Allo scadere dei contratti, pero’, per un errore amministrativo i due plessi non hanno indicato la fine del rapporto di lavoro e cosi’ l’insegnante ha continuato regolarmente a percepire lo stipendio. Fino a luglio dello scorso anno, quando si e’ autodenunciata a pochi mesi dall’assunzione a tempo indeterminato in una scuola di Grosseto, non prima pero’ di prosciugare il suo conto corrente, da cui sono spariti 143mila euro.
Davanti alla richiesta di restituizione del ‘tesoretto’ la donna ha spiegato di essere disoccupata e non essersi mai accorta dei bonifici, essendo il conto cointestato al marito che ne avrebbe avuto la gestione esclusiva. Una tesi che non ha convinto gli investigatori. Per lei e’ scattata cosi’ la denuncia e la Procura per recuperare i soldi percepiti indebitamente ha disposto il sequestro per equivalente di alcuni immobili di sua proprieta’.