Scommesse: arrestati Milanetto e Mauri. Indagati Conte e Criscito

QUADRO NEWS.pngNuova ondata di arresti nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse. Tra le persone finite in manette anche Stefano Mauri, centrocampista della Lazio, e Omar Milanetto, centrocampista del Padova ed ex giocatore del Genoa. I provvedimenti, in tutto 19, sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Bet’: tra i destinatari sono compresi giocatori ed…

ex-calciatori, coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse. Alcuni militano nella massima serie calcistica. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.

Eseguite anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di società professionistiche (anche della massima divisione) coinvolti nelle indagini. Fra gli indagati c’è Antonio Conte, per vicende relative al periodo in cui era allenatore del Siena, e il presidente dei bianconeri, Massimo Mezzaroma. Sia l’abitazione del tecnico della Juve che gli uffici di Mezzaroma sono stati perquisiti. Secondo quanto precisa il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, “il Siena è il club nei cui confronti c’è maggiore attenzione e le perquisizioni che hanno coinvolto Conte e Mezzaroma riguardano soprattutto “7-8 partite del campionato 2010-2011 che sono sotto la nostra lente di ingrandimento e per le quali ci sono dichiarazioni che fanno pensare a manipolazioni”. Nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati sequestrati, tra gli altri, anche il computer di Antonio Conte e il suo Iphone. Per il computer si è provveduto ad una operazione di back-up e poi è stato restituito, mentre per quanto riguarda il cellulare questa operazione non è si è resa possibile e quindi l’Iphone è stato trattenuto e gli sarà restituito a breve.

 

 

 

In mattinata c’è anche stato un blitz della polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano che ha eseguito perquisizioni nei confronti di Domenico Criscito. Al difensore azzurro, che milita nello Zenit San Pietroburgo e prima di trasferirsi in Russia ha indossato la maglia del Genoa, è stato consegnato un avviso di garanzia per fatti che sarebbero avvenuti quando era tesserato rossoblu. “Non ci sono altri nazionali coinvolti”, ha detto il pm Di Martino spiegando che al momento per Criscito non vi è nessun obbligo di non lasciare l’Italia e quindi non è a rischio la sua partecipazione agli Europei. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda”, ha detto dal canto suo l’agente dell’azzurro Andrea D’amico aggiungendo che ”Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui”. Il difensore, tuttavia, non fa parte della lista dei convocati azzurri per Euro 2012. La decisione ”è stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione” e anche dal giocatore ”anche lui – ha spiegato il vicepresidente Demetrio Albertini- era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio”. “Il fatto che Criscito non partirà per gli Europei è un atto dovuto nel momento in cui vengono svolte le indagini. Criscito -ha aggiunto Albertini- ha già parlato con i suoi legali, abbiamo fatto le valutazioni tutti insieme, Mimmo l’ho trovato abbastanza provato, ma sereno per quello che potrà discutere con il Pm della sua posizione. Mi ha spiegato alcune cose e credo alla sua versione e alla sua innocenza”.

 

 

 

LE PARTITE. Questa nuova operazione riguarda in particolare le partite Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011 finita 2-2, Palermo-Bari del 7 maggio 2011 finita 2-1, Lazio-Genoa del 14 maggio finita 4-2 e Lecce-Lazio del 22 maggio finita 2-4 per quanto riguarda la serie A e Novara-Siena del 1 maggio finita 2-2 per la serie B. “Solo per la partita Lecce-Lazio – ha detto Di Martino – ci sarebbe stato un guadagno di circa 2 milioni di euro con 600 mila euro andati per corrompere i calciatori”.

 

 

 

I PROVVEDIMENTI. Fra gli altri destinatari di misure cautelari in carcere vi sono il portiere del Vicenza Paolo Acerbis, Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria ed ex Novara; e Marco Turati, difensore del Modena. Agli arresti domiciliari sono finiti Joelson Inacio, attaccante brasiliano del Pergocrema, ex Grosseto, e due esponenti del cosiddetto gruppo bolognese: Daniele Ragone, commercialista di Parma, e Luca Burini, promoter in Cina per un’azienda emiliana, già accusato di essere l’anello di congiunzione con i singaporesi. Questi ultimi due sono indagati anche per riciclaggio. Obbligo di firma due volte la settimana invece per Francesco Ruopolo, attaccante del Padova, ex AlbinoLeffe e Atalanta, e per Kewullay Conteh, ex difensore di AlbinoLeffe, Grosseto e Piacenza. All’estero provvedimenti anche per Zoltan Kenesei, Istvan Borgulya, Laszlo Strasser, Laszlo Schultz e Matyas Laszar facenti parte del gruppo dei cosiddetti ungheresi, oltre al giocatore svizzero Matteo Gritti. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha invece accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, che risulta fra gli indagati.

 

 

 

Le indagini hanno appurato come di fatto ai cosiddetti zingari sia subentrato un gruppo di ungheresi, soliti frequentare l’Italia facendo la spola anche fra Singapore e Lugano. A Lugano, inoltre, sono stati trovati due conti intestati a Giuseppe Signori per 290mila euro e 435mila euro che secondo gli investigatori sarebbero il corrispettivo per la manipolazione della partita Brescia-Lecce del 27 febbraio 2011

 

 

 

L’operazione odierna, condotta dalla Polizia di Stato di Cremona e coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che lo scorso dicembre ha portato alla cattura di 17 altri indagati. Per conto del gruppo criminale transnazionale al centro dell’inchiesta, i giocatori italiani avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio.

(Adnkronos/Ign)

 

 

Scommesse: arrestati Milanetto e Mauri. Indagati Conte e Criscitoultima modifica: 2012-05-28T15:49:00+02:00da football12
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