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Solstizio d’estate, oggi è il giorno più lungo dell’anno

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È il giorno più lungo dell’anno e cade il 21 giugno. Stiamo parlando del Solstizio d’estate, la cui durata diurna è esattamente di 15 ore e 46 minuti. E quest’anno, nel momento in cui state leggendo queste righe, sappiate che il solstizio è avvenuto precisamente all’1.09, decretando l’inizio dell’estate boreale.

Da un punto di vista astronomico, ciò significa che il Sole, nel suo movimento apparente lungo l’ellittica, si viene a trovare alla massima distanza settentrionale dall’equatore celeste, cioè il prolungamento nel cosmo di quello terrestre. 

Il 21 giugno, dunque, la nostra stella si trova a fare il massimo percorso che in genere percorre durante tutto l’arco dell’anno. Una sottile emozione può pervaderci se si ha l’opportunità di immortalare sul campo il fenomeno. Se si fa riferimento al sorgere del Sole, infatti, basterebbe scattare delle immagini dell’orizzonte orientale sia il 21 giugno che il 21 dicembre. Si noterà una straordinaria ed incantevole differenza nella posizione del Sole. Stessa suggestione vale per i tramonti. 

Per quanti invece si trovassero sul Tropico del Cancro, il Sole si troverà esattamente allo zenit a mezzogiorno. Al contrario, nell’emisfero meridionale è tutto nettamente invertito. Qui il 21 giugno coincide con il solstizio d’inverno, ossia il giorno più corto dell’anno, con il Sole alla sua minima altezza all’orizzonte. 

Tuttavia, è bene specificare un paio di luoghi comuni errati. Il caldo estivo non è dovuto al fatto che la Terra si trovi più vicina al Sole. Basti pensare che da noi è esattamente il contrario poiché il pianeta si trova invece alla massima distanza dalla sua stella. Quindi, la distanza Terra-Sole non ha nemmeno nulla a che fare con le stagioni. Queste, in realtà, sono determinate dall’inclinazione dell’asse terrestre a 23,5 gradi. Il caldo è dovuto ai raggi emanati dal Sole a perpendicolo sull’emisfero nord. Il ritmo delle stagioni è essenziale per la sopravvivenza animale. E l’uomo sentì il bisogno di determinarle per mezzo del calendario, diviso in periodi corrispondenti alla fasi lunari.

Infine, occorre osservare che il 21 giugno non coincide neppure con il giorno più caldo dell’anno. Si chiama termostatazione il fenomeno per cui il periodo più caldo si sposta attorno alla fine di luglio per colpa dell’atmosfera terrestre. Allo stesso modo, alla fine di gennaio, si sposta il giorno più freddo dell’anno. 

E ora, per rinfrescarci le idee, un tuffo nel mare.

Gli Usa: «Non è in corso un’epidemia di zombie»

QUADRO NEWS.pngUn uomo che divora il viso di un senza tetto a Miami, uno studente che mangia il cuore di un suo inquilino nel Maryland, un altro che uccide e poi degusta un uomo e infine fa perdere le proprie tracce (gli inquirenti si dicono certi sia scappato in Francia). Che cosa sta succedendo negli Stati Uniti, in molti si sono chiesti? Non è che per caso qualche virus strano è scappato di mano da qualche centro di…

ricerca e stiamo diventando tutti zombie? I tre recenti casi di cronaca sono veri, la domanda è da film di fantascienza, ma qualcuno ha dato una risposta seria. E se questo qualcuno è la serissima Cdc, agenzia federale americana per il controllo e la prevenzione delle malattie, paragonabile al nostro Istituto superiore di sanità, la notizia suscita interesse.

RASSICURAZIONE – Contattata dall’Huffington Post in merito alle molte storie che negli ultimi giorni sono circolate sul web negli Stati Uniti (il termine «zombie apocalypse» è il terzo più cliccato su Google Usa), la Cdc ha precisato in modo accuratamente scientifico che al momento «non si conoscono virus o malattie in grado di riportare in vita i morti o che presentano sintomi paragonabili a quelli degli zombie». Ora siamo tutti più rassicurati. Anche se alcuni siti tra il gossip e la semplice spazzatura come Gawker e Long Island Press ci stanno andando a nozze. Anche la Cdc in passato aveva – con leggerezza – usato l’immagine degli zombie per una campagna di prevenzione: «Se siete equipaggiati per far fronte a un attacco in massa di zombie, dovete essere pronti per affrontare un uragano, un’epidemia, un terremoto o un attacco terrorista».

GIUSTIFICAZIONE – La Cdc si era giustificata dicendo di voler raggiungere con questo messaggio un pubblico più giovane. Ma chi evoca gli zombie, rischia poi di essere da loro aggredito… Quello che è sicuro è che «là fuori» c’è qualcuno a cui piace la carne umana. E non sono zombie.

Corriere della Sera

Trova un gratta e vinci da 10mila euro in un cestino

QUADRO NEWS.pngUn signore di Garda, Comune in provincia di Verona, ha trovato un Gratta e Vinci da 10mila euro nel cestino. E’ successo mercoledì a Gianni C., un pavimentista entrato alle 8 di mattina nel bar tabacchi Al Pontesel. L’uomo ha ordinato un caffè e, proprio mentre lo sorseggiava, ha scorto il biglietto vincente nel cestino di fianco al bancone. Come ha raccontato al quotidiano L’Arena il titolare del bar tabacchi, Bruno…

Alberghini, il cliente “ha notato che, tra i rifiuti, c’era un biglietto del Gratta e Vinci del Maximiliardario già usato e scartato. Si è piegato per guardarlo meglio e ha notato che riportava due numeri uguali, uno con l’importo di diecimila euro, per cui il biglietto vinceva tale somma”.

Racconta sempre Alberghini: “A quel punto il cliente è venuto da me, mi ha consegnato il biglietto vincente, noi lo abbiamo vidimato e gli abbiamo dato lo scontrino per andare in banca a ritirare i soldi”. Il fortunato pavimentista ammette: “È stata davvero una fatalità. In ogni caso questi soldi mi fanno comodo come lo farebbero a tutti, a chi ne ha e a chi non ne ha”. Valeria Alberghini, titolare del bar insieme al padre, osserva: “Il numero progressivo è 1735204008, venduto sicuramente martedì sera, visto che ieri alle 8 avevamo aperto da mezz’ora e il cestino doveva ancora essere svuotato”.

E aggiunge la ragazza: “L’anno scorso abbiamo avuto tre vincite da diecimila euro col Gratta e Vinci e una da ventimila euro nel 2010 ed erano stati pure assegnati settantamila euro col Totocalcio. Non era però mai capitato che qualcuno trovasse tanti soldi gettando lo sguardo nel cestino dei rifiuti. Mi rendo conto che non si parla di milioni, ma non capita comunque tutti i giorni”. Come conclude il proprietario del bar, “proprio per caso la fortuna ha baciato una persona che non gioca per abitudine”.

Prada inaugura a Palermo il primo negozio siciliano

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Prada inaugura oggi il suo primo negozio in Sicilia, a Palermo, all’interno di uno storico palazzo ottocentesco in via della Liberta’, adiacente all’imponente teatro Politeama. Progettato dall’architetto Roberto Baciocchi, lo spazio e’ caratterizzato da due ingressi ad angolo e si affaccia con due vetrine su via della Liberta’ e due vetrine su piazza Ruggero Settimo….

Il progetto, concepito nel rispetto della struttura del palazzo storico, giustappone gli elementi decorativi identificativi del marchio all’architettura originale e alle volte affrescate dell’edificio.Si possono cosi’ trovare i classici elementi decorativi del marchio Prada – il pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri, le pareti in tela verde pallido e i materiali innovativi del mobilio – accanto ai soffitti a volta affrescati e all’architettura ottocentesca degli ambienti. Il piano interrato offre invece un’atmosfera piu’ intima, caratterizzata dalla presenza dominante del legno.

Il negozio occupa una superficie totale di 630 metri quadrati ed e’ giocato su tre livelli, collegati da una scala realizzata in marmo nero: il piano terra presenta le collezioni di calzature, borse e accessori per la donna, il primo piano e’ un salotto che accoglie l’abbigliamento femminile, mentre il piano interrato e’ dedicato all’abbigliamento, le calzature e gli accessori per l’uomo. (LIBERO)

Scoperto pianeta adatto alla vita: abitabile grazie a ossigeno e nuvole

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Gli scienziati avrebbero scoperto un pianeta adatto a ospitare la vita molto simile alla Terra.

IDEALE PER LA VITA – Finora l’Extrasolar Planets Catalogue ha identificato 573 pianeti che orbitano vicino al nostro sistema solare e diversi team internazionali di astronomi sono in lizza per rivendicare di avere individuato il primo pianeta abitabile simile al nostro. E come scrive Dan Vergano su…

 Usa Today, di recente il gruppo tedesco guidato da Lisa Kaltenegger del Max-Planck Institut fur Astronomie di Heidelberg ha segnalato un pianeta grande 3,6 volte la Terra orbitante intorno alla stella HD85512. Quest’ultima è pari a circa il 69% delle dimensioni del Sole e dista 36,23 anni luce (un anno luce è pari a circa 9,5 migliaia di miliardi di chilometri). E uno studio molto simile è stato condotto da Francesco Pepe dello Swiss Observatoire de Geneve, pubblicato sempre sul database arXiv.org. Il gruppo europeo di “cacciatori di pianeti” riferisce che HD85512 è una delle dieci stelle più vicine a noi tenute sotto controllo in quanto rientrano nella zona abitabile. Il che, tradotto, significa che l’acqua rimane liquida invece di diventare ghiacciata o bollire evaporando fuori dall’atmosfera.

 

NUVOLE BENEFICHE – Il pianeta gira intorno alla sua stella (più piccola e meno calda del nostro Sole) una volta ogni 54 giorni lungo un’orbita leggermente allungata su un raggio pari a 39 milioni di chilometri. E il pianeta, chiamato dagli astronomi con scarsa fantasia HD85512b, si troverebbe sul bordo interno della zona abitabile della stella. Gli esperti hanno realizzato un modello per stimare come sia l’atmosfera del pianeta HD85512b, scoprendo che si tratterebbe di un luogo piuttosto nuvoloso. Circa metà della sua superficie sarebbe infatti ricoperta da nuvole, proteggendola dalla luce della stella e rendendolo così potenzialmente abitabile. Il livello di “albedo”, cioè la quantità di luce respinta da HD85512b, e che quindi non è assorbita dalla sua superficie, è pari a 0,5, contro lo 0,3 della Terra e lo 0,75 di Venere. Come scrive inoltre il National Geographic, Kaltenegger e i suoi colleghi hanno calcolato che una copertura di nuvole pari almeno al 50% è in grado di riflettere abbastanza energia nello spazio da evitare il surriscaldamento. In media, la Terra ha una copertura di nubi pari al 60%.

OSSIGENO E AZOTO – Ovviamente, le nuvole formate dal vapore acqueo dipendono da un’atmosfera simile a quella della Terra, la cui presenza però che non può essere identificata su pianeti così distanti con gli strumenti a nostra disposizione. Ma, come reso noto da Kaltenegger, i modelli matematici sulla composizione dei pianeti affermano che i mondi con una massa pari a più di dieci volte quella della Terra dovrebbero avere un’atmosfera dominata da idrogeno ed elio. Quelli di dimensioni inferiori, come per esempio HD85512b, hanno maggiori probabilità di avere un’atmosfera simile a quella della Terra, composta perlopiù da azoto e ossigeno. E rivela sempre Lisa Kaltenegger: “La distanza tra HD85512b e la sua stella è esattamente sul limite lungo il quale è possibile avere acqua allo stato liquido. Riferito sulla scala del nostro sistema solare, è leggermente più distante dell’orbita di Venere attorno al Sole”. E a questa distanza, come scrive il National Geographic, il pianeta probabilmente riceve una quantità di energia solare leggermente più elevata dalla sua stella rispetto a quella che la Terra prende dal Sole. E finora, il pianeta appena individuato è solo il secondo mondo roccioso fuori dal nostro sistema solare a essere stato confermato come situato all’interno della zona abitabile della stella, quella cioè non troppo vicina né troppo lontana per consentire all’acqua di restare allo stato liquido. L’altro contendente, il pianeta Gliese 581d, è stato scoperto in precedenza utilizzando gli strumenti HARPS. Questo mondo si trova esattamente sul margine esterno della zona abitabile della stella. (ILSUSSIDIARIO)

Violentissima eruzione solare: a rischio tutti i computer!

QUADRO NEWS.pngE’ la NASA a dare l’allarme: il 9 agosto scorso è avvenuta una violentissima eruzione solare che potrebbe mandare in tilt tutti i sistemi elettronici nell’arco dei prossimi 2 giorni. In particolare l’osservatorio per i cambiamenti che avvengono sul sole (SDO, della NASA) riporta che l’esplosione ha lanciato nello spazio una…

quantità di plasma pesante all’incirca 10 miliardi di tonnellate a una velocità di 8 milioni di km/h.

Per fortuna l’eruzione è avvenuta sul lato del sole che al momento era opposto al nostro pianeta, per cui le conseguenze sul pianeta Terra saranno molto limitate. Ma la dottoressa Kathrin Sullivan afferma che c’è la concreta possibilità che quest’esplosione possa danneggiare gran parte dei circuiti elettronici, compresi tutti i computer, i sistemi di navigazione GPS e il funzionamento dei satelliti.

Un blocco dei servizi del genere avrebbe un impatto catastrofico sull’economia mondiale, e giova ricordare che il sole è appena entrato in un periodo di straordinaria attività (che si ripete ciclicamente ogni 11-12 anni). La tempesta geomagnetica colpirà la terra nelle prossime 24-36 ore. (TISCALI)

Il gelato più economico d’Italia si mangia a Mondello

palermo,estate,sicily,gelato,soldi,news,notizie,curiositàIn estate è impossibile non dare un morso al gelato. La sua freschezza nelle giornate calde e afose spesso è indispensabile. A livello economico, in base ad una ricerca effettuata da Altroconsumo, Palermo risulta la città meno cara d’Italia per la vendita di esso, in particolare Mondello. Per poter gustare un cono sul litorale palermitano difatti è sufficiente spendere tra 1 euro e 1,80 euro per i coni piccoli, per poi arrivare a 1,50 – 2 euro per quelli medi. Milano invece la città più…

cara dove un cono piccolo costa tra 1,70 e 2,50 euro, mentre quello medi tra i 2,20 e i 3 euro. Come gusti preferiti al primo posto presenti sempre i classici. Nonostante il periodo di crisi nel 2010 la passione per il gelato ha comportato una spesa pari a 2 miliardi di euro.