Il primo a lanciare l’allarme è stato il fratello del vigile del fuoco, che ha avvisato la Capitaneria di porto. Sul posto è così arrivata anche la polizia e la barca di Gaudino è stata riportata indietro. Il magistrato di turno ha chiesto l’intervento del medico legale che ha accertato la morte per cause naturali: a stroncare il pescatore sarebbe stato un infarto. La salma è stata consegnata ai familiari.
Gaudino prestava servizio ormai da vent’anni presso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. I colleghi lo ricordano come una persona molto disponibile “pronto a tendere una mano a chiunque avesse delle difficoltà”, dice il collega Giovanni Saccone. “Domenica scorsa ero di turno di notte – aggiunge – e mi aveva chiamato per chiedermi di essere con lui, era il suo compleanno”. Gaudino aveva compiuto 51 anni proprio domenica, lascia la moglie e due figli maschi. “Lo chiamavamo il ‘gigante buono’ – continua Saccone – era altissimo e dal carattere speciale. Abbiamo sempre lavorato insieme, quello di oggi è un dolore indescrivibile”. (LiveSicilia)