mandarini

Alla Favorita non crescono più i mandarini

QUADRO NEWS.pngLa terra è arsa dal sole e le foglie ingiallite. Così muoiono i mandarineti del parco della Favorita, a Palermo. Costeggiando i circa due chilometri di strada lungo il frutteto, lo spettacolo è desolante lontano anni luce dagli antichi splendori di quella che fu «la Real tenuta». A denunciare una…

situazione di degrado e abbandono è il consigliere comunale del Partito Democratico Rosario Filoramo che all’Italpress spiega: «Sull’argomento ho redatto e consegnato un’interrogazione che spero trovi risposte. La mia attenzione sull’argomento è stata sollecitata dalle numerose segnalazioni che mi inviano giornalmente ciclisti e podisti che ogni giorno si allenano all’interno della tenuta: sono loro a segnalarmi, roghi, sporcizia e rifiuti e non ultimo la situazione di abbandono dei mandarineti. Andando sul posto non ho potuto che trovare conferma della situazione veramente penosa», continua Filoramo. «È veramente triste vedere questo spettacolo pensando che quelle piante sono lì da circa 150 anni».

Il consigliere in quota Pd ripercorre le tappe di gestione del parco: «Fino a qualche anno fa », sottolinea, «veniva gestito da alcuni fittavoli, abusivi, che pur non ricevendo alcun compenso si prendevano cura della vegetazione del parco. Adesso la gestione è della Gesip e condivido la misura di aver rimosso gli abusivi dal parco ma allora ci deve essere una gestione all’altezza. Per la gestione del verde la società riceve dei fondi aggiuntivi». «Si sta riuscendo in qualcosa che ha dell’incredibile», conclude Filoramo, «a far seccare delle piante, in una zona abbastanza ricca di acqua. Una situazione di questo tipo la potrei capire in una zona arida come Agrigento, invece è risaputo che la zona sotto Montepellegrino è ricca d’acqua. Ancor di più fa male veder dipendere il parco in questo modo». Ma non è la prima volta che il parco della Favorita è finito al centro delle polemiche, neanche troppo tempo fa a rimaner vittima di un rimpallo di competenze su a chi toccasse la raccolta furono ancora una volta i mandarini, che rimasero appesi ai rami, per molti mesi, fino a cadere a terra e a marcire. L’Italpress ha provato ad ottenere una replica dal vicesindaco, con delega all’Ambiente, del Comune di Palermo Marianna Caronia ma senza nessun risultato. (Italpress)