Cronaca

Palermo: casse vuote al supermercato, banditi portano via i prosciutti

QUADRO NEWS.pngIn tempo di crisi si devono accontentare anche i rapinatori. Due banditi hanno cercato di svaligiare le casse del supermercato Carrefour di via Diaz, a Palermo. Trovandole vuole, però, hanno deciso di non andarsene senza nulla e si sono fatti consegnare due prosciutti.

Forte vento fa sganciare tubo d’acciaio, operaio muore schiacciato nel cantiere

QUADRO NEWS.pngUn operaio metalmeccanico di Gela, Francesco Romano, 30 anni, dipendente dell’impresa appaltatrice Cosmi Sud è morto schiacciato sotto un pesante tubo di 32 pollici sganciatosi da una gru, durante i lavori di movimentazione all’interno dell’area della ditta alla radice-pontile del porto-isola dello stabilimento. L’incidente è avvenuto mercoledì pomeriggio in un cantiere dell’indotto al petrolchimico di Gela nel Nisseno.

VENTO – Il forte vento che soffia da diverse ore sulla costa gelese sarebbe la causa dello sganciamento della benna che reggeva il tubo. Romano e i suoi colleghi stavano operando per preparare una barra pre-saldata da montare lungo il pontile dove sono in corso i lavori di sostituzione della condotta per lo scarico di greggio dalle petroliere in arrivo, destinato alla lavorazione nella raffineria gelese. L’area di cantiere dove è avvenuto l’incidente è stata sequestrata. Anche la direzione della raffineria dell’Eni, committente dei lavori, ha avviato una sua indagine interna. I sindacati confederali hanno convocato per giovedì una riunione d’urgenza dei direttivi di categoria e delle Rsu per la sicurezza. (Corriere del Mezzogiorno)

Pedofilia, annullata la condanna per Don Turturro

QUADRO NEWS.pngLa Cassazione ha annullato la condanna a 6 anni e 6 mesi per violenza sessuale su minori inflitta a don Paolo Turturro, sacerdote palermitano accusato di avere abusato di due ragazzini della sua parrocchia. Per i giudici romani è prescritta la contestazione più grave costata
al sacerdote la pena di sei anni, mentre è da rideterminare la condanna a sei mesi inflitta, in continuazione, per l’accusa di minore gravità. La Cassazione, dunque, ha imposto un nuovo processo d’appello per il riconteggio della seconda pena, mentre ha annullato senza rinvio la condanna a sei anni.

Le presunte violenze si verificarono tra il 2000 e il 2001 quando don Turturro, noto prete antimafia di Palermo, era parroco della chiesa di Santa Lucia, nel quartiere del Borgo Vecchio. Due bambini, che allora avevano sei e dodici anni, raccontarono di essere stati violentati dal sacerdote uno all’interno della parrocchia, l’altro in una casa adibita a colonia per bambini in cui aveva sede l’associazione ‘Dipingi la pace’ fondata dal prete.

Nel 2003 don Turturro venne allontanato da Palermo e gli fu applicato il divieto di dimora in città. Durante il processo di primo grado molti ragazzini citati come testi ritrattarono difendendo il sacerdote, ma le due vittime confermarono le accuse. Al termine del processo di primo grado, durato 5 anni, don Turturro, lontano parente dell’attore americano John Turturro, ebbe sei anni e sei mesi, poi confermati nel 2011 in appello. (GDS)

Sicilia: verso’ in ritardo introiti biglietteria Regione, arrestato per peculato

QUADRO NEWS.pngCon l’accusa di peculato per essersi appropriato di un’ingente somma di denaro pubblico avvalendosi delle associazioni temporanee di impresa, i Finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno perquisito e arrestato un uomo residente a Bracciano (Roma).

Nel 2003, l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali per la Sicilia ha dato in concessione alle 3 Associazioni Temporanee di Impresa riconducibili all’indagato, finito agli arresti domiciliari, la gestione di alcuni servizi nell’ambito di vari siti di interesse storico – culturale ubicati nelle province di Messina (il Teatro Antico di Taormina, il Museo Archeologico di Messina, la Villa Romana di Patti Marina, l’Area Archeologica e l’Antiquarium di Giardini Naxos, la Villa Romana di S. Biagio presso Terme Vigliatore, l’Area Archeologica Halaesa Arconidea di Tusa, il Museo Archeologico Eoliano “Bernabo’ Brea” di Lipari), Siracusa (la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, il Museo archeologico “Paolo Orsi”, l’Area della Neapolis e l’Orecchio di Dionisio e l’Area archeologica Castello di Eurialo a Siracusa, l’Area archeologica Teatro Antico presso Palazzolo Acreide, il Museo Archeologico di Lentini e l’Area Archeologica di Megera Hyblea ad Augusta), Ragusa (il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa, la Cava di Ispica a Modica, la Zona Archeologica di Caucana, il Museo Regionale Kamarina e l’Area archeologica in Santa Croce Camerina) e Trapani (il Museo Archeologico “Baglio Anselmi” di Marsala, l’Area Archeologica di Segesta a Calatafimi, l’Area Archeologica di Selinunte e il Museo Regionale Pepoli di Trapani).

La concessione disciplinava, tra l’altro, la gestione degli introiti di biglietteria di ingresso presso i siti, per la quale era stato stabilito l’obbligo da parte del concessionario di versare le somme incassate entro determinati termini, decurtate dall’aggio riconosciutogli per i servizi prestati, nella misura del 70% alla Regione Sicilia e del 30% ai Comuni dove sono ubicati i siti di interesse culturale.

Al termine delle indagini, consistite in acquisizioni documentali, accertamenti bancari e attivita’ tecniche, e’ emerso che l’indagato, dal 2004 al 2011, non ha versato ovvero ha versato con notevole ritardo gli introiti di biglietteria spettanti alla Regione Siciliana e ai vari Comuni, per un importo complessivo di 33 milioni di euro. In particolare, ammonta a 19 milioni di euro l’importo del denaro di cui aveva la disponibilita’ per ragioni derivanti dal proprio ruolo di “incaricato di pubblico servizio”, di cui il soggetto si e’ personalmente e indebitamente appropriato, mentre altri 14 milioni sono stati dallo stesso versati ma con notevole e ingiustificato ritardo. I 19 milioni di euro complessivamente non versati dall’indagato hanno cagionato un corrispondente ammanco di 14 milioni di euro circa nel bilancio regionale e di 5 milioni di euro nei bilanci comunali. Le indagini proseguono ad ampio raggio, non potendosi escludere la sussistenza di ulteriori reati e l’eventuale coinvolgimento di altre persone in concorso con l’indagato. (Adnkronos) 

Palermo, sgominata la banda dei Tir: sette arresti e undici denunce

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,E’ di sette persone arrestate e undici denunciate il bilancio di un’operazione condotta all’alba di oggi dalla squadra di Polizia giudiziaria della Polizia stradale di Palermo che ha sgominato una banda dedita alle rapine ad autotrasportatori, la cosiddetta ‘banda sei Tir’. I provvedimenti restrittivi sono stati disposti dal Gip di Palermo Angela Gerardi che ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Maurizio Scalia e del pm Maurizio Bonaccorso.

Sono 11 le persone denunciate per ricettazione e favoreggiamento. Gia’ nel marzo 2009, durante l’indagine ”38/mo parallelo”, erano stati arrestati in flagranza quattro componenti della banda e liberati due autisti presi in ostaggio.

Le indagini hanno ricostruito almeno una trentina di assalti ai Tir in poco meno di sei mesi. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. L’attivita’ di polizia ha consentito di recuperare refurtiva per un valore di centinaia di migliaia di euro e di restituirla ai legittimi proprietari.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alla caserma ”Pietro Lungaro” alle ore 10.30. (Adnkronos)

Sparatoria davanti a Max Living, identificato l’aggressore

QUADRO NEWS.pngÈ stato identificato e denunciato l’uomo che, ieri sera, durante una rissa tra due famiglie ha ferito a colpi di pistola al ginocchio Francesco Compagnone, 40 anni, intervenuto per riportare la calma tra i litiganti.

La discussione è avvenuta nel piazzale di Max Living a Palermo. L’aggressore è Antonino Morello, 73 anni, componente di una delle due famiglie che hanno dato vita alla lite scoppiata, pare, dopo la rottura del fidanzamento di due ragazzi che appartengono ai due nuclei familiari. Compagnone è ricoverato al Civico e non è grave. 

Palermo, altra tragedia: incidente stradale a Sferracavallo. Muore uomo di 49 anni

QUADRO NEWS.pngAncora sangue sulle strade siciliane. Dopo la tragedia di domenica mattina a Monreale, con la morte di un ragazzo di 19 anni, un altro incidente mortale stamane nelle strade del capoluogo.  E’ accaduto in via Plauto a Sferracavallo, dove un automobilista ha tamponato una moto, che si è schiantata al suolo. Nell’urto è morto sul colpo il motociclista N. L. di 49 anni. Sul posto le forze dell’ordine, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’urto.

Primarie, incendiato gazebo di piazza Bellini a Palermo

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, politicaDato alle fiamme, nella tarda serata di ieri, il gazebo per le Primarie del centrosinistra di piazza Bellini a Palermo. L’incendio, appiccato da ignoti, ha parzialmente distrutto il telone esterno della struttura. Poche ore prima c’era stato un diverbio tra un gruppo di operai della Gesip di Palermo, che da settembre non prendono lo stipendio, e gli organizzatori delle Primari. E’ stato necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno dovuto ‘scortare’ l’urna con i voti da piazza Bellini fino alla sede del Pd in via Bentivegna. Sull’incendio indaga la Polizia di Stato.

Palermo, incidente nella notte in zona di corso Calatafimi. Muore un giovane

QUADRO NEWS.pngUn giovane di 19 anni di Monreale, Giovanni Lonardo, è morto la scorsa notte a Palermo in un incidente stradale in via Saitta Longhi nella zona di corso Calatafimi. Il ciclomotore su cui viaggiava e una Bmw si sono scontrati. Inutili i tentativi degli operatori del 118. Sono intervenuti gli agenti della polizia municipale dell’Infortunistica che stanno lavorando per stabilire l’esatta dinamica dello scontro. I mezzi sono stati sequestrati.

Sferracavallo: pescatore colpito da malore in barca, trovato morto

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sferracavalloEra uscito con la sua piccola barca stamattina all’alba, per andare a pescare. Il fratello l’aveva accompagnato, era rimasto a terra e, in lontananza, l’ha visto accasciarsi su se stesso. Non è più tornato indietro Cosimo Gaudino, 51 anni, vigile del fuoco con la passione per la pesca che, al largo della costa di Sferracavallo, alle porte di Palermo, ha accusato un malore: il corpo già senza vita dell’uomo è stato notato all’interno della barca, ormai finita tra le boe, da alcuni diportisti.

Il primo a lanciare l’allarme è stato il fratello del vigile del fuoco, che ha avvisato la Capitaneria di porto. Sul posto è così arrivata anche la polizia e la barca di Gaudino è stata riportata indietro. Il magistrato di turno ha chiesto l’intervento del medico legale che ha accertato la morte per cause naturali: a stroncare il pescatore sarebbe stato un infarto. La salma è stata consegnata ai familiari.

Gaudino prestava servizio ormai da vent’anni presso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. I colleghi lo ricordano come una persona molto disponibile “pronto a tendere una mano a chiunque avesse delle difficoltà”, dice il collega Giovanni Saccone. “Domenica scorsa ero di turno di notte – aggiunge – e mi aveva chiamato per chiedermi di essere con lui, era il suo compleanno”. Gaudino aveva compiuto 51 anni proprio domenica, lascia la moglie e due figli maschi. “Lo chiamavamo il ‘gigante buono’ – continua Saccone – era altissimo e dal carattere speciale. Abbiamo sempre lavorato insieme, quello di oggi è un dolore indescrivibile”.  (LiveSicilia)