Zamparini: “È un Palermo da serie B, ma non voglio cacciare Sannino”

2774393565.19.pngSe non s’inverte in fretta il trend, «il Palermo è da serie B». Parola di Maurizio Zamparini. Il presidente la pensa come la maggior parte dei tifosi rosanero, che sono in preda a sconforto e pessimismo dopo le prime due desolanti prestazioni contro Napoli e Lazio, due sconfitte pesanti nel gioco e nel risultato. A differenza del pubblico, però il presidente è tra i responsabili di chi ha allestito questo organico che ai più non appare all’altezza. In uno dei tweet del suo profilo personale il massimo dirigente di Viale del Fante ha scritto: «La U.S. Palermo Calcio ha speso sul mercato 26 milioni di Euro e ne ha incassati 17. – 9! È tra quelle che hanno investito di più».

Obiettare che ai pur cospicui investimenti non corrisponda una rosa che può lottare per traguardi ambiziosi, però, è lecito. È sotto gli occhi di tutti che molti calciatori, specie quelli scovati all’estero, siano stati dirottati altrove, in realtà più piccole e categorie inferiori. Sperando che qualcuno dimostri altrove quello che non ha fatto vedere a Palermo. Ed è evidente che negli ultimi anni decine di milioni siano state spese senza un ritorno sul piano tecnico: da Raggi a Maccarone, da Joao Pedro a Gonzalez e Lores Varela, parecchi elementi sono stati pagati molto e hanno reso pochissimo. «Non credo che i soldi siano stati spesi male – ribatte Zamparini – basti pensare a Paulo Dybala, il nostro investimento maggiore. In lui rivedo il giovane Cavani. Spero che possa mostrare le qualità che ha, ma per farlo dovrebbe giocare con più continuità…».

In molti credono che le prossime partite saranno già decisive per il destino di Giuseppe Sannino, il tecnico che nelle intenzioni del club rosanero deve essere il valore aggiunto di una formazione che, a parte Miccoli, ha perso il nucleo storico e vincente delle stagioni precedenti. «Il mio allenatore non rischia il posto – assicura Zamparini – ma è chiaro che la squadra vista nelle prime due uscite è da serie B. Non pensavo che l’avvio di campionato fosse questo, così siamo da retrocessione. Contro la Lazio la nostra difesa è stata ridicola. Lasciamo lavorare con calma Sannino, che finora non ha fatto diventare una squadra l’organico che ha a disposizione. Sono certo che il tecnico comprenderà gli errori commessi e al più presto vedremo i frutti del suo lavoro sul campo». Parole apertamente rassicuranti, che però non sono garanzia di nulla. Lo dice la storia del presidente rosanero che spesso ha confermato a parole allenatori, esonerati qualche giorno dopo. Rispetto al passato e alla situazione di altri tecnici rosanero, Giuseppe Sannino gode dell’assoluta stima del direttore generale, Giorgio Perinetti: insieme hanno condiviso l’esperienza positiva di Siena e c’è da scommettere che lavoreranno fianco a fianco per far meglio, alleati e confermati solo dai risultati. «Sono certo – conclude il presidente – che verremo fuori da questa situazione. Mi fido molto di Perinetti, anche se non credo come lui che contro la Lazio, rispetto alla sconfitta con il Napoli, il Palermo abbia fatto qualche progresso. La squadra era vuota, non aveva idee».

Fonte: corrieredelmezzogiorno

Zamparini: “È un Palermo da serie B, ma non voglio cacciare Sannino”ultima modifica: 2012-09-04T14:50:00+02:00da football12
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