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Sferracavallo, case in costruzione sulla costa. Blitz dei vigili urbani

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Montagne di materiali di risulta che scivolano verso il mare e due ville di quattrocento metri quadrati ciascuna che stanno per essere completate a trenta metri dalla costa. Continua così lo scempio di uno dei tratti più belli del litorale palermitano, nella borgata di Sferracavallo, vicino alla Baia del Corallo. In quella che oggi è un’area su cui vige l’obbligo di “inedificabilità assoluta per vincolo paesaggistico”, il cantiere delle due costruzioni della società “Immobil sud srl” che fa capo al costruttore Giuseppe Prati va avanti indisturbato.

Le due ville gemelle sono attaccate al costone roccioso di monte Billiemi in via Florio, proprio all’altezza dell’hotel Bellevue. Dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini e un coro di indignazione che si è sollevato su Facebook, ieri mattina, sul posto sono arrivati i vigili urbani che hanno avviato un’indagine per appurare la conformità delle costruzioni realizzate con il progetto che in questi anni ha ottenuto le concessioni dell’Edilizia privata del Comune e il nulla osta della Soprintendenza, visto che la zona è sottoposta a un rigido vincolo paesaggistico.

“Le costruzioni  –  dice Giuseppe Crucitti, commissario responsabile del Nucleo tutela patrimonio artistico  –  sorgono a meno di trenta metri dal mare. Oggi sarebbe impossibile realizzarle. Per questo la gente è davvero indignata e non sa spiegarsi come sia potuto accadere che i lavori non siano stati bloccati. Per quanto ci riguarda abbiamo trasmesso tutti gli atti alla Procura e agli uffici competenti. L’indagine va avanti”.

Dopo il sopralluogo della polizia municipale l’Edilizia privata ha avviato un’indagine interna per verificare la legittimità di tutte le autorizzazioni rilasciate in questi anni per il proseguimento dei lavori. “I lavori  –  dice Agata Bazzi, assessore comunale all’Edilizia privata  –  risultano autorizzati. Ma bisogna vedere se l’autorizzazione è legittima. Entro la fine della settimana avremo una relazione dettagliata sulla vicenda”.

Intanto, però, la ditta, così come intimato dalla polizia municipale, dovrà liberare subito la costa dai materiali di scavo che rischiano di danneggiare gravemente la salute della costa e del mare. “Parliamo  –  dice Marco Toccaceli, biologo marino che sul social network ha sollevato il caso  –  di un’area che è riserva marina e che come tale dovrebbe essere protet-
Invece ci sono cumuli di detriti riversati sulla scogliera che rischiano di compromettere gli equilibri della flora e della fauna marina. E nessuno interviene. C’è bisogno di maggiore controllo e di maggiore presenza da parte delle istituzioni. Qui si tratta del rispetto delle leggi”.

La storia delle due ville sul mare accanto alla Baia del Corallo inizia nel 1993 quando la società acquista un terreno di circa duemila e seicento metri quadrati destinato alla costruzione di villini così come prevedeva il vecchio piano regolatore. Il cantiere parte nel 1996. Soltanto nel 1997 nel piano regolatore della città quella zona risulterà non edificabile. Nel 1999 arriva la concessione edilizia dagli uffici comunali per “silenzio assenso”, cioè il Comune non risponde entro i termini previsti dalla legge e la concessione edilizia risulta automaticamente approvata.
L’anno dopo, però, lo stesso Comune ferma i lavori perché si accorge che manca il nulla osta della Soprintendenza. Dal 2000 al 2010 i lavori si fermano, ma nel frattempo il silenzio assenso vale anche per il nulla osta della Soprintendenza. Così i lavori per riprendono con velocità nel 2012. Adesso manca davvero poco al completamento delle due ville. “Contiamo  –  dice la Bazzi  –  di fare tutti gli accertamenti per tutelare la zona”.

Fonte: Repubblica.it

Sferracavallo, amministratori e cittadini contro il depuratore

QUADRO NEWS.png“Vedere cittadini, esperti, professionisti e amministratori, in una stessa sala, a discutere insieme di un problema che riguarda uno specifico territorio è già una conquista. È quello che io intendo fare, una ‘politica partecipativa’, un nuovo modo di vivere la politica, con e per la cittadinanza. È importante che la politica impari ad ascoltare le richieste del territorio”.

Queste le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’Ars e segretario della commissione Territorio e ambiente, al termine dell’affollatissima assemblea cittadina che si è svolta ieri sera all’hotel Bellevue sul futuro di Sferracavallo e sul progetto di ampliamento del depuratore di Fondo Verde che andrebbe a scaricare direttamente nelle acque del golfo della borgata palermitana.
“Ci rassicurano anche le posizioni del presidente della Provincia Avanti e dell’assessore comunale Barbera – continua Ferrandelli – che hanno confermato pubblicamente il loro impegno nella tutela del territorio. Nessun depuratore scaricherà dunque nel nostro mare, ma verranno studiate soluzioni alternative, nel totale rispetto dell’ambiente. Continueremo comunque a vigilare affinché non vengano commessi errori con interventi poco ponderati che possano creare danni irreversibili”.

Ad aprire i lavori Rossella Megna, consigliere della VII circoscrizione, che ha sottolineato l’importanza di ragionare su interventi atti “a migliorare e promuovere il nostro territorio. La costa di Sferracavallo va tutelata e salvaguardata. L’appalto per ampliamento dell’impianto di depurazione, che è stato aggiudicato lo scorso 22 dicembre, prevede infatti lo scarico a mare di acque reflue di 100 mila persone e andrebbe ad alterare inevitabilmente l’equilibrio ambientale. Non possiamo permettere un simile scempio”.

Sulla stessa scia anche il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti: “Sferracavallo è un luogo simbolo per tutti noi e dobbiamo pensare al suo futuro, valorizzandone tutte le risorse. Le riserve sono attrazione turistica e rappresentano più di un’occasione per la crescita del territorio. Il depuratore di Fondo Verde – precisa Avanti – fu progettato anni fa, ma mai realizzato del tutto e per tale ragione la Comunità europea ha avviato una procedura di infrazione, perché non in regola con le direttive vigenti. L’indicazione data ai progettisti è quella di trovare soluzioni alternative per bloccare l’infrazione, senza però pregiudicare il contesto ambientale. Ad oggi – spiega – non c’è nessun progetto approvato, ma sono stati stanziati 500 mila euro per avviare studi sul territorio. Perché una soluzione va trovata. Ma in un’area marina protetta non posso essere scaricate acque reflue di nessun tipo. Non troverete mai una mia firma – rassicura Avanti – su un documento che riguarda il depuratore di Sferracavallo”.

Alcune alternative possibili sono state proposte da Francesco Licata di Baucina, direttore Arpa Sicilia. “Premetto che in questo luogo vi sono due riserve naturali e un Sic, si tratta dunque di un’area protetta che va tutelata. Ma è anche vero che il depuratore di Fondo Verde al momento non funziona bene. Una parte degli scarichi, depurati, finiscono a Villadriana, il resto al porto di Palermo. L’Arpa ha rilevato un refluo non conforme e sono già in corso procedimenti giudiziali. Quindi bisogna comunque intervenire. Si potrebbe però ragionare all’inverso – spiega il direttore – portare cioè i reflui di Sferracavallo a Fondo Verde, e non il contrario, o, in alternativa, a Carini. Quel che è certo è che non si può scaricare all’interno di un’area protetta”.

Un’idea sul riutilizzo delle acque depurate viene direttamente dall’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Barbera, che propone di impiegarle per l’irrigazione dei campi e combattere la siccità endemica del nostro territorio. “In questo momento mi sto occupando dell’area della Conca d’Oro e so che necessità di irrigazione. In questo modo risolveremmo due importanti problemi, facendo solo del bene all’ambiente. Questa città si sta giocando il suo futuro – continua – ma non permetterò all’amministrazione comunale di fare un danno ad una preziosa risorsa ambientale. Non c’è infrazione comunitaria che tenga e se ci saranno penali da pagare, vedremo come fare. Ma non metteremo a rischio il nostro futuro. Voglio darvi appuntamento fra un mese – conclude Barbera – per tornare ad analizzare insieme le possibili soluzioni che nel frattempo gli esperti ci proporranno”.

Anche il consigliere comunale Fabrizio Ferrara plaude all’iniziativa organizzata dal movimento Ora Palermo e concorda sull’importanza di coinvolgere i cittadini nelle scelte dell’amministrazione. “La politica deve ascoltare le istanze dei cittadini – continua – e sono lieto di sentire l’impegno dell’assessore anche se mi incuriosisce il fatto che proprio il Comune, nell’agosto del 2012, diede il via a queste indagini che di fatto preludono ad un diverso intervento. Sferracavallo va tutelata e deve tornare ad essere volano di sviluppo di tutto il territorio”.

Palermo, tartarughe di specie protetta sequestrate al porto

QUADRO NEWS.pngDue tartarughe sono state sequestrate al porto di Palermo dalla guardia di finanza. Si tratta di due esemplari vivi di testuggini appartenenti alla specie protetta “Testudo graeca”, non dichiarate. Le tartarughe sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza in servizio all’interno dell’area portuale a un cittadino tunisino, con regolare permesso di soggiorno, residente nel Catanese, in procinto di sbarcare dalla nave proveniente da Tunisi, a bordo della propria auto. Questa specie di tartarughe, come tutte quelle appartenenti al genere Testudo, è protetta dalla Convenzione di Berna e gli animali sono stati tolti all’uomo per violazione alla legge che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione.

Palermo, altra tragedia: incidente stradale a Sferracavallo. Muore uomo di 49 anni

QUADRO NEWS.pngAncora sangue sulle strade siciliane. Dopo la tragedia di domenica mattina a Monreale, con la morte di un ragazzo di 19 anni, un altro incidente mortale stamane nelle strade del capoluogo.  E’ accaduto in via Plauto a Sferracavallo, dove un automobilista ha tamponato una moto, che si è schiantata al suolo. Nell’urto è morto sul colpo il motociclista N. L. di 49 anni. Sul posto le forze dell’ordine, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’urto.

Sferracavallo: pescatore colpito da malore in barca, trovato morto

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sferracavalloEra uscito con la sua piccola barca stamattina all’alba, per andare a pescare. Il fratello l’aveva accompagnato, era rimasto a terra e, in lontananza, l’ha visto accasciarsi su se stesso. Non è più tornato indietro Cosimo Gaudino, 51 anni, vigile del fuoco con la passione per la pesca che, al largo della costa di Sferracavallo, alle porte di Palermo, ha accusato un malore: il corpo già senza vita dell’uomo è stato notato all’interno della barca, ormai finita tra le boe, da alcuni diportisti.

Il primo a lanciare l’allarme è stato il fratello del vigile del fuoco, che ha avvisato la Capitaneria di porto. Sul posto è così arrivata anche la polizia e la barca di Gaudino è stata riportata indietro. Il magistrato di turno ha chiesto l’intervento del medico legale che ha accertato la morte per cause naturali: a stroncare il pescatore sarebbe stato un infarto. La salma è stata consegnata ai familiari.

Gaudino prestava servizio ormai da vent’anni presso il comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo. I colleghi lo ricordano come una persona molto disponibile “pronto a tendere una mano a chiunque avesse delle difficoltà”, dice il collega Giovanni Saccone. “Domenica scorsa ero di turno di notte – aggiunge – e mi aveva chiamato per chiedermi di essere con lui, era il suo compleanno”. Gaudino aveva compiuto 51 anni proprio domenica, lascia la moglie e due figli maschi. “Lo chiamavamo il ‘gigante buono’ – continua Saccone – era altissimo e dal carattere speciale. Abbiamo sempre lavorato insieme, quello di oggi è un dolore indescrivibile”.  (LiveSicilia)

Mondello, colto in flagrante mentre rubava in due ville. Arrestato

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, mondello, cronacaDue televisori, due computer e due lettori cd. Questo il bottino di un colpo che due malviventi stavano per mettere a segno in due ville di Mondello. Dopo avere raccolto la refurtiva, infatti, qualcosa è andato storto e per Carlo Bondì, palermitano di 24 anni, la serata è finita con le manette ai polsi, mentre il suo complice è riuscito a scappare.

Il malvivente, in pratica, è stato letteralmente sorpreso mentre rubava all’interno delle due abitazioni. Un anonimo aveva segnalato al 113 degli strani moviemtni nella zona e gli agenti hanno intercettato sul posto due individui che trasportavano in carriola vari apparecchi elettronici. Bondì è così stato bloccato, ricercato il complice che faceva da palo. La polizia ha inoltre recuperato l’intera refurtiva per consegnarla ai legittimi proprietari. (LiveSicilia)

Ambiente, tra Addaura e Tommaso Natale due aree naturali faranno parte della rete ecologica

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, addaura, tommaso natale, ambienteL’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha accolto la proposta del Comune di Palermo, redatta a seguito degli studi effettuati dalla Commissione per la Valutazione dell’incidenza ambientale operante all’interno dell’assessorato all’Ambiente, per l’ampliamento di due siti di importanza comunitaria (SIC) relativi rispettivamente ad un’area della riserva naturale di Grotta Conza (sulle alture di Tommaso Natale) per una estensione di 467 ettari e ad un’area di Punta Priola (litorale Addaura) di poco meno di 3.000 metri quadri.

La proposta e’ stata quindi approvata dalla Commissione Europea e i due siti sono stati inclusi nella rete Natura 2000, la rete ecologica europea che intende garantire il mantenimento e il ripristino di habitat e specie particolarmente minacciati.

Nel primo caso si tratta di un’area importante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, dove vegeta una florida macchia mediterranea formata da diverse specie arbustive (palma nana, euforbia arborea,cappero, timo, fico d’india) e da alcune specie arboree (carrubo, mandorlo, frassino da manna) e dove, all’interno della grotta, vivono colonie di pipistrelli e altri elementi di fauna e di flora cavernicola di particolare interesse scientifico. Nel secondo caso si tratta di tutelare habitat costieri di notevole valore ecologico oggi fortemente minacciati dall’aggressione umana delle coste. Qui si riscontra la presenza di una vegetazione costiera che include specie endemiche e vulnerabili tra le quali la Ziziphus lotus, unica in Italia e soprattutto sono presenti biocostruzioni a vermeti (i cosiddetti ”marciapiedi”), considerate rare e importantissime per la biodiversita’ costiera. Le aree individuate godranno quindi di particolare tutela ambientale e, grazie al loro inserimento nella rete ecologica, non potranno essere trasformate e modificate per scopi edificatori o per utilizzi di tipo diverso e non compatibili con la salvaguardia dell’ecosistema.

Mondello al buio, De Filippis: “L’amministrazione intervenga subito”

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, mondello, luce“I residenti sono al buio da un paio di giorni, l’AMG ha segnalato un guasto all’impianto di illuminazione in Via Mondello angolo via Stesicoro, per precauzione sono stati disattivati 53 punti luce in tutta la borgata”. Lo dice il consigliere della VII Circoscrizione Eduardo De Filippis. “L’azienda per intervenire aspetta lo stanziamento dei fondi utile per risolvere il problema dall’amministrazione comunale, ma i residenti in questo momento non sono per niente sicuri, il parcheggio Mongibello, la via Pindaro, via Stesicoro, via Tolomea, via Mercurio, via Calpurnio sono tutte al buio. Mi auguro che con molta celerità venga predisposto il tutto per la risoluzione del problema.”

Foto di Giovanni Battaglia

Palermo, a piazza Mondello arriva la rete wireless gratuita

QUADRO NEWS.pngLa rete Internet gratuita arriva in piazza a Mondello. Da mercoledì 31 ottobre infatti, nella borgata marinara di Palermo è attivo un hotspot che consente di accedere gratuitamente online in modalità wireless. Tra i promotori dell’iniziativa è stato Eduardo De Filippis, consigliere di Fli della Settima Circoscrizione, che ha partecipato al finanziamento dell’opera, contribuendo con la prima indennità da consigliere.

«Si tratta di un primo, piccolo, passo verso la modernizzazione e riqualificazione di una splendida borgata – ha detto De Filippis -. Sono davvero soddisfatto di questo traguardo, raggiunto d’intesa con chi vive e lavora a Mondello. Un servizio a disposizione sia dei palermitani che dei turisti». Il servizio è nato su iniziativa di alcuni commercianti della borgata insieme con la settima Circoscrizione. Per poter usufruire del servizio, al fine di garantire tutti gli standard di sicurezza, è necessario effettuare una rapida registrazione al momento del primo accesso.

Mondello a piedi fino al 10 gennaio 2013, il Comune proroga il provvedimento

QUADRO NEWS.pngSempre più aspre le polemiche attorno alla pedonalizzazione di Mondello. Il provvedimento, inizialmente previsto dal 21 settembre al 20 ottobre, è stato prima posticipato al 20 novembre, quindi il Comune di Palermo lo ha ulteriormente prorogato: fino al 10 gennaio 2013. Una data che divide residenti e commercianti della borgata marinara: da una parte c’è chi comprende e tutto sommato condivide le scelte dell’Amministrazione; dall’altra chi invece arriva addirittura a definire “una buffonata colossale” la pedonalizzazione di Mondello e ne chiede la revoca immediata, perché avrebbe già provocato danni economici seri ai commercianti della zona.

COMMERCIANTI AL COLLASSO – «Come si sta sviluppando in questo periodo la pedonalizzazione non ha alcun senso, i residenti lamentano gravi problematiche ed i commercianti sono totalmente al collasso specialmente durante la settimana», dice Eduardo De Filippis, consigliere della VII circoscrizione. «Insieme al presidente Settimo Trapani ed al consigliere Fabio Costantino – prosegue – abbiamo proposto di revocare il provvedimento per riproporlo in maniera più completa nei mesi antecedenti la stagione estiva. A nostro parere sarebbe utile sviluppare costantemente un percorso di collaborazione con tutte le categorie interessate al provvedimento, per rilanciare un progetto futuro vincente che garantisca, in questi mesi ‘morti’, l’attuazione di servizi bus navetta collegati con i parcheggi, la creazione di un calendario di eventi e manifestazioni che faccia vivere l’aria pedonale, l’attuazione del servizio bikesharing e la riqualificazione del lungomare». Secondo De Filippis «sarà offensivo, ma questo provvedimento è una buffonata colossale. Hanno chiuso un tratto di strada sfruttato da nessuno. Il lungomare è totalmente abbandonato, nessuno sta sfruttando quest’area».

UNA PETIZIONE – Di tutt’altro parere l’associazione «Pedonalizziamo Mondello», che presto lancerà una petizione «per mettere sul piatto della bilancia le migliaia di cittadini che vogliono una Mondello civilizzata, moderna e pedonalizzata. I test fino ad ora effettuati hanno dato riscontro più che positivi, è chiaro che per ora più di zona pedonale possiamo parlare soltanto di una ‘strada chiusa al traffico’, ma il processo virtuoso che questo sta mettendo in moto siamo convinti siamo convinti farà sì che presto, sotto il nostro strettissimo monitoraggio, verranno affrontati tutti i problemi atavici di Mondello come quello dei parcheggia, delle fognature, dell’illuminazione, della sistemazione e pavimentazione di strade, piazze e marciapiedi, della raccolta differenziata dei rifiuti». Per l’associazione «in tipico comportamento gattopardesco si sostiene di voler cambiare tutto per non cambiare niente. Certo nei miracoli non crede nessuno, ma se non si inizia un cammino non lo si potrà completare mai. E il cammino è iniziato». (Italpress)