisti via Internet si è riusciti a riempire la borsa contenendo i costi.

I più oculati che hanno pianificato hanno potuto cogliere le tante opportunità di coupon a prezzi superstracciati con le offerte a scadenza sui gruppi di acquisto. A farla da padrona sono massaggi e percorsi benessere nei centri benessere e nelle spa. Per il resto, regali più importanti, rinviati solo di qualche giorno. In Sicilia i saldi cominciano ufficialmente il 2 gennaio. La settimana dello shopping, si spera, sia quella della Befana. (REPUBBLICA PALERMO)

Natale 2011, a Palermo lo shopping si fa attendere

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Shopping di Natale, questo sconosciuto… La crisi incombe e la paura di ritrovarsi con il portafoglio vuoto non fa sconti: così Palermo, a dieci giorni esatti dal 25 dicembre appare come una città dove, luminarie a parte, non si nota certo una particolare propensione all’acquisto. Con buona pace dei commercianti, che provano a incentivare i clienti scontando la merce e…

anticipando così (per i fedelissimi e non solo) il via dei saldi invernali previsto per i primi di gennaio. Girando per le principali vie dello shopping del capoluogo emerge subito un dato: di gente che compra o che abbia sacchetti in mano ne gira pochissima. In alcune zone, ad esempio tra via Sciuti e via Notarbartolo, negozi vuoti e commessi con le braccia incrociate: i settori maggiormente colpiti dalla crisi appaiono quelli dell’abbigliamento (per uomo o per donna non fa differenza) e delle calzature. Chi deve fare questo tipo di acquisti o regali aspetta ormai gli sconti «ufficiali».

Va meglio chi vende generi alimentari e articoli di marche prestigiose. «Abbiamo riaperto da poco ma possiamo dire che stiamo lavorando, evidentemente ai clienti mancavamo», dicono al negozio «Tod’s» di via Libertà, proprio mentre un ragazzo decide di acquistare un paio di scarpe da 285 euro: «Almeno a Natale…», si lascia scappare. In netta maggioranza chi sta in giro «per farsi un’idea», ma al momento i portafogli rimangono ben conservati. «Rispetto agli altri anni nessuno fa regali. La gente non ha soldi e ha anche paura di spendere», è il pensiero di diversi commercianti di via Ruggiero Settimo, a pochi metri da Piazza Politeama, il «salotto» di Palermo. Qualcuno, i più ottimisti, aspettano la «ressa» a partire dalla prossima settimana: «Il palermitano si catapulta nei negozi negli ultimi due giorni», dice la commessa di un negozio di ottica. E i «pensierini»? Nel cuore del capoluogo per il momento non vanno a ruba: «Siamo qui di passaggio e perché siamo attratte da luci e colori – dicono alcune signore di mezz’età – In tv possono dire ciò che vogliono, ma noi non compriamo». Una depressione dei consumi dalla quale sembrano salvarsi per il momento due settori: la cultura e la musica. Il «Mondadori Center» di via Ruggiero Settimo è pieno così, con gente di ogni età che si aggira a caccia del libro giusto; situazione analoga alle casse della Feltrinelli di via Cavour, dove è possibile acquistare oltre ai libri anche cd e strumenti musicali, per tirarsi su di morale. Almeno lì sembra davvero Natale. (ITALPRESS)