Palermo City

Prostituzione in un centro massaggi a Palermo, arrestate tre cinesi

QUADRO NEWS.pngUna casa di appuntamenti, mascherata da centro massaggi, è stata scoperta dai carabinieri in pieno centro a Palermo. A gestirla, una coppia di cinesi. Il «centro massaggi» fasullo si trovava in via Vincenzo Di Marco 6/F, vicino al Giardino Inglese ed era pubblicizzato anche su internet.

I militari hanno trovato nei locali quattro ragazze di nazionalità cinese in compagnia di clienti palermitani. Le manette sono scattate per i proprietari della struttura e per una loro giovane collaboratrice. Sono accusati di sfruttamento della prostituzione. L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Vania Contrafatto e dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia.

Rifiuti a Palermo, consiglio dei ministri approva lo stato di emergenza

QUADRO NEWS.pngIl Consiglio dei Ministri ha approvato un Dl che affronta alcune emergenze che impongono un intervento della massima urgenza da cui non derivano maggiori oneri per le finanze dello Stato. Il Dl riguarda l’emergenza sisma 2012, la ricostruzione in Abruzzo, il Porto di Piombino, i rifiuti di Palermo, misure ambientali in Campania e l’Expo 2015. u proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, dell’Interno e dell’Economia – si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, il decreto-legge affronta alcune emergenze che impongono un intervento della massima urgenza.

In particolare il decreto – da cui non derivano maggiori oneri per le finanze dello Stato – contiene misure in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per la ricostruzione in Abruzzo, l’emergenza rifiuti a Palermo, la proroga della gestione commissariale degli impianti di depurazione in Campania, la dichiarazione di Piombino come area di crisi industriale complessa e gli interventi necessari per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere per «Expo 2015».

Il decreto sulle emergenze approvato oggi dal Consiglio dei Ministri proroga le disposizioni dell’ordinanza di Protezione civile del luglio 2010 sui rifiuti in Sicilia, limitatamente agli interventi relativi a Palermo. In particolare – si legge nella nota di Palazzo Chigi – dovranno essere completati i lavori di potenziamento della discarica di Bellolampo, ma soprattutto dovranno essere realizzati gli impianti di trattamento e separazione dei rifiuti. La discarica dovrà essere messa in sicurezza. Il Presidente della Regione dovrà nominare un commissario.

«Su proposta della Regione il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato di emergenza rifiuti a Palermo». Lo dice in conferenza stampa a Palermo il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. «Con questo provvedimento – aggiunge – si potrà continuare a conferire rifiuti nella discarica di Bellolampo». (GDS)

(VIDEO) Fallimento Amia: Stefania Petix intervista il sindaco Orlando

QUADRO NEWS.pngIl caso del fallimento Amia arriva anche a Striscia La Noitizia. Stefania Petix e il bassotto ci mostrano le condizioni critiche in cui versa Palermo a causa del fallimento della società incaricata della raccolta dei rifiuti. Lo spettacolo ripreso dalle telecamere è desolante: cumuli di spazzatura hanno invaso ovunque il centro cittadino. Il sindaco Leoluca Orlando, intervistato dall’inviata, parla del suo prossimo incontro con i curatori fallimentari dell’azienda e si impegna a risolvere la situazione in breve tempo.

video.png

Palermo, controllo Guardia di Finanza contro le truffe dei distributori di carburante: denuncie, sequestri e multe

2774393565.97.pngDue persone denunciate, sequestrati un impianto e un’autobotte, multati 35 distributori. E’ questo il risultato dell’operazione della Guardia di Finanza di Palermo, durante un ampio servizio di controllo contro le truffe dei distributori di carburante. L’operazione è stata portata a termine dai Reparti del Comando Provinciale della GDF di Palermo, con lo scopo di prevenire ed eventualmente reprimere condotte fraudolente in danno della utenza e fenomeni di abusivismo, evasione fiscale e vendita in nero di carburanti.

A Palermo e nelle principali città della provincia (Termini Imerese, Bagheria, Partinico, Cefalù, Corleone), le Fiamme Gialle hanno nel complesso controllato 67 impianti di distribuzione carburanti, ponendo l’attenzione sul rispetto degli adempimenti contabili e fiscali connessi alla gestione ma anche di quelli più propriamente “tecnici” legati alla regolare erogazione e quantificazione del carburante, alla effettiva corrispondenza dei prezzi esposti sui cartelli dei prezzi con quelli indicati dalle colonnine di erogazione, nonché sulla qualità dei carburanti erogati.

 

Sono stati 67 gli impianti controllati – Dei 67 impianti controllati: 22 sono stati segnalati agli uffici competenti per irregolarità nella esposizione delle tabelle previste da decreti assessoriali della Regione Sicilia a garanzia della corretta informazione dell’utenza in merito al giorno di chiusura infrasettimanale, all’orario giornaliero di apertura e di chiusura, all’elenco degli impianti abilitati al servizio notturno e festivo, 3 sono stati segnalati per inosservanze della disciplina prezzi in quanto non esponevano come previsto i prezzi praticati agli utenti nell’apposita cartellonistica da porre a margine della carreggiata; nei riguardi di 7 sono state riscontrate palesi discordanze tra le giacenze contabili e le giacenze effettive di carburanti, superiori ai limiti di tolleranza previsti per le eccedenze e le deficienze ammesse dalla normativa di settore; 2 sono risultati inadempienti al prescritto obbligo di chiusura infrasettimanale, un impianto aveva una colonnina che presentava evidenti manomissioni nei sigilli apposti nei congegni di taratura dei dispositivi di erogazione.

 

Sequestro immediato – Per questo impianto è scattato immediato il sequestro penale della colonnina manomessa e dei 1.750 litri di benzina senza piombo contenuti all’interno del serbatoio collegato agli apparati manomessi, oltre alla denuncia all’AG del gestore della stazione di servizio; per un ulteriore impianto, scoperto dai finanzieri in provincia, e’ stato appurato che, nonostante la continuatività dell’attività, nessuna dichiarazione dei redditi è stata presentata dal gestore per l’intero anno 2011, nascondendo al fisco ricavi al momento quantificati in circa 700.000 euro; per tale impianto e’ stata immediatamente avviata una più approfondita verifica, per ricostruire nel dettaglio l’intera posizione fiscale.

 

Controlli sulla circolazione dei prodotti – I controlli hanno riguardato anche la circolazione su strada dei prodotti petroliferi a mezzo di autobotti, eseguiti dai finanzieri al fine di verificare il regolare possesso della documentazione fiscale prevista per il trasporto dei prodotti energetici sottoposti ad accise destinati all’approvvigionamento dei depositi e delle stazioni di servizio.
In questo contesto è stato individuato un autotrasportatore di carburanti che trasportava un quantitativo difforme da quello indicato nella documentazione esibita. I finanzieri, infatti, hanno rilevato che dei circa 7.000 kg. che l’autotrasportatore avrebbe dovuto trasportare in cisterna risultava una ammanco di oltre 3.000 kg. per i quali l’autista non e’ stato in grado di fornire alcuna giustificazione in merito alla destinazione. Si è proceduto quindi al sequestro del veicolo e dei circa 4.000 litri di gasolio contenuti in cisterna a alla denuncia all’autorità giudiziaria dell’autista. Sono in corso le indagini per ricostruire l’effettivo utilizzo del carburante mancante, verosimilmente destinato al mercato nero. Al termine del piano, sono state verbalizzate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di oltre 87.000 euro.

Analisi sui campioni prelevati – Infine, sono in corso le analisi sui numerosi campioni di prodotto petrolifero prelevati dai finanzieri durante i diversi controlli ed inviati al competente Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al fine di verificare le qualità merceologiche dei carburanti erogati ed il rispetto delle rigorose norme cui sono sottoposti tali prodotti per limitare i danni dell’inquinamento ambientale e riscontrare l’eventuale presenza di componenti non consentiti che ne alterano la qualità in pregiudizio dell’ambiente e della resa.

Palermo soffocata dai rifiuti. Orlando: “Chiedo scusa ai palermitani”

QUADRO NEWS.pngImperversano gli incendi di rifiuti nella Palermo soffocata dal pattume, in una nuova crisi che riproduce sotto l’amministrazione di Leoluca Orlando scenari identici a quelli visti col suo predecessore Diego Cammarata. 

L’azienda d’igiene ambientale Amia scivola verso il fallimento dopo il rigetto della proposta di concordato preventivo da parte del Tribunale, in un rimpallo di responsabilita’ tra il Comune i commissari di Amia, nominati dal governo nazionale. In questa situazione la scorsa notte i vigili del fuoco hanno effettuato 47 interventi per domare gli incendi appiccati ai cumuli di immondizie che invadono le strade, dal centro alla periferia.

Il quadro potrebbe complicarsi ulteriormente se a fine mese venisse chiusa, per raggiunta saturazione, la discarica di Bellolampo, dove non e’ ancora iltimata la costruzione della nuova vasca che dovrebbe consentire il conferimento dei rifiuti cittadini ancora per un po’ di tempo. Sarebbe comunque una soluzione provvisoria. L’Amia aveva cercato nei giorni scorsi di ripulire Palermo dal pattume che si e’ accumulato a causa delle continue assemblee sindacali dei lavoratori che temono per il loro futuro dopo la bancarotta dell’azienda. Ma il servizio non e’ decollato, e parte lo svuotamento di cassonetti qua e la’, nulla e’ sostanzialmente cambiato. La citta’ e’ sudicia e in vari punti i cumuli di immondizie sono tali da impedire il transito. L’assessore comunale Giuseppe Barbera si esercita frattanto in ipotesi: “Un termovalorizzatore -dice- sarebbe una soluzione compatibile, in termini ambientali, energetici, economici, solo se preceduto da interventi molto rigidi e precisi di raccolta differenziata e separazione tra tipologie di rifiuti. In questo modo solo una porzione minima dei rifiuti dovrebbe finire in discarica o potrebbe essere incenerita con recupero di energia”. Barbera si richiama all'”esperienza europea anche in grandi citta’ e anche con impianti ubicati nei centri abitati” per affermare che “e’ finora rassicurante sui ridotti impatti sanitari”, anche se aggiunge che “nella nostra realta’ pero’ va ricordato che la previsione dei termovalorizzatori fatta a suo tempo dai governi regionali e’ stata molto diversa: al di fuori di qualsiasi vera politica dei rifiuti e immaginando questi impianti come dei semplici forni in cui bruciare qualsiasi cosa: soluzioni da incubo e con impatti sulla salute certamente dannosi. Quel che e’ certo e’ che a Palermo e in tutta la Sicilia dobbiamo avviare una politica dei rifiuti radicalmente diversa, affidata ad una gestione efficiente che superando l’emergenza guardi al futuro”, assicura l’assessore. Intanto, Palermo soffoca tra i rifiuti. (AGI) .

Palermo: rischio crollo carreggiata viale Regione, l’Enel smentisce

QUADRO NEWS.png“I lavori di scavo per l’allacciamento elettrico di un nuovo edificio, realizzati in una delle corsie laterali di viale Regione Siciliana per conto dell’Enel, non hanno provocato alcun danneggiamento alla copertura di uno dei canali che attraversano la Circonvallazione di Palermo. Lo scavo, infatti, è stato fermato appena ci si è resi conto di essere arrivati a una struttura di cemento armato.

È, quindi, del tutto infondata la notizia che l’impresa appaltatrice avrebbe tolte alcune travi, attività che avrebbe potuto compromettere la stabilità delle corsie dell’importante arteria stradale”. È quanto si legge in una nota dell’Enel.
“Lo scavo – aggiunge il comunicato – è stato posto stamattina sotto sequestro cautelativo dai vigili urbani ma nel pomeriggio, dopo le opportune verifiche, il Pm Varone ha autorizzato la rimozione dei sigilli del cantiere per consentire la messa in sicurezza dello scavo. Nell’autorizzazione comunale, rilasciata lo scorso 15 marzo – sottolinea l’Enel -, non era stata menzionata la presenza di particolari interferenze lungo il tracciato da scavare”.

Palermo, si fingono poliziotti e rapinano un pregiudicato in casa allo Zen

QUADRO NEWS.pngSi sono finti poliziotti e sono entrati nell’abitazione di un pregiudicato dello Zen di Palermo. Hanno simulato una perquisizione e poi si sono fatti consegnare tutti gli oggetti in oro e contanti che c’erano nell’appartamento. In tre, vestiti da agenti, hanno detto alla moglie del pregiudicato, che si trovava da sola in casa, che si trattava di un sequestro. Il bottino della rapina, su cui sta indagando la polizia, è di svariate migliaia euro: Almeno 10 mila in contanti e oggetti in oro e preziosi il cui valore è da quantificare.

Palermo, accoltella madre durante lite. Tragedia familiare a Brancaccio

QUADRO NEWS.pngUna donna si 66 anni, Anna Belluzzo, e’ stata ferita gravemente a coltellate dalla figlia Emilia Tagliavia, 43 anni, durante una lite stamattina a Palermo. La vittima, colpita all’addome, e’ ricoverata nell’ospedale Buccheri La Ferla mentre la figlia e’ stata fermata dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito, ha colpito la madre durante una lite nella loto abitazione di via Roberto Antiochia, nel quartiere di Brancaccio

Palermo, dichiarato fallimento Amia

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, amia, rifiutiIl tribunale di Palermo ha dichiarato il fallimento dell’Amia, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo. La notizia e’ confermata dall’azienda: gli ufficiali giudiziari stanno andando a notificare il provvedimento ai commissari. Prosegue l’emergenza per l’immondizia accatastata per le strade che viene incendiata. In tre zone la spazzatura e’ stata rovesciata per terra intralciando il traffico. In alcuni quartieri i bimbi giocano tra i rifiuti in putrefazione.

Palermo continua a bruciare, ancora cassonetti a fuoco

QUADRO NEWS.pngContinuano i roghi di cassonetti stracolmi d’immondizia a Palermo. Sono 40 gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere gli incendi dei cumuli di spazzatura data alle fiamme dai palermitani esasperati.

Commercianti e residenti hanno rovesciato diversi contenitori bloccando via Ughetti, strada nei pressi dell’ospedale Civico di Palermo. A rischio le ambulanze costrette a fare le gimcane tra le stradine laterali per arrivare in ospedale. Altro blocco dcon rifiuti vicino via Giafar.