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Le mani dei boss sulle scommesse sportive. In manette anche un ex dirigente del Palermo

QUADRO NEWS.pngUn giro di scommesse clandestine ritenuto riconducibile alla mafia è stato scoperto a Palermo dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che sta eseguendo 11 ordinanze di custodia cautelare. L’operazione, denominata in codice «Dirty Bet», è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di esercizio del gioco clandestino e fittizia intestazione di beni, con l’aggravante dell’ agevolazione di Cosa Nostra. I finanzieri hanno effettuato anche numerose perquisizioni. I particolari dell’operazione verranno illustrati in una conferenza stampa che si svolgerà in mattinata.

NOMI ECCELLENTI – Stando alle prime indiscrezioni in carcere sarebbero finiti anche nomi eccellenti del mondo del calcio, tra gli altri Giovanni Pecoraro, ex dirigente sportivo delle giovanili del Palermo calcio. L’indagine è coordinata dal Procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Francesco Del Bene e Gaetano Paci. Pecoraro sarebbe accusato di trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra. Secondo gli inquirenti sarebbe stato prestanome di un boss del narcotraffico. Pecoraro era giá finito in carcere alcuni fa anni in un’inchiesta per mafia, ma ne uscì indenne.

Corriere.it

Scommesse: arrestati Milanetto e Mauri. Indagati Conte e Criscito

QUADRO NEWS.pngNuova ondata di arresti nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse. Tra le persone finite in manette anche Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, e Omar Milanetto, centrocampista del Padova ed ex giocatore del Genoa. I provvedimenti, in tutto 19, sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Bet’: tra i destinatari sono compresi giocatori ed…

ex-calciatori, coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse. Alcuni militano nella massima serie calcistica. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.

Eseguite anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di società professionistiche (anche della massima divisione) coinvolti nelle indagini. Fra gli indagati c’è Antonio Conte, per vicende relative al periodo in cui era allenatore del Siena, e il presidente dei bianconeri, Massimo Mezzaroma. Sia l’abitazione del tecnico della Juve che gli uffici di Mezzaroma sono stati perquisiti. Secondo quanto precisa il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, “il Siena è il club nei cui confronti c’è maggiore attenzione e le perquisizioni che hanno coinvolto Conte e Mezzaroma riguardano soprattutto “7-8 partite del campionato 2010-2011 che sono sotto la nostra lente di ingrandimento e per le quali ci sono dichiarazioni che fanno pensare a manipolazioni”. Nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati sequestrati, tra gli altri, anche il computer di Antonio Conte e il suo Iphone. Per il computer si è provveduto ad una operazione di back-up e poi è stato restituito, mentre per quanto riguarda il cellulare questa operazione non è si è resa possibile e quindi l’Iphone è stato trattenuto e gli sarà restituito a breve.

 

 

 

In mattinata c’è anche stato un blitz della polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano che ha eseguito perquisizioni nei confronti di Domenico Criscito. Al difensore azzurro, che milita nello Zenit San Pietroburgo e prima di trasferirsi in Russia ha indossato la maglia del Genoa, è stato consegnato un avviso di garanzia per fatti che sarebbero avvenuti quando era tesserato rossoblu. “Non ci sono altri nazionali coinvolti”, ha detto il pm Di Martino spiegando che al momento per Criscito non vi è nessun obbligo di non lasciare l’Italia e quindi non è a rischio la sua partecipazione agli Europei. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda”, ha detto dal canto suo l’agente dell’azzurro Andrea D’amico aggiungendo che ”Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui”. Il difensore, tuttavia, non fa parte della lista dei convocati azzurri per Euro 2012. La decisione ”è stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione” e anche dal giocatore ”anche lui – ha spiegato il vicepresidente Demetrio Albertini- era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio”. “Il fatto che Criscito non partirà per gli Europei è un atto dovuto nel momento in cui vengono svolte le indagini. Criscito -ha aggiunto Albertini- ha già parlato con i suoi legali, abbiamo fatto le valutazioni tutti insieme, Mimmo l’ho trovato abbastanza provato, ma sereno per quello che potrà discutere con il Pm della sua posizione. Mi ha spiegato alcune cose e credo alla sua versione e alla sua innocenza”.

 

 

 

LE PARTITE. Questa nuova operazione riguarda in particolare le partite Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011 finita 2-2, Palermo-Bari del 7 maggio 2011 finita 2-1, Lazio-Genoa del 14 maggio finita 4-2 e Lecce-Lazio del 22 maggio finita 2-4 per quanto riguarda la serie A e Novara-Siena del 1 maggio finita 2-2 per la serie B. “Solo per la partita Lecce-Lazio – ha detto Di Martino – ci sarebbe stato un guadagno di circa 2 milioni di euro con 600 mila euro andati per corrompere i calciatori”.

 

 

 

I PROVVEDIMENTI. Fra gli altri destinatari di misure cautelari in carcere vi sono il portiere del Vicenza Paolo Acerbis, Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria ed ex Novara; e Marco Turati, difensore del Modena. Agli arresti domiciliari sono finiti Joelson Inacio, attaccante brasiliano del Pergocrema, ex Grosseto, e due esponenti del cosiddetto gruppo bolognese: Daniele Ragone, commercialista di Parma, e Luca Burini, promoter in Cina per un’azienda emiliana, già accusato di essere l’anello di congiunzione con i singaporesi. Questi ultimi due sono indagati anche per riciclaggio. Obbligo di firma due volte la settimana invece per Francesco Ruopolo, attaccante del Padova, ex AlbinoLeffe e Atalanta, e per Kewullay Conteh, ex difensore di AlbinoLeffe, Grosseto e Piacenza. All’estero provvedimenti anche per Zoltan Kenesei, Istvan Borgulya, Laszlo Strasser, Laszlo Schultz e Matyas Laszar facenti parte del gruppo dei cosiddetti ungheresi, oltre al giocatore svizzero Matteo Gritti. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha invece accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, che risulta fra gli indagati.

 

 

 

Le indagini hanno appurato come di fatto ai cosiddetti zingari sia subentrato un gruppo di ungheresi, soliti frequentare l’Italia facendo la spola anche fra Singapore e Lugano. A Lugano, inoltre, sono stati trovati due conti intestati a Giuseppe Signori per 290mila euro e 435mila euro che secondo gli investigatori sarebbero il corrispettivo per la manipolazione della partita Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011

 

 

 

L’operazione odierna, condotta dalla Polizia di Stato di Cremona e coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che lo scorso dicembre ha portato alla cattura di 17 altri indagati. Per conto del gruppo criminale transnazionale al centro dell’inchiesta, i giocatori italiani avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio.

(Adnkronos/Ign)

 

 

Palermo: scommesse truccate, truffa allo Stato per mezzo milione euro

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, scommesseLa Guardia di Finanza di Palermo, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha portato a termine un’indagine a contrasto delle scommesse ”truccate”, che ha consentito di individuare una truffa da quasi mezzo milione di euro ai danni dello Stato…

A finire nel mirino dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del capoluogo siciliano – si legge in una nota – il titolare di numerose agenzie di scommesse di Palermo che, per anni, ha alterato i dati comunicati ai Monopoli di Stato attraverso il sistema informatico del Totalizzatore Nazionale, tramite il quale vengono registrate, elaborate e controllate le giocate che avvengono presso i concessionari ”autorizzati”.

In meno di tre anni, il titolare, a fronte della raccolta di oltre 42 mila scommesse da parte di altrettanti giocatori – per un importo di piu’ di mezzo milione di euro circa di incassi – e’ riuscito a comunicare ai Monopoli di Stato meno di 80 mila euro, grazie a una sofisticata alterazione del software-interfaccia tra l’agenzia stessa e il Totalizzatore Nazionale.

Gia’ nei mesi scorsi, i finanzieri erano intervenuti nei locali di una delle agenzie del circuito ponendo sotto sequestro ticket comprovanti l’illecito svolgimento dell’attivita’ di gioco.

L’ingente truffa, che ha sottratto alle casse dello Stato piu’ di 460 mila euro, e’ stata scoperta grazie agli accertamenti e riscontri sulla copiosa documentazione sottoposta a sequestro, all’esito dei quali sono stati rilevati significativi scostamenti tra gli importi realmente scommessi dai giocatori (come riportati sui ticket stampati e consegnati loro dopo il pagamento) e quelli ”ufficialmente” comunicati ai Monopoli di Stato attraverso il sistema informatico del Totalizzatore. Il responsabile del sofisticato sistema di alterazione – conclude il comunicato – e’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo per i reati di truffa ai danni dello Stato, peculato e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche. (ASCA)

Palermo, giochi e scommesse clandestine. Sequestrate quattro agenzie

QUADRO NEWS.pngI locali di 4 agenzie sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Palermo in un’operazione contro il gioco illegale e le scommesse clandestine on line, assieme a 29 postazioni telematiche, 12 videogame, 116 monitor  e apparecchiature informatiche per 200.000 euro. Le postazioni, collegate ai siti stranieri “Starvenus.com”, “Bet7star.com”, “Racindogs.eu”, “356planetwin.com” e “PlanetWin365.com”, erano…

distribuite in tre degli esercizi sottoposti a sequestro, che operavano senza l’autorizzazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Ai gestori, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica, sono state intanto applicate sanzioni amministrative per complessivi 48.000 euro. Ritrovate ricevute di giocate sui siti non autorizzati, ora all’esame dei finanzieri per   quantificare le imposte evase. In una delle tre sale è stata anche riscontrata la manomissione del contatore Enel, che segnava solo il 36% circa dei consumi reali.

La quarta agenzia sequestrata era gestita da una società italiana che fa capo a un soggetto liberiano e con sede in un immobile di due piani nel centro della città, al cui interno erano attive 10 postazioni telematiche con oltre 116 monitor, 7 televisori, numerose stampanti e apparecchiature utilizzate per la raccolta delle scommesse. Il materiale, del valore di 200.000 euro, è stato sequestrato assieme all’edificio. Anche in questo caso, il gestore è stato denunciato alla Procura.

Fonte: Repubblica.it