Ora una nuova ricerca condotta da Andrew Steele, della Carnegie Institution for Science porta a pensare che su Marte, dopotutto, ci sia del carbonio.
Steele è giunto a questa conclusione analizzando 11 meteoriti marziane di circa 4,2 miliardi di anni fa, arrivate sin sulla Terra a causa dell’impatto violento con un corpo celeste che le ha sbalzate dall’orbita originaria.
Le analisi spettroscopiche hanno individuato la presenza di molecole di idrocarburi (catene di carbonio e idrogeno, che sulla Terra sono i “mattoni” della vita) in 10 di queste meteoriti; l’origine del carbonio, tuttavia, pare essere magmatica, e non biologica: in pratica, sarebbe nato dall’attività vulcanica marziana.
Era stata anche presa in considerazione l’ipotesi che la presenza degli idrocarburi fosse dovuta a contaminazioni avvenute sulla Terra, ma alla fine delle analisi i ricercatori hanno ritenuto più probabile l’origine indigena.
«Capire la formazione di queste macromolecole non biologiche di carbonio» spiega Steele «è fondamentale per le future missioni su Marte e per indirizzare la ricerca di forme elementari di vita sul pianeta nostro vicino».
zeusnews