“Quelli del Pdl in questi anni sono stati i feudatari dell’imperatore. L’imperatore dava loro il feudo e loro dovevano solo inchinarsi. Non sarà più così. La riscossa italiana è partita dalla Sicilia e il nuovo governo lavorerà con la Sicilia, qui non ci sono feudatari e imperatori”. Mentre il Pd ha “un popolo. Non un profeta o un padrone”. “Si occupavano di Ruby – dice ancora – e l’Italia crollava, si perdevano 570mila posti di lavoro e dicevano che tutto andava bene. E’ un esito disastroso quello del governo Berlusconi“
Poi l’attacco diretto al Cavaliere: “Quando parlando di telecomunicaizoni accenno a regole Berlusconi parla di ‘minacce mafiose’, quando gli parli di regole, lui mette mano alla pistola. Deve rassegnarsi, le regole contro nessuno ma uguali per tutti”. Mentre sulle donne: “Devo spiegare io a Berlusconi come si parla con le donne e delle donne, io gli insegno la buona educazione e un minimo di civiltà”.
Sul palco Bersani spazia a tutto campo. Dalle politiche di crescita: “Diciamo all’Europa che insieme con le politiche di rigore ci vogliono le politiche per il lavoro, investimenti e crescita. Se daremo una spinta a questo progetto, potremo vedere subito i risultati”. Poi la lotta alla mafia: “Ci vogliono provvedimenti più forti di quelli di Monti contro la mafia e tutta la criminalità organizzata. Se uno si chiede, perché si va a votare anticipato in Lombardia? Perché le ronde padane non sono riuscite a fermare la ‘ndrangheta e se la sono vista vicini alla giunta“.
Bersani ringrazia infine Matteo Renzi: ”Noi siamo un partito unito, lo ringrazio per come si è comportato. Io avrei fatto lo stesso. Siamo un grande partito”.
Proprio il sindaco di Firenze aveva aperto il comizio a Palermo raccontando: “Qualcuno mi ha chiesto perché non ho presentato una mia lista, certo avrei potuto anche guadagnare cento deputati in Parlamento, ma avrei perso la faccia. E di facci ne ho una sola”.
Renzi si è rivolto a Grillo e a Berlusconi: “Alla politica dei vaffa possiamo rispondere con la gentilezza”, dice riferendosi al leader del Movimento 5 stelle, mentre al Cavaliere: “Caro Berlusconi, la corsia di sorpasso è a Sinistra e non a Destra, saremo noi a dare un governo stabile nei prossimi cinque anni. Non ne possiamo più dei governi che durano lo spazio di un mattino”. E ironizza: “Ci troviamo in un Paese in cui si promette di eliminare l’Imu. Fra poco in autostrada costui venderà le pentole”.
E sul voto: “La decisione della Lombardia e della Sicilia è fondamentale, ma non tanto per le due regioni ma per l’intera Italia. Noi vi invidiamo perché il vostro voto è come se valesse doppio, come se giocassimo il Jolly”.
Il sindaco di Firenze indica anche l’impegno dell’eventuale esecutivo del centrosinistra riguardo la nazionalità: “Mario Balotelli può essere un simbolo nostro, dell’Italia che vogliamo noi. Una delle prime cose da fare dopo la vittoria di Bersani è che chi nasce in Italia è italiano“