L’Amia in agitazione, la città torna a riempirsi di rifiuti

QUADRO NEWS.pngI primi cumuli di rifiuti hanno già fatto la loro comparsa anche in centro: le assemblee convocate dalle organizzazioni sindacali dell’Amia durante tutti e tre i turni di lavoro, arrivano dopo un lungo fine settimana di ponte che aveva già rallentato la raccolta. Da ieri, e fino a venerdì, i lavoratori incrociano le…

braccia per più di un’ora a ogni turno, come deciso dai sindacati che dichiarano guerra all’amministrazione comunale “rea” di non aver concesso l’adeguamento del contratto di servizio chiesto dai commissari straordinari: le assemblee sono dappertutto.

Sia negli autoparchi, rallentando l’uscita dei mezzi, che in discarica, rallentando il conferimento: un meccanismo che, in un paio di giorni, rischia di portare al collasso la raccolta. L’Amia allarga preventivamente le braccia: “Ci scusiamo anticipatamente con gli utenti per eventuali rallentamenti o disservizi”. “Ci riserviamo la possibilità di proseguire con un’altra serie di assemblee sul tema della condizione economica e finanziaria dell’azienda”, ha avvertito fa il segretario della Cisl Dioniso Giordano.

Quello di sindacati e commissari è ormai un asse di ferro: dopo il no alla richiesta di Sebastiano Sorbello, uno dei tre vertici dell’Amia, che durante la seduta di bilancio ha trascorso la notte a Sala delle Lapidi per chiedere altri 20 milioni di euro all’anno al Comune, le organizzazioni dei lavoratori sono passate all’azione. Il clima in azienda si è rasserenato: dopo l’avanzamento di livello per i 400 assunti con lo scambio padre-figlio prima delle elezioni comunali 2007, i commissari hanno firmato un altro accordo sindacale: a partire dal primo maggio i 56 lavoratori dell’ex cooperativa Vereca, stabilizzati nel 2007 per chiamata diretta, hanno ottenuto il passaggio da 30 a 32 ore settimanali con l’impegno “che il definitivo passaggio a full time avverrà entro il 2012”.

L’azienda, che chiede al Comune 20 milioni in più per non “compromettere” il piano di risanamento, accorda un’altra richiesta ai sindacati: “Peserà per almeno 100 mila euro l’anno – dice il consigliere comunale di Idv Salvatore Orlando – aziende sane come Amap, ma anche Palermo Ambiente, hanno bloccato l’aumento delle ore perché l’Amia in crisi invece le sblocca? E soprattutto perché l’azienda, partecipata al cento per cento dal Comune, non rispetta le prescrizioni dell’amministrazione comunale che ha bloccato qualsiasi avanzamento economico vista la crisi?”.

I 56 dell’ex Vereca finirono nei dossier sulla gestione del personale nell’era Galioto: furono assunti nel 2007, anno delle comunali, per chiamata diretta con la giustificazione che si trattava di una cooperativa storica dell’indotto. In realtà la Vereca lavorò solo dal 2002 al 2004. Si occupava della raccolta differenziata, allora ferma sotto il 4 per cento. (Repubblica Palermo)

L’Amia in agitazione, la città torna a riempirsi di rifiutiultima modifica: 2011-07-20T14:28:42+02:00da football12
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