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Sannino: “Grazie Siena, ma voglio il Palermo”

2774393565.132.png“Devo molto a Mezzaroma, ma ho scelto il Palermo, sono in attesa dell’incontro dei due presidenti”. L’obiettivo salvezza con il Siena è stato raggiunto, ora Giuseppe Sannino attende solo il via libera per sposare il nuovo progetto che lo porterebbe sulla panchina rosanero. A confermarlo è lui stesso ai microfoni di Radio Mana’ Mana’ Sport: “Aspettiamo gli eventi, vedremo cosa…

mi riserverà il futuro – esordisce il tecnico -. Devo molto al presidente Mezzaroma, ma a fine stagione ci siamo parlati ed abbiamo deciso, nel caso in cui ci fosse la possibilità, di intraprendere strade diverse. Credo che questo possa essere considerato un momento di stand-by, il presidente ci sta pensando, ma a breve mi auguro che possa darmi la possibilità di cimentarmi un’altra avventura. Vedremo come andrà a finire”.

“Ci sono stati dei contatti con alcuni club, tra cui non la Lazio, ma il Palermo senza dubbio è la società che è la reale alternativa al Siena – continua Sannino -. Sono in attesa dell’incontro che ci sarà tra il mio attuale presidente e Zamparini per cercare di capire l’evoluzione della vicenda. Mi auguro che per il bene di tutti ci si possa lasciare senza problemi a livello di rapporti. Credo che alla fine il presidente Mezzaroma capirà, ci sono tante situazioni da prendere in considerazione, progetti, campionato di competenza, dobbiamo ancora aspettare per capire cosa accadrà. Ma tutto questo va al di là della mia voglia di cambiare”.

Sul club senese pendono i deferimenti comminati dal procuratore federale Palazzi in merito allo scandalo del calcio scommesse: “Sarà importante capire i tempi delle sentenze – spiega Sannino -, purtroppo il campionato non finisce qui. Quello che sta avvenendo in Procura Federale avrà degli strascichi, ma non sono io che posso sapere cosa accadrà. Di certo, ma la mia scelta non è dovuta da questa situazione”. Ha voglia di Palermo Sannino, malgrado la fama di “mangia allenatori” del suo presidente Zamparini: “La forza di un tecnico è quella di mettersi in discussione – sottolinea – , nella mia carriera nessuno mi ha mai regalato nulla, voglio vivere un giorno da leone, quello che sarà, sarà, in questo sono molto fatalista. A Palermo sono transitati molti tecnici importanti, per me può essere una grande possibilità di crescita professionale. Ripeto, spero di avere questa chance”.

L’ultima battuta Sannino la riserva a Mattia Destro, attaccante che in questa stagione ha militato proprio in prestito nel suo Siena: “Se dicessi che è già pronto per l’Inter gli toglierei qualcosa – conclude – Come a me è accaduto di migliorarmi a 55 anni, anche Mattia ha ampi margini di miglioramento. Neanche lui sa quanto è bravo, non solo da punto di vista tecnico. Deve migliorare ancora, spero che lui capisca che deve prendere il massimo da ogni esperienza che affronterà”.

Italpress

Palermo, Migliaccio saluta. Si punta su Rios

2774393565.114.pngNel summit tenutosi ieri tra Zamparini e Perinetti sarebbero state prese le prime decisioni sul futuro del Palermo. Dopo cinque anni in maglia rosanero, pare effettivamente giunto il momento dell’addio per Giulio Migliaccio, alla ricerca di nuovi stimoli. Sul centrocampista campano, che ha un contratto fino al 2014, è forte l’interesse dell’Atalanta. Più defilate Genoa e Napoli.

Si riparte dal mercato. Il Palermo del dopo Mutti, quello di Perinetti e Sannino, ha due obiettivi chiari in mente, sopratutto per il centrocampo. Il primo è quello di Arevalo Rios, uruguagio che gioca in Messico, l’altro è Michael Bradley, una delle sorprese del campionato appena conclusosi.

Per arrivare al primo, come riporta ‘Il Corriere dello Sport’, Zamparini sarebbe disposto a mettere sul piatto Alvarez e Joao Pedro, mentre per l’americano del Chievo gli isolani potrebbero spedire in Veneto Kurtic, magari con qualche milioncino allegato. In caso di ritorno di Viviano all’Inter, tra i pali ci sarà Ukjani o Frison.

Sannino, si diceva. Ieri, a ‘Sky Sport’, il tecnico ha confermato l’imminente arrivo: “Mi piacerebbe allenare in una piazza come Palermo e confrontarmi con uno come Zamparini che ha a che fare col mondo del calcio da tanto tempo. La gioia di fare il proprio mestiere in una città che vive di calcio sarebbe bellissima. Dico sarebbe perchè sono ancora sotto contratto con il Siena”. Non resta che aspettare l’ufficialità.

Palermo, si ferma il capitano Miccoli

2774393565.107.pngAltra tegola in casa Palermo: il capitano Fabrizio Miccoli si e’ infortunato durante l’allenamento di questa mattina. Miccoli, infatti, ha riportato una sospetta distrazione muscolare al semimembranoso della coscia destra. Afriyie Acquah, Francesco Della Rocca, Josip Ilicic ed Alexandros Tzorvas hanno invece svolto esercizi in palestra e si sono sottoposti alle cure dei fisioterapisti e non saranno a disposizione per l’ultima trasferta di Genova. Il resto della squadra ha svolto esercitazioni tattiche a tutto campo e una partita finale in porzione ridotta del terreno di gioco. (Adnkronos) 

Palermo, Sannino il prossimo allenatore?

2774393565.132.pngAd una giornata dal termine del campionato comincia ad entrare nel vivo il mercato degli allenatori. Secondo l’edizione odierna di ‘Tuttosport’, sta prendendo sempre più corpo l’ipotesi dell’approdo di Giuseppe Sannino sulla panchina del Palemo. In sicilia, sempre via Siena, è ormai imminente l’arrivo del ds Perinetti che vorrebbe per l’appunto portare l’ex-tecnico del Varese in rosanero. Il nodo da sciogliere è il contratto del tecnico con il Siena (ancora un altro anno), la volontà del presidente Mezzaroma e il programma che avrà in mente di attuare  la banca Monte dei Paschi, maggior finanziatore del club.

Cesena – Palermo: 2-2 il finale, rosa a 41 punti

2774393565.164.pngLa ripresa è stata meno scoppiettante del primo tempo, nel quale si sono visti quattro gol e tanto spettacolo. Nonostante tutto è stata una sfida divertente quella del “Manuzzi”, dove il Palermo ha pareggiato 2-2 contro il Cesena. Iniziale vantaggio rosanero con Bertolo, risultato ribaltato dalle reti di Santana e Rennella, pareggio firmato da Matias Silvestre…

Mutti schiera Munoz a centroocampo, mentre nella linea difensiva torna dopo un lungo stop Silvestre. Il giovane Rennella affianca Mutu nel tandem d’attacco romagnolo. Le squadre iniziano l’incontro su ottimi ritmi: il Palermo impensierisce Antonioli con due tiri da fuori di Donati e Della Rocca e una punizione velenosa di Miccoli che termina di poco a lato. Il Cesena prova a rispondere ma a passare in vantaggio sono i rosanero. Percussione sulla destra di Munoz, cross rasoterra, piatto destro di Bertolo per l’1-0. E’ il 20′.

La squadra di Beretta costringe subito dopo ad una grande parata Viviano, strepitoso a respingere con i piedi una deviazione di Ceccarelli su punizione di Mutu. Giannoccaro aveva comunque fermato il gioco per la posizione irregolare dell’esterno cesenate. Nel miglior momento del Palermo, il destino gioca un brutto scherzo alla squadra di Mutti tra il 25′ e il 28′. Inizialmente è Vazquez a rendersi pericoloso al limite dell’area con un sinistro che centra in pieno la traversa. Sul capovolgimento di fronte, Santana si libera con un numero di quattro difensori rosanero e batte di destro Viviano. E al 28′, Rennella sfrutta una corta respinta della difesa rosanero e può realizzare di collo il gol che vale il vantaggio dei bianconeri.

Il Palermo sembra accusare il colpo. Mutu prova a sorprendere Viviano piazzando un colpo di testa che termina di poco a lato a cinque minuti dal termine. Nel finale di frazione i rosanero spingono e reagiscono, trovando il pari in pieno recupero: angolo di Miccoli, perfetto colpo di testa di Silvestre, nulla da fare per Antonioli. Miglior rientro il centrale argentino non poteva augurarsi.

Dopo le tante emozioni del primo tempo, la ripresa riserva meno occasioni da gol ma è caratterizzata da un ritmo comunque gradevole. Il Cesena spinge con maggiore intensità, il Palermo prova a sfruttare gli spazi lasciati dai bianconeri. Al 6′ Labrin salva su Mutu lanciato a rete con una chiusura perfetta. Cinque minuti più tardi Donati ha sui piedi una ottima occasione per riportare davanti la sua squadra: Miccoli crossa rasoterra dalla destra, il numero 23 conclude di piatto ma Ceccarelli respinge a pochi passi dal gol.

La formazione di Beretta mette in campo l’orgoglio, cercando un gol che allontanerebbe lo spettro sempre più vicino della retrocessione: è però Munoz a sfiorare la rete al 18′ su una punizione di Miccoli “sporcata” da Della Rocca. Vazquez si segnala per due incursioni, una fermata per fuorigioco, l’altra conclusa con un tiro decisamente alto. La sua prova comunque è più che positiva. L’argentino viene sostituito da Budan, che al 90′ ha una ottima chance per decidere l’incontro: il croato prova a battere Antonioli sul primo palo ma calcia alto da posizione defilata. L’ultima occasione della partita è per Bertolo, che sfrutta un assist di Donati calciando di punta ma non centra la porta da pochi passi. L’undici di Mutti centra il quarto risultato utile consecutivo in trasferta e sale a quota 41 in classifica.

Questa quanto sintetizzato dal sito ufficiale del Palermo.

Palermo, che fine ha fatto il nuovo stadio?

2774393565.92.pngMaurizio Zamparini, lo scorso 23 febbraio, ha presentato al Comune di Palermo, il progetto del nuovo stadio che dovrebbe sorgere nel capoluogo. E’ ancora però tutto in cantiere, il piano del nuovo impianto sportivo non è ancora giunto all’ufficio di competenza. E’ probabile che si attenderanno le prossime amministrative e l’elezione del nuovo sindaco di Palermo, per l’approvazione definitiva.

Bologna – Palermo 1-3, prima vittoria in trasferta per i rosanero

2774393565.159.pngIl tabù è finalmente sfatato. I rosanero ottengono la loro prima vittoria esterna stagionale a Bologna. Un successo fondamentale, che porta i rosanero in una tranquilla posizione di classifica al riparo da brutti pensieri. Di Donati ed Hernandez, oltre all’autogol finale di Morleo, le reti che sono valse i tre punti, decisive per ribaltare l’iniziale vantaggio bolognese di Sorensen.

Mutti opta per una linea difensiva formata da Munoz, Mantovani e Labrin, con Aguirregaray e Pisano esterni: il numero 31 uscirà però per Milanovic al 23′. Ilicic supporta Hernandez in attacco. Nel Bologna Diamanti e Ramirez agiscono da trequartisti dietro Di Vaio…

Questa la sintesi del match descritta dal sito ufficiale del Palermo:

La prima occasione è per la squadra dell’ex Pioli: Diamanti si accentra e calcia di sinistro, mandando il pallone non lontano dai pali. E’ poi Taider a provare ad impensierire Viviano, che però non si fa sorprendere dalla conclusione del centrocampista. Il Palermo prova a rendersi pericoloso al 18′ con Donati (ammonito, salterà la sfida contro la Juventus), che riceve un suggerimento di Hernandez e calcia di controbalzo mandando il pallone di poco alto.

Il ritmo non è altissimo e ci si mette anche il vento a condizionare le due squadre. Si registrano comunque altre tre azioni pericolose, la più nitida delle quali è per i rosanero. Al 23′ Viviano è attento su un angolo battuto direttamente verso la porta da Ramirez. Sette minuti più tardi Ilicic ha sul suo sinistro la palla del vantaggio: lo sloveno entra in area dalla destra e calcia a giro, la sfera sfiora l’incrocio dei pali. L’ultimo tentativo del primo tempo è di Pulzetti, ma Viviano devia in angolo il tiro dalla distanza del mediano bolognese senza problemi.

Ad inizio ripresa, Hernandez ha una palla d’oro per sbloccare la sfida. Ilicic lo smarca con un suggerimento filtrante perfetto, l’uruguaiano manca l’impatto con il pallone di pochi centimetri. Purtroppo per il Palermo, il Bologna non spreca invece la sua chance. Al 5′, Sorensen viene liberato in area sulla destra da un lancio di Pulzetti: il suo diagonale non lascia scampo a Viviano. 

I rosanero provano a reagire, ma sono gli emiliani ad avere una clamorosa palla gol per il raddoppio: Di Vaio, servito da Ramirez su azione di contropiede, si divora il 2-0 calciando addosso a Viviano (comunque bravo a coprire lo specchio). Ilicic ed Hernandez provano al 22′ a rendersi pericolosi: cross preciso dello sloveno, non altrettanto il colpo di testa del numero 11.

E’ il preludio al pari rosanero: al 23′ Donati dirige verso il centro una punizione che Budan sembra sfiorare di testa. Dalle immagini la deviazione appare non esserci, ma il movimento di Budan inganna Gillet e la sfera termina in rete. Due minuti più tardi Hernandez, servito da Della Rocca, avrebbe addirittura la palla del vantaggio, ma Gillet esce sui suoi piedi e salva il risultato. L’uruguagio si fa però perdonare al 31′. Budan si libera di un avversario e calcia verso la porta, Gillet respinge, il pallone perviene a Donati che serve Hernandez, l’attaccante non sbaglia mettendo a segno il 2-1 di piatto sinistro.

La squadra di Mutti sembra poter rallentare il ritmo e controllare, ma si ritrova in dieci uomini. A nove minuti dal termine, infatti, Mantovani riceve la seconda ammonizione per un fallo su ramirez. Il Bologna ovviamente cinge d’assalto i rosanero, che però non solo rispondono colpo su colpo ma trovano il 3-1. Hernandez fugge in contropiede e crossa al centro, Morleo anticipa Ilicic ma anche il proprio portiere realizzando l’autogol che vale la terza rete rosanero. Nel recupero, Gimenez centra il palo con un destro di controbalzo che mette i brividi a Viviano. Ma ormai è finita. Il Palermo può finalmente festeggiare anche lontano dal “Barbera”: una vittoria importantissima, che porta i rosanero a quota 39 in classifica.

Il Palermo al Barbera è super, i rosanero vincono 2-0 contro il Lecce

2774393565.66.pngIl Palermo torna a casa e risorge. Quarta vittoria su quattro per il Palermo in casa in questo campionato. Per i rosanero in questo momento l’aria del Barbera e le coccole dei suoi tifosi sono fondamentali per proseguire la sua marcia. Lo sono stati anche stasera per battere il Lecce. Due gol, uno..

per tempo firmati Pinilla-Hernandez, sono bastati per stendere la squadra di Francesco. E stasera non è servito neanche il miglior Palermo per battere un Lecce forse ancora stordito dalla rimonta shock subita in casa quattro giorni fa dal Milan. I rosa, infatti, non hanno neanche dovuto mai premere sull’acceleratore.

I ritmi sono stati sempre controllati e il Lecce ha badato di più a non prenderle senza mai osare anche quando è stato sotto di un gol. Anche per questo motivo, non si può certo dire che siano fioccate le azioni da gol. Si gioisce, dunque, principalmente per la vittoria. L’avversario modesto è servito a non evidenziare alcune ombre che sono comunque emerse nel 4-3-1-2 riconfermato da Mangia dopo la partita di Roma. Il 4-4-2 è andato in soffitta per il momento, ma il centrocampo a tre con Migliaccio, Barreto e Acquah non ha convinto molto per costruzione di gioco. A dimostrazione di ciò, basta ricordare i troppi palloni passati tra i piedi di Migliaccio specialmente nel primi tempo. Si aspetta di costruire una statua al numero 8 rosanero, stasera capitano, ma fare partire l’azione a centrocampo non è il suo mestiere. Da rivedere anche la coppia Hernandez-Pinilla, nonostante siano stati loro due a firmare i tre punti, con l’uruguaiano spesso impreciso nei controlli e negli appoggi. Come nota lieta, invece, c’è da segnalare un Ilicic ispirato. Dai suoi piedi partono le trame più interessanti. Lo sloveno, inoltre, ha ritrovato il coraggio di tirare che aveva un po’ perso per strada negli ultimi tempi. Il pubblico ha riconosciuto la sua crescita e lo ha applaudito al momento dell’uscita dal campo.

Come c’era da aspettarsi a inizio gara è il Palermo a fare la partita, anche se in un paio di occasioni è il Lecce con due tiri da fuori, con Piatti e Corvia, a creare le occasioni migliori e a spaventare Tzorvas. Ma una bella combinazione tra Pinilla e Hernandez al 28’fa nascere l’azione che sblocca il match, con Abel che, entrato in area, ruba il tempo a Tomovic che lo stende. Rigore. Dal dischetto si presenta Pinilla che batte sicuro Benassi, portando i rosa i vantaggio. Da qui alla fine il Palermo al 42’ costruisce la più bella azione del primo tempo con Acquah che a botta sicura va però a impattare sulle maglie giallorosse. Questi, dunque, gli unici lampi di una prima frazione comunque non scintillante.

 

Il secondo tempo inizia subito con un cambio. Zahavi entra al posto di Pinilla. L’israeliano si va a sistemare come seconda punta al fianco di Hernandez. Il Palermo, però, balbetta dietro, soffrendo l’iniziativa degli ospiti e non riuscendo a pungere in contropiede. Mangia, allora, sceglie per la mossa Miccoli. Il capitano entra al 67’ al posto di un Ilicic, la cui prova è comunque da considerarsi positiva. Tre minuti più tardi, invece, è anche il turno di Bacinovic che entra al posto di Acquah. Ed è proprio il numero 21 sloveno a recuperare sulla trequarti avversaria il pallone giusto che fa partire il contropiede che porta al 2-0. A condurlo sono Hernandez e Zahavi. Il triangolo si chiude e Abel fredda Benassi. Parte ancora dai piedi di Bacinovic al 78’ l’azione che potrebbe portare al 3-0, ma Miccoli apre troppo la mira e spara fuori di poco davanti a Benassi. A provare a dare la scossa agli ospiti ci prova soprattutto Cuadrado, che però difetta di mira sotto porta.

Non succede più nulla e per il Palermo arrivano tre punti che lo fanno salire a quota 13 in classifica, portandolo in una posizione tranquilla, in una classifica che resta comunque cortissima. Il Palermo, infatti, a metà della fascia sinistra è a soli tre punti dalla vetta. I rosa, però, al momento guidano la speciale classifica delle partite casalinghe. E domenica sarà impegnato proprio nello scontro diretto per difendere questo primato. Si andrà in casa dell’Udinese, che in casa le ha vinte tutte, ma ne ha giocato tre rispetto alle quattro del Palermo. È ora, come dice il tecnico Mangia di dare un senso ai soldi spesi per le trasferte. (GDS)

Pastore e Leonardo al tribunale di Palermo

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, sport, serie a, calcio, javier pastore, maurizio zamparini“Con Zamparini ho avuto un buon rapporto. Credo solo che abbia esagerato nel parlare, come ha fatto tante altre volte. Sarei voluto tornare a Palermo in un’altra situazione. Spero sia tutto a posto. Io non so praticamente nulla e quello di cui ero a conoscenza l’ho riferito ai pm. Zamparini dice tante cose e poi il contrario”. Lo ha detto il fantasista del Paris Saint-Germain, Javier Pastore, al termine…

dell’interrogatorio nella stanza del procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, dei sostituti Ilaria De Somma e Siro De Flammineis, sulla presunta estorsione subita dal presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, al momento della cessione del calciatore argentino al Paris Saint-Germain. L’ex talento rosanero è stato ascoltato per circa un’ora, mentre l’interrogatorio del dg del club francese, Leonardo, è durato quasi due ore. “Mi dispiace molto – ha proseguito Pastore – per la mia immagine e per quella del mio procuratore. Il tempo dirà la verità”. Sulla vicenda si è espresso anche il direttore sportivo del Psg, Leonardo. “Mi dispiace di dover spiegare una cosa in cui il Paris Saint-Germain non c’entra nulla. Quello di Pastore, da Palermo a Parigi, è il trasferimento più importante nella storia della Francia: il suo passaggio è stato perfezionato nel migliore dei modi, nei minimi dettagli. Abbiamo risposto a tutte le domande della Procura, cercando di fugare tutti i dubbi”. Lo ha detto il direttore generale del Psg, Leonardo, uscendo dagli uffici della Procura palermitana, dove é stato sentito come Javier Pastore, il fantasista acquistato dal Palermo l’estate scorsa. Il dg brasiliano e il calciatore argentino sono stati sentiti su una presunta estorsione subita dal presidente della squadra rosanero, Maurizio Zamparini.

Il patron del club rosanero sostiene di avere subito un’estorsione da parte dell’agente di Pastore, Marcelo Simonian, che gli avrebbe chiesto del denaro in più rispetto a quello pattuito per la cessione del giocatore dal Palermo al Paris Saint-Germain. Simonian avrebbe minacciato – secondo quanto denunciato da Zamparini – di far saltare le trattativa se il presidente dei rosanero non avesse accontentato le sue richieste. Da qui l’esigenza d’interrogare il dirigente e anche Pastore. “Non posso dire io se il Palermo abbia subito o meno un’estorsione, da parte nostra abbiamo spiegato le cose che sapevamo – ha proseguito Leonardo -. I miei rapporti con Simonian e Zamparini restano ottimi”. E poi Pastore è tornato a parlare stavolta di calcio e del suo momento. “E’ un grande momento per me. Ho segnato cinque gol e mi trovo benissimo a Parigi: non voglio cambiare niente. Siamo primi in classifica nella Ligue 1 ed è sempre una grande emozione giocare sul terreno del Parco dei Principi”. Lo ha detto il fantasista del Paris Saint-Germain, Javier Pastore, uscendo dalla Procura di Palermo, dove è stato sentito come persona informata sui fatti, in relazione alla presunta estorsione che il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, avrebbe subito dal procuratore del giocatore, al momento della sua cessione al club parigino, la scorsa estate. “Mi mancano Palermo e la sua gente – ha spiegato – però devo dire che a Parigi sto davvero alla grande. Esco spesso con Sirigu e mi trovo bene con tutti: dirigenti o compagni di squadra. La squadra rosanero continuo a seguirla a distanza e gioisco sempre per le sue vittorie. Mi sembra che, con il nuovo allenatore, stia facendo bene e qualche battuta d’arresto, come quella con il Milan, ci può anche stare”. (GDS)

Caso Pastore, l’ex rosanero sarà sentito dal pm

 palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, javier pastore, calcio, serie a, sport, maurizio zampariniL’ex calciatore del Palermo Javier Pastore e il dirigente del Paris Saint-Germain Leonardo saranno sentiti la prossima settimana dal procuratore aggiunto del capoluogo siciliano Maurizio Scalia in merito all’indagine su una presunta estorsione subita dal presidente della squadra rosanero Maurizio Zamparini.

Zamparini, l’estate scorsa, ha presentato una denuncia sostenendo di avere subito un’estorsione dal procuratore sportivo di Pastore, Marcelo Simonian. L’agente avrebbe preteso una percentuale più alta di quella stabilita per il passaggio di Pastore al Paris Saint-Germain, minacciando di fare saltare l’accordo. Da qui l’esigenza dei pm di sentire il giocatore e il dirigente della squadra francese. (GDS)