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Salviamo le palme di Mondello

QUADRO NEWS.pngQuest’oggi PalermoBeach vi ripropone un’articolo scritto dal comitato pedonalizziamomondello.it riguardo alle palme di Mondello, ormai quasi del tutte morte a causa del famoso punteruolo rosso.

Un sogno: salviamo ciò che resta delle palme di Mondello. Adottiamo le palme di Piazza Valdesi.
E’ noto il danno che il punteruolo rosso, Rhynchophorus ferrugineus, ha arrecato al patrimonio di palme della città di Palermo e particolare alla zona di Mondello, con la moria e attuale infestazione di centinaia di palme.
Le palme attaccate sono state quasi per intero quelle della specie Phoenix canariensis conosciuta come palma delle Canarie. Basta passeggiare di fronte al complesso a mare del Charleston o per l’intero lungomare per rendersi conto della distruzione avvenuta e in atto.
Succede che ancora quasi miracolosamente uno stupendo insieme di palme, costituito per lo più da Phoenix canariensis e da una unica Phoenix dactylifera, dell’età di circa 100 anni sopravvive nella grande aiuola centrale di Piazza Valdesi, situata alla fine della discesa di Viale Regina Margherita, e che rappresenta ancora non si per quanto, il vero benvenuto al lungomare di Mondello. In effetti, ad un occhio attento, alcune di queste palme hanno mostrato sintomi iniziali dell’attacco, ma sono riuscite a reagire e per il momento a non soccombere.

Occorre aggiungere che, nella stessa piazza Valdesi, il punteruolo ha già ucciso alcune palme sempre centenarie che si trovavano sui marciapiedi pubblici accanto all’ex complesso Sirenetta e ad una villa privata lato monte della piazza.
L’aiuola di piazza Valdesi è di chiara pertinenza comunale.
Sul lungomare della spiaggia, di competenza della società italo Belga,si trovano ancora vive alcune Palme delle Canarie e alcune Palme da datteri, caratterizzate dalla notevole altezza e dal fusto più esile rispetto alla palma delle Canarie.
E’ noto che il punteruolo preferisce spostarsi di palma in palma, possibilmente muovendosi poco e comunque scegliendo le sue vittime con criteri non del tutto noti agli studiosi, ma sicuramente il fatto che gli da le maggiori possibilità di diffusione è quello di potere sviluppare le sue forme vitali, fino alla fuoriuscita degli adulti volatori, all’interno delle palme già attaccate da tempo e con sintomi chiari della sua presenza.

Molti privati a Mondello hanno fatto quello che hanno potuto, chi con interventi insetticidi cadenzati dalle deroghe di legge, chi anche con interventi dendrochirurgici di risanamento e successivi trattamenti, ma la quantità e aggressività di individui di punteruolo presenti ha quasi sempre vanificato gli sforzi profusi. Ma i privati, prima con l’aiuto della regione, adesso esclusivamente a loro spese, hanno continuato ad abbattere e ad eliminare fonti di infestazioni, diversamente dal gestore del lungomare e del comune di Palermo che hanno da tempo interrotto gli abbattimenti, contribuendo a diffondere in tutti i soggetti coinvolti una sorta di rassegnazione.
Adesso si è arrivati al punto che le palme da attaccare si sono sensibilmente ridotte di numero e che le palme attualmente con infestazioni visibili si sono ridotte a poche decine.
Sembrerebbe una utopia ma in questo momento, intervenendo con tempestività per ridurre al minimo le fonti di infestazione si può contribuire al sogno di salvare le palme di piazza Valdesi e forse anche parte delle rimanenti superstiti della borgata.