NOVE COLPI – La polizia ha così fermato l’escalation che aveva portato alle rapine della banca Intesa S.Paolo di piazza Unità d’Italia, lo scorso 26 giugno, l’Unicredit di via Libertà, lo scorso 27 giugno, colpo che fruttò ai malviventi 1.300 dollari, e il Monte dei Paschi di Siena di via Marchese di Villabianca, lo scorso 4 luglio. Gli agenti hanno scoperto che le tre rapine avevano la stessa dinamica.
INCENSURATI – Ma l’identificazione dei due banditi non è stata facile anche se avevano sempre agito a volto scoperto e sono stati più volte inquadrati dalle telecamere a circuito chiuso. I loro nomi infatti non comparivano negli archivi di polizia tra i pregiudicati e gli agenti hanno dovuto indagare tra i confidenti vicini ad ambienti criminali per arrivare ai due ragazzi. A insospettire i poliziotti è stato l’eccessivo ed apparentemente inspiegabile miglioramento del tenore di vita dei due che negli ultimi mesi sfoggiavano capi griffati e frequentavano locali costosi. Fermati, sono stati riconosciuti dai dipendenti di tutti e tre gli istituti di credito: a quel punto i ragazzi hanno confessato i tre colpi più altri sei a banche della provincia. Sulle altre rapine sono in corso indagini. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)