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Storia della Tonnara Bordonaro, Vergine Maria

QUADRO NEWS.pngLa “Tonnara di Vergine Maria”, meglio conosciuta come Tonnara Bordonaro, è un complesso di impianto tardo quattrocentesco. Ampiamente trasformato nel corso dei secoli, ha oggi una connotazione settecentesca, pur mantenendo la torre di impianto precedente.

Il complesso ha perso la sua funzione originaria negli anni ’50, così come, gradualmente, le altre intorno a Palermo. A parte un breve periodo, durante le riprese del film “Il Gattopardo”, nel quale fu parzialmente abitato dal regista Luchino Visconti e da alcuni degli attori, la tonnara è stata abbandonata per oltre quaranta anni.

La storia della Tonnara di Vergine Maria e dell’omonima borgata segue una modalità di sviluppo propria dei centri marittimi nati in relazione all’attività della pesca e lavorazione del tonno. E’ quindi molto probabile che, come in tanti altri casi meglio documentati, la sua data di fondazione sia molto antica. Pur non conoscendo documenti in merito, è facile supporre che la fondazione della tonnara sia di pochi anni successiva a quella dell’Arenella di cui, in un documento del 1320, si riconosce in certo Giovanni Calvello un proprietario dell’epoca.

Il D’Amico, grande studioso di tonnare e pesca del tonno dell’800, indica quale documento più antico una Real concessione, emessa per conto del re Alfonso negli anni 1455-1456 e registrata alla Real Cancelleria al foglio 48. Nel documento si assegna l’uso delle tre tonnare di Mondello, Vergine Maria e Arenella a Federico di Bonomia. Le tre tonnare furono concesse ad uno stesso padrone per ovviare al problema che la loro disposizione lungo la costa non rispettava la distanza minima, prevista in tre miglia, tra diverse tonnare e che già in passato aveva causato interminabili diatribe giuridiche tra i differenti proprietari.

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La presenza della torre fa sì che il sito entri a far parte del circuito difensivo delle coste siciliane, e per tal motivo alla fine del 1500 essa diventa oggetto di studi.

Lo Spanocchi già nel 1578, in seguito a numerose indagini, ne denunzierà le avanzate condizioni di degrado prescrivendo per essa i necessari lavori di restauro.

Cinque anni più tardi, nel 1583, Camillo Camilliani, nella sua ricognizione delle coste siciliane, non mancherà di descriverne le fattezze e la collocazione. Nella relazione da lui redatta si legge: “…seguendo per spazio di un miglio le rocche difficoltose a camminarvi, conducono a uno scaro artificialmente fatto, là dove più avanti esce una punta talmente acconcia, che diede occasione a fabbricarvi una torre, con suo baglio, siccome oggi si esercita, ed è la Tonnara di Nostra Signora del Ruotolo”.

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Tale nome nasceva da un racconto tramandato dalla tradizione orale secondo cui un quadro della Vergine trovato in mare fu posto in una piccola grotta della costa, nelle vicinanze della rocca dei Rotoli. Nello stesso periodo la tonnara viene citata nell’opera di Alfonso Crivella “Trattato di Sicilia” del 1593, in cui viene pubblicato l’elenco delle tonnare rimaste in possesso della corte regia e, tra le altre, la tonnara risulta affittata al proprietario dell’epoca per una somma pari a 1400 scudi.

Successivamente il Marchese di Villabianca descrive la tonnara nel suo “Le tonnare di Sicilia” del 1754 in cui si legge “tonnara a torre messa del mare della Vergine Maria così dalla cala dove si da a pescare che colla detta voce di Vergine Maria si appella (…). La possiede oggi la famiglia degli Oneto dè duchi di Sperlinga ripartita restando né (…) rami principe e cadetto di detta casa. Fazio di Genova ne fu il primo acquistatore dalle mani della corte”.

Di grande importanza storica risulta la cartografia allegata all’opera “The Hydrography of Sicily, Malta and the adiacent Islands”, scritta dal capitano W. H. Smith, in cui grande attenzione viene dedicata a tutto ciò che definisce il disegno delle coste, com’è uso nella redazione delle carte nautiche. In tale pubblicazione si riconosce facilmente la fabbrica della tonnara, riconoscibile dalla presenza di corpi molto grandi. Si evidenzia inoltre la conformazione della borgata caratterizzata da piccole costruzioni che si distribuiscono lungo i fianchi del marfaraggio sull’odierna via Bordonaro, probabilmente i vari piccoli edifici impiegati in attività affini all’attività della tonnara. Da una più attenta osservazione della cartografia si nota che la fabbrica sembrava essere costituita soltanto da due corpi di fabbrica rispetto agli attuali tre. Si riconosce infatti il marfaraggio, che segue l’andamento della strada, e il corpo d’ingresso, mentre non si riscontra la presenza del corpo residenziale e della cappella esterna che furono edificati dai Chiaramonte non appena ne divennero i proprietari. Si notano inoltre, sull’angolo nord-ovest, sia la presenza di una costruzione che probabilmente era una parte del piano terra dell’odierna fabbrica, sia la presenza di una vecchia cappella, entrambe collocate in quella zona che allora risultava la più protetta della scogliera.

Anche l’andamento della costa risulta sostanzialmente differente dallo stato attuale. Questa si presentava con un andamento molto irregolare caratterizzato dalla presenza di ammassi rocciosi. L’attuale spiaggia si formerà solo intorno al 1950 quando la zona divenne discarica di materiali edili che si accumularono a tal punto da formare anche l’attuale rocca posta sul margine nord, interrompendo il contatto visivo che la torre aveva con la torre del Rotolo.

Orazio Cancila, nel suo “Storia dell’industria in Sicilia”, descrivendo e confrontando i piccoli e grandi centri diretti da imprenditori illuminati, riferisce di come piccole realtà come quella della tonnara di Vergine Maria siano ancora caratterizzate da schemi d’uso con organizzazione feudale, in cui i proprietari preferiscono facili ed immediati guadagni, prevalentemente derivati dall’affitto della loro proprietà, rispetto ad investimenti a lungo termine puntati sulla produttività. Si comincia a determinare per la tonnara in questione, ma tale discorso potrebbe aver riscontro per le tonnare in genere, un lento ma inesorabile processo di trascuratezza che all’inizio del 1900 degenerò in abbandono da parte della famiglia Bordonaro. La tonnara venne utilizzata come scuola dai giovani della borgata per poi divenire, nel periodo prebellico, una postazione difensiva. Sulla copertura della torre fu costruita nel 1935 una piattaforma in cemento su cui venne posizionato un cannone e nella parte del basamento apparvero numerose feritoie.

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Nell’immediato dopoguerra la tonnara fu acquistata dalla famiglia Caputo La Vecchia, che preservò l’aspetto e l’organizzazione storica della fabbrica con piccoli interventi di manutenzione straordinaria.

Qualche anno più tardi il regista Luchino Visconti, in occasione della riprese del film “Il Gattopardo”, prese in affitto la tonnara facendo apportare alcuni ritocchi alla facciata e piccoli lavori agli interni.

Gli ultimi trenta anni furono per la tonnara un periodo di completo abbandono ed eventi disastrosi. Nel 1986, in seguito ad una violenta mareggiata, crollò parte della volta del marfaraggio nel cui interno sono ancora visibili delle grosse barche usate per le mattanze. Successivamente, in data e circostanze poco note, crollarono una scala esterna, costituita da due rampe e posta sul lato nord-ovest, e successivamente crollò pure parte del corpo residenziale.

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Ultimamente parte del corpo residenziale fu occupato da privati, mentre il corpo dell’ingresso principale accoglie l’abitazione del custode.

Recentemente la tonnara è stata restaurata, e all’inizio dell’estate del 2006 è diventata luogo di ritrovo serale, con il nome di “Kursaal Tonnara – Vergine Maria” grazie alla presenza di un ristorante, di un bar e di una zona dove è possibile consumare un drink ascoltando musica.

La Tonnara Bordonaro oggi:

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Tonnara Bordonaro

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Palermo, Tonnara Bordonaro

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Tonnara Bordonaro by sailorman627

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Tonnara Bordonaro

Tonnara Bordonaro

Tonnara Bordonaro

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Anchor Fence by sailorman627

Palermo, la spiaggia di Vergine Maria ancora tra i liquami. Lavori bloccati, un’altra estate rovinata

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La borgata di Vergine Maria si prepara a vivere un´altra estate tra i liquami. L´ennesima, perché già da tempo i residenti dell´antico quartiere marinaro fanno i conti con una condotta fognaria che scarica i liquami direttamente in mare, con tutti i disagi annessi e connessi: aria insalubre, irrespirabile, esalazioni che oltre ad infestare la zona invadono anche gli interni delle abitazioni, nonché un tratto di mare dal quale è consigliabile stare alla larga.

Risale all´estate scorsa l´avvio dei lavori che hanno visto impegnati il settore Manutenzioni del Comune e Amap nella realizzazione del nuovo impianto fognario, lavori che avrebbero dovuto mettere un punto all´indecoroso capitolo che racconta di un´intera borgata vittima dei liquami. Ma oggi, a distanza di un anno, la fogna a cielo aperto continua a sgorgare indisturbata.

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, vergine maria, ambienteNon una mancanza di fondi, la causa: i soldi ci sono e in principio erano 8 milioni di euro. Destinati a restituire il giusto funzionamento all´intero condotto, sono stati impiegati coerentemente nell´impresa per come previsto, ma raggiunto il completamento di circa il 90% dell´opera, gli interventi si sono arrestati per via di un contenzioso con la ditta appaltatrice, che si è vista revocare l´incarico. Ed è proprio quel 10 per cento lasciato in asso a far sì che il problema perduri. Il perché lo ha spiegato Valentina Vadalà, architetto dirigente che coordina i lavori pubblici del Comune, intervenendo ieri mattina alla trasmissione radiotelevisiva Ditelo a Rgs: «Con l´intervento realizzato in passato si è ripristinato il funzionamento dell´impianto, in modo da permettere alle acque reflue della zone di Vergine Maria e Arenella di confluire al collettore centrale di zona. Da qui, i nuovi depuratori installati dovrebbero trattare i liquami in modo da privarli delle loro proprietà inquinanti e quindi farli defluire in mare. Ma è quest´ultimo passaggio a non essere ancora stato messo a punto, nell´attesa che i lavori vengano affidati ad una nuova ditta».

E in attesa, sono anche i residenti, che non risparmiano le lamentele. «Il caldo si fa sempre più sentire, ma aprire le finestre da queste parti vuol dire smettere di respirare anche dentro casa – dice Teresa D´Aiello, che abita a pochi metri dal fiumiciattolo putrido che arriva fino a mare -, e se si pensa che qui vivono anche dei bambini, il fastidio è sostituito dalla preoccupazione». Concordano Giusi Bonura ed Emanuele D´Accardi, che si sono rivolti al camper del Giornale di Sicilia: «È una borgata con un grande potenziale anche a livello turistico. Peccato che ormai da anni sia paragonabile ad una discarica».

Intanto tocca attendere anche ad Amap, che ha preso parte ai lavori dello scorso anno e a nome della quale il dirigente Girolamo Sparti, chiosa: «Aspettiamo che il Comune si attivi burocraticamente e metta a punto l´aspetto normativo degli impianti. Non ne abbiamo la diretta gestione, pertanto deve prima essere ufficializzata la consegna delle opere, ma una volta ripresi i lavori i tempi dovrebbero essere brevi». Si attende e si dovrà continuare a farlo sembra, perché da parte dal settore Manutenzioni del Comune non arrivano per il momento certezze sui tempi previsti: «Non è ancora possibile stabilire quando potremo riavviare le operazioni, ma certo è che una volta partite non ci saranno tempi morti, abbandoni o dimenticanze – ha detto il neo assessore Agata Bazzi -. È in atto una delega specifica per il recupero della costa, con un’attenzione particolare all’emergenza inquinamento, ma ci sono tempi fisiologici necessari». (GDS)

Multati sei posteggiatori abusivi a Mondello e Vergine Maria

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare,mondello,vergine mariaControlli su 20 ambulanti, risultati in regola con i permessi, multe di 726 euro ciascuno a sei posteggiatori abusivi: è il bilancio dell’attività svolta dalla polizia a Mondello e a Vergine Maria. Gli agenti hanno poi fatto una serie di contravvenzioni per violazioni del codice della strada. L’attività compiuta nelle due borgate marinare, ha impegnato il Mosic e la polizia amministrativa: impiegati 20 commissari e agenti a bordo di 4 motociclette, 3 auto, 3 camionette ed un furgone per i sequestri della merce.

Palermo, litorale Vergine Maria nel degrado

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Sognando le Hawaii. A Vergine Maria, nel primo weekend di estate anticipata, si fantastica ma nemmeno tanto. Perché i colori sono quelli lì: acque cerulee, sabbia dorata, panorama da incanto. L’incubo inizia quando si abbassano gli occhi o si voltano le spalle al golfo. Giù, tra granelli e sassolini si trova di tutto e di più, dalla cicca di sigaretta alla lavatrice, in ordine di grandezza. Sulle pareti che dividono la spiaggia dalla strada litoranea, ecco tubi ed evidenti altre tracce di scarichi fognari.

«E anzi la situazione non è particolarmente grave come in altre occasioni», spiega Salvatore Arculeo, che abita a pochi passi dalla spiaggia. Merito di una ventina di operai Gesip che, in piena vertenza, con una protesta costruttiva, a inizio aprile, hanno rimosso buona parte dei rifiuti. Ma per Giuseppe Aiello, vice presidente della Pro Loco Nostra Donna del Rotolo, si può fare di più: «Non c’è organizzazione. Tra il 95’ e il ’98 – spiega Aiello – un’associazione del posto ha gestito questo tratto di costa. C’era un servizio d’ordine e tutto era perfetto».

Fonte: gds.it

Palermo, volontari Gesip puliscono litorale Vergine Maria

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I lavoratori della Gesip puliscono il litorale di Vergine Maria invaso dai rifiuti. Si tratta della prima di una serie di iniziative in programma ad aprile organizzate assieme ai sindacati per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla scadenza del contratto di servizio della società del Comune, prevista il prossimo 21 aprile…

La pulizia delle spiagge è uno dei servizi che è stato tolto alla Gesip assieme alla custodia dei sottopassi. L’intervento di domani avverrà su base volontaria e fuori dall’orario di servizio per tenere accesi i riflettori sulla vicenda. Ad organizzare l’iniziativa sono i sindacati Uiltucs Uil, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl, Alba, Cisal, Conflavoratori e Fiadel. La prossima settimana, il 12 aprile, sempre alle 16 è prevista la pulizia del litorale di Barcarello. Il 14 aprile, alle 10,30, sarà invece la volta del confronto con i candidati a sindaco. Al Cinema Marconi di via Cuba, traversa di corso Calatafimi, giornalisti e sindacati incalzeranno i candidati sulle soluzioni per risolvere la vertenza Gesip e sui relativi programmi.

Fonte: palermotoday.it

FonteGesip, i lavoratori puliscono la spiaggia di Vergine Maria

Vergine Maria, i residenti: “Squadra Antimafia rovina la tonnara”

QUADRO NEWS.pngI residenti di Vergine Maria, a Palermo, contro la fiction targata mediaset «Squadra Antimafia». Motivo del contendere? I presunti danneggiamenti alla tonnara da parte della troupe, che al momento sta lavorando alle riprese della prossima serie. A far levare il coro di proteste le attrezzature usate durante…

i primi ciak che – a detta degli abitanti della borgata – avrebbero danneggiato alcune delle «muciare», le tradizionali imbarcazioni in legno usate per la pesca del tonno, e dei vascelli che «riposano» sull’arenile della tonnara. Sul banco degli imputati gru, carrelli e dolly il braccio meccanico che permette di realizzare riprese dall’alto. Mentre i cittadini alzano la voce la produzione dal canto suo ha ricevuto l’autorizzazione del Comune e dal proprietario del bene.

Dalla sovrintendenza dicono che, durante le riprese, non è arrivata nessuna segnalazione e garantiscono che in caso di danneggiamenti sarebbero intervenuti. I presunti danneggiamenti da parte della troupe di Squadra Antimafia sono però soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso della protesta da parte degli abitanti della borgata. La tonnara di Vergine Maria infatti, versa da anni in uno stato di completo abbandono, e da tempo ormai gli abitanti chiedono che si faccia qualcosa per recuperarla. Soltanto due delle sette muciare che sono abbandonate sull’arenile sono al momento recuperabili e il movimento «Vergine Maria si riprende il suo territorio» chiede da tempo il recupero degli antichi vascelli e dei beni etno-antropologici relativi alla pesca del tonno. Dalla sovrintendenza fanno sapere che c’è stato più di un interessamento per il recupero, quello che manca sono i fondi: le casse sono vuote e al momento l’istituzione non ha i soldi neanche per intervenire sulla manutenzione dei beni di sua proprietà. Il proprietario del bene aveva già ottenuto l’autorizzazione alla copertura della darsena, successivamente aveva chiesto che il piano fosse modificato per accedere a dei finanziamenti europei ma della realizzazione dell’opera nessuna notizia. (ITALPRESS)

Week end di Ferragosto: ripulita la spiaggia di Vergine Maria

QUADRO NEWS.pngOltre 70 sacchi di rifiuti sono stati raccolti dalla spiaggia dell’arenile di Vergine Maria a Palermo. L’immondizia era stata abbandonata durante il week end di ferragosto. Lo rende noto l’assessore comunale all’Ambiente ed alla Riqualificazione Urbana della Costa Michele Pergolizzi. Sono intervenuti gli operatori della Gesip, dell’Amia e della Coime. “Ancora una volta, l’Amministrazione comunale…

manifesta programmazione, prontezza e capacità di coordinamento, per rimediare alle emergenze provocate – afferma – da quei pochi cittadini che perseverano con atti di inciviltà nel non rispetto del bene comune e dell’ambiente”. (GIORNALE DI SICILIA)

Sequestri e multe all’Arenella e Vergine Maria per tende abusive in spiaggia

QUADRO NEWS.pngNuove multe e nuovi sgomberi nelle spiagge dell’Arenella e Vergine Maria. I militari della Guardia Costiera sono entrati in azione nelle spiagge palermitane e hanno fatto rimuovere e sequestrato una decine di tende e almeno 20 auto che erano state posteggiate nell’arenile. Per tutti i trasgressori sono scattate multe da 200 euro…

L’intervento degli uomini della Capitaneria di Porto coordinati dall’ammiraglio Francesco Carpinteri sono stati disposti per rendere fruibile a tutti gli spazi di spiaggia cercando di scongiurare il camping fai da te e tutte quelle pratiche, messe in campo da alcuni palermitani, che usano la spiaggia senza il minimo rispetto dell’ordinanza balneare. «In questi ultimi giorni abbiamo intensificato i controlli come sollecitato dal questore – dicono dalla Capitaneria -. Una serie di operazioni per rendere più sicura e piacevole l’utilizzo dell’arenile da parte di tutti. In questi proseguiremo questa serie di azioni di contrasto per evitare che si formino queste baraccopoli nelle spiagge palermitane. Un intervento più volte richiesto dai tanti residenti costretti a convivere con queste forme di camping abusivi”. Nei giorni scorsi c’erano state operazioni identiche sempre all’Arenella, a Vergine Maria ma anche alla Bandita. Quindici tende erano state sequestrate. Una seconda operazione era stata messa a segno pochi giorni fa alla Bandita nei pressi dell’ex ristorante Renato. Anche qui gli uomini della capitaneria, della polizia, dei carabinieri, dei vigili urbani e della polizia provinciale hanno trovato di tutto.

Frigoriferi, congelatori, faretti, televisori, tutti allacciati alla rete elettrica comunale. Per i possessori delle tende sono scattate le multe da 200 euro. Una grande baraonda nell’arenile che creava non pochi problemi ai residenti e ai commercianti che dovevano sopportare il frastuono e il fastidio del camping abusivo. Nel corso dell’operazione sono stati multati anche diversi automobilisti che avevano parcheggiato l’auto per recarsi al mare quasi nell’arenile. Un parcheggio del tutto abusivo che crea non pochi ai residenti. Martedì un intervento simile era stato messo a segno a Vergine Maria. Qui gli uomini della Capitaneria avevano rimosso una decina di tende come ha raccontato Rosa Siino ai microfoni di Ditelo a Rgs.

“Gli uomini della Guardia Costiera sono intervenuti e hanno sequestrato le tende che si trovavano in spiaggia – ha raccontato la radioascoltatrice – Una nuova buona notizia per il litorale dopo gli interventi di questi giorni”. E per l’intervento alla Bandita l’operazione resiste visto che non c’erano più tracce di tende anche se si attende la bonifica piena della spiaggia. In quell’operazione gli uomini della Guardia Costiera con le altre forze dell’ordine avevano allontanato trenta famiglie che avevano trasformato l’arenile nella zona dell’ex ristorante Renato, in un camping abusivo. C’era il baretto. E poi le tende. Una trentina con tutti i comfort. Con i frigoriferi, i congelatori, le cucine, i ventilatori e manco a dirlo i televisori. Tutto il necessario per allietare il periodo di ferie da trascorrere in spiaggia. (Giornale di Sicilia)

Alga tossica: pericolo cessato ma spuntano i cartelli

palermo,turismo,news,notizie,sicilia,estate,mare, alga tossicaIl pericolo è stato scongiurato dall’Arpa ma l’allarme alga tossica torna a destare panico tra i bagnanti. Soprattutto a Vergine Maria (in via Nostra Donna del Rotolo e in via Bordonaro) e all’Arenella (in via della Barca e piazza Tonnara) dove il Comune ha posizionato quattro…

cartelli che segnalano il pericolo nelle acque con una concentrazione dell’Ostreopsis ovata superiore a 400 mila cellule litro, valori enormi che si sono sfiorati solo più di venti giorni fa. Ma poi tutto è rientrato nella normalità.

A Capaci e Isola delle Femmine – dove qualche giorno fa gli esercenti delle circa 115 attività commerciali che si affacciano sulla costa hanno brindato al mare sicuro e pulito in seguito alla certificazione dell’Arpa – invece, di avvisi neanche l’ombra.
Sarebbe colpa della burocrazia «lumaca» il ritardo che ha fatto sì che la cartellonistica venisse piazzata a riflettori sul problema ormai spenti. «Una richiesta è partita immediatamente, dopo i primi prelievi – spiega Michele Pergolizzi, assessore alla Riqualificazione urbana della costa – non appena perverrà negli uffici la richiesta da parte dell’agenzia regionale provvederemo subito a farli rimuovere. L’area comunque è già sottoposta a un divieto di balneazione che coinvolge 12 chilometri di litorale cittadino per il vecchio problema degli scarichi fognari in mare, anche se la prossima settimana l’impianto di Vergine Maria sarà attivato».

I livelli di concentrazione dell’alga adesso sono irrisori, secondo i dati forniti dall’Arpa. In acqua c’è solo una minima traccia portata a riva dal maestrale. Livelli che non arrecano danni all’uomo. «Quattro i controlli in mare da quando è scattato l’Sos – spiegano dall’Arpa – erano 400 mila le cellule-litro il 27 giugno, 32 mila il 5 luglio, sono poi risalite a 67 mila il 20 luglio, fino a ridursi a 5 mila durante l’ultimo accertamento di mercoledì, sotto il limite di tolleranza attestato a 10 mila cellule litro».
Nessun nuovo caso nemmeno al pronto soccorso. «Sono state poco più di dieci le persone accorse tra la fine di giugno e i primi di luglio – racconta Manlio De Simone, primario del pronto soccorso dell’ospedale Cervello – in ogni caso, nulla di preoccupante. È chiaro che i soggetti più colpiti sono stati quelli predisposti, con maggiore sensibilità bronchiale, problemi allergici o immunodepressi. In ogni caso le esalazioni dell’alga non sono assolutamente letali, altrimenti avrebbero interessato tutta la popolazione e sarebbe stata una vera epidemia.

Invece si è trattato di un semplice fenomeno irritativo delle prime vie aeree che ha provocato congestioni come la congiuntivite, irritazioni a naso e gola e, nel peggiore dei casi, un lieve rialzo delle temperature corporee». Intanto a Capaci e Isola delle Femmine ci hanno pensato i gestori degli stabilimenti a promuovere la fruizione delle spiagge attraverso una campagna di comunicazione e iniziative varie. «Da imprenditori territoriali – dice Michele Longo, titolare del lido attrezzato Tropical – ci siamo mossi indipendentemente dalle istituzioni per rassicurare la cittadinanza sulla sicurezza delle acque. Ancora, però, c’è molta titubanza da parte dei bagnanti». Si è registrato, infatti, un calo di presenze di oltre il settanta per cento rispetto ai giorni in cui l’allarme alga tossica non era scattato. Ne è la prova il fatto che, se in una normale domenica estiva si possono impiegare anche due ore di tempo per arrivare a Capaci dallo svincolo di via Belgio, negli ultimi weekend la strada si percorreva in meno di dieci minuti. Articolo di Chiara Lizio (Giornale di Sicilia)

Alga tossica, cartelli di divieto balneazione a Vergine Maria e Arenella

QUADRO NEWS.pngCartelli sul pericolo alga tossica compaiono a Vergine Maria e all’Arenella. Si tratta di una disposizione del Comune per avvertire i frequentatori della zona del possibile spiacevole «incontro». Nell’area, tra l’altro già sottoposta a divieto di balneazione, l’Arpa ha rilevato infatti…

concentrazioni di Ostreopsis ovata superiori ai limiti considerati tollerabili. Da qui la decisione assunta dall’ assessore alla Sanità Marianna Caronia: «Toglieremo i cartelli solo quando l’emergenza sarà rientrata».

(Corriere del Mezzogiorno)