«Proporremo attività rivolte ai bambini e ai ragazzi palermitani – dice l’assessore Ciulla: il funzionamento dell’iniziativa andrà ad integrare e supportare il lavoro dei centri aggregativi finanziati con il piano territoriale sull’infanzia e l’adolescenza». Quello di via Duca degli Abruzzi è ormai da anni il giardino del gioco e della cultura per i palermitani, una struttura che può definirsi una sorta di città nella città, a misura dell’infanzia e della gioventù. La riapertura è il frutto di una collaborazione fra diversi uffici, servizi e aziende del Comune e soggetti del privato sociale. Bambini e ragazzi potranno partecipare così ai laboratori manipolativi, a giochi di socializzazione e attività motorie. E poi ancora ci saranno un castello in mattoni, il palcoscenico all’aperto, una fontana, l’ingrottato monumentale (opera ottocentesca di Venanzio Marvuglia), il canale navigabile con un battello, una stazione ferroviaria con tanto di binari e passaggi a livello, il palco della musica, i ponticelli, il ponte levatoio.
Parliamo di un pezzo di storia, visto che la «Città dei Ragazzi» è nata il 24 giugno del 1956 (fu la prima in Europa) e, dopo appena quattro anni di attività, fu chiusa: il luogo era il giardino della Casina Cinese di Marvuglia e lì il Caref (Comitato autonomo per la ricreazione e l’educazione del fanciullo) decise di realizzare il Festival mondiale del Bambino. Nel 1997, dopo 37 anni di abbandono, fu l’Amministrazione comunale guidata dallo stesso Orlando a restituire l’area alla città.