cronaca

Palermo, motociclista investe prostituta alla Favorita

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cronacaPaura la scorsa notte a Palermo, all’interno del parco della Favorita. Intorno all’1,30 un ragazzo i 29 anni a bordo di una Vespa 50 ha travolto una giovane prostituta rumena di appena 20 anni.
La ragazza era ferma sul ciglio della strada in viale Ercole e, secondo la ricostruzione dei vigili della sezione Infotunistica intervenuti sul posto, sarebbe stata falciata dal 29enne che camminava in direzione Mondello. Molto probabilmente la scarsa illuminazione in quella zona non avrebbe consentito al centauro di avere il tempo di vedere e schivare la donna.
I due sono stati trasportati nell’ospedale Villa Sofia, le loro condizioni non sono gravi, il ragazzo ha riportato la frattura del setto nasale ed alcune lesioni alla mascella ed allo zigomo destro.

Palermo, sequestrati 900 profumi contraffatti. Denunciato cinese

QUADRO NEWS.pngCirca 900 confezioni di profumo contraffatte di note marche di cosmesi sono stati sequestrati in pieno centro a Palermo dalla Guardia di finanza, che ha denunciato un commerciante cinese. Nel corso di un controllo ad un negozio in prossimita’ della stazione ferroviaria, infatti, le Fiamme gialle hanno scoperto gli articoli, potenzialmente pericolosi per la salute. Estremamente simili all’originale sono risultate sia la confezione che la forma della bottiglia, mentre piu’ grossolano il marchio falso riprodotto all’interno ed all’esterno delle scatole. Il commerciante non aveva contabilizzato gli acquisti e si e’ rifiutato di indicare il suo fornitore. Sono quindi in corso le indagini per ricostruire l’intera filiera commerciale e i canali di approvvigionamento.

Concorsi truccati, indagato il sottosegretario Cardinale

QUADRO NEWS.pngAlla fine degli anni ’90 era il preside della facolta’ di Radiologia dell’Università di Palermo. Finì nel calderone dei professori indagati dalla Procura di Bari per i presunti concorsi truccati in varie università d’Italia. Adelfio Elio Cardinale, oggi sottosegretario alla Salute, aspetta da dieci anni di vedere chiusa la vicenda giudiziaria. Mai convocato per essere sentito dagli inquirenti baresi, si é visto notificare nel 2009 un avviso di conclusione delle indagini preliminari per il reato di concorso in truffa per fatti commessi fino al 2002.

 Mai convocato per l’udienza preliminare credeva addirittura che la sua posizione fosse stata archiviata. E invece, nel gennaio scorso, gli atti di quella lunga e lontana indagine sono finiti a Palermo, sulla scrivania di un pubblico ministero investito della responsabilità di valutare nuovamente il coinvolgimento del professor Cardinale nella presunta ‘cupola’ che pilotava i concorsi universitari, capeggiata, secondo l’accusa, dal cardiologo barese Paolo Rizzon.

 

In sede di udienza preliminare a Bari, infatti, il gup Antonio Diella ha dichiarato la propria incompetenza territoriale ‘spacchettando’ il processo in cinque diversi fascicoli, destinati ad altrettante Procure italiane, da Brescia a Palermo, passando per Pisa, Firenze e Bari. Il difensore del sottosegretario, l’avv.Roberto Fabio Tricoli, contattato dall’ANSA, ci tiene a fare alcune precisazioni parlando di “grave violazione del diritto di difesa per la mancata notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare”. L’avvocato rende noto di aver impugnato il provvedimento del gup di Bari facendo ricorso per Cassazione per ottenerne la nullità. “Vogliamo andare davanti al gup di Bari – dice il legale – per dimostrare la nostra innocenza e chiudere questa storia in breve tempo”. Con gli atti nuovamente nelle mani di un pm – spiega – “siamo tornati indietro di 10 anni. Se avessimo saputo dell’udienza preliminare avremmo potuto difenderci in quella sede”.

E’ lo stesso Cardinale a sottolineare “la sua totale e assoluta estraneità ad ogni fatto contestato che – afferma – ribadirò quando avrò la possibilità di essere sentito per la prima volta dagli organi inquirenti”. La vicenda, nota da quando nel 2004 portò all’arresto di cinque docenti, è emersa nuovamente con l’anticipazione di un articolo pubblicato sull’Espresso in edicola domani. Rivela il settimanale: “Stimato professore di Palermo, cavaliere di Gran Croce, sposato con il magistrato Annamaria Palma, capo di gabinetto del presidente del Senato Renato Schifani, secondo i pm il radiologo siciliano avrebbe favorito la figlia di un suo collega, l’attuale numero uno della Società italiana di cardiologia Salvatore Novo, in modo da farle vincere nel 2005 un posto da ricercatore, con correlativo danno di rilevante gravità per l’università di Palermo, di circa 347.336 euro lordi” (ANSA)

Palermo, rissa in zona Partanna-Mondello. Accoltellata una ragazza

QUADRO NEWS.pngI complimenti ad alcune ragazze finiscono in rissa e poi in un accoltellamento. Ad avere la peggio una ragazza palermitana di 26 anni, ferita intorno alle 3,30 di questa notte fuori Villa Partanna, la discoteca di via Castelforte, zona Partanna Mondello, in seguito a una lite tra i ragazzi della propria comitiva ed un altro gruppo di giovani.

Ancora poco chiara la dinamica della rissa, fatto sta che la giovane ne avrà per dieci giorni: quando è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, i medici le hanno medicato una ferita sulla zona dorsale, per poi dimetterla. Le indagini dei carabinieri sono in corso, per individuare chi ha impugnato il coltello colpendo la ragazza. Secondo una prima ricostruzione, alcuni giovani avrebbero fatto degli apprezzamenti poco graditi, sfociati in violenza.

Tragedia a Palermo: operaio forestale padre di 3 bambini muore in un incendio

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cronacaTragedia a Palermo, dove un addetto stagionale del servizio antincendio e’ morto nel corso di uno dei tanti roghi che in questi giorni stanno bruciando il patrimonio boschivo della Sicilia. L’uomo stava spegnendo un incendio di sterpaglie a Castronovo. La vittima, Fracesco Pizzuto, di 42 anni, era sposato e, secondo quanto si apprende, aveva adottato tre figli di 7, 9 e 11 anni. La sua squadra da stamane era impegnata nell’azione di spegnimento di alcuni grossi roghi nel palermitano, intorno a Monte Vitale.

Quello fatale, nel pomeriggio, stava interessando un’area di Castronovo di Sicilia: l’uomo in quel momento si trovava da solo perche’, secondo quanto ricostruito dai colleghi era tornato indietro per recuperare un manicotto. L’incendio si pensava domato e, invece, ha ripreso veemenza e l’uomo stato investito dalle fiamme e dal fumo: il caldo, la stanchezza e il fuoco hanno cosi’ avuto la meglio sull’operaio stagionale. (AGI)

Palermo: sparatoria al Foro Italico, ferito un pregiudicato

QUADRO NEWS.pngUn uomo e’ rimasto ferito a Palermo durante una sparatoria. La vittima, F.L., un pregiudicato di 40 anni, si e’ recato all’ospedale Buccheri La Ferla, con una ferita allo stinco. Ai poliziotti, che indagano sulla vicenda, ha riferito di essere stato avvicinato ieri sera da un uomo mentre si trovava al Foro Italico. L’aggressore gli avrebbe poi sparato contro, colpendolo allo stinco. Al momento tutte le piste sono aperte e si indaga a 360 gradi.

Palermo: banda rapinava ville e appartamenti nelle Madonie, nove arresti

QUADRO NEWS.pngPer mesi hanno terrorizzato i villeggianti e i residenti delle Madonie, spaventati dalle continue rapine in villa alcune delle quali molto violente. Adesso i componenti della banda criminale sono stati arrestati dal commissario di Cefalu’ (Palermo) Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso da Cosa nostra. Sono complessivamente nove le ordinenze di custodia cautelare eseguite all’alba di oggi dai poliziotti che hanno disarticolato la banda di malviventi specializzata in furti in appartamenti e ville della cittadina normanna e dei comuni limitrofi.

Gli agenti hanno cosi’ eseguito provvedimenti restrittivi in carcere per 6 persone e provvedimenti restrittivi domiciliari per altri tre componenti della banda, cosi’ come disposto dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, Angela Lo Piparo, su richiesta del pm Giacomo Urbano.

Contestualmente agli arresti e gia’ nel corso delle indagini durate svariati mesi, i poliziotti hanno effettuato numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di una ingente quantita’ di preziosi trafugati dalla banda.Che il fenomeno criminale legato alle scorrerie della banda avesse ormai oltrepassato abbondantemente la soglia di guardia e’ testimoniato dal particolare che gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo ed in concorso tra loro, dei delitti di furto aggravato, di armi e munizionamenti, ricettazione e danneggiamenti, incendi, atti intimidatori e violenze. L’operazione nasce alla fine del 2011 a seguito di un incendio occorso ad un edicola nel comune di Cefalu’ cui, successivamente, segui’ una rapina violenta in danno della titolare di un esercizio di vendita di prodotti ortofrutticoli ridotta in fin di vita all’interno della sua abitazione .

Gli arresti sono stati operati nei comuni di Castelbuono, Altavilla Milicia, Bompietro ed in quello di Randazzo, in provincia di Catania, in quest’ultimo centro con la collaborazione del personale del Commissariato di Adrano. Il nucleo centrale dell’organizzazione e’ rappresentato dal titolare di un esercizio di ricambi per moto di Castelbuono e da due sodali. Il gruppo criminale si avvaleva delle ‘preziose’ informazioni carpite dalla compagna del titolare del ricambi per moto. La donna, di professione estetista dai modi particolarmente affabili, grazie al suo lavoro porta a porta riusciva ad attingere notizie cruciali circa abitudine nonche’ lunghi o brevi allontanamenti che fossero di interi nuclei familiari dai loro domicili, cosi’ da far da apripista” ai componenti del gruppo che avrebbero materialmente compiuto le scorrerie. Tra le vittime della banda anche alcuni parenti dei malviventi.

Palermo, investito davanti allo stadio. Muore palermitano di 64 anni

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cronacaFestino tragico, mentre sul Cassaro sfilava il carro trionfale in viale del Fante si consumava l’ennesima tragedia della strada. Rodolfo Ammirata, di 64 anni, stava attraversando la strada quando è stato travolto da un fuoristrada. Un impatto fatale. L’uomo è morto sul colpo, vano ogni tentativo di strapparlo alla morte da parte dei sanitari del 118.

Non si arresta la scia di sangue in città, con l’incidente di ieri salgono a sedici i morti dall’inizio dell’anno. La vittima abitava in viale dell’Olimpo  al civico 14. Stravolti dal dolore familiari e amici quando hanno appreso la triste notizia. La salma è stata sistemata alla camera mortuaria del cimitero dei Rotoli.
A condurre le indagini sono i vigili urbani dell’infortunistica diretti dal comandante Vincenzo Messina e coordinati dai commissari Francesco Di Stefano e Carmelo Pinsino. Gli investigatori hanno posto sotto sequestro il fuoristrada, Jeep Wrangler. Sotto choc il conducente,  S.T. di 66 anni, che ne avrà per cinque giorni. Sono in corso accertamenti per verificare se fosse in stato di ebbrezza. Secondo una prima ricostruzione intorno Rodolfo Ammirata sabato sera intorno alle 21.15 era in viale del Fante nei pressi dello stadio Barbera. Proprio mentre stavano attraversando la strada arrivava il fuoristrada che ha preso in pieno l’uomo A causa dell’urto, Rodolfo Ammirata è stato imbarcato sul cofano dopodichè è stato catapultato violentemente sull’asfalto. Nell’impatto ha riportato gravissime lesioni che non gli hanno lasciato scampo. “Il conducente del suv – dice il commissario Pinsino – dopo avere travolto il pedone ha perso il controllo del mezzo che ha cominciato a sbandare verso destra finendo prima contro il marciapiede e poi contro un palo dell’illuminazione pubblica”. E’ stato lanciato l’allarme e poco dopo sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, i sanitari sono entrati subito in azione, ma per Rodolo Ammirata non c’è stato niente da fare. Intanto sul luogo dell’incidente sono arrivati i vigili dell’infortunistica per effettuare i rilievi e cercare di ricostruire esattamente la dinamica di questo tragico incidente. E’ stato necessario l’intervento pure dei tecnici dell’azienda del gas per rimuovere il palo che pare fosse diventato pericoloso perchè attraversato dalla corrente elettrica. In viale del Fante è arrivata pure una squadra dell’Amia per ripulire l’asfalto. (GDS)

Tangenti per realizzazione parchi eolici, 5 persone arrestate fra Trapani e Palermo

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, cronacaCinque persone sono state arrestate dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza tra le Province di Trapani e Palermo. Per tutti l’accusa e’ di tentata concussione, corruzione, emissione e utilizzo di fatture false.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo e svolte dal gruppo Tutela spesa pubblica del nucleo di Polizia tributaria, hanno riguardato un gruppo imprenditoriale con sede ad Alcamo (Trapani) ed operante da anni nel settore delle energie rinnovabili in Sicilia. Secondo gli investigatori, avrebbe beneficiato, grazie alla corresponsione di tangenti, di illecite agevolazioni nella realizzazione di imponenti parchi eolici.

Palermo: rapinano nove banche, presi 2 giovanissimi di 17 e 18 anni

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,  cronaca, rapinaNove rapine in un anno, tre nell’ultima settimana, sempre nella provincia di Palermo. I giovanissimi rapinatori seriali del quartiere Sperone, Marco Cucina, 18 anni, e T. T. 17 anni, sono crollati dopo l’arresto confessando, altre sei colpi, oltre ai tre per cui sono finiti in manette questa mattina.

NOVE COLPI – La polizia ha così fermato l’escalation che aveva portato alle rapine della banca Intesa S.Paolo di piazza Unità d’Italia, lo scorso 26 giugno, l’Unicredit di via Libertà, lo scorso 27 giugno, colpo che fruttò ai malviventi 1.300 dollari, e il Monte dei Paschi di Siena di via Marchese di Villabianca, lo scorso 4 luglio. Gli agenti hanno scoperto che le tre rapine avevano la stessa dinamica.

INCENSURATI – Ma l’identificazione dei due banditi non è stata facile anche se avevano sempre agito a volto scoperto e sono stati più volte inquadrati dalle telecamere a circuito chiuso. I loro nomi infatti non comparivano negli archivi di polizia tra i pregiudicati e gli agenti hanno dovuto indagare tra i confidenti vicini ad ambienti criminali per arrivare ai due ragazzi. A insospettire i poliziotti è stato l’eccessivo ed apparentemente inspiegabile miglioramento del tenore di vita dei due che negli ultimi mesi sfoggiavano capi griffati e frequentavano locali costosi. Fermati, sono stati riconosciuti dai dipendenti di tutti e tre gli istituti di credito: a quel punto i ragazzi hanno confessato i tre colpi più altri sei a banche della provincia. Sulle altre rapine sono in corso indagini. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)