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Le vostre segnalazioni: Addaura, feste senza autorizzazioni e spiaggia abusiva

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Dopo diverse segnalazioni giunte in redazione quest’oggi PalermoBeach volge la sua attenzione al litorale dell’Addaura, con precisione nei pressi della spiaggia di Acapulco.

PRIMA SEGNALAZIONE 03/07/2012

All’Addaura da qualche anno vi è un abusivo che occupa la spiaggia di acapulco,per intenderci quella vicino al country estate addaura, vendendo panini ed affittando ombrelloni e fino a qua niente di particolare per una città come Palermo, considerato pero’ che in questi giorni sono parecchi i controlli ai  commercianti, mentre questo signore occupa suolo demaniale, non paga le tasse, nè TARSU nè IMU e non rilascia alcuno scontrino.Il problema ed il fastidio nasce quando questo signore si permette di organizzare feste notturne, presumo a pagamento, in spiaggia, ricordo demanio, disturbando la
quiete della gente che all’addaura villeggia con musica a forte volume dalle 23.00 alle 07.00 del mattino.

I villeggianti hanno piu’ volte invitato le forze dell’ordine ad occuparsi del caso ma come spesso succede a palermo in questi casi non succede niente .Che fare perchè tutto questo finisca, considerando poi che la mattina la spiaggia è piena di vetri e quant’altro.

SECONDA SEGNALAZIONE 09/07/2012

Cosi’ come volevasi dimostrare Sabato notte abbiamo avuto un ulteriore prova di quanto Palermo sia allo sbando. Siamo sempre all’Addaura Lungomare Cristoforo Colombo, scorcio di mare accanto al Country Estate, Acapulco per intenderci, ore 23 incomincia la festa, non vi dico quanta gente, frastuono di auto, il tutto su sppiaggia demaniale con passaggio a mare dove si è trasferito questo Signore con sedie sdraio, ombrelloni e vendita di bibite. Alcool a fiumi .Alle 00,30 due auto dei carabinieri scendono fino al cancello scendono alcuni carabinieri con delle lampade che arrivono alla spiaggia, neanche 10 minuti risalgono in auto e vanno via.Vorrei capire cosa sono venuti a fare, la musica ha continuato senza interruzione fino alle 6,00 e dopo sono incominciato gli schiamazzi di chi aveva bevuto senza interruzione.Per non parlare di quello che hanno lasciato, al mare abbiamo trovato cumuli di immondizia e non solo lì le bottiglie di vino erano anche sulla strada. Non capisco piu’ cosa si deve fare perchè tutto questo abbia fine.Esempio alcuni figli di amici nostri soli a casa lungo la strada che porta al Roosvelt, dove abitiamo anche noi hanno l’altra sera organizzato una festicciola con amici, bene sono arrivate le forze dell’ordine, ed i ragazzi raccontano di aver dovuto interrompere la musica per non andare incontro ai guai. Ho anche letto che è stato chiuso l’Addaura REEF per problemi, un altro club dopo il Telimar, nonchè sono stati fatti controlli lungo la spiaggia da isola a capaci dalle forze dell’ordine a causa di persone che con tende e quant’altro avevano creato una specie di campeggio non autorizzato, ed invece all’addaura non si riesce a far terminare questo scempio.

Goletta verde boccia il mare siciliano, inquinamento e abusivismo edilizio alle stelle

QUADRO NEWS.pngIn Italia e’ emergenza per il mancato rispetto della normativa comunitaria sulla depurazione degli scarichi fognari e per le infrazioni di abusivismo edilizio sulle coste. E’ quanto emerge da Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che effettua un monitoraggio dell’inquinamento microbiologico delle acque del Belpaese…

Il monitoraggio scientifico di Legambiente, spiega l’associazione ambientalista, ”conferma il preoccupante quadro che emerge dalla procedura di infrazione europea nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto della normativa comunitaria sulla depurazione degli scarichi fognari. Il maggior numero di Comuni italiani con oltre 15 mila abitanti che non si sono adeguati entro il 31 dicembre 2000 alla direttiva europea 1991/271/CE sul trattamento delle acque reflue urbane si trovano in Calabria, Campania e Sicilia, dove si contano ben 134 comuni medio grandi senza depuratore sul totale dei 168 rilevati dalla Commissione europea in tutta Italia (sono 90 in Sicilia, 22 in Calabria e Campania)”.

Per quanto concerne la liberta’ di cementificare le coste, si apre un altro triste capitolo: nel nostro paese, sono infatti ben 3.495 le infrazioni per abusivismo edilizio sul demanio accertate dalle forze dell’ordine solo nel 2010, quasi 10 reati al giorno. Anche in questa poco onorevole classifica il podio e’ occupato da Sicilia (682 infrazioni), Calabria (665) e Campania (508), che rappresentano insieme il 53% del totale nazionale dei reati sul cemento illegale. Il cemento sulle coste, denuncia ancora Legambiente, ”non dilaga solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord, dove prende le vie legali della speculazione edilizia, delle mega opere portuali e della bolla affaristica delle seconde e terze case. Il Veneto, con progetti di nuove darsene, porti turistici e urbanizzazioni sulla costa in provincia di Venezia, il Friuli Venezia Giulia, con l’espansione urbanistica che riguarda la citta’ di Grado (Go), ma anche le Marche e l’Emilia Romagna, con la cementificazione costiera passata e recente, o il Lazio, con il nuovo porto a Fiumicino (Rm), pagano sotto forma di ulteriore consumo di suolo il cospicuo prezzo della bramosia di costruttori ed amministrazioni spesso compiacenti”.

Ad aggravare una situazione gia’ preoccupante, evidenzia l’associazione, ”la proposta del cosiddetto ‘diritto di superficie’, inizialmente prevista e poi stralciata dal Decreto Sviluppo e ora di nuovo in discussione nell’ambito del disegno di legge Comunitaria, che rischierebbe di alimentare ancor di piu’ la colata di cemento sulle coste italiane”.

La terza liberta’ contro cui si e’ schierata Goletta Verde nella sua edizione 2011 e’ stata quella di trivellare petrolio dai fondali marini: ”Il mare italiano e’ vittima di un vero e proprio assedio: sono 25 i permessi di ricerca gia’ rilasciati al 31 maggio 2011 al fine di estrarre idrocarburi dai fondali marini, per un totale di quasi 12mila kmq a mare, pari ad una superficie di poco inferiore alla regione Campania”. (ASCA)

Sequestri e multe all’Arenella e Vergine Maria per tende abusive in spiaggia

QUADRO NEWS.pngNuove multe e nuovi sgomberi nelle spiagge dell’Arenella e Vergine Maria. I militari della Guardia Costiera sono entrati in azione nelle spiagge palermitane e hanno fatto rimuovere e sequestrato una decine di tende e almeno 20 auto che erano state posteggiate nell’arenile. Per tutti i trasgressori sono scattate multe da 200 euro…

L’intervento degli uomini della Capitaneria di Porto coordinati dall’ammiraglio Francesco Carpinteri sono stati disposti per rendere fruibile a tutti gli spazi di spiaggia cercando di scongiurare il camping fai da te e tutte quelle pratiche, messe in campo da alcuni palermitani, che usano la spiaggia senza il minimo rispetto dell’ordinanza balneare. «In questi ultimi giorni abbiamo intensificato i controlli come sollecitato dal questore – dicono dalla Capitaneria -. Una serie di operazioni per rendere più sicura e piacevole l’utilizzo dell’arenile da parte di tutti. In questi proseguiremo questa serie di azioni di contrasto per evitare che si formino queste baraccopoli nelle spiagge palermitane. Un intervento più volte richiesto dai tanti residenti costretti a convivere con queste forme di camping abusivi”. Nei giorni scorsi c’erano state operazioni identiche sempre all’Arenella, a Vergine Maria ma anche alla Bandita. Quindici tende erano state sequestrate. Una seconda operazione era stata messa a segno pochi giorni fa alla Bandita nei pressi dell’ex ristorante Renato. Anche qui gli uomini della capitaneria, della polizia, dei carabinieri, dei vigili urbani e della polizia provinciale hanno trovato di tutto.

Frigoriferi, congelatori, faretti, televisori, tutti allacciati alla rete elettrica comunale. Per i possessori delle tende sono scattate le multe da 200 euro. Una grande baraonda nell’arenile che creava non pochi problemi ai residenti e ai commercianti che dovevano sopportare il frastuono e il fastidio del camping abusivo. Nel corso dell’operazione sono stati multati anche diversi automobilisti che avevano parcheggiato l’auto per recarsi al mare quasi nell’arenile. Un parcheggio del tutto abusivo che crea non pochi ai residenti. Martedì un intervento simile era stato messo a segno a Vergine Maria. Qui gli uomini della Capitaneria avevano rimosso una decina di tende come ha raccontato Rosa Siino ai microfoni di Ditelo a Rgs.

“Gli uomini della Guardia Costiera sono intervenuti e hanno sequestrato le tende che si trovavano in spiaggia – ha raccontato la radioascoltatrice – Una nuova buona notizia per il litorale dopo gli interventi di questi giorni”. E per l’intervento alla Bandita l’operazione resiste visto che non c’erano più tracce di tende anche se si attende la bonifica piena della spiaggia. In quell’operazione gli uomini della Guardia Costiera con le altre forze dell’ordine avevano allontanato trenta famiglie che avevano trasformato l’arenile nella zona dell’ex ristorante Renato, in un camping abusivo. C’era il baretto. E poi le tende. Una trentina con tutti i comfort. Con i frigoriferi, i congelatori, le cucine, i ventilatori e manco a dirlo i televisori. Tutto il necessario per allietare il periodo di ferie da trascorrere in spiaggia. (Giornale di Sicilia)