Archivi Mensili: settembre 2011

Terremoto di magnitudo 1.4 a Palermo e provincia

QUADRO NEWS.pngLa terra in Italia, continua a tremare. Poche ore fa si è verificata una scossa sismica vicino a Palermo. Il terremoto è stato avvertito dalla popolazione nella provincia di Palermo, appunto. Secondo quanto registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisca e Vulcanologia, le località prossime all’epicentro sono…

Montelepre, Torretta e Monreale. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose. L’Ingv ha fatto sapere che l’evento sismico è stato registrato alle ore 11.36 con magnitudo 1.4.

Il caffé potrebbe prevenire la depressione

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Il caffé renderà anche nervosi, ma potrebbe aiutarci a non deprimerci.

A rivelarlo una ricerca che dimostra che le donne che bevono più di due tazze di caffé sarebbero meno inclini a farsi vincere dal male oscuro. In realtà non è ben chiaro come la caffeina influenzi questo processo “salvifico”, ma è stato dimostrato che la mancanza di caffeina al…

contrario non ha nessuna influenza sulla capacità di deprimersi. La scoperta, pubblicata nel Archives of Internal Medicine, è scaturita da uno studio condotto su più di 50mila infermiere americane.

La pubblicazione di questi risultati non mira ad incoraggiare un istantaneo aumento del consumo di caffé per le donne, ma si propone di intensificare le ricerche per scoprire le vere cause tra l’aumento di caffeina e la diminuzione dei fenomeni depressivi.

Il team dell’Harvard Medical School ha condotto la ricerca, monitorando lo stato di salute e il consumo di caffé di queste donne dal 1996 al 2006.

In questo periodo solo 2600 di queste donne hanno sviluppato sindromi depressive. Molte di queste non bevevano caffè o ne bevevano molto poco. Rispetto alle consumatrici di una tazza di caffé o anche meno alla settimana, le consumatrici da due o tre tazze al giorno hanno riscontrato una diminuzione del rischio di sviluppare la depressione del 15%. Le donne da quattro e più tazze al giorno, hanno abbattuto il rischio per il 20%.

La caffeina ha effetti percepibili fisicamente sul funzionamento e le trasmissioni cerebrali: infatti questa sostanza blocca l’adenosina. Ma sarà necessario continuare le ricerche per scoprire se questo risultato potrà essere tenuto in conto negli studi per la lotta alla depressione.

In alternativa può darsi che le persone con un morale meno scoppiettante scelgano di non bere caffé proprio a causa della caffeina. Infatti uno dei sintomi più diffusi della depressione è proprio il disturbo del sonno e la caffeina non facilita certo le cose, date le sue proprietà stimolanti. Troppa caffeina infatti può anche incrementare l’ansia.

Il professor Bertil Fredholm, esperto di farmacologia e fisiologia all’istituto svedese Karolinska, ha commentato questi risultati, sostenendo che sicuramente rassicureranno gli appassionati amanti del caffé: “Questo studio si sposa perfettamente con molte ricerche del passato e con tutto ciò che sappiamo sulla caffeina e sul funzionamento del cervello. Blocca l’adenosina, che produce un effetto simile all’incremento della produzione della dopamina. E sta diventando sempre più evidente che le aree ricche di dopamina sono quelle maggiormente coinvolte nella fase di diagnosi e studio di casi di depressione”.

“Nonostante si cerchi di dimostrare anche quanto il caffé sia pericoloso, nessuno è in grado di smontare questi comprovati e validi effetti benefici”.

“Questo spazza via un altro elemento allarmistico riguardo all’uso della caffeina. Bevuto con moderazione, il caffé non è certo la cosa più dannosa che facciamo per la nostra salute”. Anzi. (YAHOO)

Nausea in gravidanza? Addio con i ghiaccioli

QUADRO NEWS.pngDurante il congresso nazionale dei ginecologi dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi) che ha avuto luogo a Palermo, si è parlato molto della classica nausea in gravidanza. Dalle ultime notizie sembrerebbe che l’unico vero rimedio efficace contro tale sintomo siano i ghiaccioli. Indipendentemente dal gusto, i Lillipops sono in grado di mettere ko la nausea in gravidanza…

I ricercatori spiegano:“Si tratta di ghiaccioli naturali a base di sostanze come zenzero, mandarino e limone. La sperimentazione condotta su 30 gestanti ha dimostrato che 21 future mamme hanno avuto immediati benefici e si sono liberate da questo malessere gustando il ghiacciolo”.

Gli studiosi hanno esaminato un campione di 30 future mamme. Queste hanno assunto ghiaccioli naturali, allo zenzero, mandarino e limone. Che cosa è emerso? 21 donne hanno avuto ottimi benefici. I test sono stati fatti in sei centri distribuiti in tutta Italia (Bergamo, Gorizia, Pescara, Chieti, Roma, Napoli).

I ricercatori affermano: “La maggior parte delle ragazze inizia a soffrire di nausea entro 4 settimane dal concepimento e nel 60% dei casi il disturbo si attenua o scompare dopo il terzo mese di gravidanza. Ma nel restante 40% si può prolungare per mesi, talvolta fino alla vigilia del parto“.

Dall’esito dello studio è emerso che le donne che mangiavano due ghiaccioli al dì vedevano calare la nausea da 7.1 a 4.3.

“Abbiamo voluto provare in alcuni ospedali i Lillipops questi prodotti nati dall’intuizione di una mamma inglese – spiega Antonio Chiantera, Segretario Nazionale dell’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) – 30 nostre gestanti con nausea hanno consumato questi ghiaccioli”.

I Lillipops non sono medicinali. Sono semplici ghiasccioli reidratanti studiati per le donne in gravidanza, con ingredienti completamente naturali, senza coloranti e aromi artificiali. Sono molto indicati contro la nausea in gravidanza. Ogni confezione di Lillipops contiene 5 deliziosi gusti: pompelmo e mandarino, limone e menta, camomilla e arancia, lime e vaniglia e zenzero. (DOTTORSALUTE)

Al via i casting per il film della iena Pif

QUADRO NEWS.pngDa giovedi a sabato, dalle 15 alle 19 nei locali di Link – Officine Mediterranee in via Roma 443 si svolgeranno le selezioni per il casting del primo film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. La celebre Iena e conduttore del programma su Mtv «Il Testimone» girerà a Palermo il suo lungometraggio dal titolo «Solo d’estate», prodotto dalla Wildside di Roma, ed è in cerca di bambini e bambine dai 9 ai 13 anni.

Il film sarà ambientato nel capoluogo siciliano durante l’arco di un ventennio e narrerà l’educazione sentimentale e civile di un bambino di otto anni, Arturo. Una storia d’amore che racconta i tentativi del piccolo Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco della scuola elementare che vede come una principessa. Sullo sfondo di questa tenera ma divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90. Attualmente sono aperte le selezioni per i ruoli di Arturo e Flora, i genitori dei minori dovranno inviare due foto, i dati anagrafici e i relativi numeri di telefono al seguente indirizzo e-mail: casting.estate@gmail.com. Per info: 333.2956846. (CORRIERE DEL MEZZOGIORNO)

Flickr lancia Foto forum e app Android

QUADRO NEWS.pngFoto Forum e l’app per Android sono le due nuove funzionalita’ di Flickr, una delle piattaforme di condivisione di foto piu’ famose di proprieta’ di Yahoo!, per facilitare le conversazioni e gli scambi nella community con pc, smartphone o tablet. Foto Forum consente di condividere foto o interi album con gruppi di amici e familiari e al contempo chattare; l’app Flickr per Android e’ invece la prima applicazione del sito per i dispositivi Android. (ANSA)

Palermo paga i dipendenti per spalare neve a luglio

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, spalaneve palermoC’è un motivo, se la Sicilia spende otto volte di più della Lombardia per gli stipendi dei suoi 17 mila dipendenti, c’è un motivo se la Regione Siciliana ha il record italiano di dirigenti, funzionari, assistenti, consiglieri e consulenti: qui c’è tanto, tanto lavoro da fare. Per esempio, a luglio tocca spalare la neve. Sì, proprio a luglio, quando il termometro segna 19 gradi di minima (e 30 di massima), nell’isola del sole c’è la neve.

Ma dove, sulla spiaggia di Mondello? Sulla scogliera di Cefalù? Davanti al Duomo di Monreale? Questo, al momento, è un segreto. Però da qualche parte la neve deve esserci, a luglio, in provincia di Palermo, se il signor Salvatore Di Grazia, assegnato al servizio di Protezione Civile, ha chiesto e ottenuto dalla Provincia il pagamento di 42 ore e mezza di straordinario (più altre tre di straordinario notturno) per “spalamento neve”.

Voi penserete: magari gli hanno pagato gli arretrati dell’inverno scorso. Macché. Quelli glieli avevano liquidati subito: 103 ore a gennaio, 92 a febbraio, 70 a marzo. Tutto lavoro straordinario, pagato a parte, che dall’inizio dell’anno a oggi ha rimpolpato la busta paga dell’instancabile Di Grazia di una cifretta pari a sei mesi di stipendio di un precario palermitano: 5165 euro.

Poi, a marzo – purtroppo – persino sulle cime delle Madonie l’ultima neve si è sciolta. E gli spalatori hanno smesso di spalare (e di farsi pagare gli straordinari). Tutti, tranne Di

Grazia. Il quale, come quel giapponese sull’isoletta che non sapeva della fine della guerra, ha continuato a spalare una neve che vedeva solo lui. E alla fine del mese, si capisce, presentava il conto all’ufficio del personale. Diciassette ore di spalamento ad aprile (minima registrata, 10 gradi). Cinquantatre sotto il sole di maggio. Trentotto, sudando, nelle torride giornate di giugno. Lui spalava, spalava, e la neve non finiva mai. Anzi, più il caldo si faceva insopportabile e più il lavoro aumentava. Quarantaquattro ore di spalamento neve a luglio (30 gradi all’ombra). Per toccare, in pieno agosto, l’apice dello sforzo: duecento ore.

Dicono alla Provincia che davanti a questa cifra un dirigente pignolo ha inarcato un sopracciglio. E ha bloccato il pagamento, quando ormai l’instancabile spalatore aveva già totalizzato 415 ore di straordinario. Il poveretto dev’essere rimasto di sasso – lo immaginiamo con la vanga a mezz’aria, davanti ai suoi cumuli di neve settembrina sulle spiagge di Bagheria – perché l’anno scorso nessuno aveva battuto ciglio quando s’era fatto pagare centodiciassette ore di “spalamento neve” straordinario nel solo mese di agosto, più altre ottanta a settembre (quando evidentemente nel Palermitano comincia il disgelo di fine estate).

Ma non finirà qui, si capisce. Lo stakanovista dello spalamento estivo farà ricorso al Tar, si incatenerà davanti alla Regione contro l’ingiustizia subita, cercherà un politico disposto a prendere a cuore la sua causa. E lo troverà di sicuro. Perché in Sicilia, lo sanno tutti, il lavoro è sacro. (REPUBBLICA PALERMO)

Il nautoscopio del Foro Italico apre il suo palcoscenico sul mare

QUADRO NEWS.pngIl naustoscopio del Foro italico, presentato durante la settimana milanese del design dell’aprile 2009 e installato sul prato davanti al mare, è entrato in funzione. L’installazione artistica, dalla forma di vascello, che rappresenta una casa sospesa e ruotante, costruita in materiali ultra leggeri e capace di supportare un peso massimo di 1000 chili (l’equivalente di 10-15 persone) si solleva fino a 15 metri dal…

suolo e dà la possibilità di ammirare il panorama e le navi che entrano al porto. La struttura è aperta ai visitatori dalle 17,30 alle 20 e il biglietto costa 5 euro. La casa, che effettua una rotazione a 360 gradi, era stata dipinta di bianco in occasione della messa del Papa al foro italico. Adesso ha subito un restyling per il quale è stato utilizzato legno di rovere. “Abbiamo ricevuto tutti i pareri e l’ok della Soprintendenza – racconta Giuseppe Amato, artista ed ebanista palermitano, che ha realizzato il progetto – La casa è uno strumento nautico per osservare le navi in transito, un palcoscenico sul mare che ha all’interno un’unica finestra che consente di orientare la vista. Ma è anche una vera casa volante, dove ci si può vivere attivando tutti i servizi”.
Nautoscopio srl è la società che si occupa della gestione della struttura e di cui oltre a Giuseppe Amato (fratello dell’attore Vincenzo Amato) fanno parte l’ingegnere Fabio Buscemi, Giovanni Polizzi e Lucio Sacco. “La missione della società è tirare fuori il talento e le idee dei palermitani per farle conoscere nel mondo – aggiunge Amato, che vive a Milano – E questo avverrà attraverso uno speaker corner e un servizio, il sito nautoscopio.tv, una work tv dove saranno trasmesse online le interviste ai cittadini”. La prossima tappa per l’installazione, che è itinerante, sarà New York, in riva all’oceano. (REPUBBLICA PALERMO)

Palermo, per rubare una bicicletta abbattutto albero di 4 metri

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, ladro bici palermoCi sono ancora, e sono pronti a tutto, i ladri di biciclette.
Nel film di Vittorio De Sica il ladro entrava in azione mentre il proprietario stava attaccando manifesti. A Palermo ha invece operato di notte quando è più facile non dare nell’occhio. Del buio aveva infatti bisogno per portare a termine un’operazione complessa e forse anche lunga….

Siccome la bicicletta da rubare era legata con una robusta catena a un platano altro quasi quattro metri, il ladro ha pazientemente segato il tronco e ha abbattuto l’albero per portarsi via la bicicletta.
Nessuno si è accorto di nulla. Eppure il furto non è avvenuto in una strada di periferia, ma in via Siracusa, una strada centralissima dove si trovano tra l’altro gli uffici delle case editrici Sellerio e Kalos e dove abita un ex questore.
È stato il proprietario della bicicletta, Marco Siino, a fare questa mattina la scoperta. Non voleva credere ai propri occhi. Ha potuto solo constatare che era stato fatto un lavoro a regola d’arte: l’albero è caduto sul marciapiede senza danneggiare le auto in sosta.
Per Siino è il terzo furto di bicicletta in meno di un anno. Ma per lui ormai è una sfida: «Ne comprerò un’altra perchè a Palermo non si può certo usare l’auto». (GDS)

Palermo, discarica di Bellolampo al collasso

QUADRO NEWS.pngBellolampo nell’emergenza. Lo spazio per i rifiuti è ormai esiguo e non ci sono aree alternative pronte. Il rischio di una Palermo che resta sommersa dall’immondizia non è remotissimo. E l’Amia su sollecitazione della Protezione civile corre ai ripari chiudendo le porte a tutti i comuni della provincia che abitualmente conferiscono i propri rifiuti nella collinetta a ovest che domina la città. Con un risultato…

immediato: in alcuni paesi dell’hinterland è già stata sospesa la raccolta dell’immondizia sia ieri che oggi in attesa di una soluzione. Mentre altri si stanno attrezzando per portare l’immondizia in altre discariche. Il susseguirsi degli eventi per Bellolampo è stato rapido. La quinta vasca già piena prima del previsto, dicono tra i denti i vertici dell’Amia, perché la capienza sarebbe stata sovrastimata. La sella di collegamento tra quarta e quinta vasca praticamente a un passo dal completamento. Ad occhio e croce due mesi di autonomia. E dove finiranno i rifiuti dei palermitani? Al momento non ci sono risposte. Tutto è affidato a un delicato vertice che si terrà domani con il direttore dell’assessorato regionale ai Rifiuti Enzo Emanuele e i vertici della Protezione civile guidati dall’ingegnere Pietro Lo Monaco che è anche la persona delegata a seguire le sorti di Bellolampo. Vertice delicato perché l’Amia aveva proposto la realizzazione di una sella di collegamento tra terza e quarta vasca e creare spazio per 600 mila metri cubi. Ma la Provincia ha storto il naso. Dov’è il recupero ambientale e l’impermeabilizzazione di questo nuovo sito? Così domani l’Amia rimodulerà la proposta. E il nodo è economico perché il recupero ambientale costa e qualcuno dovrà pure accollarsi l’onere di queste misure ambientali obbligatorie. Ma per l’Amia spunterà un altro problema: perché il conferimento dei rifiuti dei comuni dell’hinterland al prezzo di 140 euro a tonnellata rappresenta una voce di introiti consistente per le casse dell’azienda di igiene ambientale. Che ora viene a mancare dopo l’aut aut della Protezione civile. «Dagli oltre 30 comuni dell’hinterland tra Coninres e Ato Palermo 1 arrivavano ogni giorno 550 tonnellate di rifiuti su un totale di 1.300 tonnellate – spiega Lo Monaco -. Se ci sono problemi di spazio non è possibile consentire a tutti di depositare immondizia a Bellolampo. Ecco perché abbiamo deciso di far chiudere le porte». E che ne sarà dei rifiuti di Bagheria o di Partinico? Ci sono altre discariche sorte negli ultimi mesi il cui costo di conferimento sarebbe inferiore anche oltre la metà rispetto a Bellolampo. E quindi trasferirvi l’immondizia non dovrebbe rappresentare un esborso maggiore. La sella di collegamento tra quarta e quinta, qualora si faccia, è comunque una soluzione-tampone. Pertanto, fa sapere Sebastiano Sorbello, uno dei commissari dell’Amia, si sta puntando sulla costruzione di una sesta vasca, più o meno nell’area dove sarebbe dovuto sorgere il termovalorizzatore, una grande vasca che darebbe autonomia per sette-otto anni. Un impianto che ovviamente non è dietro l’angolo. «Abbiamo affidato – spiega ancora Sorbello – la progettazione esecutiva al professore Raffaello Cossu. Entro fine ottobre sarà tutto pronto. Costo degli elaborati 100 mila euro circa. Poi penseremo subito all’appalto e alla realizzazione dell’opera. L’importante è realizzare un primo modulo che ci consenta di cominciare ad abbancare spazzatura. Magari tra sette-otto mesi». (GDS)

Maxi traffico di droga, 67 arresti a Palermo

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,Vasta operazione antidroga a Palermo condotta dai poliziotti del commissariato Libertà e dalla sezione Antidroga della Mobile. Gli agenti hanno eseguito 67 misure cautelari nei confronti di un gruppo di italiani e di alcuni africani indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di stupefacenti…

L’associazione criminale, composta da palermitani, nigeriani, tunisini e ghanesi riusciva ad inondare il mercato nazionale e palermitano di grandi quantità di cocaina ed eroina, facendo arrivare lo stupefacente attraverso Spagna, Venezuela, Nigeria, Mali e Olanda. Nel corso dell’inchiesta sono state intercettate migliaia di conversazioni e sono già stati arrestati 73 corrieri che ingoiavano ovuli di cocaina per superare i controlli alla frontiera. (GDS)