udienza preliminare. Scagionati anche gli altri imputati Giacomo Palazzolo, Stefano Mangano e Antonio Catania, un impiegato della Gesip accusato di favoreggiamento. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Laura Vaccaro, il sindaco avrebbe approfittato del suo ruolo istigando l’azienda, una partecipata del Comune, a ripulire la strada Salita del Convento, a Baida, in cui la figlia del primo cittadino doveva essere battezzata.
Per sostenere l’abuso l’accusa aveva fatto rilevare che si trattava di una strada privata e quindi la pulizia non rientrava nelle competenze della Gesip. I legali, gli avvocati Giovanni Rizzuti e Giovanni Di Benedetto, hanno invece sostenuto che si trattava di una strada aperta al transito pubblico e che non c’era, comunque, alcuna prova delle pressioni fatte dal sindaco sull’azienda. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)