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Consessioni scadute per Mondello e Addaura, corsa contro i tempi per il rinnovo

QUADRO NEWS.pngCorsa contro il tempo per il comune di Palermo. A fine dicembre, infatti, sono scadute le concessioni per tre tratti di spiaggia libera e attrezzata: Mondello paese, Addaura punta Priola e il tratto dell’Addaura accanto allo stabilimento La Marsa. Tratti che sono di proprietà regionale e che il Comune ha avuto finora in concessione, pagando tanto di canone, affidandoli poi a privati in cambio di un affitto. Ma le concessioni sono ormai scadute a fine dicembre e piazza Pretoria, per poter rinnovare gli affidamenti e garantire così i servizi, deve rinnovarle.

Rinnovo che comporta una spesa non indifferente, considerando anche gli arretrati, e che dovrebbe essere prevista nel prossimo bilancio di previsione visto che in quello pluriennale le somme sono troppo esigue. “Se approveremo la manovra 2013 entro febbraio – dice il consigliere comunale del Pd, Rosario Filoramo – allora avremo il tempo di rinnovare le concessioni e rifare i bandi di gara per affidare in tempo la gestione dei tratti in questione. Ma se i tempi si allungano, magari a giugno o luglio come sempre accade, rischiamo di provocare un enorme danno a turisti e cittadini”.

Gli attuali gestori, infatti, saranno costretti ad andarsene per far spazio ai vincitori dei nuovi bandi che però non sono ancora stati indetti e il rischio è che la stagione cominci senza che nessuno garantisca i servizi presso le spiagge. Le concessioni infatti sono tutte scadute: nel 2011 per Addaura punta Priola, data con affidamento diretto, nel 2012 per gli altri due tratti messi a gara. E la concessione è rinnovabile, come stabilito dal decreto Milleproroghe di tre anni fa, fino al 31 dicembre del 2015.

“Il Comune deve avere una politica per le spiagge pubbliche – continua Filoramo – deve ottenere il massimo di chilometri di spiagge affidate direttamente al Comune per permettere ai cittadini di andare al mare senza pagare le iscrizioni ai club privati o ai lidi”.

Per il momento il Comune si è limitato ad approvare, lo scorso dicembre, una determinazione dirigenziale di massima: il canone verrà rivisto sia per gli effettivi consumi di luce e acqua, sia per la percentuale sugli incassi, applicando criteri che tengano conto delle attività commerciali vicine e del posizionamento dei tratti di spiaggia. Ma per il momento nulla di più. “Abbiamo già posto il problema al sindaco Orlando – conclude il consigliere Pd – speriamo che l’amministrazione trovi una soluzione al più presto”.

Fonte: Livesicilia.it

Sicilia, prorogate concessioni demaniali marittime fino a fine anno

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Tutte le concessioni demaniali marittime, giunte a scadenza alla data del 31 dicembre 2011 o successivamente, che non siano state ancora esitate dai competenti uffici territoriali, sono rinnovate provvisoriamente d’ufficio fino al 31 dicembre 2012.

Lo stabilisce una circolare emanata dal dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione siciliana Giovanni Arnone.

Le concessioni cosi’ rinnovate avranno validita’ alle stesse condizioni e con le medesime prescrizioni dell’atto concessorio a suo tempo rilasciato. Il canone da corrispondere, dove non diversamente indicato dal servizio Demanio del dipartimento, sara’ identico alla somma versata per l’anno 2011, maggiorato dell’indice ISTAT, pari al 3,2 per cento.

”La decisione si e’ presa – spiega l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Sebastiano Di Betta – perche’ dopo la chiusura della convenzione con le Capitanerie di Porto, sono in fase di definizione le procedure per la piena funzionalita’ degli uffici regionali del Demanio marittimo dislocate nelle varie provincie dell’Isola, in molti casi mancanti del personale necessario, che speriamo con la norma approvata in finanziaria sulla mobilita’ del personale regionale possa venire meno.

Pertanto abbiamo voluto consentire una serena trattazione delle pratiche da parte degli uffici, ed un altrettanto sereno avvio della stagione balneare da parte degli operatori. In ogni caso – ha aggiunto Di Betta – si valuteranno le richieste di rinnovo, per verificare la sussistenza delle condizioni e, in caso positivo, abbiamo deciso che queste scadranno il 31 dicembre 2015, cosi’ da permettere agli operatori una programmazione dell’attivita’, anche in vista dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein dell’UE sulla liberalizzazione dei servizi interni”. (ASCA)